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Creato da: lully_rossa il 14/11/2005
Comunista, atea, femminista e zapatista. Ho tutto!
Post n°315 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da nacho4
"Il microcredito permette ai poveri e agli scalzi di accedere a una opportunità che di solito è esclusivo appannaggio dei ricchi. Accade così che quegli aspetti della società che sembravano rigidi, fissi e inamovibili comincino a diventare più fluidi, e attraverso lo sviluppo economico le persone si affranchino da tutto un insieme di ingiunzioni e regole". (Muhammad Yunus, Nobel per la Pace 2006) Mi piacerebbe sollevare la questione di l'idoneità o meno del capitalismo come mezzo di distribuzione della ricchezza, il cui mi sembra interessante sia dal punto di vista della filosofia della morale e dell'economia sia dal punto di vista economico strictu sensu..Tutti quanti sappiamo cos'è diventato oggi il capitalismo selvaggio è le sue conseguenze a volte direi criminose nei confronti dei più poveri ( il cui ha in se la questione della liberalizzazione dei mercanti internazionali che a mio avviso sarebbe la rivoluzione economica più importante dalla revoluzione industriale ma essendo ma essendo una questione più complessa la lascio li) ma adesso che siamo nella settimana della povertà, vorrei sapere cosa pensate in merito, se vi sembra il capitalismo, il mercato e la pedagogia economica nei confronti dei più poveri un percorso giusto per raggiungere l'obiettivo di eliminare la famme, la povertà e permettere che anche loro possano avere una oportunità. Grazie Muhammad, per mettere la tua intelligenza al servizio dei più poveri..Purtroppo oggi e più importante ipotizzare su teorie macroeconomiche astratte ed speculative per avere il nobel per l'economia..
Post n°314 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da lully_rossa
Per cominciare bene la settimana non c'è niente di meglio che una vicenda divertente, esilarante, ma si, anche un pò patetica. Dopo il famoso "bisturi" programma di Italia Uno condotto dall'ex presidente della camera Irene Pivetti, che, ricordiamo, regalava tette nuove, nasi dritti, e culi vuoti a persone che mai nella vita se lo sarebbero potuti permettere, un nuovo programma sta per andare in onda: "7 chili in 7 giorni". Non contenti di esser ormai divenuti i salvatori delle vedove e degli orfani (dei professionisti), i forzisti decidono di appropriarsi di una protesta di pannelliana memoria: lo sciopero della fame. Protagonista di questo nuovo capitolo nella triste storia del partito più lercio della storia della politica italiana è il portavoce di FI Sandro Bondi, il quale, resosi conto che così obeso fa schifo ha deciso di diventare bello come Re Silvio. Al motto di "il corpo è mio e lo dimagrisco io", Sandrino per protestare contro la riforma del sistema radiotelevisivo proposta dal Ministro Gentiloni e per servire meglio il suo padrone, ha così deciso di iniziare lo sciopero della fame. "Basta colesterolo alto, commenta. Inoltre sono anni che non riesco più a vedermi il pisello, si lamenta l'onorevole". E noi, ansiosi, attendiamo i risultati. Un blocco renale è sempre alle porte in questi casi. (Ma sarà Bondi o lo zio Fester?Umh, aspetta mi ricorda più bingo bongo)
Post n°313 pubblicato il 13 Ottobre 2006 da lully_rossa
"Nella notte buia e senza luna tutti i gatti sono grigi; gatto nero o gatto bianco, l'importante è che mangi il topo".
Post n°312 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da lully_rossa
LUCCIOLE VAGABONDE Noi siam come le lucciole Pallida luna soltanto tu Noi siam come le lucciole Se il nostro cuor vuol piangere Dedico questa canzone a tutti i "professionisti" che oggi a Roma hanno partecipato alla manifestazione contro il decreto Bersani.
Post n°311 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da lully_rossa
Colgo l'appello di Nacho per lasciare un pensiero in occasione della IV Giornata contro la pena di morte. Il tema di quest'anno è il fallimento della giustizia rappresentato dalle esecuzioni. Credo che chiunque dotato di razionalità e di capacità logiche normali comprenda che la pena di morte è prima di tutto un fallimento per i governi dei paesi che la applicano. E' una sorta di abdicazione alla possibilità di regolare la giustizia in maniera equa ma soprattutto efficace. E' un mostrarsi uguali a coloro che si vuol punire. Anzi. E' un mostrarsi peggiore di chi si vuol punire. Perchè un governo che decide di togliere la vita ad un cittadino ha minori giustificazioni del cittadino che ha sbagliato, avendo (uno Stato) gli strumenti per operare in maniera diversa. Ci sono crimini che ci fanno orrore, che evocano nelle persone "per bene" il male assoluto. I pedofili, gli stupratori sono un esempio. Di fronte a certi racconti a chi non è venuto in mente che qualunque punizione sarebbe stata troppo blanda per quei mostri e che solo la morte (inflitta possibilmente in maniera dolorosa) sarebbe stata la "giusta" punizione. Ma noi comuni cittadini, pieni di emozioni e di sentimenti contraddittori, possiamo anche permetterci di pensarlo. Tanto oltre non andiamo. Ma un governo non lo dovrebbe neppure ipotizzare perchè nel momento stesso in cui lo fa (vedi il caso della Polonia e del Perù) ha già fallito. Esiste un diritto inalienabile, che NESSUNO può toglierci: il diritto alla vita. Unico, non restituibile, il diritto alla vita non può esserci tolto anche perchè non ci può essere restituito. E di fronte ad un errore giudiziario? Sia bene inteso, la pena di morte va abolita senza se e senza ma, inpendentemente dall'innocenza o dalla colpevolezza del soggetto. Ma l'ipotesi dell'errore giudiziario (sempre alle porte in certi stati e con i cittadini di serie B) ci fa comprendere come la morte sia una via dalla quale non si può tornare indietro. La vita non è l'unico diritto importante; è importante anche il diritto alla libertà, ma quello è barattabile. Io Stato baratto il tuo diritto alla libertà con la sicurezza degli altri membri della comunità. Per questo, oltre a chiedere a tutti i blogger di scrivere anche solo un pensiero in occasione di questa giornata, invito, chi vuole fare qualcosa di concreto per lottare contro questa orrenda barbarie,a firmare la petizione al seguente indirizzo: http://www.abolition.fr/ecpm/french/petitionscoalitiongb.php?ref=23 Un mondo migliore sarà quello nel quale lo Stato sarà migliore di noi.
