biografiANONIMA

Post N° 90

BASTA POCO...

…quando piove…tutto sembra andare più veloce…

Una frenesia che toglie il fiato anima il mondo…come se si scappasse tutti da qualcosa…

Come è vero che l’acqua è vita…Tutti lì, di corsa, sotto la pioggia…Auto con clacson che urlano, fumi di scappamento che fuoriescono stagnanti e pesanti come alito cattivo.

Il grigio tinge di sporco anche i colori più vivaci. Guardo il mondo dietro i vetri perlati di gocce lucenti…e lo slik slak del tergicristallo mi culla i pensieri, mentre in coda in mezzo al traffico, rifletto sulle pagine che oggi aggiungerò al libro della mia vita…Pagine bianche. Pagine vuote.

E allora, come in cerca di una liana, faccio Tartan e mi appendo alla prima idea felice che mi viene in mente…la semplice idea di aver vissuto anche solo un altro giorno…

Nulla è successo che possa farmi ricordare oggi, ed è quasi sera. Ma una riflessione, man mano prende forma e colore e folgorante come i fulmini che attraversano il cielo nebuloso squarciandolo…attraversa i miei occhi, ridonando loro la luce che meritano…

Perché essere triste nei giorni di pioggia?

Perché sentirsi così spenti, quando è solo un momento importante che viviamo…un momento che ci fa sentire la mancanza di ciò che amiamo tanto? Il Sole!

Perché, intristirsi, mi chiedo, per due gocce, che tra qualche ora renderanno così profumata l’aria e così offuscata l’atmosfera…da farci desiderare che la notte e il suo silenzio durino più a lungo?

E allora sorrido un po’, perchè TUTTO VIENE A CHI NON SE LO ASPETTA ed ecco che la vita, riprende ad avere senso…basta solo spostare i pensieri, verso i significati più veri…ed arriva il segno…la tenerezza…il simbolo che serviva a chiudere in uno scrigno il momento e a salvarlo per i giorni che verranno…per quei giorni di sole, di caldo, di afa, di sempre uguale…di luce…che agitano la vita con energia…ma che spesso la scuotono senza poesia, senza la dolce malinconia che solo le lacrime del cielo mi fanno gustare….

L’immagine che si staglia davanti ai miei occhi è più suadente e vellutata della mano del mio uomo, lungo la schiena liscia e nuda….perchè esistono doni che la natura mi fa, così sorprendenti, da farmi innamorare giorno per giorno della vita, sempre di più….ed hanno il potere di ricordarmi che sono viva…e che se il cuore si emoziona è solo perché…la vita stessa lo sta attraversando…senza rimedio…lasciando il suo profondo ed indelebile segno…

Esco da una curva in salita su una larga strada di campagna, lentamente, frenata dalla pioggia incessante che si è fatta grandine rumorosa… minacciosa…pesante…pericolosa…e devo quasi fermarmi per godere del momento….

Sotto un albero dalla grande fronda altissima…tre grandi cani figli di razze indefinite, si sono accucciati, appallottolati, rannicchiati l’uno vicino all’altro, stretti, stretti, con la testa nascosta tra le zampe proprie o degli altri due, per ripararsi dagli inattesi ed inspiegabili lanci di sassi dal cielo. E quell’abbraccio di colori assortiti e morbidi, frustato dalla grandine, mi riempie il cuore di tenerezza e gli occhi di lacrime…..Potrei fermarmi…caricarli in auto ed aiutarli…

Ma perché doversi per forza curare di chi sta semplicemente vivendo nel modo per cui è stato concepito…per cui è stato creato…Perché…pensare a tutti i costi…che la mia vita sia migliore, solo perché sono all’asciutto e ho un tetto che mi tiene al caldo…e delle ruote che mi riportano a casa? Perché avere la presunzione di volere aiutare chi sta semplicemente affrontando i rischi della sua esistenza? Perché, abbiamo sempre così paura di vivere…?

E tra questi interrogativi, mi fermo. Li guardo. Mi godo quel groviglio peloso e tra le lacrime di commozione…. mi riinnamoro della vita…e ringrazio il Cielo, perché ha dato senso alla mia grigia giornata, rendendola un ricordo…