L'intollerante

Noi...generazione dannata

Ennesimo pezzo tratto da "Scartato"...e ora entriamo proprio nello spirito del mio libricino;)

Oggi va molto di moda la critica qualunquista rivolta, da parte soprattutto dei figli del 68, alla mia generazione: “Siete una generazione di inetti e di sfaticati…siete un branco di infingardi privi di sogni”, ci tuonano con veemenza gli adulti.

Premettendo che sono il primo a criticare l’ignavia di molti miei coetanei e a rendermi conto che, effettivamente, noi “giovani d’oggi”, siamo un gruppo di irrequieti confusi ed egoisti che hanno deciso di vivere di eccessi e che paiono aver scordato l’arte della pazienza e il gusto dell’attesa per l’ottenimento di ciò che si desidera…mi par però anche giusto ricordare, agli esimi “critici” del nostro modo di vivere e di pensare, che, sopravvivere in questo mondo pieno di “effetti speciali fuorvianti” e di possibilità concrete precluse, non è per nulla facile.

Ribadisco che la mia non vuole assolutamente essere una giustificazione assoluta(troppo facile dare tutta la colpa al "mondo": se milioni di persone guardano il GF e seguono Uomini e donne, non possiamo prendercela solo con la Mediaset, vi pare?!). Eppure, la componente narcotizzante e alienante, ci viene subdolamente e innegabilmente somministrata dai media e dai modelli di vita che presentano come uniche vie alla felicità.

La frenesia imposta, a mio modesto avviso, è l’arma più efficace; una forma di distrazione dall’essere e di proiezione verso il mero apparire che può fare molte vittime…e contagiare , come un vero e proprio virus, milioni di menti plasmabili e, appunto, troppo giovani ed inesperte per distinguere il superfluo dal realmente necessario.

L’intelligenza e la capacità di analisi critica della realtà, ritengo che siano doti per molti versi innate, che, ovviamente, con la frequentazione dei giusti ambienti, possono essere coltivate e migliorate. Chi le possiede può reputarsi immune(almeno in parte) dai virus della frenesia e della falsità e ha il dovere di risanare chi si è lasciato contagiare. Viviamo in tempi nei quali, la coltivazione dello spirito, pare essere passata di moda. Eppure, il motivo per il quale vogliono farci credere che, il “semplice” il vero e profondo, siano poco interessanti ed emozionanti è così palese…immaginate, infatti, un mondo privo di maniaci dell’sms, privo di aspiranti “tronisti” e di aspiranti veline…immaginate un mondo privo di diciottenni che desiderano la macchina nuova perché altrimenti: “Gli amici mi chiamano pezzente e le ragazze non me la danno”…immaginate, infine, un mondo privo di tutta questa ridondante e ammaliante superficialità.

Che cazzo di fine farebbero le multinazionali?!Chi guarderebbe i reality? Chi avrebbe il coraggio di acquistare una borsa che costa 700 euro?!Badate, non auspico un ritorno all’età della pietra(non sia mai…ammetto di essere schiavo del pc:-P)o un mondo di asceti dediti all’arte della meditazione ma, cazzo, facciamo almeno un po’ di scrematura, senza ingozzarci di tutte le idiozie inutili e insipide che ci propinano. Dimostriamo che non siamo una generazione di rincoglioniti viziati, passivi e vuoti.

Noi siamo ciò in cui crediamo: iniziamo a credere meno nelle stronzate e di più in noi stessi e, vedrete, qualcosa in questo schifo di mondo riusciamo a cambiarlo e, magari, potremmo preparare un’esistenza più dignitosa ai nostri figli…se il cancro non ci ucciderà prima di concepirli!