Creato da Word_User il 22/04/2015

WORD'U

wU

 

« Redingote SeppukuDIVERTISSEMENT »

La Fuga

Post n°20 pubblicato il 18 Maggio 2015 da fatamatta_2008
 

In quella specie di tana costituita da lamiere e teli di nailon,  costretto nella squallida periferia della città, il ragazzo ogni sera ricorda!

Ricorda il villaggio, con le case bianche di calce, le acacie dalle lunghe spine, che regalavano ombra al modesto giardino in cui la madre, cantilenando una nenia,  intrecciava le ceste che poi avrebbe venduto al mercato.

Rivive le ore scandite dalla luce del sole, trascorse nell'umile scuola , la maestra una suora sempre  pronta al sorriso; la chiesa, minuscola oasi di pace e frescura.
Ma improvvisa un giorno è arrivata la morte!
Uomini armati  hanno portato il terrore.
Urla di bimbi afferrati, dilaniati da bestie più feroci, del pur feroce leone eccitato dal sangue, mentre divora la preda.
Le giovani donne avvolte nei veli sgargianti,  ridotte a inermi farfalle violate.

Il ragazzo è intento ad accudire le capre, nel mezzo del campo non viene notato, si fa  -Niente-  tra le zolle di terra!

 Finiti gli spari comprende che tutto è concluso, che la furia è passata e  allora...corre!
Corre con il cuore che scoppia  nel petto, inseguito dall'eco di urla strazianti!
Quando scende la notte è ancora in cammino, ormai solo,  con l'orrore nel cuore e sopra la testa un cielo lucente di stelle.
Cammina e intorno... il deserto.


Per giorni e giorni ha per compagne la sete , la fame, la voglia di accasciarsi sulla sabbia infuocata, nella calura terrificante che gli brucia i polmoni, ad aspettare la morte.
Incontra altri  fuggiaschi, che lo spingono ad andare avanti, dietro non esiste più nulla, più casa  o famiglia ogni certezza è svanita.
Cammina  con i piedi coperti di piaghe, la bocca riarsa,  dimenticando l'orrore vissuto laggiù, solo il dolore del suo povero corpo è presente. Finalmente un giorno la speranza diventa realtà... il mare.
Il mare gli incute spavento, ma non ha scampo  deve salire sull'infido gommone.
Per alcuni la vita si spegne tra le onde, per altri stremati dalle pene subite il destino è segnato.
Ma lui arriva alla fine del viaggio raggiunge la terra.


Ancora una corsa con stretto nel pugno un foglietto con scritto un nome, un numero, di un parente o un amico, chissà.
Infine arriva alla terra promessa una immensa distesa di tetti e di torri.
La città con le strade affollate di gente, come un branco di gazzelle impazzite, che corre qua e là fuggendo da un ignoto pericolo.
Un mondo che si dilata a perdita d'occhio, riempiendo ogni piccolo spazio con intrecci di luci, rumori, immagini.
Al suo arrivo in città qualcuno gli ha dato un borsone dicendo:
 -Va e vendi e avrai da mangiare!-
Ma il ragazzo percepisce il rifiuto, di chi veloce distoglie lo sguardo dalla sua offerta di cianfrusaglie di fasullo folclore, o  di chi quasi con vergogna si fruga nella tasca, ma poi  ripensandoci prosegue con un gesto di stizza. 
Poter raccontare il dramma che gli pesa sul cuore, i rimpianti per le cose perdute, per gli affetti scomparsi!
Diversi solo la lingua e il colore, non il suo essere umano.
Ma non sa come fare, lui è solo un'ombra nera sperduta, nell' immenso groviglio di strade.
 Un labirinto d'asfalto costeggiato da case, da muri anneriti di fumo, dal continuo via vai di  gusci metallici, che trasportano un'umanità indaffarata somigliante a formiche, verso altri gusci di cemento e di ferro.

La città  è un mostro crudele, così, lui straniero la vede.
Solo la notte la città si assopisce, rallenta il suo ritmo convulso, incalzante,si veste di sonnolenta dolcezza.
Il ragazzo, ne ha meno paura in quel buio, la sente più umana, più amica,
e le racconta del suo bianco villaggio, del sole splendente, e della vita trascorsa laggiù.

 


    Dedicato al Sudan e ai suoi infelici bambini, vittime innocenti
    di una terribile emergenza umanitaria.
    Un paese dove ho vissuto un periodo della mia vita, e che mi è rimasto nel cuore.
    

