L'altra campana

SHELA (pausa nel salmodiare)

BARBATO, MA CHI CE L’HA MANDATO?

     E’ un titolo de l’Unità del 4 luglio. La conclusione dell’articolo è ancora più esplicita: Ma Di Pietro che già ci ha regalato Scilipoti e Di Gregorio, non è che potrebbe controllare i doni prima di scartarli in Parlamento?

     Viene da pensare che questo Barbato l’abbia fatta proprio grossa, per ricevere tanto veleno dall’alleato. Infatti non solo ha usato in aula l’espressione Avete rotto i coglioni, non solo l’ha diretta al Governo ed alla inquietante maggioranza  che lo sostiene, ma ha alzato il dito medio verso i deputati del PD che plaudivano alla sua espulsione dall’aula.

     Brutto esempio di maleducazione e di atteggiamento populistico, quello del Barbato, d’accordo. Ma l’Unità, così indignata verso un colpevole di maleducazione, tanto da assimilarlo ai venduti Scilipoti (tra l’altro passati in questa bella maggioranza), sembra non acccorgersi che l’indignazione della gente comune è invece propensa a cestinare tutti o quasi i regali piovuti nel Parlamento, senza neanche scartarli e per motivi ben più gravi, come l’aver creato e conservato i privilegi della casta; l’aver tradito il referendum sul finanziamento ai partiti; l’aver inflazionato il parassitismo politico e le pratiche clientelari tipo le consulenze; per farla breve, i ladroni, cioè i tre quarti buoni di quelli che hanno gridato allo scandalo per l’uso della parola coglioni (e non promossero alcun provvedimento di espulsione nei confronti del cialtrone che la usò come qualificazione di tutti gli elettori di sinistra).

     Temi forse, cara Unità, di dover guardare allora anche dentro casa? Suvvia, non è da quel giornale serio che ricordavo stornare il tiro sul bersaglio più comodo… Corruptio optimi pessima.