L'altra campana

L'ARCIPELAGO - 14

“E’ una carognata da mafiosi; anche se non hanno tutti i torti a considerarti un possibile rompipalle”. Antonietta non aveva dubbi: “E tu dici che non esiste la cattiveria? Quella è gente che se la lega al dito”. Era un argomento che la infervorava, la cattiveria. Mentre io perseveravo nella mia opinione:

“Non esiste la cattiveria”.

“Ma la gente cattiva, caro Fabio, ne va”.

“Non c’è l’uomo che è tutto buono (e non lo sono io) come non c’è l’uomo che è nato per fare del male. L’uomo è socievole, per natura: homo animal politicum. Sono le circostanze a farlo agire in maniera sbagliata”.

“Non mi dirai che la volontà umana è sempre vittima delle circostanze”. Antonietta amava due cose su tutte le altre, a parte le figlie: sguazzare nell’acqua e dialogare con me.

“Me ne guardo bene, Onne. Ma è interesse di ognuno vivere in una società più civile, perché questo lo rende più sicuro, più sereno, più felice”. Ci credevo tanto che avrei convinto chiunque; non Antonietta, culturalmente cristiana, benché poco praticante, fino all’orlo del manicheismo:

“E cos’è che spinge certe persone a sacrificare la giustizia e la concordia al proprio interesse, se non è la cattiveria?”

“L’ignoranza (il non capire che l’interesse comune è il maggiore interesse di ognuno) o la paura: colui che diffida degli altri (allora però ha fede in Dio) è di solito quello che compie le peggiori azioni”.

“Non me la canti, sai, che tutte le mostruosità che vediamo in giro siano il frutto dell’ignoranza o della paura”.

Ci aiutava a inghiottire quei rospi personali la vista di crimini più orrendi, che riempivano di amarezza e di folte nubi l’orizzonte politico di quegli anni. Le guerre di cui l’America sembrava non poter fare a meno, gli eccidi tribali dell’Africa, l’olocausto silenzioso e sistematico della nazione palestinese per lei erano mere sopraffazione, per me effetti della paura. Tale la ridicola teoria israeliano-americana della difesa preventiva, dietro la quale gli USA facevano i poliziotti e i giudici del mondo ed ebrei rinati dalla diaspora e dalle persecuzioni cristiane e naziste, anziché scusarsi per essere stati costretti a riconquistarsi una patria a spese di un popolo innocente, lo schiacciavano in confini sempre più ristretti… Tu li estirperai totalmente… Il tuo occhio non abbia pietà… E non dubitare di farcela… Il dio Jahvè… non di botto, perché i campi non si riempiano di carnivori, ma sistematicamente… ti darà in mano i loro regni, perché tu cancelli anche i loro nomi di sotto i cieli… (Dt . 7)