Creato da anonimo.sabino il 06/09/2006

L'altra campana

Itinerario spirituale di un pagano

 

Messaggi del 13/01/2016

L'ARCIPELAGO - 8

Post n°2068 pubblicato il 13 Gennaio 2016 da anonimo.sabino
 

 

Quando Lucilla era fuori, dimenticavamo tutti gli altri problemi, sopraffatti dal più greve; e quando tardava a rientrare, non potevo trattenermi dall’uscire verso Ponte Garibaldi (s’incontrava con i suoi punk sempre al centro), sperando di vederla, non visto, tornare soltanto ubriaca.

 

Fu l’amore a maturarla, il nostro e quello di un bravo ragazzo, anch’egli punk, che prese a frequentare la nostra casa. Le insegnò a suonare il basso e la inserì in un complesso rock che battezzarono “Roma K.O.”. Era una stella, con la quercia, il suo chitarrone, al collo. Ai loro concerti, tra i pittoreschi frequentatori del rock, Antonietta e io, i soli adulti, sembravamo marziani. Sabrina vi andava per suo conto, per non farsi vedere con noi.

 

Fu grande, Lucilla. Riacquistata la fiducia in se stessa, riprese poi gli studi seguendo prima un corso di fotoreporter; frequentò quindi un liceo artistico privato; conseguito il diploma di maturità artistica, sarebbe passata all’Accademia di belle arti e diventata scenografa coronando gli studi con un centodieci e lode.

 

Temperamento artistico anche lei, affezionata e discreta emula della sorella maggiore, Sabrina frequentò il modernissimo Istituto per la cinematografia e la televisione intitolato a Roberto Rossellini.

 

Delusa anche lei da quella scuola e tradita nella sue aspettative di lavoro dal passaggio dei disegni animati dalla manualità al computer, si sarebbe tuffata, dopo la maturità, in una appassionata ricerca sulle possibilità della mente umana di superare i confini del tempo e dello spazio nei quali è stata confinata prima dal dogmatismo religioso e poi da quello scientifico; fino a fare della sua stanza una biblioteca di astrologia e di altri studi esoterici, che per intere giornate sottraevano ai baci del sole la sua sabina avvenenza.

 

Nella sua adolescenza Sabrina non mostrò una crisi urlata come quella di sua sorella (si amavano ora da sorelle e da complici), intimorita dalla piega che quella rischiava di prendere e dalla reazione disperata della mamma; la covò dentro sé, come era solita fare per tutti i suoi sentimenti; la soffrì quindi maggiormente e più a lungo, non trovando un aiuto adeguato; e non senza nutrire la sensazione di essere considerata in seconda fila, rispetto a Lucilla, che assorbiva le nostre maggiori apprensioni; sensazione che la portava a estraniarsi da noi.

 

Ho sperimentato così che il mestiere di padre non è più facile del mestiere di marito. Ma sono entrambi, per mia esperienza, i più bei mestieri dell’uomo.

 

 
 
 


 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Gennaio 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 32
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2giovila1966m.a.r.y.s.emetodiovita.perezdaunfiorem.graziabCoralie.frangela.arieteanonimo.sabinoelrompido5lucre611I.am.Layladitantestelle
 

 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963