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Messaggi di Dicembre 2006

Messaggio N° 2058 29-12-2006 - 15:37

E SI FREGANO I BABBO NATALE APPESI!

Per la serie: la gente non c'ha proprio niente da fà! Ho sentito al telegiornale che sono nati dei comitati di liberazione dei babbo natale appesi, sulla falsa riga del comitato di liberazione dei nani da giardino.

Sono ormai diversi anni che le solite illuminazioni ed addobbi per i balconi e finestre, le mitiche palline di plastica luminose, sono state sostituite dai tubi di gomma luminosi ma non solo da un paio di anni sono apparsi i babbo natale appesi che salgono delle graziose scalette a volte illuminate, oppure stanno spiaccicati su qualche finestra o penzolano ( e qui mi fanno proprio impressione) dai balconi.

Questi comitati, oddio creare comitati per staccare e rubare immagine babbo natale dal balcone, è come parlare di storie di ordinario manicomio, oppure stati di allucinazione del terzo tipo oppure non tengo proprio da fà che fare sta fesseria!

Uno dei più autorevoli si chiama: C.Li.B.A (Comitato Liberazione Babbi Natale Appesi). e hanno addirittura un manifesto:

Roma capitale non appende Babbo Natale.
Al suono di queste parole nasce la C.Li.B.A. : Campagna di Liberazione Babbi Natale Appesi la cui mission è la liberazione di tutti i babbo Natale pendenti, in questi giorni, da migliaia di finestre Italiane.
Babbo Natale, è noto, arriva su di una slitta trainata da renne e si cala dal camino; non si arrampica di certo su una scaletta come un ladro intenzionato a penetrare nell’appartamento dell’ignaro cittadino.

                                                           ------------

Ora con tutte le disgrazie anche quotidiane, perdere il proprio tempo in queste stronzate mi fa chiedere perchè non formare un comitato per aiutare la povera gente, oppure un comitato per raccogliere la mondezza per terra, oppure guarda voglio esagerare, un comitato per insegnare l'unicinetto a tutti, almeno avrebbe un senso.

Ma non solo, io al balcone mio ce metto quello che me pare, ma tu guarda questi, vogliono addirittura dire alla gente che decorazioni usare ma non solo : TE LE FREGANO durante la notte, cioè...l'ho pagate io!

Una cosa è certa, se mi toccano il babbo natale mio gli stacco na mano....

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 205728-12-2006 - 10:56

Come sopravvivere alle abbuffate di Natale

Resistere alle abbuffate è quasi impossibile, ma si può provare a limitare il danno. Prima di salire sulla bilancia, ecco cosa fare.

Durante le feste Natalizie nelle case degli italiani si assiste ad un tripudio di tavole imbandite, vini e squisitezze di ogni tipo, senza nulla togliere alla tradizione e al piacere di festeggiare con chi si ama, ma per la linea non è proprio un toccasana.


Per cui se si vuole fare una buona dieta bisogna mangiare  cibi verdi, bere tanti liquidi ed effettuare un buon esercizio fisico per disintossicare l’organismo dalle abbuffate fate tra Natale e Capodanno, e della  Befana.

Per mettere a riposo stomaco e intestino dopo le abbuffate, il primo consiglio è di buttarsi su verdure, minestroni, legumi, abbondante acqua naturale, pesce o carni bianche. Secondo comandamento, fare movimento. Basta camminare tutti i giorni per 30 minuti di buon passo, ma anche nuotare, correre, sciare, andare in bici o ballare.

Non serve invece a nulla digiunare o seguire diete drastiche perché tra eccessi e restrizioni si mette l’organismo in ulteriore difficoltà e si rischia di peggiorare la situazione.

di: ladeadeiventi

Messaggio N° 205627-12-2006 - 19:33

Formale atto d'accusa!

                                                   I FATTI

Mario Riccio è il medico che ha adempito le volontà di Piergiorgio Welby. Il medico, anestesista rianimatore a Cremona, ieri notte in torno alle 23.30 ha sedato e poi staccato il respiratore dell'uomo causandone il decesso per asfissia.

Welby aveva scelto il 21 dicembre perché, racconta Cappato, "aveva deciso che era ora". Cappato e Riccio, che ha aiutato Welby a morire, sono stati poi ascoltati a Roma dalla Digos, come persone informate sui fatti.

Pannella e i Radicali affermano: "Grazie a Welby non c'è solo un giudice, ma anche un dottore in Italia.

Riccio in conferenza stampa poi racconta: "La causa della morte è stata per arresto cardio-respiratorio alle 23.40".

L'accanimento terapeutico: causa principe tanto vantata e urlata da tutti i partecipanti in questa drammatica vicenda.

La moglie di Welbi ha dichiarato in conferenza stampa che il marito è deceduto per asfissia, procedimento che per la vittima, rappresentava il modo di morire più angosciante e pauroso, cosi come lo stesso Welby aveva, più volte, dichiarato in passato, " il terrore di morire soffocato".

                                                    L'ACCUSA

Il centrodestra sulla morte di Welby e Volonté (Udc) chiedono l'arresto dei "colpevoli di quest’omicidio". Di "barbara strumentalizzazione" da parte dei radicali, parla La Russa di An, e La Loggia (FI) afferma: "L'atto compiuto è illecito". Rutelli della Margherita condanna tale atto, e molti del centrosinistra sono contrari a comportamenti simili, senza parlare del mondo cattolico.

                                              IL REATO IPOTIZZATO

Art.579 cp. Omicidio del consenziente. Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell’articolo 61. Si applicano le disposizioni concernenti l’omicidio se il fatto è commesso:

1) contro una persona minore degli anni diciotto;

2) contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti;

3) contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

                                                 IN SUBORDINE

Art.580 cp. Istigazione o aiuto al suicidio. Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima. Le pene sono aumentate se la persona istigata o eccitata o aiutata si trova in una delle condizioni indicate nei numeri 1 e 2 dell’articolo precedente. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni quattordici o comunque è priva della capacità d’intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all’omicidio.

                                                    LA DIFESA

La teoria, portata a discolpa da questi personaggi, è l'accanimento terapeutico, che inesorabilmente ha inflitto sofferenze indicibili a Welby che decideva, volontariamente e senza pressioni esterne, a dir loro, in merito al suicidio assistito.

                                                  CONCLUSIONI

Il filosofo inglese Francis Bacon, che introdusse per primo il principio dell'eutanasia, invitava i medici a non abbandonare i malati inguaribili, e ad aiutarli a soffrire il meno possibile. Non vi era però, nell’idea di Bacon, il concetto esplicito di dare la morte.

Nel Giuramento d’Ippocrate (circa 420 a.C.) si legge: Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio, mentre troviamo riscontri nella cosiddetta “eutanasia nel nazismo", nata da un’idea di Hitler che avviò un programma che prevedeva l'eliminazione di malati giudicati inguaribili da apposite commissioni mediche.

