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Messaggi di Luglio 2019

La letteratura postmoderna.

Post n°2304 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

La Letteratura postmoderna,

parte seconda.

Influenze notevoli

I drammaturghi che lavorarono tra il XIX e

il XX secolo, i cui pensieri e opere avrebbero

influenzato l'estetica postmoderna, includono

il drammaturgo svedese August Strindberg,

l'autore italiano Luigi Pirandello, e il drammaturgo

e teorico tedescoBertolt Brecht.

Negli anni Dieci, gli artisti appartenenti al 

Dadaismo celebravano il caso, la parodia,

la giocosità, e sfidavano l'autorità dell'artista.

 Tristan Tzara affermò in How to Make a

Dadaist Poem che per creare un poema

dadaista basta solo buttare parole a caso

in un cappello e dopo tirarle fuori una per una.

Un altro modo in cui il Dadaismo influenzò la

letteratura postmoderna fu lo sviluppo del

collage, nello specifico usando elementi da

pubblicità o illustrazioni di romanzi popolari

(i collage di Max Ernst, per esempio).

Gli artisti appartenenti al Surrealismo, che

si svilupparono dal Dadaismo, continuarono

a condurre esperimenti con il caso e la

parodia mentre celebravano il flusso delle

mente inconscia.

André Breton, il fondatore del Surrealismo,

suggerì che l'automatismo e la descrizione

dei sogni avrebbe giocato un grande ruolo

nella creazione della letteratura.

Egli utilizzò l'automatismo per creare il proprio

romanzo Nadja e con esso le fotografie,

che sostituivano le descrizioni, come se

fossero le parodie di quelle degli scrittori

eccessivamente descrittivi, che spesso

criticava.

Gli esperimenti con la significazione del

surrealista René Magritte sono usati come

esempi da Jacques Derrida e Michel Foucalt.

Foucalt inoltre fa esempi con Jorge Luis Borges,

che diede una diretta influenza a molti scrittori

di romanzi postmodernisti.

Egli è occasionalmente elencato come un

postmodernista, sebbene egli iniziò a scrivere

negli anni Venti.

L'influenza dei suoi esperimenti con la metanar-

razione e il realismo magico non venne completa-

mente compresa nel mondo anglo-americano

fino al periodo propriamente postmoderno.

Infine, questa viene vista come la più alta

stratificazione di criticismo, secondo gli studiosi.

Altri primi romanzi del XX secolo come 

Impressions d'Afrique di Raymond Roussel 

(1910) e Locus Solus (1914), eHebdomeros 

di Giorgio de Chirico (1929), sono stati identificati

come importanti «precursori postmoderni».

Confronto con la letteratura modernista

Sia la letteratura modernista sia quella

postmodernista rappresentano una rottura

dal realismo ottocentesco.

Nello sviluppo del personaggio, entrambe le

letterature esplorano il soggettivismo, volgendo

dalla realtà esterna verso l'esame degli stati

interiori di coscienza, in molti casi ricorrendo

a esempi modernisti, nello stile del "flusso di

coscienza" di Virginia Woolf eJames Joyce, o

di poemi esplorativi come The Waste Land di

 T. S. Eliot. Inoltre, sia la letteratura modernista,

sia quella postmodernista, esplora la

frammentarietà nella costruzione narrativa e

dei personaggi. 

The Waste Land è spesso citata come un

esempio per distinguere le due letterature.

Il poema è frammentario e impiega il pastiche

come molta della letteratura postmoderna,

ma l'oratore dice «ho posto questi frammenti

contro le mie rovine».

La letteratura modernista vede la frammenta-

zione e l'estrema soggettività come crisi

esistenziali, o il conflitto interiore freudiano

come un problema che va risolto, e l'artista

è spesso citato come colui che lo possa risolvere.

I postmodernisti, invece, spesso dimostrano

che questo caos è insormontabile; l'artista è

impotente, e l'unica risorsa contro la "rovina"

è di giocare nel caos stesso.

La giocosità è presente in molti lavori modernisti

(Finnegans Wake di Joyce o Orlando di Virginia

Woolf, per esempio), ed essi possono sembrare

molto simili a quelli postmodernisti, ma con il

postmodernismo la giocosità diviene centrale

e l'obiettivo effettivo di raggiungere l'ordine e

il significato diventa improbabile. 

