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Citazioni nei Blog Amici: 47
 

QUELLO CHE NON TI HO DETTO MAI

Non ti ho detto mai
veramente quello che tu sei per me
è difficile spiegare quello che
ti riempie gli occhi e il cuore
e dà senso alla tua vita.
Nessun uomo, sai
e nessuna donna può dividerci
è una palla di cemento oramai
questo nostro sentimento
che stringiamo tra le dita.

Questi giorni sai
belli o brutti sono sempre belli e noi
siamo pieni di incertezze ma ci sei
con le tue carezze, tu...
A volte in mezzo al mare anche noi
rischiamo di affogare dentro ai guai
ci sappiamo consolare, come sai
rimanendo lì distesi
ad occhi chiusi
ad una nuvola appesi.

Io non so se poi
il destino avrà un suo ruolo su di noi
tale da riuscire a separarci o no
ma io prego sin da adesso
che il futuro sia lo stesso.

Ma se un bivio un dì
ci aspettasse per dividerci così
che restassimo da soli
tu già sai che vivrei per aspettarti
io ti proteggerei lo sai
con il vento piano ti accarezzerei
con il primo raggio io ti sveglierei
ed io spero di saperti
lì con qualcuno, che possa amarti.

 

 

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DONNE...

Post n°278 pubblicato il 02 Giugno 2008 da zingiber
 

Mi trovo da qualche tempo a co-moderare il forum "Amore criminale", aperto grazie all'iniziativa di Sissyna_.
E' un forum che tratta della violenza subita dalle donne ad opera dei loro fidanzati, conviventi, mariti, e leggendo le varie testimonianze, non riesco ad evitare di chiedermi come da ambo le parti, si possano porre in essere meccanismi così perversi, così malati, tanto da risultare difficile sganciarsi, uscirne.
Molte volte, troppe, anche se fosse una sola, la donna ci rimette anche la vita.
E' notizia di pochi giorni fa, il ritrovamento nel "mio" lago, quello della foto precedente, del cadavere di una donna, ivi gettata dal marito dopo averla uccisa soffocandola.
Ma quello che ancora più mi sconcerta e mi disgusta, è come molte persone, uomini, soprattutto (non voglio generalizzare, ma alcuni sono veramente delle "bestie"), plaudono a questi comportamenti, giustificandoli, asserendo che le donne in questione "meritano" tutto quanto capita loro.
Come si può affermare una cosa del genere? Come si può pensare che la violenza sia giustificata, fino al suo atto estremo, la morte??

Commenti al Post:
AbrahamVanElsing
AbrahamVanElsing il 02/06/08 alle 12:19 via WEB
...sconcertante...
:(
 
 
zingiber
zingiber il 02/06/08 alle 14:09 via WEB
E' vero. E' sconcertante, ma è la realtà.
Le donne che finiscono in questa spirale di violenza, arrivano loro stesse a legittimare e a giustificare i comportamenti dei loro aguzzini, convincendosi di essere loro stesse la causa delle punizioni a loro riservate, magari per sciocchezze.
Grazie di essere passato di qui. :o)
 
   
AbrahamVanElsing
AbrahamVanElsing il 02/06/08 alle 19:23 via WEB
mi piace il tuo blog, te lo avevo detto che sarei tornato :)
 
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 02/06/08 alle 12:33 via WEB
Alcuni uomini vivono secondo me in preda ad una sub cultura secondo la quale la donna è davvero un oggetto e quindi una proprietà. Credo comunque che certi gesti disperati siano frutto anche di devianze e squilibri mentali. E' tremendo, ed i casi aumentano a dismisura. Verrò sicuramente a leggere qualche topic del Forum. Sereno lunedì, Stella.
 