     Fatamatta_2008

 

 

 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/WORDU/trackback.php?msg=13205496

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 00:28 via WEB
fatamatta_2008 debutta con La Fuga, un racconto breve che assume i contorni di un reportage sul Sudan e bambini vittime innocenti dell'emergenza umanitaria, come scrive la stessa autrice che in quel paese vi ha vissuto. Buona lettura wU
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:22 via WEB
Ciao Wu, mi hai fatto un tiro mancino...non sapevo che mi postavi già!!! Solo adesso ho aperto e.... Ma mi sto riprendendo....un saluto grande...a dopo..
 
   
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 13:27 via WEB
però l'avviso che ti pubblicavo risale a questa notte, nel cuore;________________^occhiolino lungowU
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:50 via WEB
Bello l'occhiolino..ma io di notte dormo! Non sono come quei scrittori tutta penna e insonnia...io tengo famiglia!!!! E anche l'età..ma sei perdonato !:)))
 
     
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 15:00 via WEB
fiuuu..però almeno si può ben dire che qui non ci sia nulla di preconfezionato e preordinato o organizzato nelle retrovie!
 
deteriora_sequor
deteriora_sequor il 18/05/15 alle 09:58 via WEB
Toccante. Per un attimo si lasciano da parte le profonde analisi su scafisti, califfati, trafficanti d'uomini, per concentrarsi sulla vicenda di un ragazzo che semplicemente corre per la sua vita. Taglia come una ferita che spesso non si vuole vedere e assume toni apocalittici pur nell'essenzialità. Bello.
 
 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 11:50 via WEB
Concordo Det e spero di avere, come prassi in questa kermesse, l'autrice stessa, in punta di penna.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:18 via WEB
Grazie Det...hai compreso tutto...Lilly
 
misteropagano
misteropagano il 18/05/15 alle 11:30 via WEB
Buongiorno amici diJeSuis, tu Fatamatta ..ti immedesimi e ci fai immedesimare in prima persona nel dramma di una fuga, non sempre salto verso la libertà, per intenderla alla maniera del Falco. Proprio Lui che rammenta che noi restiamo nelle gabbie guardando il rapace dietro la rete che ci osserva. ..Vediamo "finalmente" con i nostri occhi. Con un gioco di rimandi di occhiate, vediamo, attraverso lo sguardo e i ricordi di un ragazzo, l'esodo e il fenomeno dissacrante dell'identità.
Costretto a lasciare la sua Città Villaggio si deve mescolare alla Città Metallica (gusci fragili -di cemento e vetro), in un groviglio di carni impazzite, un agglomerato di destini residenti che, forse, non sa più guardare, esodato anch'esso/Noi. C'è molto altro da dire ancora, sul grande dibattito attorno ai "clandestini". Questo racconto a mio avviso pacificherebbe in qualche modo gli istinti avversi alla loro presenza, laddove è il caso di rammentare che al rifugiato e alle vittime di guerra è impossibile vietare la fuga. In quei luoghi non esiste di certo un esercito liberatore, tantomeno il senso di una partigianeria. Un mondo così diverso che ci dovrebbe mettere inevitabilmente di fronte a grandi riflessioni, ma non accade. Siamo tutte città in guerra. Per tornare con i "piedi" nel Contest però, questo brano lento di ritmo emotivo sul vasto movimento che vi accade, sfora decisamente la griglia delle duemila battute, motivo per cui forse c'è più spazio a quei dettagli lirici che ci trasportano. bAx M®^
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:33 via WEB
Ciao Misty, la tua sensibilità ha compreso perfettamente l'essenza del racconto. Vedere con gli occhi degli altri a volte ci apre orizzonti sconosciuti... All'inizio ero partita con un altro tipo di racconto..questo è cresciuto senza che io lo volessi...so che ho superato il limite dell battute...ma se il ragazzo del racconto ha superato il deserto, il mare e le avversità, perchè non farlo io? Un saluto lilly
 
   
misteropagano
misteropagano il 18/05/15 alle 14:11 via WEB
baci Fatina, Il ragazzo ha superato il limite ma fortunatamente tu non sei in fuga..;>
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 14:18 via WEB
No non fuggo! Ma ora per un poco mi devo assentare! :)))
 