Gli esperimenti giocosi di Gertrude Stein con la

 metanarrazione e il genere ne The Autobiography

of Alice B. Toklas (1933) sono stati interpretati

come postmodernisti.

Cambiamento verso il postmodernismo

Come per tutte le ere stilistiche, non vi sono

date che indichino l'ascesa e la caduta della

popolarità del postmodernismo.

Il 1941, l'anno in cui James Joyce e Virginia Woolf 

morirono entrambi, è a volte utilizzato come un

indicatore grezzo per l'inizio del postmodernismo.

Il romanziere irlandeseFlann O'Brien completò

 The Third Policeman nel 1939.

Gli fu respinta la pubblicazione e rimase sospesa

fino al 1967, quando il romanzo fu pubblicato

postumo.

Una versione rivista chiamata The Dalkey Archive

 fu pubblicata prima dell'originale nel 1964, due

anni prima della morte di O'Brien.

Malgrado la comparsa dilatoria, il teorico letterario

 Keith Hopper ritiene The Third Policeman come

uno dei primi romanzi del genere che chiama

romanzo postmodernista.

Il prefisso "post", comunque, non implica neces-

sariamente una nuova era.

Piuttosto, esso potrebbe anche indicare una

reazione contro il modernismo all'alba della 

seconda guerra mondiale (con il suo disprezzo

per i diritti umani, confermato dalla Convenzione

di Ginevra, attraverso il massacro di Nanchino,

la marcia della morte di Bataan, i bombardamenti

atomici di Hiroshima e Nagasaki, l'Olocausto,

il bombardamento di Dresda, ibombardamenti

di Tokyo, l'internamento dei giapponesi negli

Stati Uniti).

Esso può anche implicare una reazione a

eventi postbellici significativi: l'inizio della 

Guerra Fredda, il movimento per i diritti civili

degli afroamericani, il postcolonialismo

(letteratura post coloniale), e gli sviluppi

dell'informatica (romanzo cyperpunk e

 iperromanzo).

Alcuni sostengono che l'inizio della letteratura

postmodernista potrebbe essere demarcato

da significative pubblicazioni o eventi letterari.

Per esempio, alcuni indicano l'inizio del

postmodernismo con la prima pubblicazione

del The Cannibal diJohn Hawkes nel 1949,

il primo spettacolo di Waiting for Godot nel

1953, la prima pubblicazione di Howl nel

1956 o di Naked Lunch nel 1959.

Per altri l'inizio lo si può indicare con alcuni

momenti della teoria critica: la lezione di 

Jacques Derrida"Structure, Sign, and Play"

nel 1966 o il più recente utilizzo ne T

he Dismemberment of Orpheus di Ihab Hassan

 nel 1971.Brian McHale approfondisce la

propria tesi principale riguardo questo

cambiamento, e sebbene molte opere

postmoderniste si siano sviluppate dal

modernismo, il modernismo è caratterizzato

da una dominante epistemologica, mentre

il postmodernismo è principalmente concentrato

su questioni ontologiche.

Dibattito sul postmoderno

Soprattutto l'ultimo problema ha scatenato

critiche spesso accese e rifiuto della letteratura

postmoderna su base morale o politica: una

letteratura che rifiuti l'idea di verità è stata

messa in discussione come legittimazione di

pratiche di dominio e sfruttamento cui può

far gioco l'idea che la verità non esista, e che

una buona campagna di propaganda (o

comunicazione, come viene spesso chiamata

ultimamente) possa far sparire o comparire

fatti e situazioni a piacimento.

La replica di uno dei più grandi scrittori post-

moderni, Thomas Pynchon, nel suo romanzo 

Mason & Dixon, è stata che non c'è niente di

più temibile di una versione unica di come stan-

no le cose nel mondo o come sono andate le

cose nella storia (e con ciò Pynchon allude

evidentemente al pensiero unico).

La letteratura che lui pratica, quella postmoderna,

cerca invece di dare voce a più versioni della

storia, in modo che ci sia possibilità di dialogo,

di dibattito, di confronto; questo lascia spazio

anche alla verità dei deboli, degli sfruttati,

degli sconfitti (quelli che Pynchon ha definito

i "preteriti").

Umberto Eco, uno dei più importanti esponenti

italiani del Postmoderno, afferma nelle postille

de "Il nome della rosa" che il "post-moderno è

un termine buono à tout faire" e che può essere

riferito a differenti periodi del Novecento.