Post n°310 pubblicato il 06 Ottobre 2006 da lully_rossa
"Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali". Charles Darwin Per combattere il pericolo reale del diffondersi del crezionismo, per un mondo libero e fatto di gente libera. Perchè troppo spesso la religione insegna a sentirsi migliori degli altri. Buon fine settimana a tutte e tutti.
Post n°309 pubblicato il 04 Ottobre 2006 da lully_rossa
E' di qualche giorno fa la notiza che il parroco di Sulmona si sia rifiutato di celebrare la messa al funerale di un "divorziato". I fedeli, però, non l'hanno presa bene e hanno organizzato la rivolta contro il povero parroco che è stato addirittura scortato dai carabinieri fuori dalla chiesa per avere salva la pelle. Il parroco si difende dichiarando che l'ordine di non celebrare quella messa è giunto dall'alto, per la precisione, dal vescovo. E' scandaloso quello che è accaduto. Veramente vergognoso e incivile. Ma cosa avete capito? Mica mi sto riferndo al parroco e al vescovo, ma è ai "fedeli" imbizzarriti che mi riferisco. Il due religiosi, infatti, altro non hanno fatto che applicare correttamente le norme che regolano la loro fede, ovvero le norme del diritto canonico. In particolare vediamo che: l'art. 1141 del codice canonico recita: "il matrimonio rato e consumato non può essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa, eccetto la morte." Quindi, se ti sei sposato e hai trombato non puoi divorziare e quindi risposarti, per nessun motivo salvo che non ti crepa il coniuge. E' chiaro e semplice come concetto. Quindi abbiamo detto, non puoi farlo, è vietato, dunque è peccato. E ancora: Al capitolo II, nella sezione "A chi si devono concedere o negare le esequie ecclesiastiche", l'art. 1184 - § 1, punto 3, recita che si devono negare a "gli altri peccatori manifesti...". Ora, se il "matrimonio rato e consumato non può essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa" è evidente che contraddire questo articolo significa divenire peccatori, e pure manifesti. Specifica l'art.1185 dello stesso capitolo che "a chi è escluso dalla esequie ecclesiastiche, deve essere negata anche ogni messa esequiale". Più chiaro di così! In maniera del tutto corretta, quindi, il vescovo ha solo applicato le norme del diritto canonico, ovvero di quel diritto che stabilisce gli istituti della chiesa cattolica, i doveri, i diritti, insomma che disciplina tutto ciò che riguarda la religione cattolica e i suoi istituti. Detto questo, non questi due prelati, ma tutti gli altri che contravvenendo alle regole da loro stessi scritte e alle quali loro stessi hanno giurato fedeltà, sbagliano. Sbagliano quando consentono a un divorziato (peccatore) di far la comunione o di accedere a qualunque sacramento. Chi è cattolico e divorzia è un peccatore, ai peccatori non è concesso accedere ai sacramenti quindi il signore in questione non aveva alcun diritto di ricevere le esequie ecclesiastiche. Se le avesse volute sarebbe dovuto rimanere sposato con la sua precedente moglie, fino a che morte non li avesse separati. Questo prescrive la religione cattolica, questo va fatto. Quindi complimenti a questi due soldati di Cristo che hanno applicato pienamente le regole così come vengono prescritte. L'obbedienza, d'altronde, è una delle loro promesse all'atto del sacerdozio. A tutti voi, cattolichetti bigotti e ipocriti dico che se non vi piacciono le regole che la vostra religione impone, allora finitela di considerarvi cattolici e di rompere i coglioni a tutto il resto del mondo laico. L'infame ipocrisia del cattolico medio è degna di un popolo che non ha valori e che non ha ideali. Se i propri valori sono quelli del cattolicesimo allora si devono seguire, in silenzio e in obbedienza. Il loro degno rappresentante è l'on. Casini, figlio di noto padre ciellino, cattolico integralista, divorziato e risposato in chiesa. Ve lo dico con tutto il cuore: mi fate schifo!