La strumentalizzazione dei Radicali che, assieme al fortuito e quanto mai inatteso arrivo di Ricci, lasciano ben intendere quanto di politico ci sia dietro questo dramma vissuto da una persona che nelle sue condizioni era anche vicepresidente dell’associazione Luca Coscioni, la dice lunga in materia di strumentalizzazione.

In merito all'eutanasia si deve tenere ben presente che i criteri di stadiazione agonica non sono un termine medico, ma sono un indice pratico per capire a che punto temporale è l'agonia. Per agonia di solito, s’intende il momento più prossimo alla morte, però, nel momento in cui è diagnosticata una malattia terminale che conduce sicuramente alla morte per quel paziente inizia un'agonia che può durare da pochi mesi a qualche anno, nei quali casi la malattia ha degli alti e bassi e nonostante il dolore, le cure non sono considerate accanimento terapeutico.

Entrando nel merito della "vicenda Welby" si è, giustamente, colti da un senso di pietà che ci spinge a concordare e a dare il nostro pieno consenso ad un’eutanasia che lasci libero il malato terminale da pene e sofferenze spesso uniche, ma una società che si raccoglie per aiutare a morire è contraria al senso stesso di società che ha l'obbligo di aiutare a vivere ed assistere chi soffre, utilizzando tutte le sue conoscenze mediche e scientifiche.

I Radicali che tanto si battono contro la pena di morte e poi sono a favore dell'eutanasia o delle droghe che ammazzano i nostri ragazzi..... sicuramente non hanno ben chiaro il concetto di vita e di diritto alla vita...... forse è ora che Pannella , la Bonino e Capezzone lascino il mondo politico per un lungo... lungo... lungo periodo di riposo.

Mio personale convincimento è che tutti i partecipanti a quest’atto delittuoso siano da condannare aspramente, perché esempi simili mai siano rielaborati e conseguiti da chi volesse emularli. La sofferenza come la gioia, appartengono al genere umano, ed hanno a supporto e difesa, in chi è credente..... la Fede, mentre per chi è laico.... il convincimento al rispetto e all'attuazione dei diritti.

Il diritto alla vita è inalienabile, difeso dalle Leggi Internazionali, dalla Carta dei Diritti dell'Uomo e dalla nostra Costituzione, e nessuno ha il diritto di uccidere un altro uomo e passare per santo.

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2055 23-12-2006 - 23:32

DIVORZIO? NO, UCCIDETE IL CONIUGE!


Siete agli sgoccioli del vostro matrimonio? Lo spettro del divorzio e' sempre piu' vicino? Prima di svenarsi per pagare avvocati ed alimenti al coniuge, leggete con attenzione il calcolo fatto da un magistrato, perche' in teoria, potreste eliminare il coniuge e non fare un solo giorno di carcere.

Se immediatamente dopo l'omicidio, vi costituite e confessate, e dichiarate di aver subito provocazioni tali da perdere la testa, la custodia cautelare non subentra perche':        

1) non c'e' pericolo di fuga (vi siete costituiti)

2) non c'e' pericolo di inquinamento delle prove (avete confessato)

3) non ci puo' essere reiterazione del reato (un coniuge avevate e l'avete eliminato).


immagineQuindi
 non vai in galera, al massimo agli arresti domiciliari o addirittura a piede libero.

A questo punto la pena sarebbe di 30 anni, pero' diventano 21 con le attenuanti che superano le aggravanti, 14 con le attenuanti per la grave provocazione.

Con le attenuanti generiche poi, che in Italia non si negano a nessuno,  diventano 9anni e  4 mesi.
Se risarcisci i parenti della vittima, diventano 6 anni 2 mesi e 20 gg.
A questo punto puoi chiedere il rito abbreviato e diventano 4 anni e due mesi, se ti avevano dato i domiciliari, si possono detrarre dai 4 e 2 mesi  e vai sotto i tre anni ed in Italia, non vai in galera ma in affidamento sociale

Senza, come volevasi dimostrare, fare un solo giorno di prigione.      

Ovviamente questo e' un paradosso, e non un invito all'uxoricidio.

Serve pero' a dimostrare a che livello di garantismo esasperato si e' arrivati in Italia, anche per reati gravi.

Dal 1994 a oggi, sono state approvate in parlamento 150 leggi di modifica alla Giustiza, col risultato di portarla al collasso.
I tempi medi dei processi si sono allungati enormemente, raddoppiati negli ultimi 12 anni.
Sembra tutto fatto apposta perche' l'azzeccagarbugli di turno, trovi l'appiglio per prolungare ad arte il processo e cadere cosi' nella prescrizione del reato.

In Italia poi, il calcolo della prescrizione non si ferma col processo, e quindi tirare in lungo il processo e' vitale per l'imputato, specie se colpevole.
Se si fermasse, come sarebbe logico, al rinvio a giudizio, non si avrebbe piu' interesse a prolungare i tempi del processo.

D'alema (si ce l'ho con lui, che ci volete fare, non lo sopporto) ne ha usufruito per
un'accusa di finanziamento illegale al partito.
Berlusconi ne ha usufruito ben 7 volte, record mondiale.
E per citare il piu' clamoroso, anche Andreotti ne ha beneficiato e non e' stato assolto come hanno voluto far credere.

Certo il governo Berlusconi, con la famigerata legge Cirielli, qualcosa ha fatto per accorciare i processi: ha abbreviato i tempi di prescrizione! Cosi' che ci sono stati casi eclatanti di processi finiti in un nulla per decorrenza dei tempi di prescrizione.

Ultimo caso di questi giorni, il boss della camorra Ciro Mazzarella, per cui l'accusa chiedeva 18 anni ed e' stato scarcerato per la decorrenza dei termini di prescrizione.. incredibile.

Dopo tutta la fatica fatta da giudici e polizia per arrestarlo.

immagine
Tutto questo e' un adattamento da questo intervento di Marco Travaglio ad "Anno Zero" .



scritto da: manualeperdonne

 

Messaggio N° 205422-12-2006 - 20:53

A Natale la scienza racconta il miracolo della vita animale







Il cuore di un embrione di elefante che ha appena iniziato a pulsare; il delfino che nuota nell’utero materno proprio come se già si preparasse a nuotare nell’oceano; il cucciolo di cane attaccato al cordone ombelicale, mentre respira sporgendo in fuori la linguetta. Queste e tante altre straordinarie immagini per la prima volta in Italia su National Geographic Channel (canale 402 di SKY) con il documentario "La Meraviglia della vita: Mammiferi".

Assisteremo in prima fila a una vera e propria corsa verso la vita: quella degli spermatozoi di un elefante, di un cane o di un delfino all’interno del grembo materno. E poi, la fecondazione, il moltiplicarsi di cellule, l’embrione, lo sviluppo, la nascita del cucciolo.

E’ incredibile come, contrariamente al cane, che ha un periodo di gestazione di 9 settimane, l'elefante abbia una gestazione lunghissima, ben 22 mesi di sviluppo che gradualmente porteranno il feto a raggiungere i 120 chili di peso. Verso la 18° settimana il piccolo inizia a esercitare gli arti e la proboscide per impratichirsi e rafforzare i muscoli.
E il delfino? Dopo l’undicesima settimana le pinne dell’embrione del mammifero acquatico mostrano una struttura ossea molto simile alle mani umane, facendo intuire che un tempo i suoi antenati di abitassero sulla terra.