Per Eco, inoltre, in ogni epoca si giunge a momenti

in cui ci si accorge che "il passato ci condiziona, ci

sta addosso, ci ricatta". All'inizio del Novecento,

per questi motivi, l'avanguardia storica cerca di

opporsi al condizionamento del passato, distrug-

gendolo e sfigurandolo.

Ma l'avanguardia non si ferma qui, procede fino

all'annullamento dell'opera stessa (il silenzio

nella musica, la cornice vuota in pittura, le pagine

bianche in letteratura etc).

Dopo ciò "l'avanguardia (il moderno) non può

più andare oltre".

Dunque siamo costretti a riconoscere il

passato e a prenderlo con ironia, ma senza

ingenuità.

"La risposta post-moderna al moderno -

afferma Eco - consiste nel riconoscere che il

passato, visto che non può essere distrutto,

perché la sua distruzione porta al silenzio,

deve essere rivisitato: con ironia, in modo

non innocente".

 
 
 

New Wave (fantascienza)

Post n°2303 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

New Wave (fantascienza)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La New Wave (letteralmente "nuova

ondata" in inglese) è stata una corrente 

letteraria della fantascienza sorta nel 1964,

quando un giovane scrittore inglese, 

Michael Moorcock, assunse la direzione

della rivista di fantascienza britannica 

New Worlds, trasformandola in breve tempo

nel punto di raccolta di tutte le tendenze più

sperimentali ed eversive della fantascienza

di quel periodo. La New Wave nacque come

reazione spontanea alla fantascienza allora

esistente (in particolare quella britannica),

giudicata priva di originalità, pesante e

senza alcuna ambizione.

Temi

La New Wave fu caratterizzata da un alto

grado di sperimentazione, sia nella forma che

nei contenuti.

Gli autori New Wave introdussero nelle loro

opere di fantascienza varie tecniche usate

nella letteratura mainstream, come ad esempio l

a tecnica del cut-up di William S. Burroughs, o

il monologo interiore (anche detto

"flusso di coscienza") reso celebre da James Joyce.

Nei contenuti, la New Wave rigettò l'intero

nucleo dei temi propri sino ad allora della

fantascienza tradizionale (definito "outer space",

ovvero spazio esterno), a favore della focalizzazione

sulla violazione dei tabù (come l'incesto, l'ateismo,

l'antimperialismo ecc.) con un approccio più

marcatamente rivolto agli abissi della mente

umana, un tema che J. G. Ballard, uno dei

massimi esponenti di questa nuova corrente

(nonostante il suo continuo rifiuto di dichiararsene

parte), chiamò "innerspace" (letteralmente 

spazio interno).

«I maggiori progressi dell'immediato futuro

avranno luogo non sulla Luna o su Marte, ma

sulla Terra; è lo spazio interiore, non quello

esterno, che dobbiamo esplorare.
L'unico pianeta veramente alieno è la Terra»

(dall'articolo "Qual è la strada per lo spazio interiore", di J. G. Ballard)

Una delle idee centrali della New Wave fu l'entropia 

(tema classico della letteratura postmoderna), l'idea

che l'universo cesserà irrevocabilmente di esistere,

e le sue ripercussioni sulla società umana. Ma ebbe

molto seguito anche l'idea della "rilevanza" (relevance);

il riconoscimento, sulla base di alcuni elementi, di

una tendenza in atto nella società contemporanea

per proiettarla nei suoi sviluppi futuri, non tanto con

lo scopo di prevedere il futuro come farebbe la

 futurologia, quanto per discutere fenomeni rilevanti 

del presente estremizzati in un contesto ipotetico.

La New Wave iniziò ad esplorare molti soggetti,

incluso il sesso nella fantascienza, in modi ritenuti

fino ad allora impensabili.

L'antologia Dangerous Visions di Harlan Ellison ne fu

un'importante pietra miliare, fungendo da vetrina per l

a New Wave sia statunitense che britannica.

La rivista New Worlds non ebbe vita lunga.

Sei anni dopo la sua nascita fu costretta a chiudere.

Molte delle innovazioni proprie della New Wave non

erano state gradite dal pubblico più tradizionale e

avevano innescato lunghe polemiche tra gli

appassionati del genere fantascientifico.

