Creato da zancarlo2010 il 02/06/2011
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Novità dalla deriva

Post n°7 pubblicato il 09 Settembre 2011 da zancarlo2010

Abbandonato in un mare che non è calmo e neanche agitato, tante piccole onde che si susseguono imprevedibili perchè senza un ritmo, una cadenza che con la monotonia del rollare ne annunci l'arrivo. Dalle narici aspiro troppa acqua salata che mi brucia la gola e lo stomaco. Forse il bruciore è dovuto alla rabbia repressa annidata come un demone tra lo stomaco e il torace.. vicino al cuore. Non le è permesso di attraversare il corpo per andare nella fogna come se non ci fosse mai stata. E' li presente  a ricordarmi, con voce petulante, ciò che sono.  

Cosa sono? Mai avrei pennsato di ritrovarmi perso alla deriva solo senza nessuno. Dovrei andare dal medico e chiederli di curarmi prima che il mal di stomaco degeneri in una malattia grave. A seguito dello stress dovuto agli studi avevo sofferto di dolori allo stomaco che è passata, senza che facessi niente, soltanto alla loro conclusione. Da allora non ne avevo più sofferto e sono passati tanti anni. Oggi è il giorno di martedì grasso alla TV si vedono tanti festeggiamenti, la gente che ride. Sono rimasto a casa nessuno mi ha chiamato magari cercando la mia compagnia. Si certo è anche colpa mia dovrei essere io a muovermi chiamando e cercandola. Devo amettere che non sopporto di accompagnare i miei amici con le loro famiglie ed essere gentile con i loro figli cercando di farli gioccaren e divertire per avere un po di compagnia. Io chiamo queste situazioni l'elemosina della compagnia ana fuga momentanea dalla solitudine un po come un bicchiere di vino la notte dopo cena e, soprattutto, prima di andare a dormire: non risolve gran che ma aiuta a prendere sonno.

 

Ho cercato e cerco conforto nella fede e così  fa in occasione della natività della Santa Vergine mi  recai nel santuario  per seguire la messa eravamo in tanti  e tante erano le messe che venivano celebrate durante la giornata, erano la persone che arrivavano da tutta l'isola. Ho cercato un sacerdote per confessarmi e dopo aver atteso dietro una lunga fila sono stato ricevuto da uno  anziano che ha iniziato con il parlarmi della crisi religiosa del nostro tempo, aggiungendo che non potevamo dimenticarci di Dio e che era nostro dovere cercarlo. Credo abbia pensato che mi confessassi solo in occasione delle grandi festività. No, gli ho risposto, lo faccio spesso anche perchè cerco conforto e forza nella fede che mi da speranza di incontrare un  domani migliore e sopratutto da senso a una vita che non ne avrebbe se guardata con altri occhi. Avrei voluto dirgli che li cercavo un miracolo e che mi serviva il suo aiuto. Mi sembrava di chiedere troppo e non lo feci anche perchè non eravamo in sintonia, non fuggivo l'esperienza religiosa con gli strumenti del mio tempo ma cercavo i mezzi per vivere pienamente i suoi fini.

Continuai: "padre mi sembra che Dio si sia dimenticato di me nonostante lo cerchi". Cerco di confortarmi e credo che se avesse potutto avrei avuto anche il miracolo. Ma le sue parole non potevano penetrare la maschera di amarezza che vestiva la mia persona. Certamente la fede non può essere subordinata esclusivamente alle necessità materiali ma conservare il mio lavoro mi avrebbe certamente aiutato a vedere le mie e le altrui difficoltà in maniera molto più rosea. magari anche a celebrare un matrimonio cattolico con una moglie che mi guardasse con rispetto e ammirazione e che magari la sera mi fa capire che è meglio non fare tardi nell'andare a letto.

Ho sentito, sulla mia persona, il disprezzo di una donna quando pur volendo dare non potevo farlo e lei mi guardava con sufficienza e un poco di amarezza a commento di una scelta sbalgiata fatta nel momento in cui decise di starmi vicina 

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Commenti al Post:
ellen_blue
ellen_blue il 13/09/11 alle 10:53 via WEB
Che dirti che possa alleviare la pena che stai vivendo? Forse solo che sei fortunato per il fatto di credere in Dio... io non ho neanche la fede e ti assicuro che nei periodi bui è davvero dura.
 
 
zancarlo2010
zancarlo2010 il 15/09/11 alle 18:25 via WEB
Non so come spiegarti è come se quei periodi bui di cui parli fossero la mia persona ed io, dunque, un cieco che si muove a tentoni. Sono solo e non mi do da fare per avere compagnia. Mi sento simile a te.
 
amicafuoridalcomune
amicafuoridalcomune il 15/09/11 alle 22:00 via WEB
non sarai solo, hai le tue amicizie, forse una famiglia: guardati intorno. Ti sento così avvilito, non disperare: passera l'ora triste e verrà l'ora buona, vedrai. Buona serata
 
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