Creato da ambradistelle il 19/12/2013

Ambra di stelle

Sono una donna, fatta di silenzi da raccontare e parole da tacere.

 

 

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Post n°3553 pubblicato il 09 Agosto 2020 da ambradistelle

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Commenti al Post:
apungi1950
apungi1950 il 09/08/20 alle 22:02 via WEB
Puo essere che esiste Buonanotte un bacino e Tvb
 
 
ambradistelle
ambradistelle il 09/08/20 alle 22:12 via WEB
Chissà chi lo sa...buonanotte! Buon lunedì!
 
mattley55
mattley55 il 09/08/20 alle 22:08 via WEB
Buona notte, felice settimana nuova! Un saluto un sorriso un abbraccio:)))m.
 
 
ambradistelle
ambradistelle il 09/08/20 alle 22:12 via WEB
Buonanotte e
buona nuova settimana!!!
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 09/08/20 alle 22:29 via WEB
Io uso il cancellino come sulla lavagna sopratutto se quei ti voglio bene(dell'anima) erano fasulli.Non so che farmene e non meritano neppure un cimitero,troppo lusso.Notte sorellina e bacetto da qui a lì!!
 
lalieno_2016
lalieno_2016 il 09/08/20 alle 23:37 via WEB
I "ti voglio bene " nn detti rimangono nell'anima di chi avrebbe dovuto dirli e nn l'ha fatto. Buon inizio nuova settimana e buonanotte baby. Ciao
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 10/08/20 alle 07:22 via WEB
Ciao...“Prendere le ferie nel mese d'agosto mi è sempre parsa una decisione sbagliata.” “Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.” “Quando vai in vacanza per prenotare una pensione non devi rivolgerti all'INPS.” Sereno proseguo d'estate con sorriso...By sal&allegraband
 