La rivoluzione culturale della New Wave non si esaurì

comunque del tutto. Molti degli autori di fantascienza

degli anni settanta erano ormai stati influenzati da

questa nuova ondata e dimostrarono di sapersi

sbarazzare facilmente di molti dei preconcetti e

delle barriere culturali che avevano caratterizzato

la fantascienza degli anni passati.

Origine del termine

Il termine New Wave deriva dal nome del

movimento cinematografico Nouvelle Vague 

(in francese nuova onda): film caratterizzati dal

lavoro di Jean-Luc GodardFrançois Truffaut ed altri.

Fu in seguito applicato ai nuovi fenomeni musicali

successivi al punk rock britannico degli anni settanta.

Importanti autori New Wave

Ray BradburyTheodore SturgeonAlgis Budrys 

(specialmente per il suo romanzo Rogue Moon

 con il suo uso del Freudismo) ed Alfred Bester 

possono invece essere considerati importanti

precursori di questa corrente letteraria.

 
 
 

Fantascienza

Post n°2302 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La fantascienza è un genere di narrativa popolare 

di successo sviluppatosi nelNovecento, che ha le

sue radici nel romanzo scientifico.

Dalla letteratura la fantascienza si è massicciamente

estesa agli altri mass media, anzitutto il cinema, quindi

fumetti, la televisione e i videogiochi.

La fantascienza ha come tema fondamentale l'impatto di

una scienza e/o unatecnologia - reale o immaginaria - sulla

società e sull'individuo. I personaggi, oltre che esseri umani,

possono essere alienirobotcyborgmostri o mutanti;

la storia può essere ambientata nel passato, nel presente

o, più frequentemente, nel futuro.

Il termine è usato, in senso più generale, in riferimento

a qualsiasi tipo di letteratura di fantasia che includa un

fattore scientifico, comprendendo a volte ogni genere

di racconto fantastico; un certo grado di plausibilità

scientifica rimane tuttavia un requisito essenziale.

L'espressione inglese science fiction fu coniata da Hugo

Gernsback nel 1926. Gernsback inizialmente chiamò questo

genere di storie scientific fiction.

L'espressione poi si contrasse in scientifiction, per ridursi i

nfine a science fiction(spesso abbreviata Sci-Fi dagli anglosassoni).

La traduzione italiana fantascienza, attraverso un 

calco linguistico, è attribuita a Giorgio Monicelli nel 1952

Storia

La data di nascita della fantascienza è convenzionalmente

indicata al 5 aprile del 1926, quando uscì negli Stati Uniti la

prima rivista di fantascienza, Amazing Stories, diretta da 

Hugo Gernsback, ma al genere possono essere ascritte numerose

opere precedenti, dal Frankenstein di Mary Shelley ai romanzi

di Jules Verne e H. G. Wells.

Prima della fantascienza

Prima della fantascienza esistevano i resoconti dei viaggiatori,

che presentavano elementi spesso fantasiosi o del tutto immaginari.

Da qualche parte, lontano da qui, in qualche angolo inesplorato

del mondo, esistevano strane culturefauna e flora esotiche,

a volte persino mostri marini.

La fantascienza vera e propria vide i suoi albori solo dopo la

nascita della scienza moderna, in particolare dopo le rivoluzioni

avvenute nel campo dell'astronomia e dellafisica nel corso del

Seicento.

Fianco a fianco con l'antico genere della letteratura fantastica

 (di cui oggi il sottogenere più diffuso è il fantasy), vi erano notevoli

precursori, tra i quali:

Ilromanzo grecoLa storia veradiLuciano di Samosata

(120-180 d.C.), primo resoconto noto di un viaggio 

sullaLuna, e di incontri con iSeleniti. Esso include due 

dei temi principali del genere: il viaggio su un altro corpo 

celeste e l'incontro con una civiltà extraterrestre.

Il trattatoLa nuova Atlantide(incompiuto) diBacone

sebbene sia per lo più un trattato filosofico, racconta 

di una civiltàtecnocraticaavveniristica che immagina

molte delle nostre invenzioni future.