Post n°308 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da nacho4
Gli assassini di donne son cosí attivi sia la estate che il resto dell'anno.Possono togliere la vita de una donna in qualsiasi momento,dopo averla sottomessa ad anni di tortura. A volte, dopo un intenso processo di dolore, d'isolamento, di profonda e di disorientamento e vergogna,la donna trova una via di uscita. Non è per forza una questione di valore poiché loro ce l'hanno, sia quelle che scappano delle mani di un torturatore sia quelle che muorono ammazzate nelle mani di un assassino. La violenza produce, tra gli efetti piu perversi, una alterazione traumatica nella pressa di decisioni ed estrazione di giudizi, sopratutto nelle persone sottomessa ad essa in modo sistematico.Quelle che ce la fanno a illuminare una via di uscita, lo fanno sommando il valore di tutte le donne a un attimo di lucidità. Questa illuminazione é il risultato della percezione che la uscita è possibile. Ma la percezione é il corollario di una combinazioen di fattori che é unica per ogni donna. A volte è osservare che i tuoi figli sono più in pericolo di quanto non lo fossero stati prima dinnazi al torturatore; altre volte e la conversazione con altra persona che ti decolpevolezza ne te fa sentire piccola. Alcuni assassini, dopo ammazzare la donna, cercano di ammazzarsi o lo consumano. Il suicidio di un agressore maschilista é interpretato come l'atto estremo che il vittimario usa per evitare la posteriore sanzione sociale ma in realtà violenza maschilista e fondata sulla dominazione poiché quasi tutti gli agressori ammazzano alle donne dopo essere stati mollati. L'agressore maschilista ha costruito il suo universo vitale attorno alla dominazione traumatica della donna. Hitler si ammazzó poiche vide che spariva il suo mondo di totalitarismo fanatico, non perche pensassi che si era sbagliato o temesse qualche giudizio. Il suicidio maschilista e una espressione in piú della dominazione sulla donna e la violenza su essa. A chi sembri troppo esagerata questa spiegazione, che pensi se non é troppo umiliare, coazionare, picchiare e terrorizzare alla donna che "ami". E farlo pr tanti anni, perche l'agressore pensa che la violenza che esercita é perfettamente applicata ed e leggittimato per dominare e sottomettere alla "sua donna". Assassinano per puro maschilismo e si ammazzano per la stessa ragione. ARTICOLO DI ANDRES MONTERO GÓMEZ, DELLA SOCIETÀ SPAGNOLA DI PSICOLGIA DELLA VIOLENZA. LA TRADUZIONE É MIA. Ritenersi femminista è tenere conto di questi problemi, non solo di stabilire la eguaglianza formale ma di fare una rivoluzione dei valori..Perche le donne siete il grande capitale di questo mondo!!! Non so cosa pensate in merito ma io credo che dietro le fredde statistiche, ci sia un grave problema ancora irrisolto...
Post n°307 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da lully_rossa
La discussione prende una bella piega, per questo vorrei riprendere qui alcune mie riflessioni. Premetto, per l'ennesima volta, che non voglio fare l'avvocato di Stalin. Sarei ridicola. Voglio però provare a capire se gli si può dare una nuova collocazione della storia, o se ancora deve sedere accanto a Hitler e Mussolini. Questo perchè ci son cose che io stessa ancora fatico a comprendere. Sarebbe semplice archiviare questa "scomodissima" vicenda. E vabbè, Stalin è stato un neo (grosso grosso però) nel passato sovietico. Di certo Stalin ha rinnegato il comunismo trasformandolo da sogno di libertà a incubo tremendo. Questo non possiamo perdonarglielo. Come non possiamo perdonargli tutti i morti. Ma siamo certi che, pur continuando a indicare Stalin come personaggio negativo ( e qui non cito il fatto che ha contribuito ad arrestare il nazismo, cosa che di fronte a quel che ha commesso, sbadisce parecchio), forse qualche posizione è da rivedere? Ma perchè, forse qualcuno si domanda, ci tengo così tanto a spostare Stalin dalla sua collocazione? In fondo, un dittatore lo era, un sanguinario pure, uno psicopatico forse, mica sta tanto male insieme agli altri due. Il motivo per cui voglio provare a farlo sarà chiaro in seguito. Il mio quesito è: la motivazione che porta un individuo a compiere una determinata azione conta qualcosa nella valutazione che noi facciamo di quella azione e di chi l'ha compiuta? I morti innocenti sono tutti uguali. Per noi persone civili si intende. Detto questo però nella valutazione di personaggi che hanno mutato i destini del mondo, come appunto Hitler e Stalin, forse occorre qualche analisi in più. Come scrivevo a Nacho, c'è differenza tra il conquistare un paese perchè altrimenti lo conquisterà il tuo nemico oppure conquistarlo per depredarlo delle sue risorse o nell'intento di conquistare quello e tutti gli altri nel mondo? C'è differenza tra l'uccidere tutti coloro che appartengono a una categoria (nella quale tu gli hai messi), ad esempio sono ebrei, oppure ammazzare o rinchiudere tutti coloro che non la pensano come te e costituiscono quindi un pericolo per il tuo "governo"? C'è differenza tra l'eliminare un individuo per quello che è, indipendentemente da quel che fa o pensa, o eliminare chi si pone tra te e il perseguimento dei tuoi fini di potere (e che quindi per te è un pericolo)? Assimilare gli intenti di Hiter e Stalin è corretto oppure è un mettere nello stesso calderone fatti, certamente gravi e orrendi allo stesso modo, ma comunque con motivazioni differenti? E ripeto, insisto con questo quesito solo perchè di Stalin e di Hitler stiamo parlando. Due uomini che hanno condizionato decenni di storia, la vita di tante donne e uomini, due esseri che vorremo non fossero mai esistiti. E noi comunisti non ci dobbiamo forse un pò di chiarezza?
