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Il Viaggio-quarta parte

Post n°67 pubblicato il 23 Giugno 2007 da driver64
 
Foto di driver64

Il sole stentava ad attraversare il pulviscolo sollevato dal meteorite,i suoi raggi prendevano strane direzioni, la luce era bizzarra, giallognola e rendeva il paesaggio ancora più alieno "..come in un sogno o un incubo" si disse Phil. Camille si destò e senza una parola si recò dietro le rocce per orinare,Phil cominciò a disfare il campo,su ogni oggetto era caduta polvere grigiastra. Rinunciarono a fare colazione,era poco sensato trattenersi più a lungo in quel luogo. Scambiarono pochissime parole essenziali e si avviarono per superare la cresta. Lui rimuginava discorsi di scusa,immaginava le possibili obiezioni,cercava di entrare nei pensieri di lei ma questo lavorio era  interrotto dalla difficoltà di quel terreno friabile che spesso li faceva scivolare all'indietro. A metà dell'erta una nuova leggera scossa tellurica li mandò quasi gambe all'aria,si buttarono istintivamente vicini per ripararsi dalla pioggia di piccoli ciottoli che franavano dalla montagna. "Camille.." sussurrò lui "me ne vuoi ancora?" la montagna parve fermarsi,lei si tolse della polvere "No,è passata,ma ti tengo d'occhio." Lui sorrise guardando uno scarabeo che si scrollava dalla polvere e riprendeva paziente il suo cammino "Io ti voglio bene e non ricorrerò al mio grimorio per ulteriori invocazioni." Camille si rialzò: "Ci mancherebbe,su di te c'è un incantesimo che ti bloccherebbe istantaneamente,la mia fiducia in te è al minimo e dovrai riguadagnartela,se, come ha predetto il Vegliardo, questo viaggio è necessario, allora si tratta di una Prova per me e tu sei una  Minaccia da tenere a bada."Camminarono per quella salita polverosa in quella luce malata e alla vetta scoscesa quello che si schiuse davanti a loro era un panorama difficile da descrivere: la vallata non era che un enorme cratere dal quale emanava un calore intenso,assieme a fumo acre. Si fermarono a lungo a guardare quello spettacolo e Phil obiettò: "mi ritieni responsabile di questo,ma se avessimo rispettato la tabella di marcia saremmo stati esattamente là in quel bacino di materiale polverizzato e arso" Camille non rispose: recitava già un'invocazione silente muovendo solo le labbra,poi si voltò verso Phil "Là sotto c'è Qualcosa,e non è sensibile alla mia Conoscenza Bianca, dammi il tuo Libro della Conoscenza Nera." Phil esitava "Non puoi,non sono cose che puoi  leggere, alcune delle pagine sono sigillate con un Incantesimo e  solo un Potente Mago Nero le  può sfogliare e interpretare" Camille si impose: "Dai qua o non usciremo vivi da questo Luogo Infernale" Phil non ebbe scelta,ma ancora tentava una difesa "e se si autodistrugesse?,m' è costato un patrimonio e vai a sapere se è protetto da un incantesimo contro una Maga Bianca...." ma non successe niente ,anzi le pagine sigillate si sciolsero subito e senza problemi:la Potenza e la Conoscenza di Camille non erano poca cosa e presto la donna reperì l'Invocazione adatta e sillabò le formule in quella Lingua Tremenda che solo gli iniziati conoscevano e potevano adoperare. Philip indietreggiava,ma presto ebbe solo le rocce dietro e  in quella una nuova scossa di terremoto fece sollevare tutta la montagna,un mulinello si formò sul fondo della vallata e tutta la polvere e il fumo vennero risucchiati, e non solo,anche rocce e persino Phil dovette aggrapparsi al suolo,chiamò più volte Camille,la polvere lo obbligò a chiudere gli occhi ma fu tutto inutile,venne sollevato  e indirizzato verso una dimensione sconosciuta...Si ritrovarono come alla fine di un sogno,atterrando senza peso al centro del villaggio dal quale erano partiti. Camille fu la prima a rialzarsi e a dire: "Non è possibile,siamo di nuovo qui." Phil si rialzò a sua volta "Deve esserci una spiegazione,tutto quel faticoso cammino per nulla!" si orizzontarono, e Camille disse "proviamo verso casa" incamminandosi verso la casa di Camille "lo avverti? c'è qualcosa di Strano, un silenzio inverosimile, come se fossero  andati via tutti"