Iviaggi immaginarisullaLunadelXVII secolo, mostrati

per la prima volta nelSomniumdiGiovanni Keplero(1634),

poi neL'altro mondo o Gli stati e gli imperi della Luna(

L'autre monde ou Les états et empires de la Lune,1657)

diSavinien Cyrano de Bergerac

Il mondo alternativo scoperto nell'Articoda un giovane

nobiluomo nel romanzo diMargaret Cavendishdel

1666The Description of a New World, Called the Blazing-

World

Descrizioni di vita nelfuturo, comeL'anno 2440diLouis

-Sébastien Mercier(1772) o laStoria filosofica dei secoli f

uturidiIppolito Nievodel1860. Tra queste opere vi è il

secondo romanzo più venduto del secolo negli Stati Uniti,

Guardando indietro, 2000-1887(Looking Backward)

diEdward Bellamy(1888).Culture aliene neI viaggi di Gullive

rdiJonathan Swift(1726) e neIl viaggio sotterraneo di Niels

KlimdiLudvig Holberg(1741)

Elementi di fantascienza nelle storie delXIX secolodiEdgar

Allan Poe,Nathaniel HawthorneeFitz-James O'Brien.

Negli ultimi decenni del secolo, le opere fantascientifiche

per adulti e ragazzi erano numerose, malgrado non esistesse

ancora il termine "science fiction".

 
 
 

La fantascienza

Post n°2301 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

 

Nellapoesia romantica, inoltre, le immaginazioni degli scrittori

portavano a visioni di altri mondi e di remoti futuri come in

Locksley HalldiAlfred Tennyson.Voltaire, d'altra parte,

chiamava il suoMicromégas(1752) non un racconto

fantastico ma una "storia filosofica" (titolo ripreso poi,

non a caso, da Nievo).

Il più rilevante esempio rimane però il romanzo Frankenstein 

di Mary Shelley, del 1818Brian Aldiss, nel suo libro Billion

Year Spree, sostiene che Frankenstein rappresenta "il primo

lavoro seminale al quale l'etichetta di fantascienza può essere

logicamente appiccicata". È anche il primo esempio del cliché 

dello "scienziato pazzo". Un altro romanzo avveniristico di

Mary Shelley, L'ultimo uomo (The Last Man), è spesso citato

come la prima vera storia di fantascienza.

La prima fantascienza

La fantascienza in Europa inizia propriamente alla fine del 

XIX secolo con il romanzo scientifico (scientific romance),

di cui un esponente di spicco fu Jules Verne(1828 - 1905),

per il quale la scienza era piuttosto sul livello dell'invenzione,

come pure le storie di critica sociale orientate alla scienza di 

H. G. Wells (1866 -1946).

Wells e Verne non furono privi di concorrenti nello scrivere la

prima fantascienza: racconti e romanzi brevi con temi di

immaginazione fantastica apparvero nei quotidiani per tutta la

fine dell'Ottocento, e molti utilizzavano idee scientifiche

come espediente per l'immaginazione. Erewhon è un romanzo

diSamuel Butler pubblicato nel 1872 sul concetto che le 

macchine potessero un giorno diventaresenzienti e supplenti

della razza umana.

Malgrado sia più conosciuto per altre opere, sirArthur Conan

Doyle scrisse anch'egli di fantascienza.

L'unico libro con il quale Charles Dickens si avventurò nel territorio

della speculazione scientifica e negli strani misteri della natura

fu il romanzo Casa desolata (Bleak house, 1852), nel quale

faceva morire uno dei personaggi di combustione umana

spontanea (dopo avere svolto minuziose ricerche sulla

casistica del fenomeno).

Wells e Verne avevano entrambi un bacino di lettori

internazionale e influenzarono numerosi scrittori, in particolare

in America, dove ben presto nacque fantascienza indigena.

Molti scrittori britannici inoltre trovarono più lettori nel

mercato americano, scrivendo in uno stile americanizzato.

Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov, uno dei due fondatori

del bolscevismo, medico, sperimentatore, filosofo ed economista,

fu il più importante scrittore fantascientifico russo prima della

 rivoluzione del 1917, autore del popolare romanzo

 La stella rossa(Красная звезда Krasnaja zvezda, 1908) e del

suo seguito L'ingegner Menni (Inžener Menni, 1912), ambientati

in un pianeta Marte dalla società socialista utopica.

Circa negli stessi anni esordì il grande scrittore americano H. P.

Lovecraft, considerato uno dei geni più rivoluzionari nel campo

della fantascienza "cosmica" e dell'horror soprannaturale.

Nel 1924 fu pubblicato il romanzo Noi del russo Evgenij

Ivanovič Zamjatin, considerato il precursore di molti

successiviromanzi distopici.

