Creato da grandaniele il 16/07/2008

largoaigiovani

focus sulle tematiche che riguardano i giovani

 

 

un saluto dopo tanto tempo...

Post n°629 pubblicato il 04 Agosto 2018 da grandaniele

ciao a tutti

Non sono sparito dalla Terra !.... tutto bene ma il lavoro ha preso il soppravvento su altre attività come quella di avere un blog dove condividere idee, informazioni, sensazioni, ed emozioni. 

Lavoro che ha vissuto il passaggio nell'ottobre 2013 da consorzio pubblico di più comuni a soggetto privato.  Una società privata ha acquistito la raccolta rifiuti , un'altra la centrale di teleriscaldamento alimentata a biomasse legnose ( cippato ), dove sono stato riconfermato a capo dell'ufficio tecnico . Sono passati quasi 5 anni da allora, e nonostate le difficoltà iniziali, stiamo procedendo bene, e la speranza è di migliorare sempre più...come si dice...c'è molta carne al fuoco !!....speriamo di poter evolvere sempre più...e di poter dare occasioni di lavoro ai giovani....visto la difficoltà di trovarlo per loro in una realtà come la nostra il Canavese ( provincia di Torino ), ma che vale purtroppo per molte zone della nostra cara Italia. Ok...con la promessa di essere un pò più presente...da adesso in avanti...vi saluto e vi auguro tutto il bene possibile ....bye bye          

 

 
 
 

Un saluto a tutti gli amici e amiche sono sempre super impegnato ma in forma !

Post n°628 pubblicato il 02 Marzo 2014 da grandaniele

Che dire....

di questi tempi non ci si può lamentare se hai tanto tempo da dedicare

al lavoro !! Ad ottobre scorso è arrivata la tanto attesa nuova società

che ha rilevato il settore teleriscaldamento dove io ero impiegato.

Il passaggio da pubblico a privato non è stato indolore: sono in 12 siamo

stati assunti, eravamo in 30, tra cui molti giovani con famiglie appena create,

con figli appena nati, insomma una delle tante conseguenze di cattiva gestione

societaria, di cui i più "deboli", i lavoratori, pagano le conseguenze.

Certo lavorare per una proprietà privata comporta orari spesso massacranti,

ma non conto le ore di straordinario, non conto le ore malpagate o non,

perchè so di avere almeno due fortune, una è quella di amare il lavoro che faccio,

l'altra è di essere consapevole di essere un "prilivegiato" in un paese sempre di più

....."senza lavoro".                

 

Un abbraccio ci vediamo presto    

 

 

 
 
 

ciao ciao

Post n°627 pubblicato il 10 Giugno 2013 da grandaniele

ciao amici

sempre impegnato con il lavoro e altre cose

ma ci sono novità....

 

 
 
 

Calma..ottembrina

Post n°625 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da grandaniele

 

Ciao amici

dopo la calura estiva e la piacevolezza del settembre

tra sagre, feste paesane e la tradizionale vendemmia

il mese di ottobre ci riserva ancora belle giornate di sole,

invitandoci dolcemente a una calma... rinvigorente !

 

 
 
 

abolire le regioni ? / L'esperto: gravi gli scandali, ma non è la soluzione

Post n°624 pubblicato il 30 Settembre 2012 da grandaniele

Ciao amici

Tra poco tempo avremo meno provincie,
saranno più vaste dopo l'accorpamento
e nasceranno le Aree Metropolitane, ma
dopo gli scandali regionali di questi giorni
non sarebbe meglio abolire anche le regioni ?.
Io ritengo di no, il problema rimane la
"cattiva gestione" del denaro pubblico ! 