Una voce matura li chiamò facendoli sobbalzare "Voi due! Figlia mia,bentornata!" Camille si voltò di scatto "oh padre! padre mio!" l'uomo sorrideva "è quello il tuo compagno?" Camille indietreggiando sconcertata rispose:  "no,padre,   non esattamente" l'anziano sorrideva "perché ti schermisci? sei grande e puoi scegliere l'uomo che vuoi, poi Philip ti ha regalato l'anello con la Pietra Cristallina,siete più che uniti ed io avrò un nipote.." Camille respirò forte " via,nel Nome del Principio!" La figura paterna si dissolse lasciando solo un mucchietto di polvere. Prima che Phil chiedesse spiegazioni una nuova voce,stavolta femminile li chiamò: "O-oh,Philip! Che Talento possiede la tua amica! Una bella donna ed una Maga di prim'ordine!" era una donna coperta da un'ampia veste con cappuccio "non mi riconosci?" insistette quella. Phil riconobbe il viso lentigginoso e i begli occhi verdi di sua madre, ma i bei  capelli ramati di cui lei andava fiera adesso   avevano un aspetto polveroso,insolito e spiacevole.
Phil esclamò:"ma tu sei mia madre e dovresti essere,esere.." l'altra sorrise,ma i suoi occhi rimasero fissi,immobili e non era un piacere incrociarli. "dovrei essere cosa, Phil?"
Camille intervenne: "Phil, non ti avvicinare,non toccarla." Phil si voltò. La donna dai capelli rossi ridacchiò "la tua amichetta pensa di essere invincibile,ma io la affronterei  benissimo,è carina,complimenti,hai scelto bene,le hai regalato il mio anello, e questo vi lega per sempr.." Camille gridò "Non ascoltarla! Non seguirla!" La donna rise a gola spiegata e faceva paura "credi di poter dominare Questo Mondo? Qui siamo noi  sovrani,noi che siamo.." La donna allungò una mano per prendere quella di Phil che per puro affetto tese la sua,ma il contatto fu gelido,Camille lo trascinò indietro usando le sue arti al massimo e si ritrovarono fra le rocce e  la sabbia,Camille lo scuoteva furiosamente "Qui,torna qui!" Phil si riebbe lentamente "ma dove eravamo? c'era il tuo villaggio, tuo padre, mia madre..mi hai distolto da lei..." Camille era spaventata "Non capisci? Eravamo  nel Mondo dei Morti! I Vivi non devono entrarci!" il villaggio era sparito ridiventando la una plaga sterminata e polverosa,il cratere era a forma allungata invece che circolare ed i bordi rialzati formavano un doppio strato   Phil mormorò"Era tutto un sogno.." Camille scosse il capo. "Erano le'immagini di loro che ricordiamo,le cose che sappiamo,c'era un un incantesimo  molto più grande di quello che immagini. Abbiamo avuto il Privilegio di attraversare il loro Mondo,però ora allontaniamoci da qui,presto." Phil ribadì "Hanno detto delle Cose..." Camille non voleva sentirne parlare "Sono idee e fantasie che abbiamo dentro" ma c'era della paura nel suo tono,ne erano usciti dal Mondo dei Morti ma portandosi dietro dubbi e rimpianti. Lunghi giorni di un interminabile cammino li attendevano,esaurirono quasi tutte le scorte d'acqua e di cibo; quel sole li asciugava,la loro pelle era ormai castagna e quella sera Camille si abbandonò esausta fra le rocce, Phil sistemò il campo alla buona,divise le ultime razioni di cibo per una minestra poco saporita che mangiarono in silenzio. "dove saremo?" chiese. Camille rispose "non certo nel nostro mondo,inutile farsi illusioni, ci siamo Perduti. Le Montagne dell'Incubo sono difficili ma superabili per la Via Giusta,ma Impossibili da attraversare se si prende il sentiero Sbagliato. Rimane il fatto che il Vegliardo mi ha detto che partendo con te facevo la cosa giusta quindi la via d'uscita ci deve essere,mi aggrappo a questa speranza." Quella notte cominciò a piovigginare,i due si svegliarono e disposero l'imbuto di tela per raccogliere l'acqua, e