Sgosh!

... PER CUI NON CONVIENE STUDIARE PSICOLOGIA

1. Lo strazio di sentirsi dire "Io sì che sono un caso di psicanalizzare, psicanalizzami" sarà tanto eterno quanto vane saranno le spiegazioni riguardo al fatto che la psicanalisi fa parte di una specializzazione specifica di cui potresti benissimo non condividere appieno l'ideologia.

2. La maggioranza delle persone che si complimenta con te per la tua laurea in realtà pensa che la psicologia sia credibile quanto la stregoneria.

3. La maggioranza delle persone che si complimenta con te per la tua laurea in realtà è straconvinta di saperne molto più di te, in quanto ritiene che basti leggere un paio di libri e seguire le rubriche di Morelli per potersi accampare il diritto di esercitare la professione su chiunque si ponga sul suo cammino.

4. La maggioranza delle persone pensa che chi studia psicologia sia irrimediabilmente folle e che lo faccia prevalentemente a suo personale uso e consumo.

5. I medici possono specializzarsi in psicologia e risultare molto più credibili (nonché fregarti il lavoro).

6. Ogni volta che farai un sogno, ti angoscerai sminuzzandolo in un milione di significati reconditi ipotizzabili e avrai paura, ogni volta che te ne ricorderai uno, di scoprirti omosessuale, assassino, Berlusconiano, attratto dal combo pavesini-frutti di mare, incline alla zoofilia etc.

7. Ogni volta che qualcuno ti sognerà, avrai ancora più paura.

8. Anche un'unghia incarnita ti sembrerà una manifestazione psicosomatica.

9. Dai fallimenti amorosi ai candeggi sbagliati, senza dubbio, sarà sempre colpa di tua madre.

10. Quando sarà il momento di cercarti un lavoro, sarai senza soldi e senza esperienza, capirai che in realtà senza tirocinio, specializzazione, gavetta di almeno 35 anni, non puoi fare assolutamente NIENTE.

Ma in fondo bisogna pensare positivo. Posso sempre tornare a lavorare in albergo e subire per l'ottavo anno il consueto stillicidio sui nervi da parte di clienti e colleghi e rinnovare una perfetta paresi maxillo-facciale che, in fondo, mi dona assai.

In molti si sono chiesti cosa è accaduto quel giorno. In realtà non mi fa piacere ricordarlo, così come non mi piace ricordare lo svillimento provato in questi due anni, ma ,per dovere di cronaca, vi dirò come sono andate le cose.


A questo giorno erano precedute numerose imbarazzanti ore di pianti, capricci, attacchi di ansia, attacchi isterici, vere e proprie manifestazioni fobiche all'avvicinarsi del momento in cui avrei preso in mano il microfono e avrei dato spettacolo di me stessa in un contesto tanto odiato come quello universitario. Il CdM, che si è subito lunghi giorni di autentico terrore in mia compagnia, ha ringraziato a lungo il Cielo per aver fatto sì che quel giorno arrivasse e lo liberasse dalla prova vivente e tangibile della possessione demoniaca.

Eppure aveva ragione la mia compagna di sventura, in quei momenti troviamo una forza che non sospettiamo nemmeno di possedere. E in qualche modo affrontiamo l'evento senza scoppi di pianto, attacchi di cuore, crisi respiratorie o embolie fulminanti.

Ero la seconda laureanda del pomeriggio. L'aula della discussione era un'auletta nuova, molto intima, situata nella parte alta della facoltà. Dopo aver dato una rapida occhiata all'ambiente mi sono accorta del problema. L'enorme, gigantesco, insopportabile dettaglio, per il quale, se solo ne avessi sospettato prima l'esistenza, avrei sicuramente compromesso il mio apparato cardiovascolare.

Potevo mai smentirmi una volta nella mia vita?

Nervosamente ho cominciato a chiedere conferme in giro, senza ottenere alcuna risposta rassicurante. Mi guardavo intorno come se avessi appena scoperto l'esistenza di chissà quale sala delle torture in cui dovevo entrare, pronta a immaginare il peggiore degli esiti possibili. Poi, ahimè, hanno aperto le porte. Mentre famiglia e amici mi esortavano ad entrare velocemente, io non ho trovato di meglio da fare che farmi prendere dal panico e invece di entrare per raggiungere il mio posto ho fermato il tecnico dell'aula chiedendogli con aria terrorizzata "Ma qui non c'è un bagno??". Non mi è sembrato nemmeno particolarmente stupito, per mia fortuna. "Deve prendere l'ascensore, scenda di sotto e poi salga le scale dall'altra parte. Corra!!". E così ho cominciato a correre sui miei tacchi traballanti in direzione dell'ascensore, il quale lentissimamente mi ha condotto al piano terra da cui poi ho raggiunto le scale e il tranquillizzante angolo wc.