     
misteropagano
misteropagano il 18/05/15 alle 19:13 via WEB
ti sei persa l'abbraccio..pp
 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 11:46 via WEB
Ciao Misti mi fa piacere leggerti in commenti più lunghetti del solito.-) Il brano proposto da fatamatta ricalca squistamente, concedemi il termine, il tema del Contest Tu l'Altro, forse Città. Supera di 800 battute il numero consigliato, vero, e in questo spazio si può scrivere benissimamente un altro racconto, brevissimo.
Riporto la mia poesia introduttiva al tema con l'impressione di aver steso i medesimi concetti senza qualificarli di alcuna accezione sia positiva che negativa perchè resta la traccia fondante di questo percorso su cui si sono innestate le diverse sottotrame. Grazie per il tuo importante contributo.
wU
 
 
misteropagano
misteropagano il 18/05/15 alle 11:56 via WEB
grazie wU, sono uscita questa volta dai miei ruoli di consuetudine, mi permetto l'etichetta volentieri stavolta, di osservatrice per immagini e deviascodinzolonidimassa^^..se posso e "lo potetti" ..con un contributo di parole. buon proseguimento, M:*
 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 11:48 via WEB
Forse Città, Tu, l'altro
Meteora d'identità ammantata di leggende
Un favo d'alveare
L'alveolo all'alveolo
Agglomerato urbano dal cuore antico e Suburbia prepotente prima del vasto mutevole amazzonico deserto di campagna e l'immenso
Architettura complessa caotica di viandanti Di pietra locale Somma di snodi Oasi del tempo
Un vasto sogno comune
Scorcio d'intimo incrocio d'umani
l'Altro è la città stessa
siamo in viaggio o nativi o entrambi
in Spazi impraticabili di realtà inaccessibile
poi d'emozione che si fa fluida
L'impatto con un odore dal sentore sotterraneo di un flusso di energie
Entità che trasale dal lembo del ricordo che transita in un attimo

word_user
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:55 via WEB
Certamente la difficoltà maggiore secondo me era rimanere nel tema da te proposto...molto difficile non perdere l'obiettivo...:))
 
   
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 16:44 via WEB
Un bell'esercizio e poi la limatura per le battute, sono molte le cose da osservare per l'obiettivo. In ogni caso il tuo brano è ben scritto e resta una riflessione davvero importante.-)
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 09:06 via WEB
Buongiorno Wu, passa nei msg...
 
Graphic_User
Graphic_User il 18/05/15 alle 12:40 via WEB
Ci sono e seguo. Per me è inevitabile fare confronti tra il contest di parole e quello di grafica..e heehhhhh ..posso dire con un pizzico di orgoglio che le nostre gare anche se accendono rivalità sopite restano sempre dei prodotti curiosi e ben organizzati. Non possiamo mica piacere a tutti, ma quasi tutti sbagliano a non avvicinarsi...questo è il solo vero segno preciso di digiland, un marchio, la diffidenza verso l'altro diverso dalla propria parrocchietta anche quando questo non mendica nulla anzi offre e mica perline di rigattiere ma perle rare. Nonostante tutto andiamo in porto sempre. Qui lo dico , qui lo nego. gU ^_______________________^ sorriso lungo.
 
 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 16:47 via WEB
Alla fine ognuno ha e usa i giocattoli che porta o toglie.-) Chi diffidente chi spensierato!
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 18/05/15 alle 13:13 via WEB
era chiarissimo il riferimento in generale ai migranti e in ogni caso alle popolazioni che scappano dalla guerra cercando aiuto che spesso non trovano. Un racconto questo che potrebbe essere tranquillamente la biografia di un bimbo italiano nel periodo della seconda guerra mondiale.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 13:39 via WEB
Ciao Amon...si è come dici tu... In ogni posto del mondo ci sono bambiniche stanno soffrendo, morendo, o fuggendo oggi come allora e come dico nel racconto "Diversi la lingua, il colore, non il suo essere Umano" grazie per la presenza Lilly
 
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 18/05/15 alle 15:29 via WEB
il club condivide fata un bacio a ventosa qua qua.. ciauuu
 
 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 16:41 via WEB
grazie paperinopa_1974 meglio se tutto il contest, per il voto c'è tempo.-)
 