 
zingiber
zingiber il 02/06/08 alle 14:15 via WEB
Io credo che questa sub-cultura non sia retaggio solo degli uomini, ma anche delle donne. Nel senso che se è vero che molti uomini considerano le donne alla stregua di un oggetto, è pur vero che ci sono anche donne che si lasciano trattare così.
Più che di devianze mentali, credo siano il frutto di "imprintig" sbagliati, di traumi subiti nell'infanzia e nell'adolescenza. Ma non sono psicologa, e la mia è solo una mera opinione personale.
Ho comunque impedito a chi ruota intorno ai miei figli (maschi) di dire loro frasi come: "non piangere come una femminuccia", o "devi essere forte come un uomo", e via dicendo. Ed io, "vittima" di continue "angherie" psicologiche per anni e anni, ho finalmente deciso di sganciarmi da questo circolo vizioso otto anni fa, riuscendo a portare a termine la cosa da poco più di 4 anni, quando mi sono separata.
Mi farà piacere se verrai a trovarci sul forum, apportando anche il tuo contributo.
Katia
 
globy.rosso
globy.rosso il 02/06/08 alle 14:43 via WEB
..purtroppo in certe cose siamo ancora..all' anno zero..!!..e se solo le donne avessero combattuto battaglie..un po più serie..!!!..mah...
 
 
zingiber
zingiber il 02/06/08 alle 15:11 via WEB
Già. Ma credo che il guaio vero sia che questi uomini violenti, sono pur sempre figli di donne che li educano, e che, evidentemente, danno loro messaggi sbagliati. Così come li danno sbagliati alle figlie.
Quando ho detto a mia madre che intendevo separarmi, lei mi disse: "Lavora, non beve, non ti picchia, cosa vuoi di più? Hai due figli, DEVI pensare a loro". Tralasciando ovviamente il fatto che in 15 anni di matrimonio ho sempre contato meno del due di picche, che ha comprato una casa senza il mio consenso, che per lui la famiglia non ha mai contato nulla, che aveva l'amante... e via dicendo.
 
   
globy.rosso
globy.rosso il 05/06/08 alle 07:09 via WEB
..certo siamo tutti figli di donna..!!..ma purtroppo ci sono tantissimi figli di..buona donna..anche se io credo che la violenza ..sia nel DNA del maschio..!!!..mai sentito di violenza su uomini..???..per il resto cose troppo personali per aprire bocca..solo ..un mi dispiace..!!!..ciao..
 
friz59
friz59 il 02/06/08 alle 20:13 via WEB
incredibile e comunque al di là di tutte le chiacchiere televisive e mediatiche, come peraltro è evidenziato da una indagine che ho messo ne mio blog tempo fa, l'80% delle violenze avviene appunto fra le mura domestiche...altro che extracomunitari e balle varie !! Baci Fiore
 
 
zingiber
zingiber il 03/06/08 alle 09:00 via WEB
Vero è che la violenza sulle donne si esprime maggiormente ad opera di persone conosciute, soprattutto i partners, ma c'è comunque un dato incontrovertibile: a fronte del 5% di popolazione non italiana nel nostro Paese, il 30% della popolazione carceraria è costituito proprio da stranieri. Qualcosa vorrà pur dire, no? Questo senza voler criminalizzare chi è entrato nel nostro paese in cerca di un lavoro onesto, e si comporta onestamente (mia mamma ha affittato 3 appartamenti a rumeni e 1 a dei senegalesi, gente che lavora, gente in gamba, che nulla ha a che vedere con i molti che invece fanno nascere ombre di diffidenza, per non dire di xenofobia in molti casi, tra la gente che per ignoranza ha paura del diverso).
Ma è un discorso che esula un po' da quello del post, magari ne tratterò più avanti.
 
Aridelia_sono_io
Aridelia_sono_io il 02/06/08 alle 20:51 via WEB
bello forte questo post,ma è giusto che non si chiudano gli occhi come sempre...verrò a trovarvi... un bacio Dalia
 
 
zingiber
zingiber il 03/06/08 alle 09:03 via WEB
Gli occhi non basta non chiuderli. Molte, troppe donne dovrebbero aprirli, rendersi conto che non è il loro comportamento "sbagliato" a generare la violenza della quale sono vittime, ma un errata concezione dell'amore, incentrata sul possesso, da parte del loro partner.
Ma "svegliarsi" non è facile, in un clima di terrore, di totale sottomissione psicologica e fisica, quando la mente è stata ormai soggiogata, la volontà annullata.
Rimane solo da non stancarsi nel cercare di aiutare queste persone, cercando di dare loro un'alternativa, un'opportunità che non sia una vita di percosse e di paura.
Ciao e buona giornata
 