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«Gli scandali regionali a cui abbiamo assistito e a cui stiamo assistendo non dovrebbero mettere in discussione l’utilità di questi enti territoriali, ma solamente stimolare un ripensamento globale dell’atteggiamento della politica verso tali istituzioni, sia ordinarie che speciali». In attesa di veder scomparire 64 province italiane su 107 che dovranno essere accorpate in base ai criteri definiti a luglio dal Consiglio dei ministri, il professor Giancarlo Pola, docente di Finanza degli Enti locali all'Università di Ferrara, spiega in questa intervista per IlSussidiario.net se, a seguito dei numerosi scandali regionali, spese folli e fiumi di denaro evaporati in pochissimo tempo, non sia il caso di ripensare l’utilità delle Regioni italiane, che siano a statuto ordinario o speciale. Come stabilito dal governo i nuovi enti che nasceranno a seguito dell’accorpamento delle Province dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati. Sono 43 le Province destinate a sopravvivere: 26 in Regioni a statuto ordinario, 7 in Regioni a statuto speciale e le 10 province delle aree metropolitane, che verranno soppresse con la nascita delle città metropolitane entro il primo gennaio 2014. Il professor Pola ci spiega che la futura razionalizzazione delle Province potrebbe effettivamente «scuotere l’intero sistema e dunque offrire un’occasione per far emergere quei flussi non proprio limpidi di risorse. Una soluzione del genere potrebbe creare un’atmosfera di maggiore conoscenza della realtà dei flussi finanziari, una vera e propria “review” delle spese e delle entrate per un loro utilizzo più razionale e opportuno». Analizzando i vari scandali a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, Pola si sofferma in particolare su quello siciliano: «Quanto accaduto sembra aver stupito tutti ma era una situazione in realtà già ben nota da molto tempo: solo per fare un esempio, un mio studente siciliano, nell’anno accademico 1994/95, presentò una tesi a tratti sconvolgente proprio perché rivelava numerosi aspetti che non tornavano all’interno del bilancio della Regione. Sono passati quasi vent’anni da quell’episodio, eppure la situazione non è assolutamente migliorata». Anche il caso del Lazio, i cui sviluppi si susseguono in queste ore, mette in evidenza «la facilità con cui si può accedere all’uso delle risorse destinate ai vari ambiti, a cui si aggiungono i comportamenti privati dei gruppi consiliari politici, non tanto come amministratori di una Regione, quanto di sé stessi».
Quindi, ribadisce Pola, «il livello regionale va oggi ripensato in modo molto più serio, soprattutto se intendiamo procedere sulla via del federalismo. E’ però altrettanto necessario evitare di fare di tutta l’erba un fascio: abbiamo assistito a diversi scandali in diverse regioni ma, nonostante vi siano stati comportamenti disdicevoli in diverse zone del Paese, vi sono usi spregiudicati dei bilanci a fini politici che avvengono in modo diverso». La Regione va dunque preservata, conclude Pola nella propria analisi, «dotata di strumenti giuridici più seri ed efficaci, e sottoposta a verifiche più accurate da parte di organi preposti, come la Corte dei Conti. Il controllo della spesa deve avvenire in modo preventivo da parte dei consigli regionali affinché non si creino occasioni opportunistiche per nessuno. Insomma, le regioni vanno mantenute, tenendole sotto stretto controllo laddove vi siano dei rischi oggettivi e offrendo ai cittadini la possibilità di essere informati costantemente sulle varie attività».


fonte: www.ilsussidiario.net 22 settembre 2012

 
 
 

un weekend a Noli....

Post n°623 pubblicato il 11 Settembre 2012 da grandaniele

Ciao amici

visto che l'estate non è ancora finita

e rimanevano qualche giorno di ferie ancora

da smaltire...due giorni in Liguria a Noli...perchè no !

 

 

 
 
 

Casta, ci hanno preso in giro

Post n°622 pubblicato il 06 Settembre 2012 da grandaniele

Ciao amici

Mentre agli italiani si chiedono sacrifici
ai "soliti noti" non sono cambiate le cose !


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Parole, parole, parole. Buona per raccogliere facile consenso e guadagnare qualche titolo di giornale, neppure i tecnici nostrani hanno disdegnato la politica degli annunci quando si è trattato di proclamare una lotta senza quartiere agli sprechi. Ma finora la classe politica ha dato solo una limatina ai propri privilegi. Qualche esempio? Montecitorio ha annunciato un risparmio di 150 milioni per i prossimi tre anni: appena il 5% del "costo" generale dell'istituzione. Al Senato, il presidente Renato Schifani ha annunciato trionfante un bilancio inferiore «di ben 4 milioni in meno rispetto al consuntivo 2011». Anche qui, non una cifra stratosferica, considerato che la dotazione supera il mezzo miliardo l'anno.