amico_per_sempre1964
amico_per_sempre1964 il 18/05/15 alle 16:43 via WEB
BEL RACCONTO TRA REALTA' E IMMAGINMAZIONE, MA NEL BEL MEZZO DI QUESTE PAROLE SGORGA OGNI ATTIMO DI VITA IMMAGINARIA, MA SPESSO REALE. BELLA DEDICA AD UNA PARTE DI MONDO COME IL SUDAN, LA CUI SOFFERENZA QUOTIDIANA E ORDINARIAMENTE E SISTEMATICAMENTE AMARE REGOLA DI VITA, OCCORRE A NOI ESSERE MENO CECHI E MENO EGOISTI.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 20:51 via WEB
Ciao Mario, devo dirti che non c'è molta immaginazione nel racconto perchè la descrizione dei luoghi è parte di una realtà che ho ben conosciuto..io ho visto quel villaggio e quella chiesa in Africa villaggi così c'è ne sono tanti e sono molto simili uno all'altro. Nel periodo della mia permanenza non c'era un' emergenza come quella attuale...ma i problemi erano molti, guerre tribali,politici corrotti, ecc. Immaginare i pensieri di un bambino che assiste allo sterminio della sua famiglia, e darsi alla fuga fino arrivare in una città sconosciuta...quello è stata la vera difficoltà Ciao e grazie per la tua presenza...
 
mi.descrivo
mi.descrivo il 18/05/15 alle 17:02 via WEB
Ciao Fatamatta,

leggendoti ho trasformato il tuo racconto in una sequenza cinematografica.
Perché non ci sono dialoghi, in quello che scrivi, ci sono scene.
Una lunga carrellata che mostra quel ragazzo nella sua sofferta risalita verso Nord.
Percorso che inizia da un prato e da un incubo, attraversa un deserto e poi un mare per finire in un luogo che, nei sogni di questo ragazzo, avrebbe potuto e dovuto diventare il suo nuovo protettivo villaggio.
La realtà è diversa. Questo nuovo villaggio, fatto di asfalto, di incomprensione, di indifferenza, di lotta e di grandi difficoltà, di nuovo fa paura.
L'unica cosa bella, che gli resta nel cuore, è il ricordo di una felicità ormai smarrita che lui, ogni notte, racconta a questo mostro assopito.
Un racconto che inizia nella piena luce del sole Africano, per finire in una buia notte europea. Brava.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 21:36 via WEB
Ciao Mi.descrivo. Scene vissute purtroppo in molte parti del mondo, veri esodi di intere popolazioni che sono in cerca di poter trovare rifugio dalla fame e dalle guerre. Guerre spesso provocate dalla società del benessere che per accappararsi risorse con (con l'appoggio di governi corrotti) ha minato l'equilibrio di questi paesi. Speriamo che un giorno "il mostro assopito possa diventare un posto dove ogni essere umano possa vivere dignitosamente nel rispetto delle regole. Ti ringrazio per il commento . Un saluto Lilly
 
Amithiel
Amithiel il 18/05/15 alle 17:13 via WEB
Dall'orrore all'orrore,un'esistenza che assomiglia ad un frattale...destinata a ripetersi all'infinito senza mai mutare forma.Questo racconto/reportage non lascia molto spazio alla speranza purtroppo.Un saluto a voi e i miei complimenti a Fatamatta...anche se,non me ne voglia l'autrice,mi suonano stonati.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 21:42 via WEB
Ciao Amithiel Io a differenza di te spero che la vita di molti di questi esseri umani possa un giorno cambiare. Anche la città nel suo quietarsi notturno forse inizia a comprendere i racconti del ragazzo e chissà un giorno diventerà più umana. Ti ringrazio per i complimenti, anche se non comprendo il perchè li hai fatti se erano stonati....
 
   
Amithiel
Amithiel il 19/05/15 alle 03:04 via WEB
Vivo in Sicilia,assisto quotidianamente agli sbarchi di questi poveri dimenticati da Dio...un guardare impotente quei poveri bambini che di fatto scappano da una terra martoriata alla ricerca della libertà nel nostro Paese.Libertà che non esiste!Non esiste libertà nei centri di accoglienza,non esiste libertà nel nutrirsi di brodaglia che neanche gli animali ne mangerebbero,non esiste libertà quando lavorano nei campi per pochi euro arricchendo i proprietari terrieri.Non sono stata in Sudan Fatamatta,ma ti posso assicurare che l'orrore lo vedo anch'io solo che a me basta aprire la porta di casa ed uscire.Chiedo scusa se assistendo a tutto questo ho preso coscienza che la speranza non aiuta di certo queste persone.Loro attendono fatti concreti.Se con questo dimostro di essere una persona senza cuore piena di cinismo,allora ne prendo atto.Per quanto riguarda i complimenti,ho ritenuto e ritengo giusto farteli e quel stonati non voleva certo essere qualcosa di negativo...era solo espressione di amarezza,un senso di smarrimento e dolore dovuto a ciò che avevo appena letto.E' evidente però che non ne è stato recepito il senso.Spero di essermi spiegata almeno questa volta.Un saluto.
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 09:29 via WEB
Ciao Ami, ora ho compreso..perdonami. Ma in effetti il mio scritto non era teso alla ricerca di complimenti bensì a mettere in luce il dramma di questi esseri, che spesso noi tutti guardiamo con indifferenza. So che la situazione in Sicilia è gravissima e voi subite l'urto di questa immigrazione. Siete anche voi dimenticati dalle istituzioni nostre ed europee che non hanno la volontà di gestire la situazione. Ti assicuro non sei cinica sei solo realista. In un momento dove volano parole come "bruciamoli" o peggio.. ho creduto di mettere una piccola goccia di sentimento in un mare di indifferenza e odio. Anche perchè la resposabilità di questo dramma è dovuta proprio allo sfruttamento che noi civiltà del benessere abbiamo fatto in questi paesi...ad iniziare dai costruttori di armi che fomentano le guerre per vendere i loro prodotti di morte. Il discorso è lungo e molto complesso, per ora ti devo lasciare e spero di aver ancora modo di confrontarci. Un saluto con amicizia Lilly
 