Un documentario che ci rivela, quindi, alcuni sorprendenti segreti legati all’evoluzione della specie, collegati al passato ancestrale di questi animali. Lo sapevate che a quattro mesi nel feto di un elefante compaiono particolari condotti caratteristici dei pesci d’acqua dolce e delle rane? Allo stato attuale delle conoscenze, l’elefante è l’unico mammifero terrestre a partorire cuccioli vivi che presentano questa caratteristica embrionale. Un remoto passato acquatico è quindi ipotizzabile per il più grande dei mammiferi terrestri.

Questo incredibile documentario, realizzato con sofisticate tecnologie in 4D, computer grafica, immagini con ultrasuoni, ci dà la straordinaria possibilità di effettuare un viaggio ravvicinato della gestazione all’interno dell’utero animale: dalla fecondazione dell’ovulo al parto, cellula dopo cellula. Filmati che ci mostrano in tempo reale ciò che prima d’ora è stato solo un segreto per il mondo animale: il miracolo della vita.

Segui le anteprime di La Meraviglia della vita: Mammiferi in esclusiva su Libero Video

La Meraviglia della vita: Mammiferi in onda Lunedì 25 Dicembre h. 22.00 sul National Geographic Channel.

di: NGCitalia

Messaggio N° 2053 22-12-2006 - 10:07

LAPPONIA WORLD



immagineDove andare a Natale? In Lapponia!

È nella Finlandia settentrionale, e la città più importante è Rovaniemi (800 km da Helsinki), la casa naturale di Babbo Natale, a pochi chilometri dal Circolo Polare Artico! Qui l’inverno è caratterizzato dal “Kaamos”, la lunga stagione del buio, dov'è sempre notte, ogni tanto rischiarata dalla luna piena o dalle fantastiche aurore boreali. Si vive tra i -3 e -15°, la neve è perenne, e ci vivono solo 2 abitanti per km quadrato.

L’unica strada che da Rovaniemi conduce al Polo Nord è la E75, solcata da qualche vettura e potenti autobus. Ai lati della strada solo neve e foreste. Ogni tanto il bus ferma in mezzo al nulla, qualcuno scende e scompare inghiottito nel buio. Tutt’attorno non si scorge una luce. Il resto è freddo e silenzio.

Salendo più a Nord s’incontra il villaggio di Raudanjoki, 50 case sparse nei boschi e una scuola. Qui tra dicembre e gennaio il sole non va sopra l’orizzonte e la temperatura scende facilmente a -30°. Lo sci di fondo si pratica anche di notte, e volendo si può godere di una immagineromantica passeggiata sul lago ghiacciato di Saarijarvi. Per i comodini sono previste selvagge scorribande nei boschi in motoslitta. Di notte con la luna piena, grazie al riverbero della neve, si riesce perfino a leggere. Se amate la sauna, qui trovate il paradiso. Dopo qualche minuto di “cottura” a 80-90°, il corpo ha bisogno di raffreddarsi e si esce nudi all’aperto, non solo, ci si getta sulla neve fresca o ci s’immerge in un buco di lago ghiacciato. La seduta, in genere, termina con una bella bevuta di birra. E infine, se amate gli spettacoli naturali, potrete assistere all’aurora boreale (e qualcuno, incredulo, penserà che nella birra ci sia finito un potente allucinogeno!).

 

Allora, siete pronti a partire? 

scritto da:pigilli

Messaggio N° 2052 21-12-2006 - 18:46

IPERMERCATI: COME FARE IMPAZZIRE LA GENTE!




Io credo che gli ipermercati siano stati creati per mandare la gente al manicomio, a immaginepensarci bene se guardi le persone negli occhi, ti rendi conto che hanno gli occhi sgranati e iniettati di sangue e le loro facce hanno un’espressione interrogativa della serie: Ma che cazzarola ci sto a fare io qui?


Non riesco a comprendere come si faccia lontanamente a capire cosa bisogna comprare in tutto quel bordello di musica, di gente, di panettoni, di offerte speciali! Come ti fermi un istante solo a capire quanto costa “la famosa confezione panettone + bottiglia” già qualcuno ti ha conficcato un gomito nella schiena, se poco poco tenti di prenderne una te la strappano dalle mani urlando “ l’ho vista primaaaaaaa ioooooooo “ ma pigliatela pazzo scatenato!

Invidio le persone che riescono paciose a fare la spesa in questi spazi enormi, che dribblano carrelli con una calma innaturale, che fanno file interminabili alla cassa, e ridono…no…ridono, o stanno fuori di cervello del tutto o sono state drogate all’entrata, ma che ci sta da ridere? Io non ci trovo niente da ridere davanti a uno scaffale con 25 marche di pelati e tu li guardi 25 minuti che tenti disperatamente di capire quale vuoi comprare. Cosa ci sta di divertente nel fatto che come ti giri qualcuno ti frega il carrello e si trova la spesa già fatta?

E giri giri per scaffali e scaffali che cerchi gli stecchini che non troverai MAI, e fai chilometri e chilometri per trovare l’offerta speciale per la quale sei venuta appositamente facendo 50 km e consumando 10.000 euro di benzina che se ci pensi bene spendevi di meno all’alimentari sotto casa, e non sottovalutiamo il Valium in confezione famiglia che bisognerà comprare appena tornati a casa, per non ammazzare tutti i vicini in preda a un raptus da acquisti nalitizi.


A me ad un certo punto prende l’ansia, ho le palpitazioni cardiache, inizio a inventarmi parolacce in tutte le lingue del mondo, decido di comprare tutto quello che non mi serve, metto nel carrello confezioni famiglia da 350 hamburger, da 25 polli, compro panettoni per tutto il palazzo ma non solo, inizio a diventare violenta, comincio a minacciare le persone: “Il prossimo che mi mette il gomito nella schiena gli pacco la faccia e lo metto nel freezer insieme alle aragoste”, ovviamente in offerta speciale, prendi un’aragosta e ne paghi 25, no ne prendi 25 e ne paghi una……. Nooooooooo non è nemmeno così, prendi un’aragosta e la spiaccichi sotto i piedi e poi la metti in gola al bambino che urla che vuole tutti i giocattoli nel reparto.


Signora le posso offrire un caffè? Non ho niente contro le promoter, ma perché mi offri un caffè se vedi che sono sdraiata per terra che urlo “ lasciatemi morire qui nel reparto tovaglioli di carta” mentre qualcuno urla “ la stiamo perdendo la stiamo perdendo intubiamola” ( si pensa di stare a medici in prima linea E.R.) oppure un altro ormai intossicato da Dott. House propone di farmi una spinale, perché devo essere affetta da una malattia rara.