Emblematica anche la vicenda della riduzione dei parlamentari: il testo approvato a Palazzo Madama prevede la riduzione da 630 a 508 deputati e da 315 a 250 senatori, più altri 21 senatori "regionali". Peccato che la riduzione non entrerà in vigore in tempo per le prossime elezioni. Il testo, ammesso che riesca a essere approvato in doppia lettura dal Parlamento prima della fine della legislatura, dovrà essere sottoposto a referendum confermativo. Il motivo? Le aspirazioni quirinalizie di Silvio Berlusconi hanno fatto saltare l'accordo faticosamente raggiunto fra i partiti e la riforma è stata votata a maggioranza semplice da Pdl e Lega.

E che dire delle auto blu? Nel primo semestre 2012 il parco auto dello Stato è sceso a quota 60.551 vetture pubbliche (erano 64.524), mente le vetture blu-blu, in uso a politici ed eletti dei vari livelli, sono diminuite da 9.721 a 7.837 ma di fatto le dismissioni vere e proprie sono pochissime, appena 582. Per non parlare dell'abuso delle auto con autista: in Campania, Molise e Basilicata rappresentano un terzo del totale.

Non va meglio con le pensioni d'oro. Il deputato Pdl Guido Crosetto con un emendamento aveva chiesto al governo di fissare a quelle erogate dallo Stato un tetto di 6 mila euro (10 mila in caso di cumulo) ma è stato costretto al ritiro per le pressioni subite. Il governo si è impegnato ad affrontare il problema ma finora non ha mosso un dito.

L'unico concreto risultato è il dimezzamento del contributo pubblico ai partiti, sceso da 182 a 91 milioni l'anno. Il sistema però rimane: la Camera ha respinto gli emendamenti di Lega e Idv che chiedevano di abrogare del tutto il finanziamento. Per il resto, poco o nulla, visto che anche le province sembrano essere sfuggite al taglio: l'esecutivo era partito lancia in resta con l'idea della soppressione totale, poi ha ripiegato sull'accorpamento e infine si è dovuto accontentare del semplice "riordino", affidato fra l'altro alle regioni.

Ciliegina finale, gli enti inutili, oggetto negli ultimi anni di decine di proclami, appelli e dichiarazioni. Ebbene, lo sapete quanti sono quelli tagliati davvero dal 2002 a oggi? Appena 37, uno ogni tre mesi. Con un paradosso ulteriore: l'Ispettorato generale per la liquidazione degli enti disciolti è in fase di chiusura, mentre tutte le strutture che avrebbe dovuto sopprimere sono ancora al loro posto.


fonte: www.espresso.repubblica.it 03 settembre 2012

 
 
 

Puglia, una regione avvelenata

Post n°621 pubblicato il 02 Settembre 2012 da grandaniele

Ciao amici

Un reportage veramente allucinante
incredibile come lo stato italiano possa
rimanere indifferente di fronte situazioni
così...eclatanti !


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Se Taranto è il centro dell'inferno e l'Ilva la bocca di Satana, anche il resto della Puglia non se la passa bene. Inquinamento alle stelle, emissioni di CO2 da record, tracce di diossina nel latte materno, incidenza di tumori troppo alta vicino ai poli industriali: la regione dei trulli è il tacco nero d'Italia, il luogo dove sorgono le fabbriche più inquinanti del Belpaese. L'Agenzia europea dell'Ambiente lo scorso anno ha stilato una classifica delle industrie più "sporche" del Vecchio Continente. Nelle prime cento posizioni ci sono cinque fabbriche italiane. Tre sono in Puglia e due in Sardegna. Se l'Ilva di Taranto è cinquantaduesima, la centrale termoelettrica dell'Enel di Brindisi è piazzata addirittura al diciottesimo posto, mentre l'altra centrale di Taranto (sempre dell'Enel) è all'ottantesimo posto. Non è tutto: secondo gli studi dell'Arpa tra Foggia e Santa Maria di Leuca si contano centinaia di altri siti potenzialmente pericolosi. In tutto sono 498, di cui 70 di origine industriale, 145 discariche, 11 luoghi a rischio contaminazioni da amianto.