mikelsolar
mikelsolar il 03/06/08 alle 00:52 via WEB
No, mai! Non è mai giustificabile la violenza in generale, e tanto meno sulle donne. Talvolta si cerca di giustificare una violenza estrema ad una donna, conseguente a tanti segnali non percepiti dalla partner,giustificata da intolleranza, ma causata da senso di inferiorità verso la donna... Michele
 
 
zingiber
zingiber il 03/06/08 alle 09:07 via WEB
Forse hai ragione: in molti casi è il senso di inferiorità che muove le azioni di questi uomini, che come unico mezzo di affermazione hanno la violenza.
Ma credo che sia comunque sempre tutto riconducibile all'educazione ricevuta. Al mito dell'uomo forte, indistruttibile, e della donna a lui sottomessa, ancora molto radicato nel nostro paese (basti pensare al "delitto d'onore" scomparso dalla nostra legislazione poco più di 30 anni fa.
E' compito di noi genitori di oggi, far sì che gli adulti di domani possano vivere nel pieno rispetto reciproco, indipendentemente dal sesso di appartenenza.
Buona giornata, Michele, e grazie.
Katia
 
scilla5
scilla5 il 03/06/08 alle 11:08 via WEB
la strada è ancora lunga da fare..ciao :-*
 
 
zingiber
zingiber il 04/06/08 alle 22:04 via WEB
E' lunghissima, sì, ma un passo alla volta la si percorre.
Un bacio a te.
 
dennydani
dennydani il 03/06/08 alle 11:32 via WEB
ma di tutto il più tremendo è che se uno riempie di botte una o anche un altro nn va neanche in galera(se è incensurato)o al massimo qualche mesetto,e fa in tempo a rimenarla che neanche ancora è guarita....nn parliamo poi di marito e moglie che sinchè nn ci scappa il morto niente si puo fare.....anche se son un uomo parlo da persona.ciao da Denny.
 
 
zingiber
zingiber il 05/06/08 alle 08:33 via WEB
E' purtroppo vero quanto dici: non c'è sicurezza della pena, e quando il violento finisce di scontarla, chi lo ha denunciato rimane alla sua mercé.
L'unica speranza restano le associazioni a tutela della donna e dei bambini.
 