La science fiction, come fenomeno letterario di massa, è fatta

risalire alla pubblicazione negli Stati Uniti del primo numero

diAmazing Stories (Storie sorprendenti), il 5 aprile del 1926.

 Hugo Gernsback, il fondatore della rivista, nell'editoriale

annunciava di voler pubblicare: "... Quel tipo di storie scritte

da Jules Verne, H. G. Wells ed Edgar Allan Poe - un affascinante

romanzo fantastico, in cui si mescolino fatti scientifici e

visioni profetiche... ".

Il successivo grande scrittore britannico di fantascienza

dopo H. G. Wells fu Olaf Stapledon (1886 - 1950), le cui

quattro opere maggiori (Last and First Men1930Odd John

1935Star Maker1937Sirius1940) introdussero una miriade

di idee che furono presto adottate da altri scrittori.

Più tardi, le opere di John Wyndham (1903 - 1969) guadagnarono

l'acclamazione del pubblico dei lettori e della critica. Wyndham,

che firmava con una quantità di pseudonimi, amava definire la

fantascienza come una logical fantasy.

Prima dellaseconda guerra mondiale, Wyndham scrisse quasi

esclusivamente per i pulp magazine statunitensi, ma nel

dopoguerra divenne noto al grande pubblico, anche al di fuori

dell'ambito degli appassionati, a partire dal suo romanzo 

Il giorno dei trifidi(The Day of the Triffids, 1951).

 
 
 

La fantascienza, parte seconda

Post n°2300 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

La fantascienza, parte seconda

Anni quaranta: l'epoca d'oro

La prima fantascienza aveva una forte

base avventurosa ed era caratterizzata

dalla "meraviglia" per i progressi della

scienza (si era nell'epoca dell'avvento

dell'elettricità), ma dagli anni quaranta

 cominciò a occuparsi più delle ripercussioni

del progresso scientifico che non delle

ipotetiche conquiste della scienza in sé

stesse.

Questi anni sono dominati da John W.

Campbell, che alla fine del 1937 assunse

la direzione della rivista Astounding Stories

nella quale ospitò tutti gli autori della cosid-

detta Golden Age (Età dell'oro), quali A. E.

Van VogtIsaac AsimovRobert A. Heinlein

Clifford D. SimakRay BradburyTheodore

Sturgeon: per quanto l'"epoca d'oro" vera e

propria la si consideri terminata negli 

anni cinquanta, questi scrittori sarebbero

diventati i "mostri sacri" a cui si sarebbero

rifatti gli autori successivi, compresi quelli

degli anni sessanta, anche solo per

contestarli o farne la satira.

Secondo i critici degli anni cinquanta, la carat-

teristica della fantascienza americana era

l'estrapolazione, ovvero il riconoscimento,

sulla base di alcuni elementi, di una tendenza

in atto per proiettarla nei suoi sviluppi futuri,

non tanto con lo scopo di prevedere il futuro

come farebbe la futurologia, quanto per

discutere fenomeni del presente estremizzandoli

in un contesto ipotetico.

Altri spunti critici mettono invece in luce il (prevalente)

riferimento al "sense of wonder" ("la meraviglia"),

che fa appello ad un analogo della "volontaria 

sospensione dell'incredulità" di cui parlava il

poeta Coleridge ("Quella volontaria e momentanea

sospensione dell'incredulità che costituisce la fede

poetica").

Anni cinquanta: tra sociologia e letteratura

Gli anni cinquanta segnano per la fantascienza

americana un notevole cambiamento: all'atteg-

giamento fiducioso e ottimistico nei confronti della

scienza, a causa della bomba atomica si sostituisce

un approccio più angosciato.

La guerra fredda, la società dei consumi, la 

paura del diverso (sia esso il comunista o il nero,

a causa delle lotte per i diritti civili), la società di

massa americana dominata da pubblicità e 

televisione (significativa fu la vittoria alle elezioni

del 1952 di Dwight D. Eisenhower su Adlai Stevenson:

nonostante  Stevenson fosse candidato più colto

e brillante, l'apparato pubblicitario scatenato

per sostenere Eisenhower lo portò alla vittoria):

tutti temi centrali per quella che verrà a lungo

chiamata "fantascienza sociologica".

Rappresentanti più importanti di questa

tendenza sono la coppia Frederik Pohl e 

Cyril M. KornbluthRobert Sheckley,Richard

MathesonWalter M. Miller, jr. nonché la

prima produzione di Philip K. Dick.