Babbo Natale vuole che compri 37 torroni al prezzo di 32, l’altoparlante ricorda che l’ipermercato chiude alle 20, mi trovo in braccio un bambino che non è il mio, una vecchietta mi chiede disperatamente dov’è l’uscita perché non vuole assolutamente “ MORIRE QUI” ma nel suo letto, mio figlio mette nel carrello montagne di barattoli di Nutella e quando mio marito mi dice “ che ci compriamo il cordless nuovo in offerta?” a quel punto mi rendo conto che ho fatto la cazzata della vita mia: venire qui!


No vabbè…ma tu sei isterica, voi direte: "perché si vede? "

scritto da :sissunchi

Messaggio N° 2051 21-12-2006 - 18:41

E venne persino Natale..... ( Racconto di Natale)

immagineLa notte cominciò nel tardo pomeriggio, in quel momento vago in cui la luce, rincasando, senza la presunzione di sentirsi sera, cedeva al suono continuato delle discese da saracinesca che le imponevano una precarietà nervosa da giorno di festa.

“Il primo numero è fuori”, tuonava con distacco una voce lontana, nel dare inizio ad una tombolata che per cartelle aveva strisce di memorie, mentre per numeri una mistura indefinita di momenti e giorni che appartenevano al paniere un po’ plastificato del vissuto. Le mani si apprestavano a coprire quel tracciato con un profumo d’abitudine e scorze di mandarino, ma, dopo le prime uscite, a malapena nascondevano una certa irritazione per la fretta di quel banditore che riduceva impietoso i tempi e le cinquine.

Con un piacere incerto, sentivo quella notte scorrere con la stessa meccanica mancanza di natura dell’acqua di ruscello da presepe. Notte senza canditi, tavola separata per bambini e zie che avevano diluito con pudore il crescere, oleosa dipendenza da pistacchi e punizioni da labbra irritate; l’estraneità col permesso di soggiorno di datteri e di noci americane, la sicurezza di metallo degli schiaccianoci ed un’intermittenza di ricordi e lampadine d’albero che si prendeva gioco di quella luminosità nuova e regale che si era imposta in camera da pranzo.

Notte da sette e mezzo, cinquanta e carta pochi minuti prima del tu scendi dalle stelle, spiccioli da sacchetto accumulati da mescolanze matriarcali di economia ed affetto: niente di più irritante della prudenza al gioco di una mamma, grembiule da titano che, per il sonno, osava anticipare anche la mezzanotte, dopo aver degradato a passatempo gli slanci da tavolo verde di un ragazzino e delle sue puntate. Ed io perdevo ai punti con la dissonanza tra l’inverno e il meridione: quell’equilibrio di temperature derideva il cinema dei miei desideri d’intimità, famiglia e freddo: mi accontentavo rassegnato di un’elemosina di pioggia e nevicate da zucchero a velo di pandoro. La mezzanotte s’era fatta viva con un sorriso da pantofole in corteo ed una litania di candele che avevano promosso a Terra Santa tavolo e scaffali; una miscela involontaria d’ironia e di rito s’impossessava dei miei gesti e delle mie voglie profane di giocattoli ed uvetta.

Era il momento in cui Qualcuno rinasceva e qualcun altro passeggiava tra soffitti, lettere scritte tanto tempo prima e focolari spenti. La notte di Natale, quella notte, si rivelò somma di notti solite con il regalo di un particolare: mi addormentai appagato per un terno di visioni, tenerezze e volti ed una tombola riassunto di presenze antiche…

scritto da: siamostaticielo

Messaggio N° 2050 21-12-2006 - 11:38

La guerra dei Pacs...... eternam!






"Mai pensato a matrimoni gay" ha dichiarato Romano Prodi dopo aver affermato di essere a favore di un riconoscimento legale per le coppie di fatto, comprese quelle omosessuali. La posizione assunta dal leader dell'Unione ha provocato molte polemiche, soprattutto negli ambienti cattolici.

Spesso si parla dell'ingerenza della Chiesa in materia di Pacs, e, il cardinale Camillo Ruini si è espresso in maniera negativa in merito agli stessi, definendoli incostituzionali, perché interpretando le parole del Cardinale, voler parificare le unioni di fatto in tutte le loro specie a quella matrimoniale, effettivamente, si riscontra una vera e propria incostituzionalità al dettato delle leggi fondamentali che costituiscono la nostra garanzia più assoluta, La Costituzione.

La questione d'incostituzionalità della figura del pacs, inteso come riconoscimento legislativo delle unioni di fatto, etero od omosessuali è quello che più rimane il perno principale della discussione. Il dato normativo da cui partire, è l'articolo 29 del testo costituzionale, nel quale si legge che "la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e identificata con la formazione sociale denominata "famiglia legittima".

Noi consideriamo, da sempre, la famiglia naturale basata sul matrimonio, come il fulcro dell'intera società che, si costituisce, cresce e si propaga proprio sulla certezza della solidità del rapporto stesso. La differenza basilare tra un'unione matrimoniale e una coppia di fatto è data proprio dalla consistenza stessa dell'unione che, riportata in società, la prima offre una base di solidità su cui o da cui partire per future consolidazioni, mentre la seconda resta un’unione che non ha intrinseco il concetto di solidità, perché è basata sulla mero affectio temporale.

Il principio che dobbiamo considerare difeso dalla Chiesa nel mondo politico, ed ecco la famosa ingerenza, è quello del matrimonio che è uno dei fondamentali della religione cristiana, quindi avocando a se la difesa morale di tale valore, la Chiesa, è immediatamente bollata come una discriminante nella vita politica di uno stato che si definisce laico.

Una falsa laicità, perché dagli atti normali d’ogni governo esistito nella Repubblica Italiana, si è avuto modo di vedere il classico comportamento alla Don Camillo e Peppone, i nostri politici hanno sempre urlato alla laicità di quest’Italia, osservando, di fatto, sempre e in ogni caso tutti, i dettati Cristiani a cui le loro coscienze hanno sempre rivolto scrupolosa attenzione.

La legge francese, da cui nascono e prendono vita i Pacs, n. 99-944 del del 15 novembre 1999 (Du pacte civil de solidarité et du concubinage) definisce la nuova forma d’unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune.

Il Pacs, che non garantisce l'adozione, termina per la morte di uno dei partner, con il matrimonio per le coppie eterosessuali o dopo tre mesi dalla richiesta d’entrambi i partner. I benefici del welfare e la riduzione delle tasse si acquisiscono dopo tre anni dalla stipulazione del Pacs.

In Italia anche se non è prevista una speciale giurisprudenza in materia di coppie di fatto, il nostro codice lascia la possibilità di poter cautelare in tutti i modi, gli interessi d’ogni persona.

Esempi:

- Perde il diritto all'assegno di mantenimento chi convive con una persona che possa provvedere al suo mantenimento.

- Il convivente che collabora all'impresa dell’altro non ha nessun diritto. Può, lo stesso, premunirsi con un regolare contratto di società o di lavoro dipendente, ed esser quindi cautelato e regolamentato in base al diritto del lavoro o societario.