Al mio ritorno le porte dell'aula erano chiuse e di lì a poco - ma guarda un po' - sarebbe toccato a me. Dalla vetrata scorgevo la Mutti che mi guardava con palpabile apprensione e mi invitata concitatamente ad entrare, perché la ragazza prima di me era già quasi alle conclusioni. Io barcollavo sulla soglia cercando il momento opportuno per sgattaiolare dentro come un topino. Preso il coraggio a due mani sono entrata nel bel mezzo della discussione e con una nonchalance invidiabile ho preso posto come se nulla fosse accaduto. La Mutti scuoteva la testa, mentre gli altri tiravano un sospiro di sollievo.

Poi mi hanno chiamata e in maniera molto pacata ho preso posto sulla sedia, ho afferrato il microfono e le parole hanno cominciato a scivolare da sole, spinte dal desiderio incommensurabile di finire, nient'altro che questo.

E in effetti tutto è finito, già già. La mia giovine e garrula correlatrice (delle cui sembianze ho preso atto soltanto due minuti prima della discussione) mi ha posto la fatidica domanda sul desiderio sessuale in terza età, mettendo in imbarazzo una commissione composta prevalentemente da persone assai attempate. La presidentessa della commissione mi ha fermata dicendo che forse non era il caso di addentrarsi oltre in un argomento dai possibili risvolti imbarazzanti e il mio percorso accademico è finito così, con la proclamazione con il voto più basso della giornata (o chissà, magari di tutta la sessione di laurea). Ma l'importante era liberarsi di cotanta fonte di stress (inutile peraltro). E tutti vissero felici e contenti.

Mi sono accorta un paio di giorni fa di essere stata insignita di una gradita onorificenza che ci si passa tra i blog in segno di stima.


Mamma mia, mi riconoscono per strada, mi assegnano i premi, starò mica diventando una persona popolare? Sapete com'è, ho trascorso anni ad alimentare le perfide dicerie di compagne di classe e conoscenze varie, la cosa si fa interessante.
Scherzi a parte, devo ammettere che sono la prima a notare come questo blog abbia perso un po' di verve negli ultimi angoscianti mesi, pertanto ringrazio sentitamente Voodoo Dolly e Fioredilotho per avermi segnalata comunque.

D'altra parte, nel momento di scegliere altrettanti blog a cui assegnare questo riconoscimento, sono andata in crisi. Veramente, non saprei chi scegliere. Ho gusti vari ed eventuali in fatto di blog (ma anche in molte altre cose), per cui su quale base decidere?
L'illuminazione ce l'ho avuta stamattina, ricordandomi del sogno che avevo appena fatto.

Improvvisamente mi trovavo a casa di Fayaway, la quale mi trascinava dapprima in giro per la sua città, infine mi invitava a farle visita a casa per conoscere i personaggi dei suoi racconti. Prima di tutto Babbo Marmotto, che assomigliava tanto ad un attore di un telefilm che proprio non riesco a ricordare. Poi sul pianerottolo incontravamo Mamma Marmotta, che le intimava di completare le pulizie lasciate a metà, mentre uno sciame di cugini le devastava la casa. La povera Marmotta, desolata, mi portava quindi nella sua stanza, dove io mi fermavo per un pisolino. Al mio risveglio me la trovavo di fianco che spazzolava i suoi lunghi capelli, e ringraziandola per il comodo giaciglio, le dicevo che l'avrei aspettata fuori, dove c'era il CdM ad attendermi. A quel punto mi rendevo conto che Fayaway abitava su una strada direttamente sulla spiaggia, così, spinta da un impulso irrefrenabile, salivo sulla Sacra Clio e mi dilettavo in amene sgommate sulla sabbia. Finché ad un certo punto il mare mi inghiottiva.
Non si sa bene come, ma il CdM ed io, ne uscivamo indenni, mentre la mia povera Sacrissima Auto veniva sballottata con violenza da cavalloni di una potenza inaudita.
Fayaway accorreva in nostro soccorso, e avvistava l'auto, scaraventata e infine arenata - non si sa come - in una pozza di acqua putrida e verdognola. All'arrivo di una sua amica (non so chi) ci immergevamo tutti nelle acque malsane e io scorgevo persino, sul fondale ricoperto di melma, il cadavere di una ragazza. "Qui muore qualcuno tutti i giorni, non lo sapevi?" mi diceva la cara Marmotta, un minuto prima di immergersi nelle acque per constatare le condizioni della mia auto. Il CdM la seguiva, ma io non avevo il coraggio di mettere la testa dentro quell'acqua putrescente e mi sentivo veramente in colpa. Fayaway ed il CdM riemergevano dalle acque con aria sconsolata, e dicevano che la mia Auto ormai era cibo per pesci. In quel momento, oltre al dolore incommensurabile per la perdita della mia auto, sentivo un moto di gratitudine per entrambi e mentre abbracciavo felice il CdM, mi sono svegliata.

