Pensieri vaganti

Tra le stelle - centoquarantatreesima puntata

L'immagine: works like a clock di OnlineLawnSales

Una cosa di cui non vi ho ancora parlato è la nuova organizzazione sociale che ho trovato nel mondo del 2063. Ero partito lasciando un ambiente ecologicamente compromesso e con gravi problemi sociali. In Italia le forze politiche perdevano tempo mettendo al centro di tutto un'imposta sugli immobili e c'era un problema di disoccupazione terribile. Non ho ancora avuto modo di capire se quello che ho trovato qui è stato un assetto consigliato dagli Urolani o è frutto di qualche geniale mente terrestre.

Ho chiesto ai ragazzi se qualcuno di loro era disoccupato. Quando hanno sentito quella parola mi hanno guardato con una faccia strana e ho subito capito che non ne avevano capito il significato. Kabir è stato il primo ad avere l'idea di consultare New_Wikipedia e si è fatto una gran risata.

In effetti questi ragazzi vivono molto diversamente da cinquanta anni fa.

Nessuno di loro ha un lavoro, nel senso classico del termine, ma tutti hanno una occupazione e tutti percepiscono un reddito, anche gli studenti.

Non è un reddito elevato, ma nessuno si lamenta perchè tutti i servizi essenziali li fornisce lo Stato gratuitamente e la circolazione del denaro è limitata ai soli beni voluttuari.

In effetti, ognuno mette a disposizione della collettività le proprie abilità e viene compensato per questo. Ma come si ottiene l'equilibrio tra domanda e offerta? Tramite una sorta di tariffario generale. Il tariffario stabilisce il compenso per ogni attività e ciascuno percepisce il proprio compenso in relazione alla qualità e quantità della prestazione che fornisce.

Tra le stelle - centoquarantaduesima puntata

Finora vi ho parlato solo di Kabir e di Francesca, ma anche gli altri ragazzi che compongono il gruppo meritano qualche parola. Hanno tutti qualcosa che li rende unici.

Cominciamo da Abramo. I ragazzi lo ammirano perchè ha grande fama di donnaiolo. Le ragazze lo coccolano e lo chiamano affettuosamente "tigrotto". Insomma, intorno a lui c'è un'aria misteriosa, non so fino a che punto basata sulla realtà.

Fiocca, Satanona, Luce, Assia, Briciolabau, Andromeda, Marziabel: sono solo alcuni dei nomi delle sue ammiratrici che ora mi vengono in mente. Ripeto, non so cosa ci sia di vero in quello che si mormora in giro, non mi sembra uno sciupafemmine. A me dà l'impressione di essere un distinto e tranquillo ragazzo di buona famiglia molto attento ai rapporti sociali. E' originario del lago di Garda, ma sono due anni che sta qui a Firenze.

E' la più anziana del gruppo. Anziana per modo di dire, visto che ha solo ventitrè anni. Si chiama Nicoletta, ma tutti la chiamano "Elliy". E' pure la scrittrice del gruppo. Scrivere le piace molto, ma legge anche tantissimo: Direi che è una lettrice onnivora.

Viaggia sempre con un taccuino sul quale annota le cose che la colpiscono e che poi sviluppa nei momenti di calma. Dichiara disinteresse per la tecnologia, ma mi sa che non è del tutto vero perchè l'ho vista in giro con un tablet. Dice che è molto comodo perchè sta in una tasca, accetta pure i comandi vocali e poi fa anche le foto.

Ah, dimenticavo: Nicoletta ha anche la passione della fotografia. Mi ha fatto vedere alcune immagini che ha realizzato e mi sono piaciute molto. In esse si nota subito il quid del fotografo: quella particolare capacità di filtrare il mondo attraverso la sua sensibilità personale e presentarcelo nelle immagini. E' davvero una ragazza interessante!

Tra le stelle - centoquarantunesima puntata

l'immagine: Ponte vecchio - Author:  belf9

Il nostro tour è proseguito con il giardino di Boboli. Eravamo già stati a palazzo Pitti per i quadri, ma vi siamo ritornati perchè la luce del pomeriggio è più idonea per la visita ai giardini.

Francesca ci ha tenuto a precisare che è un giardino all'italiana e insieme abbiamo percorso le geometrie perfette dei vialetti e delle siepi, tra fontane e statue monumentali. Stare lì ti fa venire davvero invidia per i secoli passati, quando la vita scorreva più lenta e si poteva assaporare meglio.

Poi siamo passati a Palazzo Vecchio e agli affreschi delle sue sale.

Non ero assolutamente stanco, ma è stato piacevolissimo poggiarsi per qualche minuto sui sedili monumentali di una loggia a gustare un gelato. "Quanta gente si sarà seduta qui in cinquecento anni?" - mi domandavo mentre guardavo il passaggio della gente e dei turisti.