il riparo dove si strinsero.Lui la accarezzò sotto i pochi indumenti che indossava e lei disse "Cosa vuoi fare?.."ma erano troppo assonnati e spossati per regalarsi intimità e presto dormirono. Incredibile come quella pioggerellina avesse ridestato la natura del territorio selvaggio,erbetta e piccoli fiori salutarono il mattino,Camille si concentrò e trovò una risposta sulla via da tenere,avrebbero seguito il sole. Quasi esaudire i loro desideri,da allora in avanti il tempo li aiutò,trovarono polle per dissetarsi e lavarsi e radici e tuberi per  nutrirsi e una sera fu Camille a offrirsi. Phil seduto davanti a lei in piedi e nuda,baciava e lappava,lei invece guardava lontano cercando di capire che cosa poteva essere quel loro amore. Presto si chinò e assieme si distesero per un'unione lenta e partecipata. Caldi e senza fiato si rilassarono e poi parlarono a lungo"Cosa ti aspetti da me?"chiese Camille. Phil le accarezzò il viso "Vivere assieme per molto tempo." Lei era dubbiosa "E se alla fine del viaggio ognuno vorrà tornare alla sua vita solita?" Phil ridacchiò" non ci penso neppure,riprenderò in mano la zappa e andrò nei campi,ci sarà un Mago solo in famiglia,tu!" Camille sospirò "Come fai ad avere queste certezze? Io e te assieme?" Phil disse "Sono un uomo e tu ne volevi uno." Camille scosse il capo e Phil chiese "Allora perché facciamo l'amore?" Lei si alzò nella luce del crepuscolo "Fare l'amore ci dà speranza,ci tiene in forze,provo qualcosa per te,non hai troppe pretese se non quella dell'intimità,ma l'amore,quello che cerco non è in te. Phil si alzò a sua volta per raggiungere quel bel corpo reso magro e abbronzato dal sole e dalla lunga marcia,lo strinse lo affrontò con lingua e dita, lo eccitò nuovamente,ancora lo trascinò al giaciglio e ancora voleva possederlo,ma a metà crollò sfinito e lei gli si strinse contro per una notte di sonno ristoratore. Erano increduli il giorno dopo quando da una cima videro in lontananza il mare,un piccolo scorcio,ma esultarono felici. Ce l'avevano fatta. Ed erano due laceri viandanti quelli che le scolte videro dall'alta torre della Città sul Mare.
"Fermi! Chi siete?"
Phil fece portavoce con le mani "Veniamo dall'interno!"  
Le guardie scomparvero,l'enorme porta si schiuse piano e ne uscì una delegazione con un Mago dalla barba bianca che stringeva in alto il Monile in platino della Conoscenza "State indietro! Vi presentate alla Porta delle Montagne che stata sigillata tempo fa per una profezia." Camille a sua volta estrasse il proprio Simbolo
"Mago,abbiamo viaggiato a lungo, è vero e con difficoltà,ma chiediamo solo di rifocillarci."
Il Mago la ricordava "Tu, Camille,sei stata far le mie allieve..che ci fai quaggiù? Non sai cosa è accaduto? Abbiamo visto comete,c'è stato terremoto,raccolti scarsi per tre lunghi anni.La gente si indeboliva e ammalava,un disastro. Le Stelle e le Profezie indicavano che nelle Montagne dell'Incubo avvenivano Cose Terribili,che i Demoni stavano spalancando le Porte della Percezione,Confondendo le Dimensioni,attentando alla Vita di Questo Mondo. Ora tu ti presenti con quel Simbolo,ma un'Aura Grigia circonda te e quello sconosciuto.Tu sei stata dove vivono i Demoni, ne hai traccia..." Li lasciarono entrare ma circondati da un potente Incantesimo e confinati in una caverna scavata sotto le mura: il Centro di Penitenza Temporanea,il CPT.
"Pazzesco" protestava Phil che poteva stare con lei poche ore al giorno "un viaggio difficile per poi essere rinchiusi" Lei lo esortava alla calma "Non ci hanno fatto del male,sono solo diffidenti,ho idea che siamo stai le pedine di un gioco molto più vasto,hanno parlato di tre anni,qui deve essere successo davvero qualcosa di terribile. Quel Mago ha detto che vuole parlarmi.." E così Phil rimase da solo un paio di giorni,mentre Camille ricostruiva il viaggio..

 
 
 
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