Creato da belf9 il 07/11/2004

Pensieri vaganti

Parole e immagini

 

Messaggi di Settembre 2013

Tra le stelle - centocinquantatreesima puntata

Post n°815 pubblicato il 25 Settembre 2013 da belf9
 

bicicletta

 

Immagine by: flickr.com/vrogy

Il motivo principale di questa mia incursione sulla terra utilizzando il sistema di teletrasporto dell'astronave era quello di capire cosa fosse successo nei miei cinquanta anni di assenza.

Mi sto documentando con grande attenzione, è vero. Acquisisco notizie da ogni fonte possibile, ma mi sento quasi in colpa perchè questo mio soggiorno sembra più una vacanza che una missione di studio.

Il fatto è che qui c'è un'atmosfera rilassata. E' pur vero che mi sto dividendo tra Firenze e la Versilia, siamo ancora in piena estate e dove ti giri trovi turisti, che di per sé sono indice di vita vacanziera. Ma questi pomeriggi al mare hanno qualcosa di magico.

Tutto merito dei ragazzi e dei loro amici: tipi notevoli con i quali ti fermeresti a chiacchierare per ore e ore. Di tutta la giornata Il momento più bello è quello della sera, verso le sette, quando il sole smette di picchiare e l'atmosfera si fa più distesa.

Come per un tacito accordo, tutti prendono le biciclette e cominciano a sciamare per le vie. I più sportivi usano i modelli preistorici, quelli che per andare hanno bisogno di olio di gambe e sudore. Ma la maggioranza usa quelle a energia solare con pedalata assistita. In questi cicli l'unica fatica è quella di darsi una spinta col piede per partire perchè al resto ci pensa il motorino elettrico.

Ma quest'anno mi dicono che c'è una novità: la bicicletta a vapore. Non ne conosco in dettaglio i principi di funzionamento, ma tutti quelli che ho intervistato se ne sono dichiarati entusiasti. E fa pure un bell'effetto vedere quei piccoli sbuffi di vapore che escono dallo scappamento e salgono su nel cielo a formare le nuvole.

 

 
 
 

Tra le stelle - centocinquantaduesima puntata

Post n°814 pubblicato il 21 Settembre 2013 da belf9
 

neonato

 

 

 

Vi ho già detto che con i ragazzi della fermata il rapporto è molto informale. Loro sono un libro aperto, mi parlano dei loro fatti e dei loro problemi senza reticenze e io mi sento in colpa perchè non gli ho detto niente di me: Eppure sento nell'aria una forte curiosità verso la mia persona. Non capita tutti i giorni di trovare ad una fermata d'autobus un signore con indosso una tuta d'altri tempi che asserisce di averla indossata per aver perso una scommessa.

E stasera Kabir, che è quello che ha più confidenza con me, ha tentato di farmi qualche domanda. Ho capito perfettamente che la prima cosa che vorrebbero sapere è se ho una donna.

Gli ho risposto in maniera molto generica, e non potevo fare altrimenti. Il mio problema è che i miei ricordi sono pochi e lacunosi. Quello che so del mio passato sulla terra è limitato ai pochi frammenti che sono affiorati alla memoria dopo la tabula rasa fatta con l'ibernazione. C'è poi il paradosso che mi sono addormentato sessantenne e mi sono risvegliato quarantenne.

L'unica cosa davvero certa è che ho conosciuto una scienziata di un altro pianeta, una donna bellissima e piena di fascino, ma mi sono bruscamente tirato indietro quando ho scoperto che aveva qualche piccola...... ehm..... differenza anatomica rispetto alle terrestri.

Potevo mai raccontare una cosa del genere?

Certamente no. Non mi avrebbero creduto o mi avrebbero preso per pazzo. Allora ho dovuto mentire, non senza un dilaniante senso di colpa.

Per cercare di evitare domande più precise di Kabir ho detto che frequento stabilmente una donna di Pisa. Ci vediamo quasi quotidianamente ma preferiamo vivere in case diverse e non abbiamo al momento intenzione di cambiare questo nostro rapporto.

Però Kabir una domanda me l'ha fatta e mi sono sentito in difficoltà.

Mi ha chiesto: “hai mai pensato di fare un figlio?”

 

 
 
 

Tra le stelle - centocinquantunesima puntata

Post n°813 pubblicato il 12 Settembre 2013 da belf9
 

dinofoot

 

 

Sapete qual è la cosa che apprezzo di più in una persona?

E' la pazienza. Essere pazienti al giorno d'oggi non è una cosa facile e in questa mia breve incursione sulla Terra dell'anno 2063 ho trovato un campione di pazienza. Sapete chi è?