     
Word_User
Word_User il 19/05/15 alle 09:44 via WEB
my opinion: Il complimento va dove deve andare e non intacca i contenuti, questi sono amari da digerire tanto che viene voglia di non complimentarsi ma solo per la realtà a cui assistiamo. ciao Amy e Fata.-)
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 14:48 via WEB
molto amari...
 
     
Amithiel
Amithiel il 19/05/15 alle 17:07 via WEB
Ciao Lilly,no non devi scusarti comprendo benissimo le emozioni che provi e quello spirito combattivo che ti anima nel cercare di sensibilizzare le persone.Il discorso come hai detto,è lungo e complesso e non credo sia questa la sede adatta per discuterne,però se mi permetti e se WU'permette dato che è il padrone di casa,due parole vorrei dirle lo stesso.In questi anni ho avuto modo di conoscere alcuni di questi ragazzi che non sono tutti delinquenti come la TV o i giornali vuol farci credere.Qualcuno è laureato,qualcun'altro ha parenti in altri parti d'Europa che vorrebbe raggiungere.Tutti sostengono che loro stanno bene,che vivono da pascià a spese dello Stato Italiano e nostro,ma se questi "signori" si degnassero anche solo per un momento di vedere in che stato "vivono" nei centri di accoglienza,forse e dico forse riuscirebbero a cambiare il loro punto di vista.Spesso rimangono senza acqua per lavarsi...intere settimane.Immaginate un luogo che a malapena riesce a contenere si e no un centinaio di persone,strapieno di gente e senza le dovute condizioni igieniche.E non possono neanche alzare la voce per ottenerlo quel diritto perchè quando lo fanno,arrivano immediatamente chi di dovere e agiscono alla "loro maniera".Quando ascolto queste testimonianze direttamente dalla loro voce,comprendo maggiormente che questa è una situazione a rischio.La beneficenza che io faccio e che altri come me fanno,quella cifra X donata ogni mese ad una determinata associazione umanitaria non deve essere una speranza,ma una realtà concreta.I 20 euro per il bambino del Sudan devono andare al bimbo del Sudan,per il vaccino,per il latte,per le cure...Soldi=Aiuto Vero.Sarò ben lieta di riprendere l'argomento con te Lilly e spero mi parlerai del Sudan e di questa straordinaria esperienza di vita.Chiedo scusa se mi sono dilungata troppo.Buona giornata a voi tutti.
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 19:42 via WEB
Ciao Ami, ecco hai toccato proprio il nucleo del problema... so in che condizioni vivono nei centri di accoglienza, ma purtroppo per un pugno di voti c'è chi sparge la voce p di hotel a quattro stelle con servizio in camera e altre scemenze del genere, se fosse veramente così non se ne vorrebbero andare via subito verso altri paesi,ma grazie alla stupidità di una legge, si trovano a vivere per mesi in questi ignobili campi in condizioni davvero umanamente impossibili. Tu dici che gli aiuti devono arrivare a destinazione...purtroppo la corruzione è imperante anche in Sudan, Nigeria e in moltissimi altri paesi africani, e quello che arriva, spesso passa tra le mani di politici, militari, trafficanti. Ma se i paesi cosidetti sviluppati non prenderanno coscienza che bisogna fare alla svelta qualcosa per affrontare questa situazione ci troveremo tutti in una situazione veramente catastrofica. Grazie a te ..a risentirci presto Lilly
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 19:44 via WEB
pardon per la ripetizione...ma oggi sono davvero fusa...:)))
 
woodenship
woodenship il 18/05/15 alle 17:38 via WEB
Città riesce ad essere anche il deserto,traversata omerica più che onirica,mentre di "se"si popolano sempre più i cieli, tra quartieri e campi devastati da massacri ed esodi dell"altro" da sè...Toccante narrazione di una realtà non facile,anzi impossibile........Un saluto........W......
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 21:50 via WEB
Ciao woodenship.