Ma accanto a questa linea sociologica, che

usa la fantascienza come strumento di critica

della società americana e dei suoi eccessi,

ce n'è un'altra, che s'incarna soprattutto

nella figura del grande editor e scrittore 

Anthony Boucher, che si sforza di promuovere

una migliore qualità letteraria nella fantascienza.

Suo discepolo è Philip K. Dick, ma a questa

tendenza appartengono anche altri scrittori

che esplodono in questo decennio, come 

Fritz Leiber (che insegnava Shakespeare in

uncollege) o Cordwainer Smith (coltissimo

discendente di una potente famiglia americana,

cresciuto in Cina e imbevuto della cultura di

quel paese); le esperienze, le invenzioni, le

scoperte e le soluzioni stilistiche di questi

scrittori apriranno la strada ai discepoli,

negli anni sessanta, della "New Wave".

Anni sessanta: la New Wave

La rivoluzione nella fantascienza fu portata

avanti sui due lati dell'Atlantico: nel Regno

Unito c'era il gruppo di scrittori legati alla rivista

 New Worlds, tra cui spiccava James G. Ballard,

ma che contava anche altri talenti come

Brian W. AldissJohn Brunner e Michael Moorcock.

Negli Stati Uniti la figura di riferimento diventò

il provocatorio e dissacrante Harlan Ellison,

innovativo autore di racconti e curatore di due

antologie (intitolate Dangerous Visions e Again,

Dangerous Visions) che smossero le acque fin

troppo ferme del genere con argomenti scottanti:

il sesso, ledroghe, il femminismo, il razzismo, il 

Vietnam, ecc. Nelle antologie di Ellison ci sono

nomi importanti della nuova fantascienza americana:

 Robert SilverbergPhilip José FarmerPhilip K. Dick,

 Roger ZelaznySamuel R. DelanyNorman Spinrad,

 R. A. LaffertyJoanna RussUrsula K. Le Guin

Gene WolfeKate Wilhelm.

La fantascienza della New Wave fu il prodotto di

due tendenze che s'incrociavano creando un

equilibrio instabile:

una ricerca letteraria che spinge molti scrittori a

rifarsi ai modelli della letteratura modernista e alle

avanguardie delpostmodernismo, quindi a non

scrivere nello stile da best seller (letteratura di

consumo) tipico fino a quel momento di molta

letteratura fantascientifica (e il migliore rappresentante

di questa tendenza è il più sofisticato e letterario

tra gli scrittori americani, Thomas Disch);

una ben precisa volontà di andare a toccare temi

tabùche erano stati assenti per anni dalle riviste

di fantascienza: non a caso questo è il momento

in cui s'inseriscono autori neri, come Delany, o

donne, come la Russ o la Le Guin, o dichiaratamentegay,

come Thomas Disch e ancora Delany.

Se da un lato la nuova ondata (questo il significato

letterale di New Wave) costrinse finalmente il mondo

accademico - non solo negli Stati Uniti - ad occuparsi

della fantascienza (pur tra resistenze e incomprensioni)

- è in questo periodo che nascono le prime riviste

accademiche di critica sulla fantascienza, 

Science-Fiction Studies, Foundation edExtrapolation, 

- dall'altro la sofisticazione letteraria di queste

opere portò alla presa di distanza di molti fan

della fantascienza tradizionale degli Asimov e

degli Heinlein.

Anni settanta

Il decennio successivo fu caratterizzato dalla

continuazione dell'attività della New Wave:

soprattutto Ballard scrisse in questo periodo

la sua trilogia fondamentale,Crash

Il Condominio (High Rise) e L'isola di cemento

 (The Concrete Island).

Entrò in crisi invece Philip K. Dick, per problemi

di droga ed esistenziali, che lo portarono a

una pausa nella sua produzione fino alla seconda

metà del decennio.

L'impatto innovativo della New Wave poco a

poco si attenuò: i singoli autori andarono ciascuno

per la propria strada.

Il fenomeno degli anni settanta fu da un lato

l'emergere di numerose scrittrici, sempre più

interessate ai temi del femminismo e più in

generale dell'identità femminile.

Tra le figure dominanti spiccarono Joanna Russ 

Ursula K. Le Guin,Marion Zimmer Bradley

Doris Lessing (autrice che proveniva da altre

esperienze, ma che negli anni settanta scrisse

il monumentale ciclo fantascientifico di Canopus

in Argos: Archives).