Post n°306 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da lully_rossa
Il Bau-Bau nell'immaginario collettivo è il mostro che viene di notte e ti porta via. 1961-1975 Guerra del Vietnam, sotto i presidenti americani Eisenhower, Kennedy, Johnson e Nixon, comincia in sordina una delle guerre più feroci che l'America ricodi. Il culmine di questi 14 anni di morte inizia però il 2 agosto 1964, quando, secondo fonti statunitensi, una nave nord vietnamita aprì il fuoco contro la USS Maddox. Dovettereo passare sette anni per scoprire che era una menzogna, quell'episodio non c'era mai stato. La guerra del Vietnam costò 2 milioni di morti e conseguenze a lunghissimo termine su un territorio (grande quanto l'Italia) nel quale furono scaricati più esplosivi di quanti ne furono utilizzati durante la II Guerra Mondiale su tutti i fronti e per l'enorme quantità di defoliante chimico. 11 settembre 1973: un colpo di stato in Cile porterà all'uccisione del Presidente Allende e a decenni di dittatura sanguinaria. L'ideazione, l'organizzazione e il sostegno economico di tale orrore fu del presidente amiricano Nixon. Con Pinochet furono migliaia gli oppositori torturati e uccisi o "scomparsi". 20 marzo 2003: Gli USA dichiarano guerra al dittatore Saddam Hussein affermando che quest'ultimo è in possesso di armi di distruzione di massa. In seguito si scoprì che non era vero e che questo era solo il pretesto per occupare l'Iraq. Ma quella guerra, che dura tutt'ora, ha già fatto 100.000 morti, solo tra i civili. Mi fermo qui. Mi sembra che già ce ne sia abbastanza. Dicevamo prima che Stalin è un mostro (tant'è che viene citato insieme a due dei peggiori dittatori che la storia recente ricordi), ma Johnson o Nixon o Bush no.Ma qual'è la differenza? Da una parte c'è un dittatore che nel suo paese ha ammazzato molti dei suoi oppositori, che ha messo a tacere tutte le voci dissonanti, che ha invaso e conquistato paesi che non volevano divenire comunisti. E dall'altra parte? Ne abbiamo tre che si sono macchiati esattamente degli stessi crimini: hanno ucciso tutti coloro che pensandola in maniera diversa (Allende) potevano essere un pericolo per i loro affari economici, hanno invaso paesi, dietro effrmazioni false, che non volevano essere invasi (Vietnam e Iraq). Sono stati, e sono ancora, la causa mi milioni di morti. Mi dite per farvore dove sta la differenza?
Post n°305 pubblicato il 29 Settembre 2006 da lully_rossa
Post n°304 pubblicato il 28 Settembre 2006 da lully_rossa
La sinistra è cosa buona e giusta, la destra no. Questo lo sappiamo, questo è universalmente riconosciuto. Lo dice la storia. I termini destra e sinistra, infatti, sono riconducibili alla Rivoluzione Francese quando, nel 1789, il re convocò in una assemblea le tre classi sociali allora presenti : nobiltà, clero e terzo stato (chiamato così appunto perchè era terzo e quindi ultimo nella gerarchia delle classi) ovvero il popolo. L'assemblea si divise tra coloro che si sedettero alla destra del presidente dell'assemblea, e che rappresentavano la parte conservatrice e favorevole al mantenimento dei poteri monarchici, e coloro che si sedettero alla sinistra del presidente, che rappresentavano la parte più rivoluzionaria e innovatrice. Nel corso dei secoli i due termini hanno continuato a significare becero conservatorismo dei privilegi dei potenti, il primo; istanze democratiche di libertà ed innavazione, il secondo. E' sufficiente guardarsi intorno per osservare che, ovunque ci sia la destra al potere, esiste un dislivello tra i pochi che detengono potere e ricchezza e i tanti che fanno fatica a sopravvivere. Contemporaneamente è anche evidente come, laddove vi è un governo illuminato di sinistra, queste diseguaglianze siano notevolmente attutite, fino a scomparire completamente per arrivare a una uguaglianza sociale ed economica, nel caso di un regime comunista. Quindi, ingiustizia a destra, giustizia a sinistra. La scelta, dunque, di far parte di uno o dell'altro schieramento presuppone anche una visione del mondo completamente diversa. A destra avremo un individuo egoista e interessato esclusivamente al proprio conto in banca e al mantenimento dei propri privilegi, a sinistra un individuo che, indipendentemente dalla propria posizione sociale e/o economica, è maggiormente interessato a vivere in un paese nel quale le differenze tra i cittadini sono ridotte al minimo. I cinque angoscianti anni appena trascorsi ci mostrano un recentissimo esempio di cosa singifichi essere governati dalla destra, secondo lo schema classico infatti abbiamo avuto:pochi =tutto, gli altri =nulla. Andando indietro di qualche decennio, ci è sufficiente ricordare l'esperienza fascista di mussoliniana memoria per riconoscere che la destra è sempre rigorosamente male. Ispirandosi alla politica dell'egoismo, della prepotenza