Tutto questo non so cosa significhi (laurea di psicologia inutile!), ma se la suddetta Marmotta, in questi quasi tre anni di continua lettura, è riuscita ad infiltrarsi in questo modo nei miei sogni assumendone il ruolo di protagonista, allora il premio lo assegno a lei. Mai sottovalutare il potere dell'onirico.

1. DOV'E' ORA LA RAGAZZA/IL RAGAZZO CHE AMI? All'università

2.COSA FAI STASERA? Starò nel mio letto a leggere

3. COSA SIGNIFICA IL TUO NICK? Perseveranza

4. L'ULTIMA PERSONA A CUI HAI MANDATO UN MESSAGGIO? Al CdM

5.L'ULTIMA PERSONA CHE TI HA CHIAMATO? Il CdM

6. COSA STAI FACENDO ORA? Questo test, e intanto chatto con il CdM e la mia compagna di sventure

7. IL TUO PROBLEMA ATTUALE? Sono disoccupata.

8.DI CHE COLORE HAI GLI OCCHI? Castani.

9. QUAL E' LA CANZONE CHE ASCOLTI PIU' SPESSO ULTIMAMENTE? Uhm... forse Soldier Side dei System of a down.

10. STAI USCENDO CON L'ULTIMA PERSONA CHE HAI BACIATO? Uscendo... considerato quanta vita mondana facciamo, uahah.

11.L'ULTIMO POSTO DA CUI HAI ORDINATO DEL CIBO? Ristorante cinese... Involtino primavera, ravioli di gamberi, toast di gamberi, riso ai gamberi, pollo all'ananas. Faccio schifo.

12.L'ULTIMA PERSONA CON CUI HAI CONDIVISO IL LETTO? Il CdM.

13.DI CHE COLORE HAI I CAPELLI? Castani.

14.L'ULTIMA CANZONE CHE HAI CANTATO A QUALCUNO? Penso "Grun grun grun sind alle meine Kleider"

15. BACERESTI DI NUOVO L'ULTIMA PERSONA CHE HAI BACIATO? Volendo :P

16.CHI CONOSCE UNO O DUE SEGRETI SU DI TE? Il CdM.

17. L'ULTIMA VOLTA CHE HAI FATTO QUALCOSA CHE NON AVRESTI DOVUTO FARE? Ho ammucchiato altra roba in soffitta proprio stamattina, per la gioia della Mutti

18.CHI TI MANCA? Il CdM perché la Celeste con me è cattiva :P

19. IL PROSSIMO FILM CHE VEDRAI AL CINEMA? Troppa fatica andare al cinema...

20.LA TUA BEVANDA PREFERITA? Bananino!

21. DA DOVE ARRIVA LA MAGGIOR PARTE DEI TUOI VESTITI? Da Terranova

22. QUALCUNO E' GELOSO DI TE? A quanto pare sì.

23. HAI DEI RIMPIANTI? No.

24. DOV'ERI 8 ORE FA? Nel mio lettino

25. QUALCUNO TI HA MAI DETTO DI CONSIDERARTI PIU' DI UN AMICO? Accadde...

26. COS'HAI FATTO QUESTO WEEKEND? Sabato pomeriggio Ipercoop, sabato sera ristorante cinese, domenica passeggiata al mare e in centro.

27. DI COSA NON VEDI L'ORA? Di mangiare, ho una fame allucinante.

28. COSA STAI ASCOLTANDO? Il "ciock" che fa il mio hard disk esterno (dubito che sia normale).

29. SQUADRA DI CALCIO? Nessunissima.

30. COSA FACEVI IERI A MEZZANOTTE? Me la dormivo beatamente.

31. LA PRIMA COSA CHE HAI FATTO QUANDO TI SEI ALZATO? Ho ripreso a leggere il libro che dovevo finire.

32. CON CHI STARAI IL PROSSIMO SABATO SERA? Con il CdM.

33. COSA TI HA SVEGLIATO STAMATTINA? Un incubo... ho sognato che tornavo a casa ed era entrato qualcuno, così ho urlato e mi sono svegliata.

34. SE TI FACESSERO UN TEST SULLA DROGA LO SUPERERESTI? Vi pare di no???

35. DOMANI SARA' UNA BELLA SERATA? Come sempre ronferò, quindi sì.

36. CONOSCI QUALCUNO CHE SI CHIAMA DAN? No, dovrei?

37. QUANTI AMICI HAI SU MYSPACE? Nessuno... povera me triste e sola.

38. TI PIACE O TI PIACEVA LA SCUOLA? Non particolarmente...

39. TI BECCHERESTI UNA PALLOTTOLA PER QUALCUNO? No che poi mi faccio male...

40. DOVE VORRESTI VIVERE? Qui, solo e sempre qui.

41. DOVE TI VEDI TRA 5 ANNI? Probabilmente ancora qui, a tormentare gli utenti di Libero con le mie corbellerie...