icarus.12
icarus.12 il 18/06/08 alle 20:08 via WEB
Dati sulle violenze domestiche non diffusi dai media di Sam & Bunny Sewell (Disponibile testo originale in inglese) [ Traduzione dal testo originale a cura della dott.ssa Ilaria Sorrentino, consulente economico-aziendale ] Stiamo inviando questo rapporto a quelle persone ed enti che si occupano di violenze domestiche nella speranza di poter correggere un serio equivoco su tale tematica. Vogliamo render noto innanzitutto che siamo stati tra i soci fondatori della locale associazione per la tutela contro gli abusi. Lavoriamo da più di dieci anni per eliminare la violenza domestica. Siamo tra i membri del "Century Club", coloro che contribuiscono con più di 100$ all'associazione locale per la tutela delle donne, e sosteniamo i servizi che esse forniscono alle vittime. Il movimento per la tutela delle donne è gravemente disinformato circa le cause e gli scopi del problema delle violenze domestiche. Tale disinformazione sul tema delle violenze domestiche è estesa al punto che i tribunali, i tutori della legge, e altri enti pubblici stanno attualmente realizzando programmi basati sulla propaganda femminista piuttosto che su responsabili studi scientifici. Quello che segue è un sunto della ricerca sulle violenze domestiche. Per favore, aiutateci a far pervenire al pubblico questa importante ricerca. Il punto di vista femminista sulle violenze domestiche contro gli studi scientifici Uno dei miti maggiormente diffusi nella nostra società è che le violenze domestiche sono qualcosa che gli uomini infliggono alle donne. Una ricerca scientifica avente solide basi rivela che in realtà le violenze domestiche sono qualcosa che le donne infliggono agli uomini più frequentemente di quanto gli uomini non facciano alle donne. Mentre è vero che gli uomini sono responsabili della maggior parte delle violenze fuori dalle pareti domestiche, le donne risultano essere quelle che istigano la maggioranza delle violenze domestiche e che feriscono gli uomini più frequentemente e gravemente. Il Laboratorio di Ricerche sulla Famiglia dell'Università del New Hampshire, su concessione dell'Istituto Nazionale di Igiene Mentale, ha recentemente ultimato l'ultimo di tre studi nazionali sulle violenze domestiche. I primi due studi rivelano risultati simili all'ultimo. Chiunque desideri una copia dell'ultimo studio può ordinarla tramite l'Università del New Hampshire (chiedere il documento V55). I tabulati e la documentazione degli studi del 1975 e del 1985 sono disponibili presso il Consorzio Interuniversitario di Ricerca Socio-Politica dell'Università del Michigan. I dati originali sono disponibili anche su CD-ROM presso la Sociometrics, Inc. di Palo Alto, CA. I risultati nella categoria "lesioni gravi" vengono riportati di seguito: 22 mogli su 1000 affermano di aver subito lesioni gravi da parte del marito 59 mogli su 1000 affermano di aver inflitto lesioni gravi al marito 32 mariti su 1000 affermano di aver subito lesioni gravi da parte delle mogli 18 mariti su 1000 affermano di aver inflitto lesioni gravi alla moglie 20 coppie di mariti e mogli su 1000 affermano che la moglie ha subito lesioni gravi 44 coppie di mariti e mogli su 1000 affermano che il marito ha subito lesioni gravi Esistono dozzine di altri studi che rivelano scoperte simili. Per esempio: le donne sono tre volte più portate a fare uso di armi nelle violenze domestiche. Le donne provocano la maggior parte degli incidenti di violenza domestica. Le donne commettono la maggior parte degli abusi su bambini e su anziani. Le madri picchiano i figli maschi più frequentemente e gravemente di quanto non picchino le femmine. L'82% della gente ha avuto la sua prima esperienza di violenza per opera della madre. Le donne commettono la maggior parte degli infanticidi. Le donne commettono il 40% degli omicidi e la maggior parte delle vittime adulte sono uomini. Le donne commettono il 50% degli omicidi nell'ambito di coppia. Molti non sanno a chi credere nell'ambito del dibattito sulle violenze domestiche. Da un lato ci sono i sostenitori e le femministe delle associazioni per la tutela delle donne che si basano sulle statistiche giuridiche. Dall'altro, ci sono gli esperti di scienze sociali che si basano su studi che abbiano basi scientifiche. Sfortunatamente, i risultati degli studi scientifici non ricevono l'attenzione dei media. La stampa americana sembra maggiormente interessata alla correttezza politica piuttosto che all'accuratezza scientifica. Perciò la percezione del pubblico, e la percezione di molti ben intenzionati attivisti contro la violenza domestica, viene radicalmente deviata rispetto alla più bilanciata informazione degli esperti di scienze sociali. La tipica reazione delle femministe delle associazioni per la tutela contro gli abusi rispetto ai risultati degli studi scientifici è di avere un gravissimo atteggiamento di chiusura mentale. D'altro canto però, il personale delle associazioni per la tutela contro gli abusi che non