«Non stupisce», chiosa Annibale Biggeri, epidemiologo, professore ordinario a Firenze e perito del gip di Taranto che ha ordinato il sequestro dell'Ilva, «che in alcune zone della Puglia i dati epidemiologici siano così allarmanti».Taranto è il caso più devastante. Lo studio "Sentieri" ha definito la zona vicino l'Ilva «area insalubre», e la procura ha deciso - dopo anni di inedia da parte di istituzioni locali e nazionali - di intervenire bloccando la produzione.Il Gruppo Riva, oggi nel mirino dei magistrati, ha comprato il sito alla fine degli anni '90 e ha inquinato allegramente per quindici anni l'aria e il mare della città, ma sono almeno tre decadi che gli esperti degli istituti di ricerca andavano spiegando dei pericoli mortali dell'acciaieria più grande d'Italia. «A Taranto in 13 anni di osservazioni, che vanno dal 1998 al 2010», ricorda Biggieri, «sono attribuibili alle emissioni industriali (misurate come polveri sottili) ben 386 decessi. Circa 30 l'anno. Un eccidio».
A settanta chilometri dall'Ilva, a Brindisi, c'è un altro dei siti d'interesse nazionale (Sin) che fa tremare gli esperti. Comprende la zona industriale della città, il porto e una fascia costiera che si estende per oltre 30 chilometri quadri. Qui sorge la Syndial, la Polimeri europa, l'Enipower, la Powerco, senza dimenticare le due enormi centrali dell'Enel, campioni nazionali nell'emissione di CO2. Gli studi in mano agli scienziati sono scioccanti. La mortalità per l'area di Brindisi è stata analizzata nel periodo 1990-1994, quando vennero segnalati eccessi di mortalità per tutte le cause e per tutti i tipi di tumore. Un report più recente, pubblicato nel 2004, riguardò l'area residenziale vicino al petrolchimico: i risultati evidenziarono un incremento «moderato» nel rischio di mortalità per tumore del polmone, della vescica e del sistema linfoematopoietico per chi risiedeva in un raggio di due chilometri dalle industrie inquinanti. L'Arpa recentemente ha effettuato nuovi rilievi del suolo e delle falde acquifere, trovando di tutto: l'arsenico supera i limiti del 63 per cento, lo stagno del 42, il mercurio del 14, ci sono troppi idrocarburi, composti cancerogeni di vario tipo, clorobenzeni. Nello studio "Sentieri" gli esperti ricordano pure la presenza massiccia di amianto, che potrebbe aver causato «l'eccesso di mortalità per tumore alla pleura», e le troppe malformazioni congenite presenti a Brindisi. Il ministero dell'Ambiente, nella conferenza di servizi del marzo 2011, ha chiesto al Comune di presentare un progetto di bonifica della zona, e di fare rapidamente gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza delle acque di falda. Chissà a che punto stanno i lavori.

Di sicuro la commissione bicamerale d'inchiesta, che ha pubblicato lo scorso giugno una relazione sulla situazione pugliese in tema di illeciti e criminalità ambientale, sul tema delle bonifiche ha bacchettato l'amministrazione guidata da Nichi Vendola, rea di essere troppo lenta negli interventi di pulizia. «Il piano di stralcio delle bonifiche (pubblicato nel bollettino ufficiale del 9 agosto 2011, ndr) non riporta né una definizione degli interventi prioritari né un quadro chiaro dei meccanismi di finanziamento degli stessi». L'unica eccezione positiva, nota il Parlamento, è il sito inquinato di Manfredonia. 


fonte: www.espresso.repubblica.it 27 agosto 2012

 
 
 

Ciao sono tornato...

Post n°620 pubblicato il 24 Agosto 2012 da grandaniele

Ciao amici

allora non sono andato in Sardegna

troppo caldo anche se a Cagliari è

sempre ventilato...ma io sono allergico

all'aereo e anche al vento forte !

...ma a qualche giorno nel mio "posticino"

tranquillo in Liguria non potevo rinunciare !

...poi a Settembre...vediamo...

ci sono ancora dei giorni di ferie a disposizione !

 

 
 
 

Buon Ferragosto fanciulle e fanciulli

Post n°619 pubblicato il 15 Agosto 2012 da grandaniele

 

Ciao amici

finalmente sono arrivate le ferie

i cuginetti sono già al mare in Sardegna

io vado qualche giorno in Liguria 

si parte venerdì...magari li raggiungo !

 

 
 
 

In visita al Forte di Bard...

