Messaggi del 03/03/2015
Nonno Mimmittu (Domenicuccio) aveva prima organizzato la numerosa famiglia come una grossa azienda commerciale; poi, maritate le tre femmine, aveva lasciato che ogni maschio si mettesse in proprio, dividendo tra i figli carretti e muli. Ma il suo talento commerciale non gli impediva di essere un poeta a braccio incontrastato nel paese e ammirato anche fuori. Andava fiero di essere chiamato col nome di colui che, evidentemente, era considerato anche per i paesi della Sabina, oltre che in Toscana, il più grande poeta improvvisatore di tutti i tempi, il Berni. Cosa ignota, mi pare, alla storia della letteratura italiana. Come erano ignoti al nostro Berni, vantatore di una atavica virilità, gli strambotti froceschi dell’altro. “Cara Francesca mia fatti coraggio ché Ottavio porterà Maria del Belgio”. Così aveva salutato l’arrivo di mia madre, che si chiamava Maria come la principessa abbagliata in quei giorni (era l’anno 1934) dai riflettori della cronaca, benché la sposa di Ottavio fosse soltanto una pastorella. Bella sì, tanto quanto orgogliosa (in casa la chiamavano la Paìna); ma figlia di un modesto pecoraio, che per la sua bontà, pur chiamandosi già Angelo, era soprannominato Pietà; a battagliare anche per lui bastava sua moglie, la fiera Annarella, cugina di quella Giulia soprannominata la Fèra, di cui ho narrato, a chi abbia letto i miei sonetti semiromaneschi, ne La storia burina d’Aristide d’Er Vù. L’unico a tenere testa a nonno Berni, come poeta, era il primo dei suoi figli, Annibale. Dello zio Annibale e di Gino, suo figlio, primo laureato del paese, ma in America, ho narrato in un inedito che un giorno potrà vedere la luce, Gino l’americano. Ivi ho anche raccontato la gita del Duce con famiglia sul Monte Pellecchia, nel 1933, a dorso di mulo, accompagnato da mio padre ventiduenne e osannato, alla sua ridiscesa in paese, da un peana del nostro Berni che i maestri avrebbero poi fatto imparare a memoria a tutti i bambini. Il paese ne ebbe in cambio la luce elettrica e il servizio postale, uscendo così da un isolamento progressivo e desolante. Aderì quindi in massa a quel movimento fascista che lo reinseriva nel mondo civile e gli prospettava la partecipazione a un’era di gloria. |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- lo sguardo altrove
- DEBRIS FLOW
- MILIONI DI EURO
- ANGEL & DEVIL
- SENTIMENTI..........
- AVVELENATA...
- ANARCHIA AVVELENATA
- ANCHIOCISONO
- OSTERIA..
- Whats happen?
- il Rimino
- The Lion in Winter
- inequilibrio
- UOMO QUALUNQUE
- Le cose della vita
- MARCO PICCOLO
- profumo di...donna
- CORAGGIO...
- Anima e Mito
- Kremuzio
- un lungo sogno
- *
- rearwindow
- sous le ciel de ...
- DelittiSenzaCastighi
- AMORE E ANARCHIA
- NON E UN BLOG
- miele rose e zenzero
- ANGELO DELLA NOTTE
- Amor Cortese
- LAVOROeSALUTE news
- IM A CRAZY LADY
- Dalle Sbarre
- PASSATO E PRESENTE
- signora_sclerotica
- ...réveil en Italie
- Prof M Di Ubaldo
- miele rose e zenzero
- UNA BLOG PER AMICO
- AL DI LA DEL CIELO
- parole imprigionate
- La vita
- pagliaccio
- Suggestioni effimere
- surfista danime
- Fuori Tema
- Pensieri
- Incursioni
- I due Messia
- Poesie Per Resistere
- Le note dellAnima !
- O.L.I.M.P.O®
- SOULGAME
Inviato da: cassetta2
il 12/07/2020 alle 18:01
Inviato da: anonimo.sabino
il 03/10/2018 alle 18:33
Inviato da: Coralie.fr
il 27/09/2018 alle 16:04
Inviato da: anonimo.sabino
il 20/09/2018 alle 10:58
Inviato da: marimela2009
il 16/09/2018 alle 19:03