Deserto che ci circonda, che opprime i nostri cuori ..che li riempie di sterile sabbia...se non riusciremo a distogliere lo sguardo dal nostro "se" e rivolgerlo all'altro... sei riuscito con il tuo commento a farmi fare una piccola lirica... ahaha...grazie anche a te !!!

 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 18/05/15 alle 18:00 via WEB
Ci si immerge nel racconto di fatamatta come fosse una scenografia ben diretta: si colgono i rumori di guerra, gli odori della violenza, la sete e la sporcizia di un ragazzo in fuga, non certo( o non solo!) per la Libertà, ma per salvare piuttosto quel che di più prezioso gli è rimasto: la Vita e i suoi ricordi.Apprezzo il crescendo del racconto e mi piace anche la finale quiete notturna a chiosa del riposo dell'anima affaticata. Brava.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 22:03 via WEB
Ciao Kata

infatti quello che credo sia essenziale in una fuga non è il considerare ciò che è attorno a noi come il paesaggio o magari un fiore che sta nel prato, ciò che conta è mettere in salvo la propria vita.. essere riuscita a trasmettere alcune sensazioni, come i rumori, la sete l'affanno del protagonista...mi gratifica tantissimo... Ti ringrazio di cuore...

 
Word_User
Word_User il 18/05/15 alle 18:20 via WEB
un tema peraltro che squassa le opinioni sui social, nei forum , nei blog..wU
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 18/05/15 alle 21:00 via WEB
Mi fermo al racconto e non sto giudicando la "storia dietro", Sudan e vita dell'autrice. Ciò detto, pascoliano…un racconto dall’ “anima e cuore” di Giovanni Pascoli. E il brano a modo suo emoziona. Mettiamo da parte la pioggia di punti esclamativi che, un tantino inquietante, lo ammetto è; di fatto solo nei reparti di igiene mentale (e all’infuori del già pluricitato whatsapp) si vede una simile profusione di punteggiatura verticale…anche se qui l’utilizzo è comunque solo riconducibile ad uno solo per riga. Mettiamo da parte la forma un filo convenzionale da salotto buono di nonna Speranza e la scelta lessicale che vuole muoversi nella lirica ma si anticipa da sola pulita con l’amuchina senza nemmeno l’intenzione di stupire, nonostante tutto, però, qualcosa dice e funziona. E passa emozioni anche decise. La parte finale non è facilmente ignorabile, l’autrice lì ha davvero “mostrato senza dire” qualcosa e l’ha fatto anche toccare a chi lo legge: il ragazzo percepisce il rifiuto, di chi veloce distoglie lo sguardo dalla sua offerta di cianfrusaglie di fasullo folclore, o di chi quasi con vergogna si fruga nella tasca, ma poi ripensandoci prosegue con un gesto di stizza, questa parte è roba forte e dosata proprio bene…(brava) e anche la riflessione sulla notte in chiusura è molto bella e con un accostamento intelligente.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 22:41 via WEB
Caro Grillo

Punto primo adoro Pascoli Punto secondo hai presente il mio nik? fata MATTA , qualche rapporto con i reparti di igene mentale forse c'è però giuro non Wzappetto. Punto terzo sono abbastanza convenzionale in tutto, ma numme frega niente di essere diversa da come sono, meglio essere convenzionale che originale ad ogni costo, al punto di diventare ridicola e scrivere cose ancora più ridicole. Punto quarto: il tuo commento mi è piaciuto moltissimo, i tuoi velati complimenti mi hanno fatto molto piacere...ma non mi toccare Pascoli d'accordo! Hai notato mi è scappato un punto escamativo. Con amicizia (spero Lilly)

 
   
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 20:05 via WEB
Ciao Grillo, rileggendo stasera i commenti ho notato che oltre il punto esclamativo mi è scappata pure una L...pardon..
 
   
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 20/05/15 alle 00:08 via WEB
Non erano neanche tanto velati...soprattutto se hai avuto modo di leggere altre mie opininoni di brani precedenti. Amicizia piena, fatamatta. P.S. i folli sono le mie persone preferite. Quando poi coniugano anche perfettamente c'è il rischio che m'innamori.
 