- Se dalla convivenza sono nati dei figli e questi sono ancora minorenni nel caso in cui la convivenza cessi, l'affidamento è stabilito in base al criterio dell'interesse del minore. Se vi è disaccordo, l'affidamento è deciso dal tribunale per i minorenni. Anche dopo la cessazione della convivenza, il genitore ha l'obbligo di mantenere il figlio che convive con l'altro partner.

- In caso di maltrattamenti si configura il reato di maltrattamenti in famiglia

- Se uno dei conviventi sconta una pena detentiva, il partner ha lo stesso diritto a colloqui e permessi di un coniuge.

- Se cessa la convivenza il proprietario o l'intestatario del contratto d'affitto ha diritto a restare nell'abitazione, salvo un diverso accordo tra le parti. Tuttavia non è lecito "cacciare" l'altro convivente e ogni contrasto sarà risolto dal giudice

- Se uno dei due conviventi muore la proprietà di quest'ultimo, spetta agli eredi legittimi del defunto, anche se è da considerare che il decuius ha il privilegio della " legittima" con tale forma, se espresso nelle sue VOLONTA', può passare parte del patrimonio a chiunque egli desideri. Con la semplice espressione testamentaria (che ha nel desiderio la volontà esplicita) decidere di lasciare che il proprio convivente abiti a tempo determinato e no, nell'appartamento che era l'abitazione comune di entrambi.

- Differenza di tempi per la risoluzione d’entrambi le unioni, il matrimonio è un istituto costituito sul concetto d’inscindibilità, e anche ove i giusti presupposti contemplati sia dal Legislatore che dalla Sacra Rota consentissero lo scioglimento dello stesso i tempi sarebbero lunghi, differentemente dallo scioglimento di una coppia di fatto che si dissolve in tre mesi.

Il vero punto cruciale del riconoscimento delle coppie di fatto è dato dalla possibilità dell'adozione di minori, anche da coppie a sesso unico. Il primo codice civile italiano (1865) vede l'adozione come uno strumento giuridico per dare eredi a chi non ne ha. La vera rivoluzione legislativa in materia si ha nel 1967, quando è posto al centro l'interesse del bambino in stato d’abbandono, il suo diritto ad avere una famiglia idonea e stabile.

Il Concilio Vaticano II (18 novembre 1965), nel decreto Apostolicam actuositatem (apostolato dei laici), cita "fra le varie opere di apostolato familiare ci sia concesso enumerare: adottare come figli propri i bambini abbandonati", valorizzando l'adozione anche all'interno della dottrina cattolica.

Il 29 maggio 1993, è redatta la Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia d’adozione internazionale nota come Convenzione dell'Aja, ratificata dal Parlamento Italiano il 31 dicembre 1998 con la L. 476. Al centro della convenzione c'è il minore e i suoi diritti fondamentali, compreso quello di avere una famiglia. L'adozione internazionale viene così normata a livello sovranazionale, riconoscendola come un'opportunità di dare una famiglia permanente a quei minori per i quali non può essere trovata una famiglia idonea nel loro Stato d’origine è resa più trasparente e controllata.

Il termine ricorrente in tutte le legislazioni è quello della famiglia, intesa come unione stabile, come famiglia naturale basata sul matrimonio, e come perno centrale della società.

Nel corso dell'ultima legislatura sono state depositate, sia alla Camera dei deputati che al Senato, numerose proposte di legge per garantire la tutela giuridica delle unioni civili e dal 1 luglio 2004 è in discussione in Commissione giustizia, alla Camera dei Deputati, la proposta di legge dell'onorevole Franco Grillini dei Democratici di Sinistra, presidente nazionale di Arcigay dal 1987 al 1998, che ha dedicato buona parte della sua attività politica alla battaglia per i diritti delle famiglie di fatto.

In tutto l'arco politico, una corrente trasversale rimane, di fatto, poco aperta alla parificazione delle coppie di fatto all'istituzione della famiglia basata sul matrimonio, e completamente contraria all'adozione di minori da parte di coppie a sesso unico.

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Un grazie particolare a ilariacz per la sua collaborazione.

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 204920-12-2006 - 20:04

Magie del Punto e Croce

Finalmenteeeeeeeeeeeeeeee!

Dopo tanto tempo ho finito questo lavoretto, come sono felice...
Beh ditemi cosa ne pensate. Mi farebbe anche piacere se mi fate pubblicità
Se cliccate nell'immagine qui a sinistra vedrete il capolavoro ingrandito!

di: ladeadeiventi


Messaggio N° 204820-12-2006 - 19:52

Siamo il personaggio dell'anno!

immaginesì lo sappiamo, ormai lo hanno detto tutti, ma ci teniamo a ribadirlo sul nostro blog!

Una vittoria per tutte le persone che non vogliono farsi gestire da un sistema preconfezionato. TIME, la famosa rivista americana ha eletto NOI, il popolo del web come PERSONAGGIO DELL'ANNO!

E' bello poter dire che anche noi ne facciamo parte. Grazie a tutti noi e grazie ai giornalisti del TIME che finalmente hanno avuto il coraggio di ammettere la nostra importanza. Bel regalo per le feste!

di: latripladea

Messaggio N° 2047 20-12-2006 - 19:40

L'errore più grande delle donne

L'errore più grande delle donne ? Usare il sesso per tenersi un uomo. immagine

Nei nostri cuoricini sentiamo amore e cerchiamo di trasmetterlo in tutti i modi, per l'uomo della nostra vita, logico.  Cerchiamo di accontentarlo in tutto, non solo in cucina, infatti ci trasformiamo spesso in donne da strada, solo tra le mura domestiche, non fraintendete, per farlo sentire un super fortunato ad avere una donna così, gli doniamo qualsiasi parte del nostro corpo perchè ne faccia ciò che più gli aggrada, non entriamo nei particolari, non penso sia il caso.

Se provate a comportarvi come un essere umano vi richiamerà all'ordine facendovi notare che non vi mettete le calze autoreggenti per andare a letto, o che è da tempo che non mettete quella sottoveste nera così carina che vi fa tanto b..a.
  E loro? Come vengono a letto? Con un bel pigiamone, logico, fa freddo! Molti si trovano l'amante per fare con lei quello che la moglie si è stancata di fare o non si è mai sentita di fare.

Insomma il caldo, bello e buon sentimento chiamato amore dov'è finito? Mica mi trovo un'amante io perchè mio marito non si vuole far frustare o sculacciare da me! Tornando al titolo, molte donne si concedono in tutte le perversioni che il marito o compagno propone proprio per la paura di perderlo, ma se un rapporto rimane tale grazie al sacrificio di una persona, penso sia meglio starcene sole.

di: stella112

Messaggio N° 2046 20-12-2006 - 18:23

Limitazione di pensiero e non imitazione di atteggiamenti

DA UNA PICCOLA CONVERSAZIONE CON IL MIO AMICO MAX è venuta fuori una riflessione... perchè gli uomini possono avere storie solo di sesso e le donne no... mi spiego meglio: gli uomini in generale si lamentano sempre delle donne che cercano di
affermare la parità, che io definirei meglio pari opportunità... che ormai qsta parità è raggiunta, che noi donne poossiamo fare di tutto... però quando poi si va nel piccolo, nella propria realtà, e lì no, amici miei, li le regole sono diverse, o meglio le regole sono quelle di 50 anni fà.