Post n°618 pubblicato il 12 Agosto 2012 da grandaniele

Ciao amici

le ferie a singhiozzo quest'anno

un pò di relax mare e monti

...si ma...toccata e fuga !

 

 

 
 
 

Che bello se fossimo una "nazionale" tutto l'anno..

Post n°617 pubblicato il 04 Agosto 2012 da grandaniele

Ciao amici

In questi giorni si stanno svolgendo le Olimpiadi di Londra.

Come sempre quando scendono in campo gli atleti italiani

come quando gioca la "Nazionale" di calcio, c'è un palpabile entusiasmo

e viva partecipazione e ..orgoglioso tifo !

Ma perchè questo entusiamo e spirito nazionale gli italiani non lo

dimostrano anche durante la vita di tutti i giorni ?

Insomma se ci "teniamo" ad essere competitivi e premeggiare nel mondo

a livello sportivo dovremmo essere "orgogliosi" di primeggiare o almeno

essere competitivi anche a livello economico o no ?.

Dovremmo fare il tifo, poter esporre le bandiere tricolori perchè

l'economia italiana va forte, i nostri politici governano bene, tutti 

pagano le tasse per contribuire a raggiungere ..l'oro olimpico o no ?

Quindi "incazzarci" tutti quanti , perchè no "ribellarci" e scendere in piazza

con le bandiere tricolori contro chi non fa il bene dell'Italia, e non

andare a votare, o votare chi si presenta come alternativa ai soliti partiti e

politici che sono al potere da secoli ..vero ?.

Almeno all'estero qualcuno potrebbe dire...guarda come sono diventati

...patriottici gli italiani !

 

Rimango sempre "perplesso" quando questo entusiasmo e spirito

nazionale viene manifestato solo in alcune occasioni !  

 

 
 
 

Saluti dalla Val D'Aosta - Champorcher

Post n°616 pubblicato il 22 Luglio 2012 da grandaniele

 

 

 

 
 
 

un viaggio...divino !

Post n°615 pubblicato il 14 Luglio 2012 da grandaniele

Ciao amici

Martí Gironell - L' archeologo 
ed. Newton Compton


archeologo

Un libro interessante, scorrevole,
geografico !
Un monaco, storia vera, parte nel 1910
per un lungo viaggio verso la Terra Santa.
Il monaco ha intenzione di acquistare pregiati reperti
per il museo del suo convento, a Montserrat in Catalogna,
e soprattutto desidera
vedere con i propri occhi i luoghi che fin da ragazzo
ha imparato a conoscere sulle pagine delle Sacre Scritture:
dal Sinai al Mar Rosso, da Petra alle rovine dell'antica
Babilonia, lungo le tracce di Mosè e del popolo d'Israele.
Un susseguirsi di vicende, incontri, pericolose situazioni,
causate anche da una "misteriosa reliquia" che fa
gola a molti, e che metterà a rischio il
lieto fine di questa avventura spirituale
e la vita stessa del monaco.
Un libro che consiglio agli amanti
dell'avventura, della storia, dei luoghi sacri e
perchè no un modo per approfondire la conoscenza
delle civiltà arabe e degli abitanti del deserto.
 


 
 
 

ciao Robin

Post n°614 pubblicato il 01 Luglio 2012 da grandaniele

Bee Gees - Too much heaven -live-1979

 
 
 

Ciao amici un approfondimento sul futuro pensionistico dei..giovani !

Post n°610 pubblicato il 26 Giugno 2012 da grandaniele

di Salvatore Padula

La riforma previdenziale in vigore da quest'anno mostra, certamente, di poter garantire un impatto più che positivo sull'andamento della spesa per le pensioni.
Le previsioni della Ragioneria dello Stato confermano non solo che ci saranno risparmi consistenti, ma che questi risparmi cresceranno dallo 0,2% del Pil del 2012 fino all'1,5% del 2020 e si attesteranno poi, almeno fino al 2040, sullo 0,4 per cento.

Non c'è dubbio, quindi, che il mix di interventi messi in campo dalla riforma Fornero – per sommi capi: la soppressione delle pensioni di anzianità; l'estensione del calcolo contributivo; l'adeguamento alla speranza di vita dei requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione; l'equiparazione a regime dell'età di pensionamento delle donne del settore privato a quella degli uomini e delle donne del pubblico impiego – produca effetti importanti e positivi, almeno sul versante della sostenibilità del sistema.