     
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 20/05/15 alle 09:52 via WEB
Ciao Grillo, Ho inteso...ma sai quì è difficile fare un po' d'ironia manca l'inflessione della voce...a volte le parole hanno questo limite. Per il resto mi spiace ma come dicevo a Wu...tengo famiglia e pure l'età... ahahaha!! Con grande simpatia un saluto Lilly
 
lizsbeth79
lizsbeth79 il 18/05/15 alle 21:47 via WEB
Non ho parole, davvero...difficile essere obiettivi con storie così ma ho apprezzato come è stato scritto.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 22:43 via WEB
Grazie davvero :))
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 18/05/15 alle 21:48 via WEB
Assolutamente vivo. In modo molto agile rotola fino alla fine il ricordo, raggomitolandosi nella notte molto più amica dell’alienante giorno di vivi senza sosta. Utilizzi poche immagini, nette ma con vocaboli semplici strutturati in passaggi lirici più che narrativi, vai avanti tranquilla e decisa. Si capisce che sai quello che dici perché queste parole non ricercate ma modeste come i giardini del villaggio che racconti non sono affatto lì per caso. Sono ben scandite da una logica di consapevolezza e con quella si può dire tutto. Le tue descrizioni sono acquerellate e l’utilizzo di quelle frequenti esclamazioni sono comunque anch’esse rimandi pascoliani e anche se dipingi scene già conosciute e viste, già commiserate, le tue sembrano essere magneticamente più convincenti. Come se una corda (invisibile, fatta di sangue e tessuto connettivo) le attraversasse e le facesse diventare biologicamente vive. Interagiscono, hanno un apparato circolatorio proprio e sanguinano; come mitraglie sciorini ogni cronaca, con pennellate tenui che bucano tutto. E la tenerezza e l’affetto crescono verso una persona-personaggio che sta dietro la tua parola. Scrivi “il ragazzo percepisce il rifiuto, di chi veloce distoglie lo sguardo dalla sua offerta di cianfrusaglie di fasullo folclore”: difficile da leggere senza sussulti e contrazioni di empatia malinconica e quando arrivi a “con vergogna di chi quasi con vergogna si fruga nella tasca, ma poi ripensandoci prosegue con un gesto di stizza” non è per niente facile proseguire perché è un passaggio che impala. Un'ombra nera sperduta diventiamo noi a leggere, quando e se ci riconosciamo nella sua estraneità e nell’impossibilità di abbracciare la nostra e la sua ombra, per scaldarci alla notte. La tua notte, più amichevole, che arriva a rallentare tutto quando la città va a riposarsi, ma che non è solo una panacea di dolcezza e mi sembra il cullare di una morte diversa. Un buio che non fa paura come il giorno o la morte fisica degli uomini armati, perché questa è vestita da sorella maggiore, ha una voce che sussurra, porta sogni distanti e distende ma è pur sempre morte.
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 18/05/15 alle 22:58 via WEB
Ciao Elettrica,

La verità è che di fronte al tuo commento mi mancano le parole, mi hai commosso... Io non scrivo per stupire o per cercare strade alternative scrivo semplicemente ciò che sento , ciò che colpisce il mio animo , il mio cuore... avevo un proff. che diceva sempre "un bravo scrittore è colui che con parole semplici sa arrivare al cuore del lettore" io ho fatto mie le sue parole...tutto qua. Grazie mille per aver saputo trovare la chiave per interpretare così bene il mio scritto...ciao Lilly

 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 19/05/15 alle 02:40 via WEB
Li vogliono fuori dall'Italia ! E Noi non ci stiamo vero ?
 
 
Word_User
Word_User il 19/05/15 alle 09:24 via WEB
se siamo l'ancora cui si aggrappano a migliaia andiamo giù anche noi, se dobbiamo aiutare dei profughi tocca anche ad altri paesi collaborare..
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 14:53 via WEB
Ciao Lucrezia...purtroppo siamo precari anche noi ... non possiamo essere i soli a farcene carico ...ciao
 
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 19/05/15 alle 08:40 via WEB
Qualcuno ha detto ritmo lento e ripresa cinematografica, l'operatore riprende camera in spalla e cammina con il dramma. Un documentarista lo ha già fatto. Fatamatta lo ha fatto perchè è stata in Sudan e ha usato il suo zoom. Trovo in questa caratteristica la qualità del racconto. Tolti i fronzoli poetici, inchiodato da informazioni geopolitiche concrete sarebbe stato un reportage a tuti gli effetti e stile previsto. Con simpatia. Falco
 
