La vita che vorrei..
Diario di una gatta un pò vagabonda ma per scelta.
Sono una gattina e mi chiamo Agapan, lo so è un po’curioso ma la mia Camilla ha voluto questo biblico nome per me. Spero di meritarlo ma soprattutto spero che l’amore che è entrato nella mia vita contagi anche la sua.
Lei era triste in quella domenica di fine agosto, il suo cuore si era svuotato, il mio era in agitazione per questo trasferimento non previsto, ero timorosa e non sapevo cosa aspettarmi dal futuro, però i miei occhi hanno incrociato i suoi, languidi, un po’tristi e la sua carezza mi ha rassicurato: ero nel posto giusto.
Comincio il mio viaggio e do il saluto al mio nuovo mondo iniziando da me, con Camilla…
Un miao come una carezza per chi vorrà farci compagnia.
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FERNANDO PESSOA
Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall’istinto dei gatti, che cercano il sole quando c’è il sole e quando non c’è il sole, il caldo, dovunque esso sia.
AMOS OZ
Un gatto non farebbe mai amicizia con qualcuno che non è ben disposto verso di lui. I gatti non sbagliano mai sulle persone.
JEFFREY MOUSSAIEFF MASSON
Il gatto non si limita a provare soddisfazione: la emana e la trasmette. Impossibile trovarsi in presenza di un gatto soddisfatto e non venirne contagiati!
« 7 Ottobre 2013 |
Post n°7 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da agapan
Un altro weekend climaticamente dolce, io passo molto del mio tempo a sonnecchiare perché la mia amata Milla non c’è stata quasi mai, per giorni è uscita presto ed è tornata tardi anche se non mi ha fatto mancare le coccole e oggi non mi par vero vederla per casa. Stamani, mi ero rassegnata a passare un’altra giornata ad aspettarla, è uscita di buon ora e anche senza far colazione. In questi giorni la camomilla è scorsa a fiumi, so bene che quando fa mille cose e per non pensare. Non bastano gli amici, il cinema, il teatro, le mostre d’arte e neanche la bibliomania (non so se è il termine giusto per chi svaligia librerie)… ma quando li leggerà tutti sti libri buttati sul letto con cui devo condividere il mio spazio preferito? Non sono tranquilla e poi adesso canta anche in falsetto e se la memoria non mi inganna, cambia pure il testo : Avrei soltanto voglia di sapere, non cercarmi, che fine ha fatto e chi sta con lui, non pensarmi, se sente ancora freddo nella notte se ha tinto i suoi capelli oppure no… Santi lumi, qui mi tocca stare in campana, da troppi giorni ride per non piangere, indossa una corazza luccicante però dentro le sue notti insonni sento rumore di ferraglia. So che questo mese non le piace e con febbraio li cancellerebbe volentieri dal calendario ma i suoi preferiti giugno e settembre son davvero troppo lontani. Ieri ha lavato il mio trasportino ora è fuori all’aria ad asciugare, questo mi fa sperare che domani si va, dove non lo so, ma ve lo racconterò, intanto mi godo questo pomeriggio in due, con un “meraviglioso” film francese, un leggero pile indaco, una tavoletta di cioccolato e camomilla al bergamotto, lei sogna e io dormo. Però quei suoi grandi occhi di pece, son spenti, per accenderli basterebbe che quel telefono suonasse la melodia di “Almost blue” …Perché il vuoto si riempie solo con quel che lo ha creato, il resto sono solo palliativi.(Agapan) |
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GINO PAOLI
C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa
ed una stellina scendeva vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su.
Ora non abito più là
tutto è cambiato, non abito più là
ho una casa bellissima
bellissima come vuoi tu.
Ma ho ripensato a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.
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JEFFREY MOUSSAIEFF MASSON
Come tutti sanno, a differenza del sorriso di un essere umano, le fusa non possono essere false.