È pur vero che, in una prospettiva di lungo periodo, la spesa per pensioni riprenderà a crescere, a causa dell'aumento dell'importo medio degli assegni (più anni al lavoro si traducono, infatti, in pensioni più elevate), ma con l'andata a regime del sistema di calcolo interamente contributivo – a meno di sciagure legate a lunghi periodi di recessione o bassa crescita ed elevata disoccupazione – il sistema dovrebbe garantirsi una certa stabilità.

Sarebbe, però, un errore riflettere sulla riforma previdenziale e sul suo impatto ignorando completamente l'altra faccia della medaglia, vale a dire quella dell'adeguatezza delle prestazioni previdenziali. E, allora: che cosa si annuncia all'orizzonte? Basta la buona notizia dell'aumento dei tassi di sostituzione ad archiviare il tema dell'appropriatezza delle prestazioni previdenziali?

Qualche dubbio, in questo senso, appare legittimo. La riforma Fornero produce certamente effetti positivi. Ma bisogna essere realisti: il sistema contributivo non ammette scorciatoie. La pensione sarà una variabile legata ai contributi versati (rivalutati in base all'andamento del Pil), il che deve da subito far riflettere sulla necessità di rafforzare il secondo pilastro, quello della previdenza complementare. Più in generale, il modello di riferimento continua a basarsi su una figura di lavoratore che nella realtà, almeno in quella che stiamo conoscendo e abbiamo conosciuto in questi anni, esiste sempre meno. Quanti saranno i giovani che potranno contare su 38-40 anni di contribuzione "piena"? Le attuali dinamiche occupazionali ci dicono piuttosto che il lavoro sarà, per molti, ancorché non per tutti, sempre più frazionato, spezzettato, con periodi di copertura previdenziale che si alterneranno a periodi di assenza di copertura. E questo sarà, in prospettiva, un problema. Perché gli effetti positivi dell'allungamento della permanenza al lavoro, in termini di maggior importo delle prestazioni, saranno di fatto vanificati dalla discontinuità dei versamenti. Un aspetto non proprio secondario che pone una pesante incognita, soprattutto per i giovani. 


fonte: www.ilsole24ore.com 25 giugno 2012

 
 
 

Tarja Turunen... Memory

Post n°609 pubblicato il 09 Giugno 2012 da grandaniele

 
 
 

Rete idrica perde per strada 32% acqua

Post n°606 pubblicato il 03 Giugno 2012 da grandaniele

Ciao amici

L'acqua è una risorsa fondamentale
per la vita dell'uomo ma si continua
a...sprecarla !

ROMA - Nel 2011 quasi una famiglia su 10 lamenta irregolarita' nella distribuzione dell'acqua, in particolare nel Mezzogiorno e, per esempio, in Sicilia e Calabria dove le quote di ''insoddisfatti sono pari rispettivamente al 27 e 32 per cento''. Cosi' l'Istat in un rapporto annuale ('Pillole'), in cui si fa presente che nell'arco di un decennio e' diminuita ''l'insoddisfazione dei cittadini rispetto ai disservizi nella fornitura idrica'' e che la rete 'perde' il 32% della risorsa.
La dispersione complessiva (cioe' la quota di acqua immessa nelle reti comunali di distribuzione che non raggiunge i nostri rubinetti) e', infatti, del ''32%'' pari a ''circa 120 litri'' a testa al giorno. Le maggiori inefficienze di rete sono in Puglia e Sardegna (dispersioni oltre 40%). Nelle citta' capoluogo di provincia ogni abitante consuma in media 183 litri di acqua al giorno. Responsabilita' e un contenimento dei costi ha portato - afferma l'Istat - a ''una riduzione dei consumi'': nel 2010 Torino, ''la città piu' virtuosa'' ha ridotto il consumo pro-capite negli ultimi 10 anni di 96 litri. In Italia ''quasi una famiglia su tre dichiara di non sentirsi sicura a bere l'acqua del rubinetto''; una percentuale che sale al 60% in Sicilia, al 53 in Sardegna e al 48 in Calabria. Il 60% delle famiglie italiane acquista acqua minerale. 


fonte: www.ansa.it 23 maggio 2012


 
 
 

Rebecca Ferguson - Glitter & Gold

Post n°597 pubblicato il 21 Maggio 2012 da grandaniele

 
 
 

Due vittorie eccezionali e importanti !

