1a canzone al giorno

Via.... Si parte per una tre giorni sfruttando i suggerimenti arrivati dai commenti degli amici del blog. Per non fare torto a nessuno ho deciso di postarli nell'ordine in cui sono stati suggeriti. Si parte quindi con Fabrizio De Andrè e la sua "Se ti tagliassero a pezzetti" dall'album "Indiano" del 1981. Come aveva già fatto notare Vincent nel commento in cui l'ha suggerita ad un primo ascolto si può pensare che la canzone sia dedicata ad una donna ma in una strofa parla di "signora libertà, signorina fantasia" e ho trovato su internet che nei concerti spesso la parola "fantasia" veniva sostituita con la parola "anarchia". Vi lascio al grande poeta genovese. Buon mercoledì!

Se ti tagliassero a pezzetti (Fabrizio De Andrè)

Se ti tagliassero a pezzetti 
il vento li raccoglierebbe 
il regno dei ragni cucirebbe la pelle 
e la luna tesserebbe i capelli e il viso 
e il polline di Dio 
di Dio il sorriso. 

Ti ho trovata lungo il fiume 
che suonavi una foglia di fiore 
che cantavi parole leggere, parole d'amore 
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso 
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso. 

Rosa gialla rosa di rame 
mai ballato così a lungo 
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno 
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino 
alla fine siamo caduti sopra il fieno. 

Persa per molto persa per poco 
presa sul serio presa per gioco 
non c'è stato molto da dire o da pensare 
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera 
spettinata da tutti i venti della sera. 

E adesso aspetterò domani 
per avere nostalgia 
signora libertà signorina fantasia 
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza 
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza. 

T'ho incrociata alla stazione 
che inseguivi il tuo profumo 
presa in trappola da un tailleur grigio fumo 
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino 
camminavi fianco a fianco al tuo assassino. 

Ma se ti tagliassero a pezzetti 
il vento li raccoglierebbe 
il regno dei ragni cucirebbe la pelle 
e la luna la luna tesserebbe i capelli e il viso 
e il polline di Dio 
di Dio il sorriso.