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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

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Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si è arreso mai.
Per essermi sempre così vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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loy & altomare - il saggio, il fiume e il monte (1973)

Post n°4095 pubblicato il 14 Settembre 2015 da ottimistasempreecomu

 

Ieri sera, nel corso di una conversazione, mi son ritrovato a ricordare luoghi, ma anche sapori ed odori del mio paese, quello in cui ho trascorso infanzia, adolescenza e parte di gioventù...quello in cui son rimasti amici che non vedi e non senti mai, ma son pronti a starti accanto ad un cenno...

Il posto dove ho frequentato le elementari e le medie...ma soprattutto era il posto della mia libertà, quella di scorazzare in bicicletta, quella di uscire senza darsi appuntamento per ritrovarsi con gli amici...era il posto in cui mio nonno mi portava con sè in campagna, dove - in un capanno che sembrava l'abitazione dei sette nani - erano custoditi una minuscola zappetta, fatta su misura per me, con cui mi divertivo a zappettare...imparando però cose fondamentali come il valore di quesllo che si andava a fare...

Mio nonno...lo ricordo quasi vagamente...è morto che avevo dodici anni, ma di lui ricordo la cappa nera con cui si riparava quando mi riaccompagnava a casa (preferivo stare dai nonni, ovviamente)...me lo ricordo vecchio...perennemente vecchio, con il viso rugoso scavato dei nostri contadini...aveva fatto la grande guerra, ma non ce ne parlava mai: chissà quanto dolore deve aver visto! e sopportato!

Il mio paese...quello che mi ha insegnato ad attendere le stagioni giuste per avere i frutti, con pazienza, tenacia, fede...ad accettare le grandinate distruttive e ricostruire tutto...la solidarietà dei contadini che si dividevano tutto, all'occorrenza...

Ho visto - e ricordo ancora - donne e uomini disperarsi perchè la grandine aveva distrutto tutto il lavoro di un anno, ho visto le piccole bare bianche dei bimbi che volavano in Cielo - ed era purtroppo frequente - ed ho visto diluire questo dolore in un più grande bacino fatto di solidarietà...che non era esente da beghe e litigi, ma che sapeva distinguere le cose...

Ho avuto doni che le mie figlie purtroppo non hanno avuto: serenità, sicurezza, tranquillità...la possibilità di seguire l'ordine naturale delle cose: si semina in autunno, si raccoglie in estate, senza fretta...

 
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