donadam68
donadam68 il 10/08/20 alle 10:41 via WEB
^____^
 
teresinaurgese
teresinaurgese il 10/08/20 alle 19:40 via WEB
Salve buon pomeriggio, una felice sera e l’auguro per una buona settimana. San Lorenzo Martire a Roma 10 agosto 258 Nacque ad Osca in Spagna nel 226 da nobilissimi e santi genitori. Tanti furono i doni che ricevette nei Sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia, che sembrò prevenuto dalla grazia; mentre era ancora bambino s'astenne sempre da ogni divertimento puerile e fu a tutti modello di docilità e santa innocenza. Ricevuta la prima istruzione in patria, passò a Saragozza per apprendere lettere, ed in questa celebre Università i suoi progressi furono sì rapidi e meravigliosi, che era ritenuto il migliore di tutti gli allievi. In questo tempo il Vescovo di quella città, vedendo in lui un tal candore di vita, gli conferì gli ordini dell'Ostiariato, del Lettorato ed Esorcistato. Trovandosi nella penisola Iberica il futuro Papa Sisto II, allora arcidiacono della Chiesa Romana, avendo udito parlare delle virtù di Lorenzo, lo condusse seco a Roma, ove personalmente ebbe cura della sua formazione. All'età di 17 anni, per il suo progresso nella scienza e nella virtù, fu dal Pontefice Fabiano ordinato accolito, sei anni dopo suddiacono e quindi diacono: aveva 27 anni. Nel 258, essendo stato eletto alla Cattedra di Pietro Sisto II, Lorenzo divenne arcidiacono della Chiesa Romana, càrica che corrisponde alla attuale dignità cardinalizia. Ma mentre la Chiesa lavorava e si espandeva ognor più fra i pagani, specie per l'infuocata predicazione di Lorenzo, si scatenò la persecuzione di Valeriano che al dire di San Dionisio fu delle più terribili. Lorenzo fu imprigionato e torturato. Poco tempo dopo anche S. Sisto venne preso e condannato al carcere. Mentre il Pontefice veniva barbaramente trascinato dalla soldatesca, gli si fece incontro Lorenzo che col volto bagnato di lacrime incominciò ad esclamare: « Dove vai, o Padre, senza il tuo figlio? Per dove ti incammini, o santo sacerdote, senza il tuo diacono? ». Sisto gli rispose: « Io non ti lascio né ti abbandono, o figlio, ma a te spettano altri combattimenti... Dopo tre giorni mi seguirai... Prendi le ricchezze ed i tesori della Chiesa e distribuiscili a chi tu meglio credi ».Lorenzo fece diligente ricerca di quanti poveri e chierici potè trovare nei quartieri di Roma e distribuì loro tutte le ricchezze. Poscia, salutati per l'ultima volta i Cristiani, si portò da Valeriano che già l'aveva fatto chiamare, ed all'intimazione di recargli i beni della Chiesa, promise che entro tre giorni glieli avrebbe mostrati. Percorse le vie della città, raccolse un gran numero di poveri e glieli condusse dicendo: « Ecco qui i beni della Chiesa! ». Ma quell'uomo irritato gridò: « Come hai tu ardito beffarti di me?... Io so che tu brami la morte... Ma non credere di morire in un istante poichè io prolungherò i tuoi tormenti ». Ordinò infatti che Lorenzo fosse posto su una graticola di ferro rovente ed arrostito lentamente. Ma nel cuore del Martire ardeva un incendio ben maggiore! Quando fu bruciato da una parte, il carnefice ordinò che lo rivoltassero, ed avendo gli aguzzini ubbidito, il Martire con volto sereno disse: « Ora potete mangiare, perchè la mia carne è già cotta abbastanza ».Nuovi insulti uscirono dalla bocca del prefetto, ma il Martire, cogli occhi rivolti al cielo si offriva al Signore invocando su Roma la divina misericordia, per incoraggiare ancora una volta i Cristiani presenti. Tra questi spasimi spirò la sua grande anima. Era il 10 agosto 258. PRATICA. Sopportate con pazienza e rassegnazione le sofferenze della vita ed offritele a Dio per la propagazione della fede. PREGHIERA. Dacci, te ne preghiamo, Dio onnipotente, la grazia di estinguere le fiamme dei nostri vizi, tu che desti al beato Lorenzo la forza di superare il fuoco dei suoi tormenti. *** È un martire che in questi millenni ha fatto parlare molto di sé, venne ucciso il 10 agosto 258 a Roma e da allora il suo culto è cresciuto, fino a dedicargli una notte in cui si ammirano le stelle cadenti. È certamente un affascinante legame indissolubile al fenomeno delle stelle cadenti, diverse sono le interpretazioni di questo binomio che nasce per motivi ovviamente estranei alle sue vicende agiografiche, ma si azzarda lo stesso un interessante legame. Gli studiosi cristiani hanno visto nelle stelle cadenti che si vedono in agosto, la rappresentazione delle lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime che vagherebbero eternamente nei cieli, e scenderebbero sulla terra solo in questo giorno. È una narrazione che accolgono per Fede i cristiani convinti che tutto è possibile a Dio. D'altronde, cadono proprio nel giorno di San Lorenzo! Ancora una narrazione afferma che le stelle cadenti ricordano i carboni ardenti su cui il Santo fu martirizzato (su una graticola, il suo emblema). Una cosa sola è divenuta sicura: la notte di San Lorenzo induce molti cristiani a pregarlo osservando le stelle cadenti, come se fosse lui ad inviare segni della sua intercessione. C'è molta speranza nei cristiani che osservano le stelle ed esprimono al Santo una o più richieste di aiuti. In questo senso la notte di San Lorenzo ha creato una buona atmosfera spirituale, c'è la convinzione che si possano avverare i desideri di quanti ricorrono all'intercessione del Santo. È più forte la richiesta di aiuti quando si ricordano i dolori sofferti da San Lorenzo, accettati per rimanere fedele a Gesù Cristo. Sono intuizioni piacevoli per ricordare cosa avvenne al giovane Lorenzo, ma la sua storia è poco conosciuta. Si ricordano di più le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo che la Fede intrepida di un vero seguace di Cristo, che è bene conoscere. San Lorenzo è famoso per la sua morte al tempo in cui era arcidiacono di Papa Sisto II, cioè il primo dei sette diaconi allora al servizio della Chiesa romana. Assisteva il Papa nella celebrazione dei riti, distribuiva l'Eucaristia e amministrava le offerte fatte alla Chiesa. La sua morte avvenuta su una graticola avvenne nella persecuzione contro i cristiani voluta dall'imperatore Valeriano nel 257. L'impero romano era in crisi, minacciato dalla pressione dei popoli germanici e dall'aggressività persiana. La follia dall'imperatore Valeriano dinanzi alle cocenti sconfitte subite, si rivolse contro i cristiani e fece riprendere la persecuzione anticristiana. È bene conoscere quanto avvenne al giovane Lorenzo per capire come funzionano le persecuzioni contro la Santa Chiesa e i suoi devoti. All'inizio la persecuzione non fu accanita, erano vietate le adunanze di cristiani, bloccavano gli accessi alle catacombe, esigevano rispetto per i riti pagani. Non obbligavano a rinnegare pubblicamente la Fede cristiana. Un anno dopo, nel 258, come tutti gli anticlericali anche Valeriano cambiò idea e ordinò la morte di tutti i Vescovi e i Sacerdoti. Il vescovo Cipriano di Cartagine prima venne esiliato e poi decapitato. Ebbero la stessa sorte altri Vescovi e lo stesso Papa Sisto II, ai primi di agosto del 258. Lorenzo non venne ucciso subito, il prefetto imperiale lo chiamò per farsi consegnare «i tesori della Chiesa». Questo prefetto era convinto delle ricchezze della Chiesa e le pretendeva da Lorenzo che effettivamente era l'amministratore. Lorenzo prima distribuì le offerte ai poveri, poi si presentò davanti al prefetto e gli mostrò moltissimi ammalati, storpi ed emarginati che gli facevano compagnia. Rivolto al prefetto gli disse: «Ecco, i tesori della Chiesa sono questi». Questa fu la ragione della sua morte atroce: fu bruciato sopra una graticola. Diversi Santi di quel periodo e dei secoli successivi hanno descritto come autentico il supplizio che toccò a San Lorenzo. C'è un'affermazione curiosa che prendo dal Martirologio Romano: «Tre giorni dopo vinse le fiamme per la Fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in Cielo anche gli strumenti del martirio». San Lorenzo è il Patrono dei diaconi, dei cuochi e dei pompieri. Egli ci mostra che come il grano produce molto frutto, così l'uomo che muore al suo orgoglio si riempie dello Spirito Santo e diventa una nuova persona, molto gradita a Dio. Amare la propria vita con orgoglio e superbia, per soddisfare i propri capricci, non permette di seguire Gesù e si rimane soli. «Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna». https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1208681259304817&set=a.100802120092742&type=3&eid=ARD3egvWfdAo_O6mPZxBIrMR3OQ8YOeVZvwZgK_8uE-O_ED2rWZnvlvztDYhVDORfFxm1r7LABbwTYR3
 
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