Creato da Cartman72 il 10/08/2007

1a canzone al giorno

La mia canzone oggi è......

 

Messaggi di Febbraio 2022

Forse... Elisa

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Come ormai sanno anche i sassi al secondo posto al Festival di Sanremo si è classificata Elisa tornata in gara sul palco dell'Ariston dopo oltre vent'anni. Elisa ha presentato "O forse sei tu" che è anche il secondo singolo dal nuovo album "Ritorno al futuro/Back to the future" che uscirà la prossima settimana e sarà un doppio album di inediti. Il primo disco sarà composto da pezzi in italiano mentre il secondo in inglese (e questo spiega il doppio titolo...). Ho anche sperato ma con poca convinzione che la sala stampa replicasse il giochino del 2019 che fece soccombere Ultimo contro Mahmood e che stavolta toccasse a Mahmood arrendersi ad Elisa ma troppo netto il divario in classifica. Buon ascolto!

O forse sei tu (Elisa)

Sarà che il tempo poi alla fine proprio non ci sfiora
O forse è solamente il cielo
Quando si colora un po’ di più
O forse sei tu
O forse sei tu
Ti capirei se non dicessi neanche una parola
Mi basterebbe un solo sguardo
Per immaginare il mare blu
E niente di più
E niente di più
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farti un po’ ridere
E io sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
Sarà che tra tutto il casino sembra primavera
Sarà che la vertigine non mi fa più paura
E guardo giù
O forse sei tu
O forse sei tu
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Una scusa per farti sorridere
Sì che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farmi un po’ ridere
Forse sei tu
Quell’istante che mi porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
Sempre
Quella stupida voglia di vivere

 
 
 

And the winner are...

Post n°5217 pubblicato il 06 Febbraio 2022 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

E alla fine hanno vinto i favoriti fin dal momento della presentazione dei partecipanti. A furor di popolo e di carta stampata Blanco e Mahmood si sono aggiudicati la 72ma edizione del Festival di Sanremo con la canzone "Brividi". Doppietta per Mahmood. Due partecipazioni e due vittorie. Ottimo podio per Elisa e soprattutto Gianni Morandi che insegna a una quindicina di pischelli cosa vuol dire cantare e che lui è un cantante che frequenta i social e non un social che per diletto canta.... Ovviamente nei prossimi giorni completerò il podio e poi qualche altro pezzo qua e là. Insomma... Per una decina di giorni sarà Festival blog. Buon ascolto!!!

Brividi (Mahmood e Blanco)

Ho sognato di volare con te
Su una bici di diamanti
Mi hai detto sei cambiato,
Non vedo più la luce nei tuoi occhi
La tua paura cos’è?
Un mare dove non tocchi mai
Anche se il sesso non è
La via di fuga dal fondo
Dai non scappare da qui
Non lasciarmi così
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Tu, che mi svegli il mattino
Tu, che sporchi il letto di vino
Tu, che mi mordi la pelle
Con i tuoi occhi da vipera
E tu, sei il contrario di un angelo
E tu, sei come un pugile all’angolo
E tu scappi da qui, mi lasci così.
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Dimmi che non ho ragione
Vivo dentro una prigione
Provo a restarti vicino
Ma scusa se poi mando tutto a puttane
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite
Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime
Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno
Io non lo voglio più addosso
Lo vedi, sono qui,
Su una bici di diamanti, uno fra tanti.
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi

 
 
 

L'ora d'aria di Fabrizio

Foto di Cartman72

Ieri sera serata di cover al Festival di Sanremo. Il probabile premio della critica o della sala stampa Giovanni Truppi ha portato "Nella mia ora di libertà" di Fabrizio De Andrè dall'album "Storia di un impiegato" del 1973 accompagnato da Vinicio Capossela e Mauro Pagani. Io l'ho scelta come canzone del giorno (o meglio della sera...) nella versione originale. Tra poco parte la finalissima. Domani probabile Mahmood e Blanco.... O forse Elisa.... Chissà... Intanto buona ora di libertà....

Nellla mia ora di libertà (Fabrizio De Andrè)

Di respirare la stessa aria
D’un secondino non mi va
Perciò ho deciso di rinunciare
Alla mia ora di libertà
Se c’è qualcosa da spartire
Tra un prigioniero e il suo piantone
Che non sia l’aria di quel cortile
Voglio soltanto che sia prigione
Che non sia l’aria di quel cortile
Voglio soltanto che sia prigione.

È cominciata un’ora prima
E un’ora dopo era già finita
Ho visto gente venire sola
E poi insieme verso l’uscita
Non mi aspettavo un vostro errore
Uomini e donne di tribunale
Se fossi stato al vostro posto
Ma al vostro posto non ci so stare
Se fossi stato al vostro posto
Ma al vostro posto non ci sono stare.

