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Deus ex....

Post n°121 pubblicato il 26 Luglio 2011 da Nuovinizi

Ieri è stata giornata di riunioni (strano), così dopo aver passato ore al solito tavolo con le solite persone al solito incazzate, al rientro a casa ho inforcato Gilberta detta Gertrude e mi son fiondata sui Colli, ignorando i tetri nuvoloni che già nascondevano le montagne. Grazie al tempo instabile, a due gocce prese mentre salivo e al freddo becco patito nonostante la salita infinita fino al culmine dei Berici, ho battuto il mio Record personale, 1,25 H per 32 Km di cui 10 di salita, e brava la mia due ruote!
In questi giorni vedo passare notizie terribili, il Parà morto in Afghanistan, la strage di Oslo e mi chiedo il motivo di tanto odio, perché le persone sentono questo insano desiderio di fare del male? Perché il diverso fa così pausa? Ho sempre considerato gli altri una fonte di ricchezza, lo sconosciuto un’opportunità di imparare cose nuove, il diverso un modo per ampliare le mie vedute. Non mi importa che uno preghi Allah o creda solo nel Vecchio Testamento, non chiedo il sesso della persona amata e non giudico chi preferisce le patatine all’insalata. Forse perché anche io faccio parte di quegli “altri”, nella mia condizione di separata vengo comunque rinchiusa in una categoria che ad alcuni non piace, che viene criticata ed emarginata, guardata con sospetto o, peggio, con pietà, come se la fine di un matrimonio fosse una malattia da cui stare alla larga. Non amo gli estremisti di nessun genere e probabilmente in questa mia affermazione sono a mia volta estremista.
Il punto della questione, banalizzando molto gli ultimi eventi, è che le persone non riescono a stare bene, una vita tranquilla e in pace, godendo del proprio infastidisce chi si erge a Dio in Terra, convinto di avere la facoltà di decidere cosa è giusto e cosa no. Però, Signori miei, parafrasando una canzone del Gruppo di Lui “Nessuno è come Dio, nemmeno Padre Pio”.

 
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