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Ti prendo e ti porto via

Post n°98 pubblicato il 28 Gennaio 2010 da annaxxxxx

Ho appena finito di leggere “Che la festa cominci” di Niccolò Ammaniti. Una storia che lo riporta allo stile degli esordi, a un intreccio in crescendo che ricorda i Manga, avventurosi, assurdi eppure coinvolgenti. Si ritorna a Branchie, il suo primo “fumetto” fantascientifico dove avvenimenti improbabili fanno da pretesto al racconto della realtà. Non delude, come sempre, ma non esaltante come al solito. Il vero entusiasmo, il migliore Ammaniti per me è in Ti prendo e ti porto via, una storia che mi porto sempre appresso. Cos’ha di tanto speciale? Tante cose, ma soprattutto uno sguardo sul mondo ingenuo e fantastico.

Come in altre sue storie, vi s’intrecciano le vicende di due protagonisti, che a turno si sviluppano nel corso del racconto. Pietro Moroni è un ragazzino della provincia laziale, Graziano Biglia un uomo fatto che cerca una sua collocazione definitiva nella vita, dopo aver farfalleggiato fino ad allora. Graziano s’innamora di una giovanissima cubista, che lo lascerà da solo a piangere il suo fallimento, a malapena alleviato da una nuova storia con la professoressa del ragazzo. Ci sarà una fine tragica per lei, indifesa e sprovveduta come gli altri protagonisti.

Ancora mi appassiona il sentimento di precarietà e la ricerca di un senso e di un posto nel mondo che muovono la vita di Graziano, le tragedie in cui si muove il piccolo Pietro che gli daranno una consapevolezza quasi adulta per la sua età. La storia che si racconta qui è meno assurda delle altre, si parla comunque sempre di noi, della mancanza di punti forti, di riferimenti, di affetti, di prospettive. Per tutti, come nella vita che viviamo, la ricerca di un appiglio, in un mondo che sembra girarti intorno solo per prenderti in giro. Non si riesce a non affezionarsi agli entusiasmi e alle speranze ridicole di Graziano, playboy in disarmo anche per motivi di età. Non si può non stare dalla parte di Pietro, non volerlo aiutare quando affronta un mondo in cui nessuno si cura di lui.

Non si può non avere compassione della professoressa Flora Palmieri, che vive sola con la madre malata e non spera più nulla. Povere persone con povere speranze, presi a schiaffi dal destino eppure sempre ingenui. Come forse siamo tutti, che continuiamo a prendere frustate e nonostante tutto siamo capaci ancora di sorridere e desiderare, sperare e correre. Ma le mie parole sono inutili, perché non possono proiettare il film che si vede leggendo le sue storie. Non so dire perché Ammaniti è così bravo, so solo che non vorrei mai finire di girare le sue pagine, mai uscire dal suo teatro, dove attori vivi mi dicono cose vere.

 Io tranquillo, responsabile, con una brava moglie, i cavalli, la jeanseria, i bambini. Ma quando mai?  Ora devo giocare alla famiglia. Io sono capace di farmi trecento donne in un’estate, ma non sono capace di costruire un rapporto d’amore con nessuna, io sono fatto male. Io sono solo come un cane.”

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Commenti al Post:
soltanto_sergio
soltanto_sergio il 28/01/10 alle 16:26 via WEB
solo come un cane.....
 
 
annaxxxxx
annaxxxxx il 28/01/10 alle 16:29 via WEB
Non è vero tu hai holly. E altre 9 seducenti gattine che ti girano intorno..
 
   
soltanto_sergio
soltanto_sergio il 28/01/10 alle 16:31 via WEB
si può anche essere soli in compagnia
 
     
annaxxxxx
annaxxxxx il 28/01/10 alle 16:36 via WEB
Sei ancora triste.. per il post di ieri.
 
     
soltanto_sergio
soltanto_sergio il 28/01/10 alle 16:37 via WEB
sono triste per quello che ho raccontato oggi. sono triste perché vorrei che tutto mi scivolasse addosso e non è così.
 
     
annaxxxxx
annaxxxxx il 28/01/10 alle 17:11 via WEB
Se ti dico ancora una volta che non si può mi consideri una stronza insensibile?
 
     
soltanto_sergio
soltanto_sergio il 28/01/10 alle 17:15 via WEB
no
 
fetus1971
fetus1971 il 28/01/10 alle 21:06 via WEB
Cominciano ad essere veramente in tanti a consigliarmi Ammanniti. In effetti ci sono tanti nomi italiani che ho sempre snobbato (De Carlo, Ammanniti, Benni, ecc.). Dopo questa emozionante recensione devo colmare l'ennesima lacuna !
 
 
annaxxxxx
annaxxxxx il 29/01/10 alle 12:02 via WEB
Ascolta cosa ha da dirti la tua blogamica xxxxx, lascia perdere De Carlo, Benni, u.s.w. e leggi questo di Ammaniti, vedrai ti piacerà.
 
   
fetus1971
fetus1971 il 29/01/10 alle 13:00 via WEB
Danke !
 
     
velodimaia
velodimaia il 31/01/10 alle 15:57 via WEB
Scusate, ma sopra tutti i su citati, mi sento di consigliare ad entrambi erri de luca! io perdo le parole se tento di descriverlo, perché lui parla da sé! un giorno posterò delle interviste ... se avrete la pazienza di ascoltarle, capirete quanto sia grande. al di sopra di ogni nome... nn me lo sarei mai aspettato e da un corregionale! bene, salutino fugace...debbo scappare, ma ritorno, è una minaccia :D! (p.s. sommo rispetto x ammaniti cmq eh ;) eheh)
 
     
annaxxxxx
annaxxxxx il 01/02/10 alle 19:38 via WEB
Sono d'accordo!! Se c’è un uomo veramente speciale questo è Erri de Luca. Ho letto qualcosa, ma soprattutto l’ho visto e sentito parlare. La sua vita parla da sola, il modo in cui scrive è incredibilmente denso e profondo, come di chi ha scavato una galleria nella vita e ha riportato in superficie essenze e vite mai viste. Giù il cappello davanti a un Uomo così. Lui è il mio presidente del consiglio ideale. ;)
 
Jack_Kerouac.FG
Jack_Kerouac.FG il 01/02/10 alle 16:47 via WEB
l'ho letto appena uscito, e faccio sempre 'sti deprecabili errori perchè già dopo un mese costano il 20% in meno. Vabè..meno entusiasmante degli altri per quel che prometteva,forse perchè è piatto nelle vicende di festini etc etc, è comunque il solito (in positivo) Ammaniti tragicomico ed intrecciato. Aspetto che esca il film.
 
 
annaxxxxx
annaxxxxx il 01/02/10 alle 19:40 via WEB
Non per contraddirti, ma anch’io di solito compro il giorno stesso dell’uscita i libri di Ammaniti. Non me ne pento mai. Ho troppa voglia di sapere che cosa vedono i suoi occhi, per vederlo a mia volta. Anche quando non è all’altezza del miglior se stesso, guarda gli altri dall’alto. Di lui leggerei anche le scritte che fa al cesso dell’autogrill.
 
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