ha accettato il punto di vista delle femministe è grato a chi gli fornisce informazioni sulle violenze domestiche che gli permettano di implementare programmi razionali per la prevenzione, l'intervento e il trattamento degli aggressori e delle loro vittime. Non abbiamo potuto trovare studi che mettano a confronto l'efficacia di programmi scientificamente basati e programmi basati su politiche femministe. Comunque, siamo pronti a scommettere che i programmi scientificamente basati sono più efficaci dei programmi guidati dalla propaganda femminista. La violenza domestica in altri paesi Riteniamo sia importante notare che in molti paesi sono stati condotti lo stesso tipo di studi. La verifica transculturale dimostra che le donne sono più violente degli uomini in ambito domestico. Quando un comportamento riceve verifica transculturale significa che esso è parte della natura umana piuttosto che il risultato di condizionanti culturali. Le donne sono più spesso autrici di violenze domestiche in tutte le culture studiate. Ciò porta molti esperti alla conclusione che ci sia qualcosa di biologico sulle donne violente in ambienti familiari. I ricercatori stanno ora esaminando il ruolo del "dominio territoriale" come fattore della mancanza di considerazione delle donne per la differenza di taglia: le donne vedono la casa come il proprio territorio. Come molte altre specie sul pianeta, noi umani siamo portati ad ignorare la differente statura quando ci troviamo in conflitto sul nostro territorio. Così, i risultati scientifici che rivelano la violenza delle donne americane non sono circoscrivibili alla cultura americana, e non indicano una speciale patologia caratteristica delle donne americane. In tutto il mondo, le donne sono più violente degli uomini in ambiente domestico. Uno dei più importanti ricercatori in questo campo è Susan Steinmetz, Ph.D. Ecco la lista degli studi su altre culture che la Steinmetz ha condotto: Una comparazione transculturale dell'abuso coniugale. Journal of Sociology, e Social Welfare, 8, 404-414. Coppie sposate da 9 culture diverse. .1: Finlandia, n=44; .2: Porto Rico, n=82; .3: Honduras inglese (tutto), n=231; .4: Honduras inglese di lingua spagnola, n=103; .5: Honduras inglese, creolo, n=79; .6: Honduras inglese, caraibico, n=37; .7: USA, n=94; .8: Canada, n=52; .9: Israele (tutto), n=127; .10: Israele Kibbutz, n=63; .11: Israele, città, n=64. Di seguito un sommario dei più recenti e significativi studi reperiti sulle violenze domestiche in Canada. Ci sono state due ondate di reperimento di dati: la prima nel 1990 e la seconda nel 1992. Questo studio è stato realizzato dalla "dott.ssa" Reena Sommer, Ph.D., un ricercatore associato con il Manitoba Centre for Health Policy and Evaluation. Enfatizziamo il "dott.ssa" per richiamare l'attenzione sul fatto che gli studi scientifici sulle violenze domestiche sono dominati da ricercatori donna. Violenze perpetrate da donne e da uomini in percentuale del campione: % donne % uomini Violenze minori lancio di un oggetto 23.6 15.8 tentativo di lanciare un oggetto 14.9 7.3 lancio di un oggetto contro il partner 16.2 4.6 spinte o prese violente 19.8 17.2 Violenze gravi schiaffi, pugni, calci 15.8 7.3 uso di armi 3.1 0.9 Un servizio sulle coppie di Calgary in Canada ha riscontrato che la percentuale delle violenze gravi dei mariti sulle mogli era del 4.8%, mentre la percentuale delle violenze gravi delle mogli sui mariti era del 10%. Brinkerhoff & Lupri, Canadian Journal of Sociology, 13:4 (1989). I sostenitori e le femministe delle associazioni per la tutela contro gli abusi hanno gravemente distorto l'immagine delle violenze domestiche e producono deliberatamente statistiche fraudolente e disinformazione. Anche quando citano statistiche che hanno basi veritiere, essi fanno un cattivo uso dell'informazione. Ecco un esempio: una delle statistiche citata più spesso dai sostenitori delle associazioni per la tutela contro gli abusi è che una donna ogni 15 secondi è vittima di violenze domestiche. Questa statistica viene dedotta da una buona ricerca che fu pubblicata nel Journal of Marriage and Family, una rispettata rivista tecnica per i terapeuti del matrimonio e della famiglia. I sostenitori dell'Associazione per la tutela contro gli abusi arrivarono a questa deduzione usando una delle conclusioni dello studio, cioè: 1.8 milioni di donne all'anno sono vittime di aggressioni da parte del marito o del fidanzato. Ciò che i sostenitori dell'Associazione per la tutela contro gli abusi ignorano sempre è un'altra scoperta dello stesso studio, cioè: 2 milioni di uomini all'anno sono vittime di aggressioni da parte della moglie o della fidanzata, che tradotto significa che un uomo ogni 14 secondi è vittima di violenze domestiche. Questo è uno degli inganni largamente praticati dai sostenitori dell'Associazione per la tutela contro gli abusi. L'establishment della stampa americana contribuisce a quest'inganno ed è anch'essa colpevole di esacerbare il problema delle violenze