Già.. nel proprio piccolo la donna non può permettersi una storia di solo sesso, perchè le donne non lo fanno, perchè le donne sono quelle che stanno buone a casa... per gli uomini il sesso può essere terapeutico e per le donne, no quest'idea non può sfiorare.....

INSOMMA DOV'E' CHE SIAMO UGUALI ALLORA?

di: maartinaa

Messaggio N° 2044
Tag: Scienza
13-12-2006 - 17:10

A Natale la scienza racconta il miracolo della vita animale







Il cuore di un embrione di elefante che ha appena iniziato a pulsare; il delfino che nuota nell’utero materno proprio come se già si preparasse a nuotare nell’oceano; il cucciolo di cane attaccato al cordone ombelicale, mentre respira sporgendo in fuori la linguetta. Queste e tante altre straordinarie immagini per la prima volta in Italia su National Geographic Channel (canale 402 di SKY) con il documentario "La Meraviglia della vita: Mammiferi".

Assisteremo in prima fila a una vera e propria corsa verso la vita: quella degli spermatozoi di un elefante, di un cane o di un delfino all’interno del grembo materno. E poi, la fecondazione, il moltiplicarsi di cellule, l’embrione, lo sviluppo, la nascita del cucciolo.

E’ incredibile come, contrariamente al cane, che ha un periodo di gestazione di 9 settimane, l'elefante abbia una gestazione lunghissima, ben 22 mesi di sviluppo che gradualmente porteranno il feto a raggiungere i 120 chili di peso. Verso la 18° settimana il piccolo inizia a esercitare gli arti e la proboscide per impratichirsi e rafforzare i muscoli.
E il delfino? Dopo l’undicesima settimana le pinne dell’embrione del mammifero acquatico mostrano una struttura ossea molto simile alle mani umane, facendo intuire che un tempo i suoi antenati di abitassero sulla terra.

Un documentario che ci rivela, quindi, alcuni sorprendenti segreti legati all’evoluzione della specie, collegati al passato ancestrale di questi animali. Lo sapevate che a quattro mesi nel feto di un elefante compaiono particolari condotti caratteristici dei pesci d’acqua dolce e delle rane? Allo stato attuale delle conoscenze, l’elefante è l’unico mammifero terrestre a partorire cuccioli vivi che presentano questa caratteristica embrionale. Un remoto passato acquatico è quindi ipotizzabile per il più grande dei mammiferi terrestri.

Questo incredibile documentario, realizzato con sofisticate tecnologie in 4D, computer grafica, immagini con ultrasuoni, ci dà la straordinaria possibilità di effettuare un viaggio ravvicinato della gestazione all’interno dell’utero animale: dalla fecondazione dell’ovulo al parto, cellula dopo cellula. Filmati che ci mostrano in tempo reale ciò che prima d’ora è stato solo un segreto per il mondo animale: il miracolo della vita.

Segui le anteprime di La Meraviglia della vita: Mammiferi in esclusiva su Libero Video

La Meraviglia della vita: Mammiferi in onda Lunedì 25 Dicembre h. 22.00 sul National Geographic Channel.

di: NGCitalia

Messaggio N° 2042 13-12-2006 - 12:16

Caffè: inquinamento e sfruttamento

Vivendo in un punto in cui la montagna dei contadini si incontra con la città dei commercianti posso osservare alcune dinamiche di sfruttamento giornaliere.
Nelle montagne intorno a Santiago si coltivano platano, banane, frutta in genere, legumi, cacao e caffè. In questo periodo si è appena conclusa la raccolta del caffè. Per giorni si sono visti contadini scendere dalle montagne per vendere il proprio caffè ai commercianti che si incaricano di pulirlo, tostarlo e venderlo ai mulini per la macinazione.
I contadini vivono in case senza luce e corrente elettrica
, coltivano la terra ogni giorno dell'anno e devono organizzarsi in gruppi per poter effettuare la raccolta prima che i prodotti marciscano. Una volta raccolto il caffè lo caricano sui muli e arrivano fino al margine della città (due-tre ore di cammino) per venderlo.

Chi lo compra lo paga praticamente nulla, basti pensare che nel 2003, il prezzo della qualità arabica sul mercato internazionale era di 40 dollari per cento libbre, meno della metà dei costi medi di produzione (circa 90 dollari).

L'utilizzo di insetticidi chimici nelle coltivazioni e la struttura delle fabbriche per la lavorazione del caffè provoca l'erosione del terreno, la distruzione della biodiversità, l'impossibilità di usare il legno, l'inquinamento dell'arie e delle acque.
Vicino a casa mia sorge una fabbrica di lavorazione del caffè. Alcune mattine sento i miei vicini svegliarsi dicendo: "è davvero forte Ulisse - il proprietario della fabbrica - è riuscito a portare la nebbia in Repubblica Dominicana".

Ed è veramente così, perchè i fumi che escono da questo mostro di lamiera impestano l'aria per quasi mezzo chilometro diffondendo un odore a polvere bruciata che rende difficile la respirazione. Sulle persiane bianche delle case in pochi minuti si forma un dito di sporco nero ed appiccicoso e non oso pensare cosa entra nei polmoni. Varie ricerche hanno mostrato come l'inquinamento dell'aria abbia conseguenze disastrose sui bambini, ritardandone la crescita, creando problemi nello sviluppo ed indebolendo le difese immunitarie. Delle acque meglio non parlarne, se non adeguatamente trattati i rifiuti del caffè sono altamente tossici e rendono i fiumi dei corsi d'acqua morti.

Ecco cosa si vede per 24 ore al giorno, per circa tre mesi all'anno, dalla strada a lato di casa mia:

la domanda è: ma il caffè porta davvero ricchezza in questi posti o è un effetto aggiuntivo dello sfruttamento dei paesi ricchi su quelli più poveri?
E sapete che il caffè non è neanche originario delle americhe? E' stato importato, probabilmente dall'Etiopia dagli europei vogliosi di bersi dopo pranzo questa bevanda nera, senza però doversi far carico delle conseguenze negative che comporta la sua coltivazione e lavorazione.

Pensateci bene quando comprate un sacchetto di caffè e fate in modo che almeno sia del Commercio Equo e Solidale che lo paga ai coltivatori, in media, tre volte di più delle multinazionali, magra consolazione per chi si sta avvelenando la vita.

"L'onestà non esiste, se fosse esistita il comunismo avrebbe vinto"
Matteo Sala, Lubiana, 1 gennaio 2006

"Il distacco e il timore sono solo illusori" Isabell Allende, Il regno del drago d'oro

di: KudaBlog

Messaggio N° 204113-12-2006 - 10:58

Passaggio a Lisbona

Forse ci son stati gl’americani…
E si son fatti pure la loro bella copia nella madre-patria!

