Messaggi di Febbraio 2015
SHELA 3
Pausa finale ti concedo anch’io, lettore audace, prima che il Potente riconti i suoi mill’anni di rinvio. Consiglia il prete: “Il cieco sia prudente: non scommetta l’inferno contro Dio!” Ma chi scommette non vedendo mente. Tu invece sai: Dio c’è. Sai chi l’ha fatto. Scommetta con il prete il mentecatto.
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Qui finisce LA DIVINA TRAGEDIA ossia LA BIBBIA SECONDO UN PAGANO di Fabio De Mico poeta sabino |
Post n°1839 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da anonimo.sabino
19. “Fossi matto...”risponde l’Eterno. “Cos’hai detto? Su, vieni, ch’è l’ora!”“No. Il mio regno ora so ch’è l’inferno d’un pianeta in perenne malora. Tu, che agli uomini nulla svelasti, in me tu fugasti ogni dubbio, o Gesù: Dio nell’eden sarebbe un fregnone che fa da lampione a quei quattro zulù... No, no! Lo Spirito detti a Giovanni che i santi aspettino altri mill’anni”. 20. “E il mio regno? E il castigo feroce dei pagani? E le nostre promesse?” “Tra le pene, là regna la croce. E negare non può chi concesse? Né di draghi e di barbari il flutto castigo più brutto per gli empi sarà dei fottuti che sputano il mesto livore sul resto dell’umanità”. E nel ribattere al Figlio un chiodo: “Dio, per esistere, non ha che un modo... Sì, sono io che scrissi A padreterni figli crocifissi”.
Poi anche la morte e gl’inferi furono gettati nello stagno di fuoco... e vi fu gettato chi non era scritto nel libro della vita. Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Colui che sedeva sul trono disse: “Ora tutto farò nuovo”... L’angelo mi trasportò nella città santa, la Gerusalemme che scendeva dal cielo... mura di diaspro e case d’oro puro... senza tempio, perché il Signore Dio Onnipotente è il suo tempio... è la sua luce... E un fiume d’acqua viva scaturiva dal trono...irrigando l’albero della vita dai dodici raccolti... Colui che attesta queste cose dice: “Ecco che arrivo”. Amen (Apocalisse 21-22). |
Post n°1838 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da anonimo.sabino
17. Ecco il Figlio sul bianco cavallo atterrare la Bestia ed il Mago; poi gli alati nel candido sciallo sulle genti che adorano il Drago. Uno Spirito d’inclita mole raccoglie la prole rapace ai suoi pie’: “Banchettate! E’ carname d’ignavi, di bestie, di schiavi, di prodi, di re”. Dentro ogni diavolo, ché più non scappi, l’ultimo arcangelo l’inferno attappi! 18. “Vieni,o Padre”, l’Agnello ora chiama, “per il fischio finale e il Giudizio! Desta i morti, il mio regno proclama, a ciascuno da’ premio o supplizio; nuovi cieli ed un nuovo pianeta per quello decreta che infine affondò; e una nuova Salemme, che escluda eretico e giuda! Io l’Unto sarò, sole l’Altissimo, fonte di grappa, cibo dall’albero che non si zappa”.
Vidi il cielo aprirsi; su un cavallo bianco uno che si chiamava Fedele-e-Verace... in un mantello intriso di sangue, chiamato Verbo di Dio, seguito da eserciti celesti su bianchi destrieri...dalla bocca una spada affilata contro le Genti... Un angelo ritto sul sole gridava agli uccelli: “Venite tutti al grande banchetto di Dio! Mangiate le carni dei re... dei liberi e degli schiavi!” ... La Bestia fu catturata, con essa il Falso Profeta... e giù nello stagno di fuoco e di zolfo. Ecco gli altri uccisi... il Drago incatenato per mille anni... le anime risorte a regnare con Cristo per mille anni... Poi Satana liberato... una nuova guerra... e anche il diavolo nello stagno...(Apocalisse 19-20) |
Post n°1837 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da anonimo.sabino
15. E’ la Bestia l’Impero blasfemo, Anticristo il messia che diede. Nuda, in groppa a una Bestia allo stremo, ricoperta dagli ori, sue prede, la Puttana dai sette ficozzi sui dieci scagnozzi si scioglie in pipì, quando giù la sua Bestia la sbatte e un fuoco di fratte la cuoce in salmì. Ebbra di crapule, d’ori e di sangue, più squilla l’angelo, più inerte langue. 16. Fuori, fuori gli eletti devoti dalla patria degli empi nel rogo! Presto, i Vandali, gli Eruli, i Goti, ché nei secoli duri lo sfogo! Alleluia! Non lussi, non merci; tra dèmoni lerci cultura mai più! Arpe,libri e profani trofei li bruci con lei chi ha patria lassù; ché pure il merito dei salvataggi di qualche classico sia dei selvaggi…
... Seduta sulla Bestia scarlatta coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna, la Grande Prostituta...era adorna d’oro e di pietre preziose... Le sette teste sono i Sette Colli... le dieci corna i suoi re... “Uscite, popolo mio, da Babilonia...Ché sarà bruciata nel fuoco”... Piangono i re della terra... i mercanti... i marinai... Né voce d’arpisti e di musici... né opere d’arte.. né luce di lampada mai più brilli in te... Alleluia! Salvezza, gloria e potenza appartengono al nostro Dio... Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli... E sentii la voce di una immensa folla... “Alleluia! Il Signore ha preso possesso del Regno...” (Apocalisse17-19) |
Post n°1836 pubblicato il 11 Febbraio 2015 da anonimo.sabino
13. Affinché nessun uomo s’illuda di sottrarsi ad un marchio precoce, come il Drago col segno di Giuda, segna i santi Gesù con la croce. Tutti eunuchi, raccolti in Sionne. Del Drago le donne e chi donna montò. Già dei vergini il bianco drappello intorno all’Agnello volteggia in rondò: “Temano i popoli l’ira divina. Corri a nasconderti, stirpe assassina!” 14. Falce nera che l’angelo affila, falcia boschi, granai, capoluoghi! Poi dell’ira superna la pila versi il sangue che i naufraghi affoghi! Sette Spiriti addetti ai supplizi da sette orifizi rovesciano un tè deflagrante in cui folgori, peste, flagelli e tempeste il Signore mescé. “E adesso appressati, tu, Bellachioma! Ché andiamo a friggere la troia, Roma”.
L’Agnello stava ritto sul Monte Sion con i centoquarantaquattromila segnati... quanti non si sono contaminati con donne, i vergini, che seguono l’Agnello dovunque... Un angelo gridava alto: “Temete Dio...” Un secondo: “E’ caduta, è caduta la grande Babilonia...” Un terzo: “Chi adora la bestia e ne porta il marchio in fronte berrà il vino dell’ira di Dio...” Assiso su una nube, venne uno simile al figlio dell’uomo... “Getta la tua falce e mieti!” ... E dal tino pigiato uscì sangue fino al morso dei cavalli... Dal Tempio uscirono i Sette Angeli con i sette flagelli... e uno dei quattro Viventi diede loro le sette coppe d’oro colme dell’ira di Dio...“Versate!”... “E’ fatto”... (Apocalisse 14-16) |
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