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Post N° 820

Post n°820 pubblicato il 09 Marzo 2008 da ottimistasempreecomu

Ieri mi è capitato di vedere al TG una scena che mai avrei voluto vedere. Nel corso di un Comizio, Silvio Berlusconi ha strappato il programma della sinistra, in modo plateale. Mai avrei voluto vedere una scena di così aperta violenza. Mi ha ricordato di quanto poco inclini siamo alla democrazia, mi ha ricordato il “menefrego” di infausta memoria (quello dell’olio di ricino e dei soldati caduti in Africa e in Russia), mi ha ricordato i roghi dei libri, una catena devastante che va dal medioevo fino alla Germania nazista, mi ha ricordato che sotto il sorriso a 24 carati si cela la durezza del comando che non accetta confronti, non accetta dialoghi, non accetta sconfitte, non accetta di essere messo in discussione.

Non parlo qui come elettore di sinistra, quale io sono – sia pure moderato . Parlo da uomo del 2008, che dovrebbe essere il risultato ultimo di una storia dell’umanità che ha attraversato millenni, una storia che, dopo aver attraversato vicissitudini di ogni tipo, dovrebbe aver finalmente imparato la lezione…niente di tutto questo!

Strappando quel programma si è offeso due volte la civiltà. Una prima volta dimostrando il disprezzo per il lavoro altrui. Un programma è un concentrato di idee, giuste o sbagliate (e qualche riserva la ho anch’io su quello del PD) ma ha richiesto lo sforzo ed il lavoro di esseri umani, e per ciò stesso va rispettato, perché sintesi di un lavoro – ancorché secondo alcuni inutile. E un programma rappresenta un portato di idee contro le quali ci si deve battere con altre idee: quando lo si strappa, vuol dire che non ci sono idee da controbattere, ma slogan e violenza. E, strappare un programma in pubblico dà il senso di una violenza straordinaria laddove occorrerebbe confronto, insegna ai nostri figli che le idee contrapposte alle nostre sono carta straccia, che nessun rispetto è dovuto all’avversario….

...

E – spero che prima o poi se ne accorgano – ai temporanei alleati…

 
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