del forte sul debole, della prevalenza dei pochi sui molti, è ovvio che l'accolita di destra sarà un certo tipo di persona. Innanzi tutto sarà ignorante. Non se la prendano i lettori di destra, intendo dire che ignora. Ignora ad esempio la storia. Ignora che cosa accada al suo vicino di casa che non ha la possibilità di mangiare o di mandare i propri figli a scuola. Lui ignora tutto quel che accade intorno a lui, poichè è esclusivamente interessato a controllare quel che accade sul suo conto in banca. Ignorando, purtroppo, è anche portato a esprimere molto spesso delle opinioni assolutamente non fondate sui fatti. Il destro è, molto spesso, in malafede. E d'altronde, come può una persona che si ispira ad una teoria politica che giustifica le divisioni in classi, e anzi, le vuole fortemente (vedi riforma della scuola dell' ex ministra Moratti) non esserlo? E ancora, distorcerà i fatti a suo uso e consumo (vedi le tabelle di Tremonti che tanto ci hanno provocato attacchi di risa convulsive a Ballarò). Ma soprattutto, e questa è una caratteristica che li riporta alla loro origine (queli che si sedettero a destra furono i più conservatori ovvero coloro che volevano il re), sono servi del potere. Mai nei cinque anni passati ho letto o sentito da parte loro una cirtica verso il loro re Silvio. Mai una legge varata dall'allora governo ha fatto storcere loro il naso. Andava tutto bene. Quel che faceva Silvio andava bene. Questo perchè le caratteristiche su menzionate (ignoranza ed egoismo) non consento loro di ragionare valutando, di volta in volta, se sia giusto o meno quel che il Governo decide di fare. L'elemento, della malafede, li porta ad attribuire a noi questa caratteristica. Ora, qualche diffettuccio lo abbiamo anche noi (vedi uno spiccato senso di superiorità intellettuale e una presunzione a volte eccessiva), ma proprio quello di non esercitare critiche sui "nostri", questo proprio non ci appartiene. Dalla famosa "autocritica" di Occhetto (mortacci sui!), alle sollevazioni della maggioranza degli elettori di centrosinistra nei confronti del provvedimento dell'indulto, tutto dimostra il contrario. Basta fare un giro per i nostro blog per leggere critiche, a volte molto pesanti, verso l'attuale governo e alcune delle scelte che sta facendo. Affermare che, se domani si dovesse votare noi rivoteremo Prodi & C., non significa che tutto quello che fanno Prodi & C. ci piace, ma che sceglieremo un governo che perlomeno non cerca di scardinare le basi democratiche del nostro ordinamento. Sceglieremo dei rappresentanti che, oltre ai loro interessi (e su questo non ci piove), ogni tanto pensano anche ai nostri. Io sono comunista, e questo governo non mi piace. Tuttavia lo sostengo, non perchè mi piace, ma perchè l'alternativa non è nemmeno da prendere in considerazione.
Post n°303 pubblicato il 26 Settembre 2006 da lully_rossa
Silvia Baraldini è LIBERA! Oggi, grazie all'indulto, è stata scarcerata. Una vicenda assurda e agghiacciante quella di Silvia. La vicenda ebbe inizio nel 1983 quando fu arrestata insieme a vari esponenti del suo gruppo,"19 maggio" e dei Black Panther Army, un movimento di lotta aramata che si batteva per i diritti dei neri. La Baraldini venne arrestata e poi incriminata sulla base della legge "Rico" secondo la quale chiunque faccia parte di un gruppo ritenuto sovversivo, è responsabile dei crimini commessi anche da uno solo dei membri del gruppo stesso. Sulla base di questa follia legislativa la Baraldini viene incriminata e condannata a 20 anni per associazione sovversiva, 20 anni per concorso in evasione (si tratta dell'evasione di Assata Shakur, il leader dei BLA, che avvenne in modo non violento. Infatti due guardie vennero tenute in ostaggio e poi subito rilasciate), 3 anni per ingiuria al tribunale, ovvero per essersi rifiutata di indicare i nomi di tutti gli altri esponenti del movimento "19 maggio". In cambio della soffiata, le fu offerta, oltre a tantissimi soldi, anche la libertà. La scelta di non tradire le costerà, oltre a una condanna pesantissima, anche la traduzione nel carcere di massima sicurezza di Lexington e l'inasprimento delle sue condizioni detentive. Se anche oggi ci giunge la bellissima notizia della liberazione di Silvia, non possiamo non pensare che la Compagna Baraldini è stata ingiustamente incarcerata per 23 anni. Non possiamo non pensare che la nostra degradante sudditanza nei confronti degli USA, non ci ha permesso di lottare perchè Silvia venisse immediatamente liberata, facendo di noi dei boia. Non possiamo non pensare che Silvia non avrebbe dovuto scontare nemmeno un'ora di carcere. Compagna io e tanti altri, siamo orgogliosi di poterci definire, come te, comunisti. Perchè sappiamo cosa sia la dignità, cosa sia un ideale, cosa sia la lealtà verso i compagni. Grazie per essere quello che sei.
