L'intollerante

La mia ultima storia seria con una donna risale a quasi un anno fa. A me sembra passato molto più tempo, a dire il vero. In ogni caso, in questi mesi di vita da "single", ho avuto modo di conoscere l'universo femminile in maniera abbastanza accurata. Quando hai il cuore a pezzi, infatti, almeno per un po', non muori dalla voglia di innamorarti di nuovo o di ricercare un tipo di compagnia che possa definirsi "fissa"(che poi spesso e volentieri è anche fessa).
Zompetti di fiore in fiore senza mai volerti legare o mettere in gioco più di tanto...entri, in poche parole, in quella che io chiamo l'estate del sentimento. Diventi, quindi, una persona frivola e dannatamente ripiegata su se stessa. Sei disperato e addolorato e, in quanto tale, convinto che il mondo se ne stia lì, a completa disposizione dei tuoi tentativi di star meglio.
Il guaio è quando incontri persone disperate e deluse come e più di te. Sei hai un bell'aspetto e ci sai fare, sei in grado di uscire anche con 10/15 ragazze diverse nel giro di qualche mese e di renderti conto di come, quell'odiosissimo libro/telefilm intitolato "SEX AND THE CITY", orgoglioso baluardo del femminismo moderno, sia in realtà una vera cagata. Voglio dire: una delle frasi di battaglia di questo surrogato di "valori" occidentali, recita:"Perchè ci sono tante fantastiche donne non sposate e nessun uomo non sposato?".
Ma dove sono tutte queste donne fantastiche e, soprattutto, dove sono tutti questi uomini non fantastici? Perchè una donna che si scopa 15 uomini al mese e spende 1000 euro per un paio di scarpe è più figa di una che fa la casalinga e riesce ad esser fedele? Perchè certe donne così proiettate nel loro fintamente esclusivo universo femminile amano così tanto comportarsi da uomini? Cosa vuol dire essere donna oggi? Perchè, quelle che incontro, mi annoiano tanto? Perchè, per far colpo su di loro, devo per forza darmi un tono, etichettarmi...passare come uno scrittore/giornalista; come un'"artista"?! Domande alle quali non riesco proprio a trovare risposta. Domande che però non riesco a non pormi, data la mia odiosissima tendenza ad essere ipercritico nei confronti di tutto e tutti. Le ragazze di oggi accusano noi maschietti di essere fatti con lo stampino ma poi, sui loro profili nelle varie community, scrivono tutte le stesse identiche parole:"Ciao mi chiamo Maria e sono una ragazza solare. Mi piace divertirmi in disco con gli amici e sono un po' pazzerella e lunatica. Sono incasinata e volubile ma anche ordinata e coerente".
Oggi va di moda essere "pazzerelle e lunatiche"...l'altra volta una tipa conosciuta in un pub si presenta proprio così:"Beh io sono una tipa molto lunatica e irregolare. Cambio idea facilmente e poi sono molto chiusa ed ermetica..non si capisce mai cosa penso". Le ho detto:"Ah quindi sei una gran rottura di coglioni...povero chi ti pija". C'è rimasta male. Doveva essere convinta di riuscire a rendersi interessante descrivendosi come "misteriosamente lunatica".
Peccato che a me, le donne "lunatiche", hanno fracassato le palle da un bel po'...oggi sono una costante e, in quanto tale, indicibilmente noiose. Forse è questo il problema, o meglio, il dramma di noi giovincelli: per essere originali a tutti i costi e stupire il prossimo, non possiamo fare a meno che diventare schiavi di un'immagine "brillante" e "infallibile" di noi stessi. Io sono uscito da questo patetico e rovinoso tunnel da poco, in effetti. Ci sono uscito dopo averne viste e vissute proprio tante, forse troppe per l'età che ho e dopo aver capito che, perdere, è spesso inevitabile.
Mi viene in mente un altro episodio, risalente a poco dopo la mia rottura con il mio ultimo, vero amore. La tipa è seduta davanti a me e mi dice:"Beh il mio uomo deve riuscire a sorprendermi sempre...io amo le sorprese". A quel punto mi sono immaginato una scena meravigliosa: io che le prendo il viso tra le mani e le do una craniata potente sul setto nasale. Lei che perde i sensi e sangue che scorre a fiumi. Al risveglio le direi solo una cosa:"Di la verità...nessun uomo ti aveva mai sorpresa così". Eh, care mie: invece di usare l'aggettivo "lunatica" come segno di interpunzione per giustifcare il fatto che siete delle frustrate/viziate/egocentriche, preoccupatevi di non andar più dietro a finti artisti o a personaggi "famosi".
Non vi dico di mettervi con i "belli dentro" ma, diamine, di badare un po' di più alla sostanza che si trova all'interno di uomo. Di uomini veri ce ne sono ancora, fidatevi...ma se continuate a dare pali a loro e ad aprire le gambe al primo tamarro tatuato che sa strimpellare una chitarra, allora poi potrete lamentarvi a ragione.