Creato da mymuse77 il 04/11/2007
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Ventun Versi

Post n°238 pubblicato il 07 Marzo 2013 da mymuse77
 

pioveva, dal Cielo. pioveva troppo.
il tuo Odore copriva il vento.
troppo Odore. troppo Vento.

le ombre sporgevano, tutte insieme
da scaffali imbiancati.
da polvere senza Luna.
troppa Luna.

e tu eri in mente. 
da tempo.
troppo tempo.

mi gettavi suoni misteriosi.
 non seguivi la folla.labile di follia.


  seguivi me.
ma eri un passo avanti a me,
come quando si soffia al vetro,

come quando s'impasta la creta
ancora un passo avanti.
ancora un pezzetto di vetro...

così...il tuo Odore m'ha scoperto
dentro un Vento di Cielo senza tempo.

troppo Vento. troppo Cielo.


 
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Commenti al Post:
mymuse77
mymuse77 il 08/03/13 alle 11:32 via WEB
e va bene,
vivo di magia
fotografica.
vivo di essenza rubata
e poi prestata.
salto nell'anima.
dalla notte
all'alba.

ma di giorno
mi ricopro di
gesti e sogni
labirintici ...
(Rispondi)
 
 
woodenship
woodenship il 08/03/13 alle 19:22 via WEB
Personalità assai complessa,di natura artistica certa:vivere di formule è come farsi formule chimiche,formule che regolano i processi delle cellule.Si muore e si rivive,ci si moltiplica,tutto in gesti di magia e formule d'essenze rubate con i denti.E poi addentate,masticate,ingollate.Infine ancora lambite scrollate e poi trasudate nel dormiveglia...Sai per caso la strada per uscire dal labirinto?Ci sogno sempre che non è giorno...........
(Rispondi)
 
 
 
mymuse77
mymuse77 il 09/03/13 alle 14:29 via WEB
si mastica
a caso.
si nasce
da capo.
si viene
a galla
per riempire
il mare.
si scrive
nel varco...
della notte..
e stacco...

conosco la strada...
shhh....
ora lo sai...
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 09/03/13 alle 19:14 via WEB
E' da desumere che sia il caso,a fare dell'omelia una camicia di raso,un bicchiere pieno a raso,in cui venire a galla è un tracimare in bocca,in quel varco che conduce in gola e poi allo stomaco...E' quì che ci sento la notte e nelle viscere l'emozione,giù,ancora più giù ai genitali,genitori rigonfi e ripieni:stelle binarie che s'avvitano nell'angusta porzione loro riservata di universo...Ma devo essermi perso ancora per la strada:bisogna che ti ritrovi,mio faro,mia musa,mio varco nel muro testardo degli anni.........Ora so che tu sai e ciò mi basta:che qualcuno sappia è la condizione prima per aver fiducia...............
(Rispondi) (Vedi gli altri 8 commenti )
 
 
 
 
mymuse77
mymuse77 il 11/03/13 alle 12:58 via WEB
una strofa gialla
...a galla nel mare
della notte.
a scoppiarmi
dentro,
come gli anni
che si ricordano
all'improvviso...

di che stella sei ....?
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 11/03/13 alle 17:33 via WEB
Di quella che s'imporpora nell'oscura vergogna del non saper mai da dove altro divenire,se non da una rozza accozzaglia di assi da ponte:legname che ben si presta a fasciame per una barcaccia,però malanimo impone allo spillare delle sabbie,sospinte dal vento bizzoso sulla spiaggia degli anni improvvisi...Improvviso pure la mia stella e la vedo brillare da un pertugio nello specchio:è rossa e risalta sul giallo della febbre,sul giallo del mare,sul giallo dell'attesa, sul giallo dell'esplosione e sul giallo del sole,quando itterico abborda gli occhi,determinandone la serrata improvvisa...
(Rispondi)
 
 
 
 
mymuse77
mymuse77 il 11/03/13 alle 18:39 via WEB
una sera
improvvisamente venni a a galla.
credevo di essere
un'altra. ero solo cresciuta.
ma ero un'altra ,
di certo lo ero .
ero nella sabbia
un attimo prima.
e rinata ,
un attimo dopo.

è per questo che lo
chiamano
cambiamento
un fiume che diventa
Mare....?
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 11/03/13 alle 22:04 via WEB
Diventa un mare la sera,quando giunge a lambire con ombre rinate,un attimo dopo rinasciamo alla notte e non siamo altri che noi stessi:ombre traforate ed impresse sui muri,insistiti falsi movimenti che s'attardano a rinascere... Nella sabbia ci camminavo sperso e trafitto da aghi di tempo...Anche tu fatta di sabbia ti fai mare la sera? A galla tra le tue onde mi perdo,cullato da versi in risacca languida e liquida............
(Rispondi)
 
 
 
 
mymuse77
mymuse77 il 13/03/13 alle 12:09 via WEB
... divento io mare.
se vuoi.
vuoi?
divento io tempo
sai?
e ombra sui muri .
e onda
che trafigge
sabbia e verso.
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 13/03/13 alle 19:18 via WEB
Diventi quel pulsare impazzito di vene alle tempie...Diventi la materia oscura che regge l'universo...Diventi il guanciale,la coltre,il lenzuolo:l'ombra delle mani che disegnano animali sul bianco di parete...Diventi la donna di sabbia che tormenta con spillanti pensieri:trafiggi emozioni e ricuci serena...Sei forse sarta dell'anima?Avrei uno squarcio enorme al coltellaccio...Ma ti accolgo anche come acqua marina,se mi lasci di sale la schiena............
(Rispondi)
 
 
 
 
mymuse77
mymuse77 il 15/03/13 alle 01:04 via WEB
enorme.

la sabbia
è enorme
sulla schiena
che diventa prurito
su per la follia
delle tempie
marine...
(Rispondi)
 
 
 
 
woodenship
woodenship il 15/03/13 alle 17:36 via WEB
Potresti pure grattarla quella schiena di leviatano afflitta da pruriti primordiali:la salsedine dei millenni,delle ere associate al disinvolto moto delle onde,ha lasciato montagne d'incrostazioni saline:so che a scavarle con le unghia c'è un tesoro,la divinità dell'orrore,della follia che dicasi amore..........
(Rispondi)
 
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