CAPIAMOCI QUALCOSA
O ALMENO PROVIAMOCI
SI ACCETTANO MODIFICHE
O MEGLIO CI SI PROVA
La scuola italiana è una delle peggiori d'Europa, abbiamo più bidelli (167.000) che carabinieri (116.000)
L’università italiana produce meno laureati del Cile
Non c’è un’università italiana tra le migliori 150 del mondo
Ci sono 37 corsi di laurea con 1 solo studente
Esistono più di 10mila istituti scolastici con meno di 80 studenti.
In Italia vengono spesi milioni e milioni di euro, nelle telefonate per cercare le supplenze, senza pensare che il 90%dei Fondi di Finanziamento Ordinari che il Ministero dell’Università eroga ogni anno per gli Atenei viene speso nel mal pagamento dei Docenti e tecnici.
I ragazzi sono sottoposti ad un carico di ore di lezione triplo rispetto alla media europea per trovare giustificazione a corsi fatti solo per dare cattedre.
E' tempo di CAMBIARE! Mariastella Gelmini lo sta facendo!
EDUCAZIONE, MERITO, EFFICIENZA: queste le linee guida che il ministro sta seguendo per riformare la scuola italiana. Maestro unico alle elementari, ritorno alla votazione numerica, rivalutazione del voto in condotta , dell'educazione civica e lotta al caro-libri.
Cosi come gli ospedali servono per curare le persone e non per distribuire stipendi, la scuola deve educare e non può diventare uno stipendificio!
Pensate: il 97% del bilancio del Ministero va a pagare stipendi. Solo briciole alla ricerca, alla formazione, e niente premi per i più meritevoli.
La protesta di questi ultimi giorni è una protesta politica che ha come obiettivo la lotta al governo Berlusconi, con la regia della sinistra e dei centri sociali
BASTA CON GLI SPRECHI E E LE INEFFICIENZE!
NON SI VUOLE SPENDERE MENO MA SI VUOLE SPENDERE MEGLIO
ORA POSTO UN RIASSUNTO DELL'ALRTICOLO 133 DELLA RIFORMA GERMINI
SCUOLA MEDIA E SCUOLE SUPERIORI
1) RITORNO AL MAESTRO UNICO
In parole povere…
I bambini delle elementari durante il primo ciclo scolastico, hanno bisogno di una figura forte e determinante che insieme ai genitori contribuisca all’educazione del bambino stesso. Chi ha avuto il maestro unico, lo ricorda con piacere. Le ore previste per il maestro unico sono 24. Mentre le restanti ore sono da assegnare a docenti specializzati nell’insegnamento della lingua inglese, nell’insegnamento dell’informatica e nell’insegnamento dell’educazione civica soprattutto per quanto riguarda la costituzione e la cittadinanza. Tutto questo verrà messo in atto sin dal primo anno di scuola
elementare.
2) LIBRI DI TESTO
In due parole..
Viene fatto un accordo con le case editrici per mantenere per almeno 5 anni, lo stesso prezzo del libro; con l’obbligo in caso di revisione del testo,
di presentare ai vari edifici scolastici l’aggiornamento del testo. Questo è valido per elementari,medie e superiori.
Ecco qui una delle più grandi novitàL’I-Book ossia il libro su internet, facilmente consultabile a costo zero per tutte le scuole primarie,secondarie e superiori, fatta eccezione per
qualche testo specialistico che sarà scaricabile a pagamento. Questo non solo rende le cose più semplici, ma le rende più economiche perché come detto
prima i prezzi sono BLOCCATI per almeno 5 anni.
3) VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO DEGLI STUDENTI
Anche dalle scuole primarie la valutazione sarà in decimi e quindi, non esisterà più il buono,il sufficiente o l’ottimo. Questo viene fatto per rendere più
omogeneo il percorso scolastico dello studente. Per quanto riguarda i debiti delle scuole superiori, la normativa prevede che vengano superati con gli esami
di recupero proprio come avviene adesso.
4) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
Tutti quanti sappiamo che nel corso di questi anni, gli episodi di bullismo sono stati tanti,soprattutto ingiustificati, e non hanno fatto altro che
incrementare il sintomo di sfiducia nei confronti della scuola e dei propri insegnanti.
Ecco l’altra novità.
Torna il voto in condotta. Con il 5 in condotta non si passa all’anno successivo. Non solo..Ogni singolo caso di bullismo non verrà più trattato come
fenomeno mediatico, ma verranno applicate delle “sanzioni” che prevedono attività sociali e attività extra-scolastiche. Sin dal primo anno di elementari
proseguendo per i vari cicli scolastici, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione delle
conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storicosociale.
UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA
Chi vive a pieno l’Università,sa che in questi giorni le mobilitazioni sono state numerose, con conseguenti scioperi dei docenti e ricercatori e
quindi sospensione della didattica. Perché fa male la riforma Gelmini a una parte dell’Università ? Per un semplice motivo: L’Università pubblica in
questi anni, è diventata feudo dei Baroni, ossia di quei professori o dirigenti che fregandosene delle classifiche di anzianità e merito, hanno inserito
nell’organico universitario parenti,amici o colleghi di partito (che in toscana sono tutti dichiaratamente schierati a sinistra) Ecco cosa prevede la
riforma
A chi vi riferisce che l’Università pubblica sta per morire, fategli fare queste considerazioni
1) La trasformazione dell’università in fondazione è deciso dal Senato Accademico (organo centrale dell’università composto da docenti,rettore,dirigenti e studenti)
con maggioranza assoluta in unica seduta. Ci deve essere una maggioranza di 2/3 nei voti favorevoli..QUINDI NON DIPENDE DALMINISTERO
2) Ogni immobile dato in gestione all’ateneo, subito dopo il passaggio in fondazione, diventa PROPRIETA’ dell’università stessa. Quindi gli utili che se
ne possono ricavare da un’eventuale vendita non vanno al ministero, ma, RIMANGONO ALL’UNIVERSITA’ DI COMPETENZA.