Qualcosa di più grande però della “piccola Venezia” che hanno ricostruito a Las Vegas..
Tu prendi infatti una Lisbona, fai un bel copia-incolla (all’americana), ed ecco che compare all’orizzonte nientepopòdimeno che.. San Francisco!!!

Sarà infatti per i due (e dico 2 signori..) ponti, sulle rispettive baie, che s’assomigliano all’inverosimile; sarà per i tramvetti, che salgono e scendono come instancabili muli, dalle numerose colline; sarà per il terremoto; sarà anche per il colpo d’occhio, che qui si gode dal Castelo de S. Jorge..insomma, ad un certo punto, al viaggiatore può sorgere il dubbio che, la più europea delle città americane, San Francisco appunto, sia stata tratta, dalla più occidentale delle capitali europee: Lisbona!Lisbona_13004

Giunti da queste parti, capita poi di chiedersi come mai s’incontrino così pochi portoghesi, in giro per il mondo?, vista la cosmopolitaneità (se così si può dire) di cotanta città?!

Per esempio d’italiani è pieno!, dovunque vai, un italiano lo incontri: in questo mio ultimo breve viaggio, nella terra de O’ venturoso, m’è capitato d’imbattermi, non volendo, in una bella famiglia di conterranei che gestiscono un grazioso bar a Cascais, il primo luogo di villeggiatura dei lisboniani. (E’ stato lì che ho riassaporato il nostrano espresso, sebbene il caffè portoghese sia, a mio parere, addirittura migliore: provare per credere.)

Ma, dicevo.. che i portoghesi, in giro per il mondo, sembra che s’incontrino di rado, col contagocce..

Da quando si son ritirati dalle loro colonie, dopo aver spadroneggiato in lungo e in largo su tutto il globo, hanno forse deciso di starsene un po’ a casa? Secondo qualcuno questo dipenderebbe dal numero esiguo degli stessi: ad oggi la popolazione portoghese è stimata in circa dieci milioni di abitanti.

Secondo altri, ciò è dovuto invece al fatto che, all’aeroporto di Lisbona, atterrano e partono ancora pochi voli low-cost.

Mi dicono che qui, c’è una sola vera e propria pista d’atterraggio, e lo scalo, costruito in una zona allora non edificata della città, oggi, con l’espandersi della periferia, è invece situato in un’area semi-centrale. Così, avere un numero maggiore di aviogetti a solcare i cieli della capitale, non sembra molto “igienico”, mettiamola ironicamente in questo modo.. nella città. Oltre la premessa, Lisbona è una città godibilissima, peraltro facile da girare, ed il mio vuole essere più che altro un invito a recarvisi e a visitarla, con serenità. Lisbona_4002
Dotati di scarpe buone, spirito di ricerca, la cordialità che non deve mai mancare al vero viaggiatore, e, naturalmente.. qualche “dinderello”..: ebbene si?!

Anche a Lisbona usano i soldi! La notizia buona è che usano gli stessi “euri” che usiamo noi.. ci sono però dei discreti risparmi, in alcuni settori. Come il cibo e i vestiti, per esempio.
Comunque, il mio consiglio, per un singolo o una coppia, che intenda passare qui un week-end lungo, è a questo punto quasi banale.

Non perché io cerchi di propormi come “scrittore di viaggi banali”.. già ce ne sono tanti in giro. ma perché, in tre giorni, di cui un paio “mozzi”, cioè di viaggio, non serve sbattersi tanto per cercare “il bello”, a Lisbona.

Suggerisco dunque di stabilirsi nel quartiere di Estefania, abbastanza distante dal centro della città, per evitarne il quotidiano trambusto, ma abbastanza vicino da arrivarci con un solo autobus, e cinque o sei fermate appena dal centro.

Giunti nella Baixa, (il cuore pulsante di Lisbona), da Estefania, saltate subito sul tramvetto-sightseeing, da Praca do Comercio e attraversate il Chiado, fin su al Castelo.
La spesa di 12 euro vale assolutamente la pena: io non l’avevo mai fatto in vita mia il sightseeing, ma qui mi sono ricreduto..
E vale altresì la pena ridiscendere a piedi, e perdersi un po’ in giro, fra le casette dcorate di azulejos , sapendo che l’orizzonte dell’oceano potrà facilmente instradarvi.

Se poi i “dindarelli” abbondano, e siete in vena di romanticherie, approcciate senza indugio il bellissimo ( e costoso) ristorante interno al Castelo: il vostro partner a questo punto vi dichiarerà amore eterno.

Al ritorno, se invece come me preferite il contatto con la gente del posto (e siete meno “carichi”) fate una tappa in uno dei tanto localini che cucinano il merluzzo, che vi darà la carica per fare un giro e un po’ di shopping nella zona del Rossio.
Più tardi, oppure il giorno dopo, arrivate alla stazione di scambio di Cais do Sodre, dove potete prendere il treno locale (uno ogni 20 minuti) che vi porta, in quindici minuti al mirabolante monastero di Belèm - da non perdere, anche se non siete appassionati di monumenti - e poi, più tardi, a Cascais, la piacevole località balneare.

Anche se si tratta più di un luogo carino per lo shopping e una passeggiata, cMosteiro_1006he per il mare in senso stretto: infatti ci sono solo tre spiaggette, una più piccola dell’altra e di non facile accesso, ma tutte ottime per prendere qualche ora di sole “rubato”, ad un giorno d’inverno, magari.

Per finire, al ritorno, sedetevi un po’ tranquilli ad un tavolino all’esterno, se vi va, sulla pittoresca Rua Augusta, e godetevi anche voi un po’ di saudade, dopo tanto sbattimento turistico, accompagnati dall’immancabile sottofondo del Fado..

Buon viaggio!

di:
traggogolone

Messaggio N° 2040 13-12-2006 - 10:39

CARA, TI E' PIACIUTO?



Spero che non sia capitato solo a me, (anche se è vero che attiro  come una calamita gli uomini “assurdi”), che dopo un focoso rapporto sessuale, mentre una se ne sta tutta melliflua, molliccia, abbandonata al pensiero “ ho finalmente trovato il senso della vita” ecco che sbam…lui ti spara questa domanda: Cara…ti è piaciuto?

immagineLa risposta più sensata sarebbe:” Ma che sei scemo? Dove sei stato fino ad ora?” nel senso, uno dovrebbe capirlo da solo se a una gli è piaciuto o meno,non è che uno sta ai Carabi e l’altro in Egitto,  ma capisco che sarebbe per alcuni veramente troppo ma troppo, quindi le possibilità a nostra disposizione sono:




 
1)      munirsi di una paletta numerata da 0 a 10 e alla fatidica domanda, alzare la paletta con il voto pro prestazione. Consce di avere la possibilità di distruggere un uomo in un minuto dando un 3.