A queste va aggiunta Alice Sheldon, una notevole

autrice che fino al 1977 si era nascosta dietro

lo pseudonimo maschile di James Tiptree Jr..

A metà degli anni settanta nel cinema di

fantascienza il travolgente successo di Guerre

stellari di George Lucas riporta in auge i temi

della space opera degli anni quaranta; la pellicola

richiamava alcuni elementi di sword and sorcery

 (fu coniato per essa il termine ibrido science

fantasy[13] e alcuni commentatori si sono

azzardati a dichiarare che si tratta di una fiaba

riverniciata di fantascienza).

Il successo clamoroso della serie sancì il ritorno

a una fantascienza d'intrattenimento, più

spensierata e meno culturalmente impegnata.

Anni ottanta: il cyberpunk

A dominare la scena nei primi anni ottanta fu

l'ondata cyberpunk.

Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello esterno

tra le stelle e quello interiore della psiche,

fu quello virtuale delle tecnologie informatiche 

e di telecomunicazione.

Si può dire che Internet sia stata profetizzata

(anche se già ne esisteva una prima forma

pionieristica) nel 1984 dal romanzo più celebrato

del cyberpunk, Neuromante di William Gibson

 con il suo cyberspazio.

Anche il cyberpunk fu lanciato da un'antologia di

racconti, Mirrorshades, curata dall'intraprendente

scrittore e giornalista Bruce Sterling.

Sulla scia dell'ondata cyberpunk si assistette

ad un rinnovato interesse accademico per la

fantascienza (vista come un'area confinante

con la letteratura postmoderna), all'esplodere

dell'immaginario fantascientifico nel nuovo

ambito dei videogiochi, ma soprattutto ad un

rinnovato interesse da parte del cinema di 

Hollywood, che cominciò a realizzare, complici

le nuove tecnologie digitali, film sempre più

spettacolari spesso basati, direttamente o

indirettamente, sui classici del genere.

Le avanguardie furono una volta ancora sostituite

del "mercato".

L'ondata cyberpunk durò meno della New Wave,

soprattutto a causa dell'affievolirsi dell'ispirazione

dell'autore più dotato, William Gibson.

Altri autori del movimento si affermarono in modo

più o meno duraturo, come Lucius ShepardKim

Stanley RobinsonRudy RuckerLewis Shiner.

A margine del movimento cyber si pose una tra

le più interessanti autrici di quegli anni, la

sofisticata e letteraria Pat Cadigan, mentre ne

era del tutto al di fuori l'altra figura di spicco

della scrittura al femminile, l'afroamericana 

Octavia Butler.

Anni novanta

Il periodo fu caratterizzato da una forte ripresa

della fantascienza britannica, tanto che alla fine

del decennio si parlò di un vero e proprio "British

Boom", legato all'attività di nuovi autori quali 

Iain BanksKen MacLeodM. John Harrison e

infine il più giovane, China Miéville.

Negli Stati Uniti si assistette invece a un declino

delle vendite di tali proporzioni che alcuni scrittori

cambiarono genere: un vecchio leone come 

Thomas M. Disch, si riciclò brillantemente

nell'horror con la sua Minnesota Supernatural

Series; Robert Sheckley tentò di passare al giallo

(come aveva già fatto negli anni sessanta), ma

senza grandi risultati; Patricia Anthony, una delle

autrici più promettenti, dalla fantascienza passò

al fantasyJonathan Lethem, considerato da

alcuni l'unico vero erede di Philip K. Dick, passò

alla letteratura mainstream.

Tutto questo avvenne nel momento in cui temi,

idee, immagini, luoghi, trame della fantascienza

comparivano sempre più spesso anche al di fuori

del genere, e si parlò di un genere avantpopche

pescava dalla fantascienza, dal giallo, dal western,

dall'horror.

Oltre alla prima produzione di Lethem, buon

rappresentante di questa tendenza fu uno

degli scrittori giovani, Matt Ruff.

Anche in Gran Bretagna la ripresa della let-

teratura fantascientifica si legò a fenomeni

d'ibridazione, che fecero parlare dinew weird,

o di weird fiction, o slipstream.

China Miéville, ad esempio, nei suoi romanzi

mescolò fantasy, horror, gotico, fantascienza

e (in dosi massicce) i giochi di ruolo.

 
 
 

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