Post n°302 pubblicato il 26 Settembre 2006 da nacho4
Otto per MilleCOSA SIGNIFICA “OTTO PER MILLE”? Con il Concordato del 1929 lo stato italiano si impegnò a pagare direttamente lo stipendio al clero cattolico, con il meccanismo della congrua. Ritenendolo datato, nell’ambito delle trattative per il “nuovo” Concordato si decise un nuovo meccanismo di finanziamento alla Chiesa cattolica, solo in apparenza più democratico e trasparente in quanto allargato alle altre religioni: lo stato decideva di devolvere l’8 per mille dell’intero gettito IRPEF alla Chiesa cattolica (per scopi religiosi o caritativi) o alle altre confessioni o allo stato stesso (per scopi sociali o assistenziali), in base alle opzioni espresse dai contribuenti sulla dichiarazione dei redditi. IL TESTO DELLA LEGGEL’otto per mille è normato dalla legge 222/85. COME FUNZIONA IL MECCANISMO?Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane. In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo assomiglia di più ad un gigantesco sondaggio d’opinione, al termine del quale si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi. Come se non bastasse, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse. Alcune confessioni, più coerentemente, lasciano allo Stato le quote non attribuite, limitandosi a prelevare solo quelli relativi ad opzioni esplicite a loro favore: cosa che NON fa la chiesa cattolica, ottenendo un finanziamento quasi triplo rispetto ai consensi espliciti ottenuti a suo favore. ECCO PERCHÉ È IMPORTANTE COMPILARE QUESTA SEZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI. Qualora il contribuente non sia tenuto alla presentazione della dichiarazione, può comunque effettuare ugualmente la scelta della destinazione dell’8 per mille consegnando il CUD in una busta chiusa agli enti preposti alla raccolta (poste, banche etc…). LA DISTRIBUZIONE DEL GETTITOIl Ministero delle Finanze, già restio a fornire statistiche in merito (comunica i dati alle sole confessioni religiose, che ne danno notizia con estrema riluttanza), è peraltro estremamente lento nel diffondere i dati. Le ultime comunicazioni ufficiali e definitive si riferiscono incredibilmente alle dichiarazioni dei redditi del 2001 (redditi 2000). Questa la distribuzione: 87,25% Chiesa Cattolica10,28% Stato1,27% Valdesi0,42% Comunità Ebraiche0,31% Luterani0,27% Avventisti del settimo giorno0,20% Assemblee di Dio in ItaliaVa notato che, in tale occasione, su oltre trenta milioni di contribuenti solamente il 39,62% ha espresso un’opzione, solo il 34,56% della popolazione, quindi, ha espresso una scelta a favore della Chiesa cattolica. Per dare un’idea dell’enormità della cifra corrisposta grazie a questo meccanismo, la Conferenza Episcopale ha disposto nel 2004 di contributi per 936,5 milioni di Euro. COME VENGONO SPESI QUESTI SOLDI?
L’Associazione per lo Sbattezzo ha lanciato da diversi anni un’iniziativa per l’obiezione fiscale: maggiori informazioni sul loro sito. L’UAAR ha anch’essa più volte criticato e chiesto modifiche alla normativa: resta il fatto che un cambiamento è fattibile solo attraverso una modifica della legge. ALTRI CONTRIBUTI STATALI ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Per un quadro di insieme vai al documento Quanto costa allo stato il finanziamento della chiesa Cattolica, di Marcello Vigli, presente sul nostro sito. Nell’ambito del Decreto Fiscale collegato alla Legge Finanziaria 2006, il Parlamento ha introdotto l’esenzione ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) per gli immobili adibiti a scopi commerciali per la Chiesa (ulteriormente estesa alle associazioni no-profit). Secondo stime dell’ANCI, il provvedimento avrebbe comportato minori entrate per i Comuni nell’ordine di 700 milioni di Euro. Il d.l. 223 del 4 luglio 2006 ha successivamente eliminato tale esenzione. La sua formulazione («Attività di natura esclusivamente commerciale»), tuttavia, di fatto vanifica il provvedimento e mantiene in vigore tale privilegio: è infatti sufficiente che all’interno dell’immobile destinato ad attività commerciale si mantenga una piccola struttura destinata ad attività religiose. CINQUE PER MILLECon la dichiarazione dei redditi 2006 il governo ha introdotto una nuova possibilità: la destinazione del cosiddetto “Cinque per mille” del gettito IRPEF (completamente indipendente dall’Otto per mille). Nato in origine per finanziare la ricerca scientifica, si è poi inopinatamente allargato ad altri scopi. In breve, il funzionamento è questo:
A questo avrei dovuto farmi ordinare prete!!!! Che ridere mi viene quando sento che la chiesa che vuole "autofinanziarsi", ma non pagava L'IVA fino a quest'anno (in Spagna), non vuole piu stanziamenti statali di soldi (ma li prenderà adesso dei contribuenti, aumentado l'aliquota fino al 0,7 delle tassse di ogni fedele catolico, ancora spagna), e non diciamo che cazzo fanno con i soldi provenienti delle donazioni, donazioni nella messa.. La cosa piu vergognosa e che la chiesa ha l'apanaggio dell'opera soziale nel mondo, come se non ci fossero le ong..La prossima puntata farà riferimento a questa distrazione dei soldi pubblici per pagare i capricci di questa gentaglia..Premetto che mi fanno schifo tutte le religioni, cominciando dall'islam, la religione catolica e cosi via ma sembra di capire che non abbiamo capito niente dell'ilustrazione , la cultura e la laicità..
