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Energia nucleare...nč a basso costo, nč indolore

Post n°1692 pubblicato il 17 Maggio 2010 da ottimistasempreecomu

L'estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell'energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell'EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia.

In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, Greenpeace ha realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.

La radioattività crea più povertà perché causa molte vittime. Ogni giorno che passa la popolazione locale è esposta alle radiazioni, circondata da aria avvelenata, terra e acqua inquinate. E intanto Areva fattura centinaia di milioni di dollari, sfruttando le risorse naturali di uno dei paesi più poveri dell'Africa. Areva si presenta come una società attenta all'ambiente, ma il Niger ci rivela una verità ben diversa.

Le analisi mostrano che in quattro casi su cinque la radioattività nell'acqua supera i limiti ammessi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante questo l'acqua viene distribuita alla popolazione. L'esposizione alla radioattività causa anche problemi delle vie respiratorie e non a caso nella regione delle miniere di Areva i tassi di mortalità legati a problemi respiratori sono il doppio che del resto del Paese. Inoltre, le ONG locali accusano gli ospedali, controllati da Areva, di aver nascosto molti casi di cancro.

La metà dell'uranio di Areva proviene da due miniere del Niger, paese che rimane poverissimo nonostante da oltre quarant'anni sia il terzo produttore di uranio al mondo. Il gigante dell'energia nucleare ha firmato un accordo per iniziare a scavare una terza miniera tra il 2013 e il 2014.

Greenpeace chiede che venga svolto uno studio indipendente in Niger, sulle miniere e le città circostanti, seguito da una completa bonifica e decontaminazione. Devono essere attivati i controlli necessari per garantire che Areva rispetti le normative internazionali di sicurezza nelle sue operazioni, tenendo conto del benessere dei lavoratori, dell'ambiente e delle popolazioni.
Risulta che gli scarti di lavorazione delle miniere vengano usati anche nella costruzione delle abitazioni, e lascio immaginare che grado di radioattività possano presentare, e che esista un progetto per utilizzarli anche nella costruzione di strade! Le miniere saranno esaurite tra una quindicina di anni, ed allora gli europei andranno via lasciando solo rifiuti radioattivi e morte.
L'Italia si sta preparando a costruire delle centrali nucleari da cui dovrebbe provenire energia a basso costo, ma mi viene da chiedere: da dove si andrà a prendere l'uranio necessario? La risposta è intuitiva, se pensiamo che la tecnologia prevista per le nostre è la stessa dei francesi! E a che prezzo? Saranno i francesi a fissarlo! E - tenuto conto che le riserve di minerale dureranno una ventina d'anni - secondo stime ufficiose - dopo che faremo? Senza considerare che i tempi di costruzione delle centrali si mangeranno da soli il tempo che ci separa dalla fine delle suddette riserve!
Ed infine, un'ultima annotazione: il governo del Niger è composto dalla solita giunta militare, arrivata al potere con un golpe: favorito da chi? e per favorire chi?
Poi urliamo quando dal Niger arrivano coi barconi in Europa!!!!

 
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ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 17/05/10 alle 20:27 via WEB
Si, possiamo scegliere! Protestando, unendoci ai presidenti di regione (credo tutti) che non permettono l'insediamento dei siti nei rispettivi territori, col voto, coi blog, con le lettere ai giornali, con la diserzione delle adunate di quegli esponenti politici visibilmente favorevoli...Non č molto, forse, ma puņ essere abbastanza! I politici sono sensibili al potere, e se scorgono che questo puņ essere loro tolto...
 
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