Sgosh!

VITA DA SEGRETARIA - PARTE III

Forse non tutti sanno che il mio lavoro non consiste soltanto nella distribuzione di larghi sorrisi alla clientela, nella consegna di chiavi o nella presentazione dell'albergo. Tra la varie mansioni che mi danno ragione di esistere in quel luogo così ameno svolgo anche il barbosissimo compito di smistamento e gestione della corrispondenza. Qualche giorno fa, dopo aver nervosamente cancellato una quindicina di e-mail che mi invitavano a risolvere eventuali problemi di mancata erezione con una lauta fornitura di viagra, mi capita sotto gli occhi una mail di conferma che così cominciava:

"Salve!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Il primo impulso alla vista dei 15mila punti esclamativi è quelo di cliccare su ELIMINA, ma conservando ancora un briciolo di professionalità mi convinco a proseguire nella lettura.

"Vi ri-confermo che la partenza del mio soggiorno sarà il giorno 16 dopo colazione. Prenoto quindi una stanza dal giorno 12 al giorno 15, con 16 partenza.
Cm posso fare per inviare la caparra??????????????"

Tesoro... intanto potresti cercare di non omettere le vocali, che non stai scrivendo alla tua compagna di banco ma alla direzione di un albergo. E l'uso smodato di punti esclamativi e interrogativi mi irrita assai. Sconfortanta apro il registro delle prenotazione per verificare le date e scopro che in realtà l'arguta ragazza ha prenotato per un altro periodo. Con smania iraconda mi impossesso del suo numero di telefono per chiamarla e dirle cortesemente che deve darsi una svegliata notevole, ma ella mi ignora, così depenno la sua prenotazione senza tanti complimenti e non ci penso più.

Il giorno dopo scarico la posta e mi trovo la seguente e-mail:

"Salve!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi avete cercata ieri? Ero al lavoro, ma potete chiamarmi dopo le 19."

Cercando di liberare gli occhi dai mille punti esclamativi che li trafiggono, corro a riesumare il suo numero e me lo tengo gelosamente appresso tutta la giornata, per saltarle alla gola non appena giunta l'ora X. Trascorro la giornata a immaginare che razza di ragazzina isterica possa nascondersi dietro quelle righe sconclusionate e già pregusto il momento in cui con malcelata superiorità le farò presente che non si può prenotare per un periodo e poi confermarne un altro, e che la camera da lei richiesta non è disponibile. Invece mi chiama prima lei.

Alle mie orecchie giunge una voce bolsa e lagnosa, che mi lascia piuttosto basita.
"Salve, so che mi avete cercata... sono E. M."
Già seccata le spiego il problema e lei, stupita, mi risponde:
"Ma no... le date sono sbagliate"
"Guardi, le leggo l'email che LEI mi ha scritto... Bla bla bla... dal 12 al 16 bla bla bla"
"Ma no guardi... io non so perché ho scritto quelle date."
Mentre mi sale la carogna a mille e rovisto nei cassetti in cerca di qualcosa con cui tagliarmi le vene, la ragazza cerca di spiegarmi con voce sempre più lamentosa che ha guardato la settimana sbagliata, i giorni della settimana sbagliati, il mese sbagliato, che ha scritto l'email senza rendersi conto di quel che scriveva... a fine telefonata il mio desiderio più grande era quello di sfondarmi il cranio contro la parete di vetro dell'ascensore e lasciare che il mio corpo inerme penzolasse dal quinto piano gocciolando sangue sui passanti.

Io non ho più la necessaria pazienza per fare questo lavoro.