E' il nostro nonnino.

La piccolina lo ha letteralmente stregato e trova sempre un metodo per ottenere quello che vuole. A volte lui fa pure la voce grossa, ma lei insiste, lo guarda con quegli occhietti furbi fino a che lui non capitola.

Ieri sono andati al bar e lei è tornata con un gelato. Lo ha mangiato, e mentre lo mangiava ha visto un altro bambino con un gelato più grosso. Ha subito chiesto al nonno di prenderle lo stesso gelato perchè il dinofoot che aveva preso lei era troppo piccolo ed era già finito. Il nonno ha cercato di resistere, le ha spiegato che un gelato va bene, ma due sono troppi. Ma lei ha insistito, continuando fino a quando il nonno non ha ceduto e l'ha accompagnata a prendere il nuovo gelato. Le ha pure detto: "Io il gelato te lo prendo, ma tu non dire niente a tua madre che sennò mi spella"

Li ho visti tornare con lei tutta contenta che gustava con lentezza il suo secondo gelato. Dopo poco è tornata la mamma, e subito la bambina le ha detto: "Mamma, sai, il nonno mi ha preso due gelati, il dinofoot e il cornetto, però ha detto che non te lo dovevo dire sennò lo spellavi"

Un nonno paziente è anche il cliente ideale per il salone di bellezza. La piccina ha un cofanetto con trucchi rossetti, pennellini vari. Lo porta sempre con sè. Ha approfittato di un breve momento di siesta del nonno per prendere un flaconcino di smalto e decorargli le unghie. La vedevo tutta attenta col pennellino. Lavorava in silenzio per non svegliarlo.

Alla fine il nonno si è svegliato con le unghie blu. Non se l'è presa troppo a male perchè è uno smalto-giocattolo che si toglie facilmente. La novella estetista voleva anche mettergli gli ombretti e il fard. Ma su questo il nonno è stato irremovibile.

 

 
 
 

Tra le stelle - centoqinquantesima puntata

Post n°812 pubblicato il 05 Settembre 2013 da belf9
 

paguro

Immagine di Marco Prelini

 

 

Il nonno però non demorde. Ha scoperto che la bambina non riesce ancora a memorizzare i numeri al contrario a partire da venti. Il countdown 10 - 9 - 8 -7 lo fa veloce, ma il 20 - 19 -18 le crea un sacco di difficoltà. Allora ha trovato un sistema per farglielo assorbire senza fatica: lo urla.

No, non pensate che si metta veramente a urlare, lui l'urlo lo simula. Fa una serie di espressioni strane e mostra il labiale. La bimba, quando vede quelle facce e il movimento delle braccia, l'enfasi che il nonno ci mette, si diverte come una pazza, e pare che abbia imparato.

Ieri i due si sono allontanati per una passeggiata e quando sono tornati ho ascoltato il loro colloquio:

- Nonno, ma Francesca ce la manda la foto?

- Spero di sì, dobbiamo vedere se ricorda a memoria la mia email, non aveva niente per scrivere.

- Ma perchè stava lì tra le rocce?

- Perchè si stava riposando. Lo sai che aveva fatto più di cinque chilometri per arrivare lì? E poi, quando trovi una piscina naturale di acqua di mare, ti metti lì e ci staresti per ore.

- Però è stata brava, mi ha fatto vedere i paguri, mi ha mostrato le orecchiette di mare, si è messa a giocare con me.....

- Sì, è decisamente una persona gentile e disponibile.

- Ma perchè portava il costume intero?

- Non lo so, evidentemente col bikini non si sente a suo agio.

- Ma il bikini non è meglio?

- Certo, è decisamente più pratico, ma ognuno mette il costume che vuole.

- Domani torniamo allo stesso posto, così la troviamo?

- Domani, se è buon tempo e veniamo a mare, torniamo allo stesso posto, ma non so se lei ci sarà. Ha detto che oggi ha fatto quella lunga passeggiata perchè è arrivata con dieci minuti di ritardo all'appuntamento con gli amici e non ha trovato nessuno. Perciò se ne è andata da sola. In qualche modo somiglia al nonno tuo che ama fare lunghe passeggiate in solitudine.

- E con me?

- Con te passeggiare è sempre bello....

Non vi so dire chi fosse questa Francesca. Certamente non è la Francesca della fermata perchè stava lì con noi, ma da come ne parlavano ho concluso che è una persona gentile e ti regala anche un po' del suo tempo. Proprio per questo merita di essere apprezzata.



 

 
 
 

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