Post n°594 pubblicato il 14 Maggio 2012 da grandaniele

Ciao amici

pronto riscatto dei Mastini
nella fase interdivisionale
del Campionato a 9 FIDAF,
due vittorie !


Mastiffs Ivrea - Arona 65ers 39-0



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Pavone C.se – Prima vittoria casalinga per i Mastini Ivrea che battono sul terreno di casa i 65ers Arona con un pesante 39-0. Supportati come sempre da un folto numero di spettatori che hanno nuovamente riempito le tribune, sfidando una giornata che ha visto molteplici sprazzi di pioggia.
Il lancio della monetina decide il calcio di inizio per i Mastini e la maldestra ricezione dei ospiti concede il possesso palla ai padroni di casa, da subito in un ottima posizione offensiva.
Il primo touchdown dopo i due annullati in precedenza per falli offensivi, è portato a segno dal giovanìssimo De Santi n.12, grazie ad una bella corsa centrale tra ottimi blocchi offensivi, la trasformazione per gli extrapoint non riesce e il risultato è di 6-0.
Special team perfetto e difesa maestosa dei padroni di casa e l’attacco parte segna il secondo touchdown, grazie ad una corsa sul lato destro del veterano Burzio n.32, riuscendo anche nella trasformazione per gli aggiuntivi extrapoint , risultato al termine del primo quarto di gioco 14-0. Il secondo quarto inizia con i 65ers Arona in fase offensiva, neutralizzata in più occasioni dall’impenetrabile difesa dei padroni di casa, che riescono a mettere in difficoltà il gioco aereo degli avversari, grazie ad una forte pressione portata dalla defence line sul lanciatore avversario, ed una buona copertura sui ricevitori. Sicuramente alcuni tra gli interventi più significativi quelli di Garda n.44, Ferrero n.21 e De Lise n.45 mentre sulle corse buon lavoro difensivo di Massa n. 55 e del giovane Canella n.50 .
Nuovamente l’attacco di casa si ripropone con due touchdown, il primo da parte di Mauri n.82 con una bella corsa di 15 yards, più relativa trasformazione con una corsa di Megna n.17 che scardina letteralmente la difesa avversaria. Il secondo nuovamente di Megna, con una corsa sul lato destro e trasformazione di Prola n.86 che riceve in meta dopo un bel lancio del quarterback Passador n.8.
Si va al riposo con un pesante 30-0 per la compagine di coach Demetrio. Di ritorno dagli spogliatoi il terzo tempo per i mastini è stato possibile innestare qualche rookie e provare qualche novità, ed è un attestarsi delle due squadre sulla zona centrale del campo, guadagnado e concedendo terreno senza particolari azioni degne di nota. C’è ancora spazio per l’attacco dei Mastini con due belle azioni, la prima una corsa del quaterback Passador al quale viene annullato il touchdown per un fallo della line di attacco, e nell’azione successiva nuovamente Megna segna, portando il risultato del 36-0. Successivamente c’è anche spazio per l’infallibile calcio piazzato di Villa n.42 che segna un field goal da 25yards dalla zona di meta, congelando il risultato sul 39-0.
Ad allietare il pubblico e incitare la squadra con cori le Cheerleaders dei Mastini come al solito eccezionali !


