L'altra campana

41.

trovò il gesù di Nazaret profuse

varie salvezze pure al suo paese.

     Miss Madonna, laggiù, Venus Celeste;

e gesù-cristo tratto dall’Egitto

quel Serapide, oggetto d’empie inchieste,

che la sua croce gli darà in affitto.

Lui, però, che il nome eletto

dava al ghetto, qui, dell’Urbe,

perse in breve (pensa come)

soprannome e segni e turbe...

     Il dioniso messia (il gesù-cristo)

Serapide ammazzai, per dire il giusto,

quando mi si portò, da lapidare,

nel pretorio un gesù bestemmiatore.

     “Che faccio al gesucristo nazareno?”

E l’attributo ne evocò l’effige;

la folla giudaita urlò un osceno,

per me e per loro insueto: “Crucifige”.

Così titolo e corredo

in un credo mo ritrovo

dove muori, vecchio mito,

assorbito dal più nuovo.

Gli adoratori di Serapide si dicono cristiani (Storia Augusta, cit.). Dio di salvezza, dioniso (Gesù) e messia (Cristo), fu Serapide, nel mistico regno atteso da egiziani ed ebrei. Ritengo che sia lui (non una profanazione blasfema) il raffigurato nelle catacombe come un crocifisso dalla testa animalesca, analogamente ad altri Dei egiziani. Che fosse il gesucristo crocifisso lo rivelano (è la mia teoria contro tentate falsificazioni cristiane) anche la sistematica eliminazione di ogni sua traccia e il crocifiggilo (inspiegabile tra ebrei, obbligati ed abituati a lapidare il bestemmiatore) dato in risposta a Pilato quando con quel titolo indicò alla folla il Nazareno. La fusione del mitico Serapide con lo storico gesù nazareno spiega sia la sua rapida e totale scomparsa, sia il rapido assorbimento dei Misteri da parte del cristianesimo.