A Santa Croce. Ci siamo arrivati allungando volutamente il percorso per stradine silenziose. Fresca e austera quella chiesa, con tante sepolture di uomini illustri.

E poi su, verso piazzale Michelangelo, per avere il colpo d'occhio della città dall'alto.

Ecco, Francesca mi ha portato in giro per una Firenze che ogni turista non può ignorare, ma a questo ha aggiunto la visita di una città più intima e personale, quella dove lei ha vissuto e dove ogni luogo evocava ricordi ed emozioni.

E l'emozione più grande, per tutti è due, è stata il Ponte vecchio. La serata era calma e non troppo calda, una splendida serata di mezza estate. C'era una meravigliosa luna in cielo, e l'Arno era davvero d'argento....

Tra le stelle - centoquarantesima puntata

Raffaello: la gravida . Immagine da Wikipedia

E proprio Marina si chiamava quella bella ragazza che faceva fotografie alla Fortezza da Basso. Non ero mai stato in quel posto, ma Francesca me lo ha fatto subito sentire familiare. In compagnia della giovane fotografa c'era una donna.  Doveva essere la madre.

Francesca le guardava incantata. Marina era molto giovane, avrà avuto sui 24/25 anni; maneggiava con perizia la macchina fotografica, ma accettava di buon grado i consigli della mamma che ogni tanto le suggeriva qualche inquadratura interessante. Tra le due donne c'era una grande sintonia, e si vedeva!

Non so perchè, ma ho avuto la sensazione che Francesca vedesse in quella coppia sé stessa proiettata nel futuro, trenta anni più avanti. Era come se avesse davanti agli occhi una scena che si sarebbe potuta presentare fra trenta anni: lei in compagnia di quella figlia, al momento solo sognata.

Siamo passati poi a palazzo Pitti. Il nostro programma era fitto, è stata perciò una visita volante, quel minimo sindacale di due ore che di meno non si può. Per ammirare tutte quelle opere ci vorrebbero almeno tre giorni!

Ci siamo soffermati davanti alla gravida di Raffaello. Avevo già ammirato questo quadro nel lontano 1975 ed è stato un piacere ritrovarsi di nuovo davanti allo sguardo sereno e rassicurante di quella donna.

Beh, calcolare gli anni con l'intermezzo di una ibernazione non è molto semplice, ma se facciamo un calcolo brutale di date e consideriamo che ora siamo nel 2063, vuol dire che sono passati ben 88 anni da allora!

Tra le stelle - centotrentanovesima puntata

L'immagine: Rainy day in Florence by Avrilsal

Ieri sera ho avuto una proposta interessante alla quale ho aderito con grande gioia. Francesca si è offerta di farmi da Cicerone per Firenze. Lei ora abita a Prato, ma conosce la città in ogni suo angolo. E' arrivata presto in albergo e ci siamo subito incamminati per via dei Cerretani. Si è fatta promettere che avrei seguito l'itinerario che aveva studiato per me senza commentare e senza protestare. Ho giurato solennemente di sì.

E' voluta partire da Santa Maria del Fiore, e non poteva essere partenza migliore.

Lei aveva notato la gioia che avevo provato il primo giorno a rivedere quella piazza. Abbiamo visitato la chiesa all'interno e poi siamo passati al museo della fabbrica.

Disegni, progetti, modellini in legno e antichi strumenti di lavoro. Arnesi semplici ed essenziali che, uniti alla sapienza degli artisti e dei mastri che lavoravano con loro hanno permesso di tirar su quel capolavoro.

Arnolfo di Cambio, Brunelleschi, Giotto, Andrea Pisano, Francesco Talenti cessavano di essere dei nomi e si trasformavano in pietre, spazi, quadri.

414 scalini: Tanti ha detto che erano quelli per salire sul campanile di Giotto, ma non me li sono sentiti per nulla nelle gambe, forse perchè contagiato dalla sua allegria. Lei mi precedeva con falcata veloce, ma io, malgrado i circa venti anni in più, non perdevo colpi.

Francesca è una ragazza solare. Sottile e non troppo alta, porta nel suo sguardo sveglio tante aspettative. Lavora al tribunale. Oggi ha chiesto una giornata di ferie proprio per me. Mi ha detto che consegna gli atti. E' un lavoro non sempre facile. Si trova davanti un'umanità varia, a volte confusa a volte arrogante, ma riesce sempre a far sentire tutti a proprio agio e a stabilire un contatto.

Non è una cosa semplice, ma per lei è abbastanza facile perchè le viene spontaneo. Spesso con un sorriso riesce a superare, almeno per un momento, le difficoltà del suo interlocutore di turno.

Ha idee chiare la ragazza.  Non si aspetta cose impossibili dalla vita, ma guarda al proprio futuro con grande determinatezza e fiducia. Ha già in mente di fare due figli, possibilmente tutti e due femmina. E per la prima ha già pronto il nome: Marina.