 
Word_User
Word_User il 19/05/15 alle 09:28 via WEB
si, il reportage era uno degli stili approvati dal regolamento. Fatamatta col suo notevole racconto si avvicina molto a questo genere ma non lo pratica. Si potrebbe incuriosire, non lo so.-)wU
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 14:56 via WEB
Ciao Falco... ho cercato di correre con lui...senza guardare troppo attorno non c'era il tempo e poi ciò che vedevo era orribile...grazie anche a te...lilly
 
   
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 25/05/15 alle 16:39 via WEB
non c'era il tempo, poco tempo, dalla gabbia sono fuggiti per ..entrare nella successiva, rattrista volare solo con la fantasia, ciao fata amica di ala, Falco
 
Word_User
Word_User il 19/05/15 alle 09:52 via WEB
Quantunque io mi sforzi sono alle prese con gli stessi ritornelli. Se sblocco qualcosa di me, incontro il blocco dell'altro. Restando in tema, mi ritiro per un giorno di fuga almeno. buon proseguimento. wU
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 19:48 via WEB
Ciao WU' riposati ma non fuggire, al tuo ritorno ogni nuvola sarà scomparsa :))
 
carlo.capra27
carlo.capra27 il 19/05/15 alle 11:45 via WEB
Gran bella dedica. Buona giornata a te e i tuoi lettori.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 14:58 via WEB
Ciao Carlo di esserci...buona giornata!
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 19/05/15 alle 13:52 via WEB


"deve salire sull'infido gommone" che in questa occasione sembra abbia svolto anche una funzione da "amico" non essendo stato imposto al povero ragazzo l'impossibile pagamento dell'usuale corrispettivo su cui è fondato il traffico di "corpi umani" resi merce ...con le anime sospese.
Solo una semplice considerazione per confermare il mio apprezzamento della dedica così sentita e partecipata.
Un saluto, M@.
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 15:08 via WEB
Un passaggio gratis...solo apparentemente perchè alla fine si conclude in una città che offre solo sfruttamento, emarginazione e avviamento a delinquere... e il bambino è condannato a perdere oltre le sue radici, la famiglia, purtroppo anche l'innocenza ...un saluto ciao Lilly
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 19/05/15 alle 19:54 via WEB
Un saluto a te e grazie per aver puntualizzato un fattore così importante. Un saluto
 
misteropagano
misteropagano il 21/05/15 alle 10:05 via WEB
Forse l'autrice avrà pensato ad una mia volontà di criticarle il brano per via delle "battute" a cui non ha risposto. Fuggendo. Se analizzo i modi degli autori in relazione ai brani presentati, riesco a tracciare persino un identikit psicologico. Affrontare sul campo è sempre la migliore sfida. Per quel poco che capisco di affari di blog. L'ultima città di wU galleggia sospinta da un grande amore e sembra risolversi, compiuta, nelle tracce e nelle fatiche per raggiungerla, poi immagino si dissolverà nell'infinito suo testamento. Rinnovo l'abbraccio all'infinito M:*
 
Marcel_Miu
Marcel_Miu il 25/05/15 alle 09:27 via WEB
Un argomento a carne viva, mi è piaciuto il modo scorrevole nel dare emozione, complimenti...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

UN EBOOK IN 40 POST

 EBOOK [JE SUIS CENACOLO']

sfoglia qui

note sulla pubblicazione: Issuu automatizza la foliazione automatica, ma non è un sito per EBOOK fai da te il tuo libro, in automatico.
Tutto il materiale di JE SUIS CENACOLO' è impaginato con programmi per la stampa.

 

Il Contest letterario con tanto di catering virtuale

wU

 

I testi pubblicati in WORDU  sono di proprietà intellettuale degli autori.

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.

 

[JE SUIS CENACOLO']:AUTORI E TITOLI

ULTIMI COMMENTI

chi non ha amato le jumbo pen?)))))
Inviato da: misteropagano
il 02/09/2023 alle 11:13
 
mi ha sconvolta
Inviato da: misteropagano
il 02/09/2023 alle 06:54
 
un par3re arcano di tutto rispetto quasi da discolo senza...
Inviato da: Word_User
il 29/07/2021 alle 11:32
 
(e del bioanacid a vagonate) grazie del parere T
Inviato da: Word_User
il 29/07/2021 alle 11:14
 
controllo di cosa? :XD alle triadi consiglio integratori...
Inviato da: MAX.TIRILLIO
il 29/07/2021 alle 11:03
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963