Fuori dell’aula sulla strada
Ma in mezzo al fuori anche fuori di là
Ho chiesto al meglio della mia faccia
Una polemica di dignità
Tante le grinte, le ghigne, i musi
Vagli a spiegare che è primavera
E poi lo sanno ma preferiscono
Vederla togliere a chi va in galera
E poi lo sanno ma preferiscono
Vederla togliere a chi va in galera.

Tante le grinte, le ghigne, i musi
Poche le facce, tra loro lei
Si sta chiedendo tutto in un giorno
Si suggerisce, ci giurerei
Quel che dirà di me alla gente
Quel che dirà ve lo dico io
Da un po’ di tempo era un po’ cambiato
Ma non nel dirmi amore mio
Da un po’ di tempo era un po’ cambiato
Ma non nel dirmi amore mio.

Certo bisogna farne di strada
Da una ginnastica d’obbedienza
Fino ad un gesto molto più umano
Che ti dia il senso della violenza
Però bisogna farne altrettanta
Per diventare così coglioni
Da non riuscire più a capire
Che non ci sono poteri buoni
Da non riuscire più a capire
Che non ci sono poteri buoni.

E adesso imparo un sacco di cose
In mezzo agli altri vestiti uguali
Tranne qual è il crimine giusto
Per non passare da criminali
C’hanno insegnato la meraviglia
Verso la gente che ruba il pane
Ora sappiamo che è un delitto
Il non rubare quando si ha fame
Ora sappiamo che è un delitto
Il non rubare quando si ha fame.

Di respirare la stessa aria
Dei secondini non ci va
E abbiam deciso di imprigionarli
Durante l’ora di libertà
Venite adesso alla prigione
State a sentire sulla porta
La nostra ultima canzone
Che vi ripete un’altra volta
Per quanto voi vi crediate assolti
Siete per sempre coinvolti
Per quanto voi vi crediate assolti
Siete per sempre coinvolti

 
 
 

Dargen a Milano

Post n°5215 pubblicato il 04 Febbraio 2022 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Sarà probabilmente il più ricordato di questo Festival di Sanremo. Lui è Dargen D'Amico il cantante con gli occhiali da sole che ha fatto ballare l'Ariston ieri sera. Tra i suoi sponsor c'è Fedez ma non solo. In attesa di mettere il suo pezzo Sanremese ve lo propongo in un brano di ben 8 anni fa. La canzone del giorno è "Amo Milano" uscita nel 2014 e inclusa nell'album "D'Io" del 2015. Buon ascolto e buona serata cover. 

Amo Milano (Dargen D'Amico)

Amo Milano perché quando il sole sorge
Nessuno se ne accorge
Amo Milano perché non si nota
Per l’Europa Italia, per l’Italia Europa
Amo Milano perché è un giardino degli Emirati
E siamo tutti immigrati
Amo Milano perché ci trovi tutti i colori,
Gli esseri umani, i lavori
Che sia bianco che sia blu che sia verde che sia nero
Basta che sia dinero
Amo Milano perché è la capitale morale
Del commercio immorale
Amo Milano perché ti consegna tutto a domicilio
Il cibo, le donne, un figlio
Amo Milano perché mi deprime
Ad un livello costante come un mutuo per le mie rime

Portami dove non passa nessuno
Baciami solo per quello che sono
Forse non ci conosciamo
Ma cara Milano oggi ti amo per stare bene

Amo Milano perché l’inquinamento è ambientale
È inutile smettere di fumare
Per le siringhe e i mozziconi che trovi nei prati
Che è come bere gratis
Amo Milano perché ha solo difetti
Siamo venuti tutti a viverci difatti
Amo Milano perché che vuoi farci
L’hanno cantata Dalla, Battiato, Jannacci
Amo Milano per la Cellula Salafita
Che poi era solo uno allergico alla vita
Amo Milano perché la notte alle 3
C’è chi fa l’aperitivo punt e mes con cuvée
Amo Milano perché nessuno ti saluta
Qualcuno ti valuta ma nessuno ti aiuta
E se provi a parlare in dialetto
Si volta il resto del mondo e chiede “Che hai detto?”