le fondazioni universitarie sono enti senza scopo di lucro. Quindi a fine anno, ogni qual volta viene redatto il bilancio, la differenza tra ricavi e spese deve essere pari a 0. Se continuate a leggere gli articoli, noterete che viene espressamente detto che eventuali fondi in avanzo DEVONO OBBLIGATORIAMENTE essere re-investiti per finanziare la ricerca o per attività universitarie. In caso di buco, è prevista una copertura temporanea effettuata dalla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, ma che l’università di competenza deve restituire in tempi concordati con il ministero delle finanze.
Nell’articolo 6 si parla di ingresso nelle fondazioni. Qui sta il nodo cruciale. Tanti pensano che sia la privatizzazione dell’università, mentre realmente
non è altro che un investimento che società private o PUBBLICHE effettuano all’università, per investire nella ricerca. Succede un po’ come fanno in America
. Le società investono nelle università, che a sua volta prepara gli studenti e porta avanti la ricerca. Non solo.. Viene sviluppato un rapporto di cooperazione tra università e società pubblica/privata al fine di garantire un adeguato e graduale inserimento nel mondo del lavoro. N.B TUTTO IL CONTRARIO
AVVIENE IN ITALIA!!!!
i ECCO ALTRI PUNTI FONDAMENTALI.
Le fondazioni Universitarie si
autogestiscono. Il finanziamento da parte di altri enti viene visto
come elemento qualificante per l’Università e inoltre non vengono
toccati gli FFO ossia fondi di finanziamento ordinari che ogni anno il
ministero distribuisce ai vari atenei (considerate che il 90% degli FFO
è speso per pagare docenti e personale amministrativo). Esiste un
organo di vigilanza (NON RETRIBUITO), e la corte dei conti esercita
controlli di verifica sulle Università. In due parole chi sbaglia paga
e viene sostituito.
Abolizione di un ente statale inutile (IRI) che
in questi anni ha speso più soldi di quelli che ha erogato (datiIstat
maggio 2008). Entrano la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia,
associazione senza scopo di lucro controllato dal ministero delle
finanze e de quello dell’università. Tutti i soldi che possiede questa
fondazione saranno estinati a programmi di ricerca presso primarcentri di ricerca in Italia pubblici o privati che siano.
I tagli non riguardano stipendi di professori,bidelli,ricercatori ecc.. e soprattutto non riguardano gli FFO(vedi sopra), le risorse per la ricerca e il 5 per mille che Prodi talmente odiava da averlo tolto nella sua finanziaria.
Fin qui tutto bene. E’ assolutamente normale che venga fatto qualche taglio, anzi è più che giusto considerando che nell’amministrazione pubblica( quindi anche per scuola e università) vengono spese inutilmente milioni e milioni di euro. Bisogna vedere dove vengono fatti.
Art. 63.
Esigenze prioritarie
3. In relazione alle necessità connesse alle spese di funzionamento delle istituzioni scolastiche il «Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche» di cui all’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), iscritto nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione e’ incrementato Dell’importo di euro 200 milioni per l’anno 2008.
ATTENZIONE!!
Non solo non ci sono i tagli ai fondi, ma addirittura sono incrementati per l’anno 2008.
Essendo che esistono un’infinità di professori, molti dei quali dirigono corsi formati da meno di 10 persone, si avrà una graduale riduzione del personale.
Questo può essere solo accolto con piacere,almeno si tenterà di eliminare il baronato, ci saranno meno professori ma più qualificati, e si diminuirà il numero del personale tecnico e amministrativo che è davvero eccessivo. Se fate un rapporto tra spese Effettuate per la scuola e qualità scolastica, questi tagli sono doverosi.
ECCO ALCUNI TAGLI
a) razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti;
b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali;
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi;
d) rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria ivi compresa la formazione professionale per il personale docente interessato ai processi di innovazione ordinamentale senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica;
e) revisione dei criteri e dei parametri vigenti per la determinazione della consistenza complessiva degli organici del personale docente ed ATA, finalizzata ad una razionalizzazione degli stessi;
f) ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, previsto dalla vigente normativa;
f-bis) definizione di criteri, tempi e modalità per la determinazione e l’articolazione dell’azione di ridimensionamento della rete scolastica prevedendo, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, l’attivazione di servizi qualificati per la migliore fruizione dell’offerta formativa;
f-ter) nel caso di chiusura o accorpamento degli istituti scolastici aventi sede nei piccoli comuni, lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere specifiche misure finalizzate alla riduzione del disagio degli utenti.
Se leggete attentamente non potete far altro che notare che si riducono gli sprechi. Sono state proprio le spese inutili , ad aver ammazzato il sistema scolastico e universitario. Da questa razionalizzazione deve venir fuori
Inviato da: afrikano
il 25/08/2011 alle 09:50
Inviato da: addestrasinistri0
il 21/03/2011 alle 19:17
Inviato da: ghizolfo
il 28/05/2010 alle 16:22
Inviato da: addestrasinistri0
il 13/03/2010 alle 11:18
Inviato da: esplosivo_primario
il 10/03/2010 alle 22:59