Post n°301 pubblicato il 26 Settembre 2006 da lully_rossa
Un simpatico messaggio di una sottospecie di essere vivente (e spero presto morente), da me prontamente cancellato, sia per l'inutilità del contenuto e sia perchè si sa che noi comunisti pratichiamo la censura, mi ha indotto a dare una breve ma esaustiva spiegazione del perchè oggettivamente le femmine di destra si possono senza dubbio alcuno, definire delle vacche. Il cercopiteco su citato si è infatti irritato perchè nel mio precedente post ho svelato la vera natura delle femmine della sua specie. Poichè in questi casi più delle parole hanno potere le immagini, vi offrirò una brevissima ma esaustiva carrellata di onorevoli femmine fasciste . Onorevole Mussolini Alessandra, Alternativa Sociale, qui ripresa durante una seduta parlamentare...o una sdraiata parlamentare???? Sempre l'onorevolissima Mussolini Alessandra mentre rivede in chiave moderna il "Manifesto della Razza", opera incompiuta (nel senso che non comprese a suo tempo negri e islamici) del famoso nonno Mussolini Benito. Notare la concentrazione estrema per lo sforzo immane che la porta anche a una copiosa sudata. Onorevole Santanchè Daniela, Alleanza Nazionale, mentre saluta con affetto i camerati accorsi numerosi nella speranza di partecipare alla mungitura. Onorevole Carfagna Mara, neoeletta di Forza Italia, mentre espone il suo programma: "combattiamo l'osteoporosi, più latte per tutti", è il suo slogan. E lei, da brava vacca, ha già cominciato da tempo la distribuzione. Prossimamente, per par condicio, provvederò a una breve ma sempre esaustiva carrelata di buoi detti anche "maschi di destra".
Post n°300 pubblicato il 25 Settembre 2006 da lully_rossa
Io ho una catenina con un ciondolo un pò particolare: la falce e il martello. Questa catenina a me è molto cara per due motivi: prima di tutto per chi me l'ha regalata (che l'ha anche disegnata e fatta realizzare dall'orafo) e secondo per ciò che rappresenta. La indosso orgogliosamente, consapevole di ciò che quel simbolo ha rappresentato per l'umanità e rappresenta ancora per tante persone. Da sempre so cosa la gente pensa dei comunisti. In particolare poi in questi ultimi anni nei quali la parola viene sempre più utilizzata con un'accezione negativa. Privazione dei diritti, della libertà, di avere e accumulare...insomma tutto ciò che ci hanno fatto credere. Nonostante ciò, io porto con orgoglio la mia catenina. In certi luoghi, ad esempio a lavoro, la devo tenere nascosta ma a me basta averla con me. In quasi qualunque altro luogo la indosso nella maniera più naturale. Ma non sono "naturali" gli sguardi della gente. E si, perchè sapete, se mi vedeste, io non ho affatto l'aria da "comunista", no no, sembro una persona "normale". Infatti mi lavo, non vado in giro con i capelli rasta, non porto gonnelloni o jeans stracciati, e non ho mai avuto la maglietta del Che (eh si, perchè questa è l'idea che la massa ha dei militanti comunisti). Tutto il contrario. Potrei tranquillamente sembrare una mite cittadina di centrosinistra. Impossibile certo confondermi con una vacca del centrodestra: non porto le meches nè il capello cotonato e sempre in piega, non ho le unghie finte con i disegnini sopra che tanto ora si usano, ma soprattutto non ho la borsetta abbinata alle scarpe (questo da solo basta!). Per questo motivo quando qualcuno mi avvicina tanto da scorgere la catenina accade qualcosa. La persona trasfigura. Si, la prima cosa che muta è lo sgurdo: occhi sgranati, inizialmente sinceramente stupiti poi inorriditi. La bocca si apre leggermente come per far uscire un "ohhh"...per poi richiudersi immediatamente e mutare in un ghigno molto particolare...gli angoli della bocca vanno verso il basso e le labbra si serrano come se non dovessero aprirsi mai più. Qualunque cosa la persona stesse dicendo, smette, si interrompe, balbetta quasi. Insomma, perde il filo del discorso. Da quel momento cade qualunque possibilità di continuare il discorso, fosse anche l'indicazione di una strada. La persona passerà il resto del tempo a fissare quel ciondolo come se volesse tenerlo sotto controllo, come se potesse improvvisamente aggredirlo, prendendo vita propria. Avete presente quando noi donne abbiamo la sfortuna di incontrare quel genere di maschio che mentre parla con te ti fissa le tette? Ecco, più o meno l'insistenza con la quale lo sfortunato fissa il mio ciondolo è quella (la finalità però è molto diversa)! Infine l'ignaro mostra una gran fretta di andar via, e nel più breve tempo possibile se la svigna e, immagino, in cuor suo sente d'aver scampato un grosso pericolo. Ora, io l'ho voluta buttare un pò sullo scherzo, mettendo l'accento sull'aspetto divertente del discorso, ma se mi fermo un attimo a riflettere, di divertente non c'è proprio nulla. La falce e il martello sono un simbolo di libertà e di giustizia. Sono la realizzazione di un sogno. Sono la speranza di libertà per tutti gli oppressi del mondo. Oggi, nell'immaginario collettivo, sono divenuti l'opposto. Non voglio ora entrare nel discorso in maniera profonda, questo post non lo consente. Voglio solamente dire che io continuerò a credere in quell'ideale, continuerò a credere in quel simbolo, continuerò a portare orgogliosamente la mia catenina con la speranza e la voglia che un giorno ricominci a splendere nel cielo il sole dell'avvernire. Viva il comunismo, Viva la libertà!