Portami dove non passa nessuno
Baciami solo per quello che sono
Forse non ci conosciamo
Ma cara Milano oggi ti amo per stare bene

Amo Milano che di notte mi emoziona
Come un amore grande che non funziona
Bella da tagliarsi le vene i navigli
Per non fare sfigurare Venezia e Parigi
Ma tutto vale niente anche se costa caro
E non vedi le stelle per la nebbia per la fila al planetario
Cinema d’essasi, cinema design
Amo Milano Per quei “E che lavoro fai?”
Per gli zanza e le zanza
Che ti portano via ciò che hai di personale
Amo Milano perché è un gesto di sfida al benessere
L’amianto è pure sulle foto tessere
Amo Milano perché è un’insieme di plagi
E ovunque ti giri le lapidi per le stragi
Amo Milano perché non ci vivo più
E il secondo cognome più diffuso è Hu

Portami dove non passa nessuno
Baciami solo per quello che sono
Forse non ci conosciamo
Ma cara Milano oggi ti amo per stare bene

Portami dove non passa nessuno
Baciami solo per quello che sono
Forse non ci conosciamo
Ma cara Milano oggi ti amo per stare bene

 
 
 

Il cuore dei Meduza

Post n°5214 pubblicato il 03 Febbraio 2022 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Sono sati ospiti la prima serata se non sbaglio. Me li sono persi perchè ero già a nanna. Si chiamano Meduza e fanno musica dance collaborando con artisti di tutto il mondo ma sono italianissimi. Sono un po' gli Eiffel 65 del terzo millennio. In attesa della "sfuriata" sanremese che inizierà domenica la canzone del giorno è la loro. Si intitola "Tell it to my heart" e in questo caso la collaborazione è con Hozier. Buon ascolto!

Tell it to my heart (Meduza feat. Hozier)

[Verse 1]
I can work you out
Are you thinkin’ ‘bout somethin’ better?
Holdin’ on to you
Why you drag me through stormy weather?
The only time you smile is in the photograph
And when I pull you close it’s like you’re holdin’ back
Before we turn to strangers tryna love in the dark

[Pre-Chorus]
Tell it to my heart
‘Cause I can’t keep guessing if it’s me you’re missing?
Tell it to my heart
‘Cause the sounded silence if it’s a place we’re dying

[Chorus]
Tell it to my heart, heart, oh-ah
Tell it to my heart, hеart, oh-ah

[Post-Chorus]
Tell it to my heart
‘Cause I can’t keep guеssing if it’s me you’re missing?
Tell it to my heart
‘Cause the sounded silence if it’s a place we’re dying
Tell it to my heart

[Verse 2]
Before a light goes out
Come and tell me now if something’s fadin’
‘Cause I can feel it in every single thing that you’re not sayin’
And you move close to me but I can feel the space
Whatever time we had I’m not gonna waste
Before we turn to strangers tryna love in the dark

[Pre-Chorus]
Tell it to my heart
‘Cause I can’t keep guessing if it’s me you’re missing?
Tell it to my heart
‘Cause the sounded silence

[Chorus]
Tell it to my heart, heart, oh-ah
Tell it to my heart, heart, oh-ah

[Post-Chorus]
Tell it to my heart
‘Cause I can’t keep guessing if it’s me you’re missing?
Tell it to my heart
‘Cause the sounded silence if it’s a place we’re dying
Tell it to my heart

 
 
 

Damiano e Coraline

Post n°5213 pubblicato il 02 Febbraio 2022 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Ieri è iniziato il 72mo Festival di Sanremo. Prima cosa positiva. Alle 20.55 è partita la gara che ha portato sul palco l'ultimo dei 12 concorrenti in gara a mezzanotte. Quasi un'ora e mezzo prima degli ultimi anni. Non male. Non ci avrei mai sperato. Primo ascolto delle prime 12 canzoni... Come sempre almeno al primo impatto se ne salvano poche. Personalmente di questa prima tornata tengo Dargen D'Amico e Gianni Morandi anche se continuo a pensare che i brani di Jovanotti non sono per lui. Pareva un po' un "Fatti mandare dalla mamma" 2.0. Purtroppo sono un po' crollate le speranze per Achille Lauro forse troppo replicante di se stesso.... Vediamo ai prossimi ascolti. Stelle assolute della serata i Maneskin tornati dove tutto ha avuto inizio 11 mesi fa. Adesso sono la rock band più contesa al mondo. E hanno poco più di vent'anni. Bravi davvero. La canzone del giorno è la loro "Coraline" cantata anche ieri tra le lacrime del front man Damiano, tratta dall'album "Teatro d'ira vol. 1". E stasera si replica. Buon ascolto!