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domenica 6 maggio 2012 

Hammer Lario - Mastiffs Ivrea 14 - 27

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Bregnano (CO) – Un avvincente match quello disputato al campo di Bregnano, tra i padroni di casa Hammers Lario e i Mastini Ivrea.
Tocca ai padroni di casa battere il kick di inizio e dopo un maldestro intercetto da parte degli ospiti, l’inizio delle ostilità parte dalle 40yards degli ospiti. Il primo quarto di gioco, è una fase di studio da entrambe le squadre, dove le uniche azioni degne di nota sono un paio di corse da parte del n.17 Megna e n.32 Burzio dei Mastini.
All’inizio del secondo quarto un fallo dei padroni di casa, concende un guadagno di 15 yards ai Mastini e successivamente una ripresa di primo down, da parte di Megna. La difesa degli Hammers inizia patire gli sfondamenti dell’attacco ospite, e vista l’ottima posizione, una corsa dei Mastini, portata da Burzio riesce ad entrare in endzone e a portare a casa il primo touchdown del match, in oltre la trasformazione del n.42 Villa con un kick consente l’extrapoint per il parziale 7-0.
I padroni di casa ovviamente non vogliono sfigurare davanti al proprio pubblico e cercano di impensierire la defence avversaria, che però neutralizza in sequenza ogni tentativo di affondo dei Lario. I Mastini si riportano all’ attacco e di poco mancano il successivo touchdown con un buon pass del quarterback n.8 Passador, che iln.86 Prola, manca per un soffio, ormai all’interno dell’endzone avversaria. Poco dopo nuovamente la offence dei Mastini sulle 30 yards avversarie affonda nuovamente il colpo, con un field goal da parte del n.42 Villa che fissa il risultato sul 10-0.
L’inizio del terzo quarto è nuovamente un show degli ospiti, la offence ospite, nuovamente grazie ad una serie di corse si riporta a poco dalla endzone avversaria, un po’ di deconcentrazione della difesa degli Hammer causa ben due fumble, palla ricoperta dai giocatori ospiti, mantenendo così i Mastini in possesso della palla. Ennesima corsa di Megna che porta la palla a poche yards dalla endzone degli Hammers, difesa casalinga praticamente inmmobile, permetteal n.10 Mauri di segnare il touchdown che porta i Mastini sul 16-0, in più extrapoint su kick del solito Villa 17-0.
Gli Hammers a questo punto cercano di raddrizzare il risultato, ma l’attacco viene più volte bloccato dalla difesa ospite, che in più di un occasione durante lo svolgimento del match ha dimostrato la sua forza. Però da li a poco gli Hammers riescono nell’inteno e con un ottimo pass da 20 yards da parte del QB degli Hammers, il 67 comasco riesce a ricevere e a beffare la difesa ospite, entrando in endzone. La trasformazione non riesce ed il risultato è di 17-6.
Inizia quindi l’ultimo tempo di gioco e i Mastini si riportano nuovamente in attacco con due fantastiche corse di Megna, che riesce al terzo tentativo ad entrare in endzone, con uno spettacolare touchdown, ennesima straformazione con Villa e l risultato è 24-6.
Sul ritorno che scaturisce dal kickoff calciato dagli ospiti il n. 87 degli Hammers ben riceve il pallone e si invola in una corsa, ben supportata dai blocchi dei suoi compagni, che gli consentono di entrare indisturbato in endzone dopo una corsa di 80 yards, in addizione al touchdown, anche la trasformazione su pass, con una bella ricezione del 47 degli Hammers. Tabellone segna punti che indica 24-14 a pochi minuti dalla fine del match, ma c’è ancora il tempo per un filed goal di Villa che chiude il punteggio della partita sul 27-14. Un match giocato sino all’ultimo istante, che ha sicuramente deliziato il pubblico presente. Ennesima ottma prova per i Mastini di Ivrea che riescono a chiudere il loro primo campionato con un onorevole 3-3, lasciando ben sperare per il campionato venturo. Le ultime tre partite sono state 3 vittorie in sequenza a partire dal derby contro i Blitz Ciriè. La volontà della società di Ivrea è quella di onorare il prossimo campionato con un netto miglioramento rispetto a quello appena concluso, e i nuovi innesti lasciano sicuramente ben sperare. Da segnalare un ritiro importante tra le fila dei Mastini di Ivrea, Paolo Burzio, uno dei veterani del gruppo, ha infatti disputato contro gli Hammers Lario la sua ultima partita ufficiale. Giocatore di esperienza che sicuramente ha saputo trasmettere la sua passione per questo sport ai rookie dei Mastini Ivrea.


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sabato 12 maggio 2012 ore 20.30 

Purtroppo le prime tre partite perse sono state un macigno
per i Mastini, segnando di fatto l'impossibilità del recupero
e proseguo del Campionato, nonostante i punti siamo superiori
a chi continua a giocare. Ma importante sono state le tre vittorie
successive che danno fiducia e morale alla squadra.
Vi aspettiamo sempre più consapevoli dei nostri mezzi la prossima stagione, un anno di esperienza potrà forse permettere ai Mastini di raggiungere traguardi più ambiziosi. 

 
 
 
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