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Molti di voi avranno letto del grave incidente di venerdì sull'autostrada nei pressi di Venezia nel quale hanno perso la vita sette persone e un'intera famiglia è stata sterminata. Molti avranno anche visto le immagini che ieri sono state mandate in onda da tutti i TG nazionali. Per chi le avesse perse ve le ripropongo io insieme ai video della canzone. Sono immagini tremende che danno proprio l'idea dello stato di passaggio molto transitorio degli esseri umani su questo pianeta. Penso alla macchina che procede sull'autostrada, al guidatore che porta la famiglia in vacanza e che, forse, probabilmente, guida con prudenza e attenzione perchè ha un bambino a bordo e poi..... Poi un Tir gli piomba addosso, e non da dietro ma davanti. Forse non ha avuto nemmeno il tempo di capire cosa stava succedendo. Un botto, le fiamme e via.... Così come quello che guidava il furgone giallo e che si sarà sentito agganciare da dietro e sbandata dopo sbandata si è rovesciato nei pressi della corsia d'emergenza. Non passa settimana che vediamo ai tg le immagini delle conseguenze di incidenti di questo tipo che provocano morti e feriti che portano le statistiche ad assomigliare a dei bollettini di guerra. Vedere però la scena dell'incidente mi ha un po' shockato. Non voglio, qui e ora, esprimere giudizi sui Tir, chi li guida e soprattutto chi li manda in strada costringendo spesso i guidatori a sostenere turni massacranti pena la perdita del lavoro. Non sarebbe giusto per la maggior parte degli appartenenti a questa categoria che il suo lavoro lo fa e bene. Davanti a scene del genere si dovrebbe però cominciare a pensare ad una regolamentazione di questo tipo di lavoro e (è un mio vecchio pallino) ad un limitatore di velocità, non solo per i Tir ma anche per le auto, che impedisca di andare oltre al limite consentito su ogni tipo di strada. Si parla tanto di sicurezza, airbag, cinture, assunzioni di droghe, alcol e chi più ne ha più ne metta, quando basterebbe impedire che siano costruite auto che vanno oltre i 150 orari (o anche 130). Ma questo è un altro sogno...
Per la canzone di oggi ho scelto Guccini e la sua "Canzone per un'amica" incisa anche con il titolo "In morte di S.F.". Ho scelto di mettere la versione originale del Guccio e anche una versione live con i Nomadi. La dedica è per tutte le vittime innocenti della strada. Ho specificato "innocenti" perchè spesso si parla di strada killer o assassina o maledetta ma la strada è lì e non c'entra niente. Se è brutta si va piano e basta. Se si va veloci e si muore la colpa non è sua. Se si va veloci e magari si sono assunte sostanze stupefacenti e/o alcol e si uccide qualcun altro per me è omicidio e si è degli assassini. E questa canzone non è per loro.
Un'ultima nota riguardo alla canzone. A suo tempo fu censurata perchè diceva che sull'autostrada si moriva e invece secondo chi governava a quel tempo non era vero....
Un anno fa la canzone del giorno era questa (click)
Canzone per un'amica (Francesco Guccini)
Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva
la dolce estate era già cominciata
vicino a lui sorrideva
vicino a lui sorrideva...
Forte la mano teneva il volante
forte il motore cantava
non lo sapevi che c'era la morte
quel giorno che ti aspettava
quel giorno che ti aspettava...
Non lo sapevi che c'era la morte
quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte
venga e ci prenda per mano
venga e ci prenda per mano...
Non lo sapevi ma cosa hai sentito
quando la strada è impazzita
quando la macchina è uscita di lato
e sopra un'altra è finita
e sopra un'altra è finita...
Non lo sapevi ma cosa hai pensato
quando lo schianto ti ha uccisa
quando anche il cielo di sopra è crollato
quando la vita è fuggita
quando la vita è fuggita...
Dopo il silenzio soltanto è regnato
tra le lamiere contorte
sull'autostrada cercavi la vita
ma ti ha incontrato la morte
ma ti ha incontrato la morte...
Vorrei sapere a che cosa è servito
vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati
se così presto hai dovuto partire
se presto hai dovuto partire...
Voglio però ricordarti com'eri
pensare che ancora vivi
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi
e che come allora sorridi...
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