Coraline (Maneskin)

Ma dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline Coraline

Coraline bella come il sole
Guerriera dal cuore zelante
Capelli come rose rosse
Preziosi quei fili di rame amore portali da me
Se senti campane cantare
Vedrai Coraline che piange
Che prende il dolore degli altri
E poi lo porta dentro lei

Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline

Però lei sa la verità
Non è per tutti andare avanti
Con il cuore che è diviso in due metà
È freddo già
È una bambina però sente
Come un peso e prima o poi si spezzerà
La gente dirà: "Non vale niente"
Non riesce neanche a uscire da una misera porta
Ma un giorno, una volta lei ci riuscirà

E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma sente un mostro che la tiene in gabbia
Che le ricopre la strada di mine
E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma Coraline non vuole mangiare no
Sì Coraline vorrebbe sparire

E Coraline piange
Coraline ha l'ansia
Coraline vuole il mare ma ha paura dell'acqua
E forse il mare è dentro di lei
E ogni parola è un'ascia
Un taglio sulla schiena
Come una zattera che naviga
In un fiume in piena
E forse il fiume è dentro di lei, di lei

Sarò il fuoco ed il freddo
Riparo d'inverno
Sarò ciò che respiri
Capirò cosa hai dentro
E sarò l'acqua da bere
Il significato del bene
Sarò anche un soldato
O la luce di sera
E in cambio non chiedo niente
Soltanto un sorriso
Ogni tua piccola lacrima è oceano sopra al mio viso
E in cambio non chiedo niente
Solo un po' di tempo
Sarò vessillo, scudo
O la tua spada d'argento e

E Coraline piange
Coraline ha l'ansia
Coraline vuole il mare
Ma ha paura dell'acqua
E forse il mare è dentro di lei
E ogni parola è un'ascia
Un taglio sulla schiena
Come una zattera che naviga
In un fiume in piena
E forse il fiume è dentro di lei, di lei

E dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline

Coraline, bella come il sole
Ha perso il frutto del suo ventre
Non ha conosciuto l'amore
Ma un padre che di padre è niente
Le han detto in città c'è un castello
Con mura talmente potenti
Che se ci vai a vivere dentro
Non potrà colpirti più niente
Non potrà colpirti più niente

 
 
 

Francesco, Lucio e Michel

Post n°5212 pubblicato il 01 Febbraio 2022 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Via.... facciamo questo regalo a Vincent. Stasera inizia il Festival di Sanremo. Ve lo dico perché la notizia è passata un po' sottotraccia.... Non è detto che lo sappiate.... Visto che nei prossimi giorni sarà facile andare più sul pop spinto oggi ci buttiamo sulla canzone d'autore. Doppietta per Francesco Bianconi dall'album "Accade". Ho scelto per oggi proprio il duetto con Lucio Corsi. La canzone si intitola "Michel" incisa da Claudio Lolli nel 1972. Buon ascolto!

Michel (Francesco Bianconi feat. Lucio Corsi)

[Strofa 1: Lucio Corsi]
Ti ricordi, Michel, dei nostri pantaloni corti?
Delle tue gambe lunghe, magre e forti
E della rabbia che mi davano correndo tutti i giorni un po' più svelte delle mie?
Ti ricordi, Michel, dei nostri soldatini morti
Nella difesa eroica dei bastioni
E seppelliti in una siepe con onori militari inventati lì per lì?
Ti ricordi, Michel, del banco nero in terza fila
Che ascoltò tutte le risate
Di due bambini che vivevano in un sogno che non si ripeterà?

[Ritornello: Lucio Corsi]
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?

[Strofa 2: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel, che a me piaceva Garibaldi
Ma tu dicevi che era un buffone
E che senz'altro non poteva sostenere il confronto con il tuo Napoleone?
Ti ricordi, Michel, di come ti prendevo in giro
Per l'erre moscia che ti era rimasta
Solo ricordo della Francia, della tua prima casa, degli amici di lassù?
Ti ricordi, Michel, di come era esclusiva
La tenerezza che ci univa
E accompagnò la nostra infanzia fino ai giorni della nuova realtà?
[Ritornello: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?

[Strofa 3: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel, di come a me dispiaceva
Quando parlavi sempre di ragazze
E delle voglie che avevi con quegli occhi un po' sottili che non conoscevo più?
Ti ricordi, Michel, di quando i mei capelli corti
Ti davano fastidio e dicevi
Che se non la piantavo di fare il bambino, tu con me non ci saresti uscito più?
Ti ricordi, Michel, il giorno che facemmo a pugni
Tornando a casa dalla scuola
Con la cartella appoggiata a una colonna a due passi dal paltò?

[Ritornello: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?

[Strofa 4: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel, il giorno che morì tua madre
Che tu piangevi tanto che anche il cane
Che ti voleva così bene, non aveva il coraggio di avvicinarsi un po'?
Ti ricordi, Michel, che tristi erano quei giorni?
Io non sapevo proprio cosa dirti
Che confusione avevo in testa, che stupore sul tuo viso e che voglia di partir
Ti ricordi, Michel, quei due saluti alla stazione
E i lacrimoni venir giù?
Quando la macchina comincia a far pressione tu dovesti salir su
Ti ricordi, Michel, che fretta che avevano tutti
Di far partire la vettura?
Mentre lento il tuo vagone se ne andava, ritornava la paura
[Ritornello: Francesco Bianconi]
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?
Ti ricordi, Michel?

 
 
 

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