Ambra di stelle

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La lusinga...
Mi interrogo su quanto ci sia di narcisistico nella mia personalità

e se questo sentire possa essere generalizzato.
Detesto l’adulazione attiva,

perché mette in una posizione di sudditanza la mia intelligenza

rispetto alla mia furbizia. 
Eppure quella passiva mi lusinga.
Mi chiedo se vi sia qualcuno a cui le lusinghe non suscitino

un senso di appagamento...

Riflettendoci, credo sia difficile trovare qualcuno

che provi disgusto per le lusinghe

ancorché l’intelligenza lo renda perfettamente edotto che di ciò si tratta.
Perché allora l’animo umano è così debole

da necessitare di lapalissiane lusinghe?
La risposta va cercata nell’interno dell’insicurezza:

tutti siamo insicuri

e nelle maglie dell’insicurezza si insinua la lusinga.
E il piacere suscitato dal riceverle attiva,

in generale,

un meccanismo di produzione

delle stesse proporzionale al piacere ricevuto.

In pratica, più si è suscettibili alle lusinghe altrui,

più si è inclini a farle a nostra volta,

convinti di produrre nel ricevente un effetto di pari intensità.
Nella catena però il meccanismo degli effetti proporzionali

non funziona perfettamente

perché la curva di indifferenza alla lusinga è soggettiva

e la teoria dello specchio non può,

pertanto, trovare applicazione. 
Così nascono i leccapiedi e i dirigenti.