Creato da anonimo.sabino il 06/09/2006

L'altra campana

Itinerario spirituale di un pagano

 

Messaggi di Febbraio 2016

DAVANTI AL CAMINO - 4

Post n°2093 pubblicato il 25 Febbraio 2016 da anonimo.sabino
 

4.

 La banderuola che garrisce al vento

consiglia a chi sta dentro la tisana

e la vestaglia morbida di lana:

“Sapessi, Fabio, quanto freddo sento


 quassù! Il calore mi raggiunge a stento

e perfino la nebbia s’allontana,

mo che dai monti vien la tramontana.

Fortuna che il camino non è spento…”


 “Invero la tisana non mi piace.

Ma un libro, un bicchierotto di buon rosso

e la giannetta se ne vada in pace”.


 “Bella per te la vita, mo che puoi”. 

“Dici che questa è vita? E cosa posso?”

“Certo che è questa: Ma che cazzo vuoi?”

 

 
 
 

DAVANTI AL CAMINO - 3

Post n°2092 pubblicato il 22 Febbraio 2016 da anonimo.sabino
 

 

3.

 Timido trilla appena il campanello 

dell’uscio. E’ il Vucumpra’ che passa e vende

casa per casa. “Non mi serve ombrello

né accendino”. Lo spicciolo si prende

  

 e un “Grazie” dal di fuori del cancello

in tono grato ed umile mi rende. 

Mentre io torno al caldo focherello,

lui ha la fredda bruma che l’attende.

  

 Per lui la vita sì, vale la pena,

benché la trovi assurdamente avara,  

lasciati roghi e fame sulla scena

  

 d’un paese nativo mai rimpianto.

Farà che giunga alla persona cara 

d’essere vivo il prodigioso vanto.

 

 
 
 

DAVANTI AL CAMINO

Post n°2091 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da anonimo.sabino

 

2. 

 Come quello dei ceppi che riattizzo

è l’andazzo civile che s’affaccia. 

A prender fuoco è sempre lo scugnizzo 

predestinato, zeppola o ramaccia,

  

 kamikaze per fato o ghiribizzo,

pur d’appiccarlo al grosso che lo schiaccia.

E la  fiammata termina nel guizzo

che tra le braci l’incombusto caccia.

 

  Fuoco sincero dalla buona legna. 

Tossico fumo quando l’alimento 

da cui divampi la fiammata degna 

 

 è mal riposto nelle frasche tenere.

E un uomo fa che rovere o sarmento

dal suo bel fuoco sia ridotto in cenere.

 

 
 
 

DAVANTI AL CAMINO

Post n°2090 pubblicato il 16 Febbraio 2016 da anonimo.sabino
 

  

 1-

 

 Alla vetrata che nel tempo amico 

un lembo d’orizzonte mi regala

bussa un inverno lacero e mendico

che fitta bruma dalle fauci esala.

 

 Il fuoco acceso al caminetto antico

non più tepore spande nella sala 

del casolare al mio paese aprico

che nella psiche assorta che lo inala.


 Così ritorto dentro i miei pensieri

mi ritrovo filosofo e poeta,

rimuginando i soliti misteri


 che invano investigò la mente inquieta,

come cieca la nebbia sui sentieri 

annaspa in cerca forse d’una meta.

 
 
 

ARRIVANO I NOSTRI - 14

Post n°2089 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da anonimo.sabino
 

 

“Tu come mi vedi, nel tuo universo?” Antonietta non rinuncerà mai a provocarmi su questi temi.

 

“Come una stilla di gioia”. Ho fatto centro: è soddisfatta. “E me, come mi vedi tu nell’universo?” domando a mia volta. Rimane perplessa, non sa cosa rispondere. Provo a suggerire: “Un atomo di luce… Una nota musicale…” Poi lei si decide e arriva, come sempre, la risposta tutta sua:

 

“Per me tu sei l’universo. Tu e le nostre monelle”.

 

Mi fa piacere che per lei sia così, anche se io non mi sentirò mai al centro dell’universo, ma nell’ultimo angolino, a svolgervi un ruolo tanto modesto quanto necessario, quello di contribuire, insieme con altri innumerevoli atomi di vita, a farlo esistere.

 

Avremo un futuro? Il coraggio di saperlo non mi mancherebbe di certo. Ma in proposito non posso fare altro che opinare. E diventerò antipatico, se non lo sono già; ma non rinuncerò, a questo punto, a prendermi il lusso di dare voce al profeta pagano che in me non cede al razionalista, a rischio di pretare: se la scienza concorda con la filosofia nella constatazione che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma perennemente, perfino la massa in energia e viceversa, lui, il mio profeta, pensa che l’avremo, un futuro, nell’universo immenso ed eterno di cui siamo parte. In che modo si trasformerà la forza vitale che è in noi? Probabilmente non lo sapremo mai; e se lo sapremo dopo, non potremo tornare alla scrivania per raccontarlo. Ma chi conservi come lui il senso paganamente religioso della vita può ragionevolmente opinare che la nostra futura condizione dipenda dal personale contributo dato ora alla gioia o alla pena di vivere...

 

Così sia.

 

----- ***** -----

Scritto a Monteflavio nel 2004

Finito di rivisitare per il blog nel 2016

 

 
 
 


 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 32
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2giovila1966m.a.r.y.s.emetodiovita.perezdaunfiorem.graziabCoralie.frangela.arieteanonimo.sabinoelrompido5lucre611I.am.Layladitantestelle
 

 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963