domestiche diffondendo delle false diagnosi. Di solito sono le donne che avviano gli episodi di violenza domestica (picchiano per prime), e picchiano più frequentemente, così come usano le armi tre volte più spesso degli uomini. Questa combinazione di atti violenti significa che gli sforzi per trovare una soluzione al problema delle violenze domestiche devono essere necessariamente focalizzati sugli attori femminili. Dobbiamo riconoscere che le donne sono violente, e abbiamo bisogno di programmi educativi nazionali che enfatizzino il ruolo delle donne come aggressori. Altri studi mostrano che gli uomini stanno diventando meno violenti mentre le donne diventano più violente. Educare gli uomini sembra stia funzionando. Educare le donne ad essere meno violente dovrebbe essere ora il compito principale dei programmi di educazione pubblica. Ogni programma contro la violenza domestica che accetti il paradigma "uomo che abusa - donna vittima" è basato su di una falsa premessa. Questo tipo di programmi contro la violenza domestica attualmente servono a perpetuare il problema degli abusi domestici. Citiamo da un libro sul tema di McNeely, R.L. e Robinson-Simpson, G. (1987) "The Truth about Domestic Violence: A Falsely Framed Issue": "Mentre numerosi studi mostrano che gli uomini sono vittime di violenze domestiche almeno quanto le donne, sia il pubblico laico che molti professionisti considerano la mancanza di una distinzione di sesso nelle percentuali di aggressioni fisiche tra partners ancora sorprendente, se non inattendibile, basandosi sullo stereotipo che gli uomini sono aggressivi e le donne sono esclusivamente vittime." Ecco un'eccezione al solito boicottaggio dei media delle storie sulla violenza domestica con basi scientifiche: The Washington Times, 13 gennaio 1994 - Section A, Joyce Price Murray A. Straus, un sociologo e codirettore per il Laboratorio di Ricerca sulla Famiglia all'Università del New Hampshire, accusa le "donne del movimento per la tutela delle donne" di negare che le donne abusino fisicamente dei mariti, degli ex-mariti e dei fidanzati, o di perpetrare tali abusi. "Esiste questa finzione nei movimenti per la tutela contro gli abusi: che in tutti i casi è lui, non lei" ad essere responsabile delle aggressioni domestiche, Mr. Straus ha detto in una recente intervista. Mr. Straus afferma che almeno 30 studi sulle violenze domestiche -inclusi alcuni condotti da egli stesso - hanno mostrato che entrambi i sessi sono ugualmente imputabili. Ma alcune di queste ricerche, come un recente servizio nazionale canadese, "hanno escluso dati sulle donne che abusavano degli uomini... perché politicamente imbarazzanti". Donne e uomini "sono quasi identici" in termini di frequenza di attacchi quali schiaffi, spinte e calci, ha dichiarato Mr. Straus. Usando informazioni su coppie sposate ottenute da 2994 donne nel National Family Violence Survey, Mr. Straus ha rilevato una percentuale di aggressioni da parte di mogli del 124 per 1000 coppie, rispetto a 122 per 1000 aggressioni da parte dei mariti. La percentuale di lesioni su minori da parte di mogli era 78 per 1000 coppie, e la percentuale di lesioni su minori da parte dei mariti era 72 per 1000. Riguardo alla categoria delle lesioni gravi, ha affermato Mr. Straus, la percentuale delle lesioni da parte delle mogli era 46 per 1000 coppie, e da parte dei mariti 50 per 1000. "Nessuna differenza è statisticamente differente," ha scritto Mr. Straus nella rivista Issues in Definition and Measurement. "Dato che queste percentuali sono basate esclusivamente su informazioni fornite da intervistate donne, la quasi eguaglianza nella percentuale di aggressioni non può essere attribuita ad una parzialità di genere nel rispondere." Il commento del dott. Straus non rispecchia il National Family Violence Survey del 1995. Comunque, parte dei compiti del movimento femminista è far apparire gli uomini quanto più cattivi possibile. Il modo di considerare le violenze domestiche delle femministe è parte del problema. Il boicottaggio da parte dei media di notizie su studi scientifici è parte del problema. Il contributo della scienza ci dà speranza per una soluzione. Ti invitiamo a fare la tua parte per diffondere queste importanti informazioni nella tua comunità. Grazie per l'attenzione prestata a questo importante messaggio.
 
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PRIMAVERA

E solcherò il tuo corpo
come se fosse terra
cancellerò quei segni
dell'ultima tua guerra

E brucerò col fuoco
quest'erba tua cattiva
e ti farò con l'acqua
più fertile e più viva

E pregherò che il sole
asciughi questo pianto
e pregherò che il tempo
guarisca le ferite

Poi costruirò una serra
intorno al tuo sorriso
farò della tua vita
un altro paradiso

Sarò il tuo contadino
e tu la terra mia
combatterò col vento
che non ti porti via

Poi spargerò il mio seme
nella tua verde valle
e aspetteremo insieme
che venga primavera
che venga primavera

 

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