Post n°299 pubblicato il 18 Settembre 2006 da lully_rossa
Sono incazzata come un bufalo. Per questo motivo probabilmente queste mie righe saranno confuse e disordinate. A canale cinque oggi c'è l'ennesimo maledetto reality. Ma se di tutti gli altri che da anni ormai ci propinano si poteva ridere, o piangere a seconda dell'effetto su ognuno di noi, di quello cominciato oggi NO!!! Si tratta di Reality Circus. Qual'è la novità? Un gruppo di vips o mai stati vips o ex vips o ex sportivi che cercano una nuova occupazione, cerca di conquistarsi qualche comparsata per i prossimi mesi nei programmi delle reti nazionali. Solito copione. Ma qui c'è un elemento che fa di questo reality il peggiore, il più schifoso, il più lercio, il più disumano, il più antieducativo, insomma quello da BOICOTTARE! Ciò che fa di questa spazzatura della tv un letamaio è l'uso delle tigri. Il Circo a me non piace, non mi piacciono i fenomeni da baraccone, non mi piacciono i clown, non mi fanno ridere, non mi piacciono i contorsionisti, mi fanno senso. Ma l'uso degli animali nei Circhi mi fa schifo. Mi fa schifo e mi fa rabbia che animali nati per attraversare terre sconfinate vengano ridotti in schivitù, chiusi nelle gabbie senza aver mai commesso alcun reato, che debbano essere ridotte a pupazzi senza dignità. Io scriverò una email di protesta alla Endemol, a canale cinque e a barbara d'urso. Per favore fatelo anche voi, sono poche righe che prenderanno pochissimo del vostro tempo. E esortate le persone che conoscete a farlo. Protestiamo per l'uso degli animali nei circhi perchè è una pratica barbara e incivile che le associazioni animaliste cercano di combattere da anni e che con questa grande pubblicità in tv avrà una nuova legittimazione. Boicottiamo Reality Circus, boicottiamo un programma che vede reclusi,oltre alle mezze calzette di sempre, anche chi non ha scelto di esserlo. Per favore, fatelo. Grazie.
Post n°298 pubblicato il 14 Settembre 2006 da lully_rossa
Le perizie sembrano confermare i racconti di Maria, la piccola bimba bielorussa nascosta dai genitori italiani per evitare che torni nel luogo in cui da anni viene sottoposta a violenze sessuali, torture, sevizie fisiche e psicologiche. E' noto che negli orfanotrofi dei paesi dell'est i piccoli ospiti subiscano ogni tipo di sevizia. E' sufficiente aver letto qualcosa, o per i più "fortunati" di essere venuti in contatto direttamente con questa realtà, per sapere che quei luoghi sono per i piccoli orfani dei veri e propri laeger. Non mi stupisce dunque questa storia. Mi stupiscono invece alcune cose. Positivamente mi stupisce che questa coppia italiana abbia deciso di non chiudere gli occhi, di non serrare le orecchio di fronte ai racconti della piccola, ma ha invece deciso di comportarsi come qualunque bravo genitore di comporterebbe: ha guardato seppure con dolore, ha ascoltato seppure con angoscia. Perchè i veri genitori dovrebbero avere come unico scopo quello di far sentire sicuri e amati i propri figli. Mi colpisce in maniera negativa per non dire che sono fortemente indignata e schifata, l'atteggiamento di tutti quei pseudo-genitori che sono in attesa di adottare un pupazzo bielorusso, e che reputano questa vicenda, non una vicenda che nella sua tragicità ha un germe di speranza, bensì un rischio che il governo bielorusso (governo di grande grande responsabilità...) blocchi le adozioni verso l'Italia. Io non credo che un essere umano degno di tale nome possa affermare che a differenza di quei delinquenti che nascondono Maria loro sono persone serie. Nel TG3 Regionale oggi ho assistito ad alcune agghiaccianti interviste di individui loschi e senza scrupoli che condannavano senza appello il comportamente irresponsabile di questi due signori che si riutavano financo di rispedire la piccola Maria nel suo laeger. Cosa c'è c'è dietro un discorso così allucinante? Forse che non si possono "sacrificare" tanti bambini in attesa di adozione per "colpa" di una sola? Che vale la quantità? No, io credo che queste persone stiano solo dimostrando di non essere affatto dei genitori. Perchè un genitore deve essere genitore di tutti i bambini del mondo. Perchè non esiste un bambino che vale più di un altro. Queste persone vogliono solamente dei bei pupazzi che servano loro a colmare un vuoto. Non voglio dei figli. Perchè se vuoi dei figli, se ami i tuoi figli, ami tutti i figli del mondo. E non può esistere che di fronte a una vicenda tanto drammatica il tuo cuore non sanguini per il dolore di ciò che questa piccola bimba ha subito nella sua breve ma tormentata esistenza. Sono disgustata. Sono triste. Ma sono felice perchè per ora Maria è al sicuro.
Post n°297 pubblicato il 13 Settembre 2006 da lully_rossa
Il teorema del salario (TdS) afferma che gli uomini di cultura non potranno MAI guadagnare tanto quanto gli uomini d'affari. Il teorema si può dimostrare risolvendo una semplice equazione.
E' noto che: Potenza = Lavoro/Tempo
Anonimo
Post n°296 pubblicato il 13 Settembre 2006 da lully_rossa
"Il sogno di una persona sola rimane un sogno...quello di tante persone insieme è la realtà che comincia". Subcomandante Marcos
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