2)      Alzarsi, raccattare i 4 stracci nostri e mandarlo gentilmente a cagare, si lo so fa brutto, ma è brutta pure la domanda!

Non so se potrebbe essere una soluzione per evitare questa incresciosa domanda finale, procedere a delle votazioni durante il rapporto, si alza la paletta dopo ogni fase, ( si possono mettere sotto il cuscino) e poi alla fine fare una somma dei voti: preliminari : 5  - intensità: 3 – durata: 1 –  VOTO FINALE: 3

 
Io ci aggiungerei anche una parte sonora, possiamo scaricare degli mp3 con gli applausi oppure una canzoncina con : “bravo bravo, tu si che sei bravo, nessuno lo fa meglio di teeeeeee !” possiamo anche registrarla noi e tenerla in borsa per ogni occorrenza,  ce la scarichiamo sul cellulare.


Se invece vogliamo uccidere il loro amor proprio per sempre, possiamo rispondere: Mi è piaciuto come quando l’ho fatto con Francesco, un po’ peggio che con Mario, leggermente meglio di Roberto, molto simile a come lo fa Giovanni!


Cosa spinge gli uomini a richiedere una votazione per la loro prestazione credo nessuno lo sa, manco loro a mio avviso, se vuole essere un gesto gentile, gli esce proprio male, noi donne non facciamo di queste domande, non abbiamo l’ansia da prestazione, l’ansia ce la fanno venire loro….e se vogliamo proprio dirla tutta ci sono anche quelli che tentano di votarti dicendo “ sei stata bravissima” a quel punto  ragazze mie la soluzione è una sola: una scarpata in mezzo alla fronte!

 Ma insomma, si sta facendo sesso o l’esame di terza media?

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2039 13-12-2006 - 10:34

ARTISTI...MA DE CHE?

immagineQual è la differenza tra l'esecutore di un brano ed un autore? Come si esplica la diversità tra un allievo ed un maestro? Tra chi studia e chi crea? Tra un bimbo che gattona e un centometrista da record?

Rispondere a queste domande credo sia cosa semplice, eppure sembra che l'essere artista stia diventando la cosa più scontata e banale del mondo. Basta studiare danza, scrivere una poesia in rima, strimpellare la chitarra al circolo parrocchiale, recitare a memoria la poesia imparata all'asilo...ed ecco che automaticamente scatta di diritto l'autoproclamazione.

"Io sono un artista", è questa una delle frasi più abusate nel panorama fanta-artistico della televisione d'oggi (e non solo). Ad ogni angolo spunta un attore cane, un cantante starnazzante, un presentatore balbettante, un ballerino zoppicante che sbandiera la propria vena artistica come fosse un'infusione divina, una visita dello Spirito Santo, che dall'oggi al domani l'ha benedetto ed eletto a questa categoria.

Dov'è l'umiltà?

Nella trasmissione Amici, per esempio, si entra mostrando ai provini un certo talento. Una volta selezionati SI STUDIA danza, recitazione, canto e ginnastica artistica, perfezionando il più possibile la materia di competenza. Ora: che questi ragazzini abbiano il coraggio di aprire bocca per autodefinirsi "artisti" mi sembra a dir poco una pagliacciata. E chissà per quale motivo quelli che si credono tali sono proprio i peggiori, i più piagnucolosi.
Perchè, invece, proprio i più talentuosi e promettenti, quelli cioè che un giorno potranno essere davvero appellati DA CRITICI E PUBBLICO come artisti, sanno cos'è l'impegno, l'educazione, il rispetto per l'insegnante, l'umiltà e il sacrificio?
Ma questa grande massa di pupetti viziati e arroganti..sono artisti de che?

Per non parlare dei cosiddetti arrivati, di quei divetti da quattro soldi che con una canzonetta inutile scalano le classifiche. Sono "artisti"..."musicisti". Certo, il problema vero è che c'è gente che compra quelle baggianate commerciali. Contano i bei faccini. Tanto poi, se si esibiscono in playback sul palco non se ne accorge nessuno. Le stecche si coprono in studio con computer e campionatori. Parte la base e via.
Applausi e vagonate di soldi, si prendono così. W la meritocrazia.


scritto da: exairo

 

Messaggio N° 2038 13-12-2006 - 10:11

LADRI DI POLLI

immagineQualche giorno fa tre pregiudicati sono stati arrestati per il colossale furto di… 5 galline!! Penetrati nel cortile di una casa di campagna, in un paesino in provincia di Pescara, hanno rastrellato ben 5 gallinelle!!! Subito è scattato l’allarme e i carabinieri della zona hanno chiuso tutte le strade… e alla fine: “I malviventi sono stati bloccati a bordo di un'autovettura mentre tentavano di fuggire...” ma dove? Con 5 galline dove potevano andare? Non certo lontano. Non erano mica 5 diamanti, ma 5 poveri pennuti per riempire la pancia!

Analoga a questa notizia un’altra, di quest’estate.  

immagineMarina di Minturno - Al “Ristorante del Passeggero” entrano due giovani. Iniziano a far la corte alla proprietaria del locale, diciamo che ci scherzano… lei ci sta e come! Ma i due giovani non vogliono mica la Vecchia, loro vogliono la Porca. Una Porchetta intera, in bella vista sul tagliere, tutta arrostita e col limone in bocca. Mancano pochi giorni a Ferragosto e i due vogliono probabilmente farsi “na bella magnata!” insomma, mentre uno intrattiene la Vecchia con viscide lusinghe, arrivando perfino a baciarla… l’altro fa il lavoro sporco. Fatto lo sgobbo i due si dileguano su uno scooter, con la porchetta che sporge da ogni lato come una femmina incinta. La padrona del locale dopo il momentaneo comprensibile smarrimento ha lanciato un grido: “La Porca! Se so’ fregati la porchetta!!”

Nel frattempo i carabinieri fermano i due giovani perché in tre sul motorino non ci si può andare… e così so’ stati beccati sur fatto!

 
scritto da: pigilli

Messaggio N° 203710-12-2006 - 11:26

Onorevoli Wanted


immagineUltima fatica, in ordine cronologico, di Peter Gomez e Marco Travaglio.

Una radiografia del Parlamento Italiano alla ricerca delle ormai famigerate "quote marron", che conta tra le sue file ben 82 parlamentari, 65 di centrodestra e 17 di centrosinistra.

Un campionario di reati che spazia dalla corruzione, finanziamento illecito e truffa a casi anche di omicidio, favoreggiamento mafioso e banda armata. In barba alle più semplici disposizioni del diritto, che dovrebbero vietare a


una persona pregiudicata o con procedimenti in corso di potersi candidare alle elezioni, le "quote marron" rappresentano circa il 10% del nostro Parlamento.


Una fetta di criminalità che di giorno vota per "il bene del paese" e di notte fa i propri interessi a discapito dello stesso.

Prefazione di Beppe Grillo.
Voto :5/5

P.S: E pensare che per una multa amministrativa presa quasi 5 anni fa, rischio di non poter partecipare a nessun concorso pubblico.

scritto da Cinder


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