Creato da sarahbb il 09/07/2011

Secret Life

Colori silenzioni e toni riflessi

 

 

« Vissuti che s'avvilupanoCome può parlare l'esiguità »

Non verbale

 

 

È trascorso un anno. Cosa ti succede? Oggi all’alba mi sono svegliata: penso a te.

Si si, mi ricordo di te Sarah. Vuoi che ti dica questo non è vero? È il minimo che possa fare.

Se scruti bene quella frase sono certo che capirai.

Se saprai andare oltre le righe, capirai. Lo so.

Oltre non posso ma sono sicuro tu coglierai. È quella parte di me che non può liberarsi, è quella parte di me che scalpita, che urla, muove, colpisce, che fa male e fa bene. E’ anche quella parte di te. Quella parte che ti faceva lottare contro il tuo ego. Combattevi con quella parte, è il pathos.

Forse per stare bene devo guardare la realtà, i fatti. E’ un incredibile commistione tra spirito e razionalità. Ma quante notti a pensare? Ma la realtà non può essere completamente versata dalle parole.

Punti, virgole, linee, maiuscole, spaziature, punti e virgola. Punto di domanda? 

Ripetizioni, ostentazioni, sussurri e grida.

Vorrei ancora un'ultima volta.

Guarderei.

 

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INNO ALLA BELLEZZA

Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall'abisso, Beltà? Il tuo sguardo, infernale e divino, versa, mischiandoli, beneficio e delitto: per questo ti si può comparare al vino.

Riunisci nel tuo occhio il tramonto e l'aurora, diffondi profumi come una sera di tempesta; i tuoi baci sono un filtro, la tua bocca un'anfora, che rendono audace il fanciullo, l'eroe vile.

Sorgi dal nero abisso o discendi dagli astri? Il Destino incantato segue le tue gonne come un cane: tu semini a casaccio la gioia e i disastri, hai imperio su tutto, non rispondi di nulla.

Cammini sopra i morti, Beltà, e ti ridi di essi, fra i tuoi gioielli l'Orrore non è il meno affascinante e il Delitto, che sta fra i tuoi gingilli più cari, sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

La farfalla abbagliata vola verso di te, o candela, e crepita, fiammeggia e dice: "Benediciamo questa fiaccola!" L'innamorato palpitante chinato sulla bella sembra un morente che accarezzi la propria tomba.

Venga tu dal cielo o dall'inferno, che importa, o Beltà, mostro enorme, pauroso, ingenuo; se il tuo occhio, e sorriso, se il tuo piede, aprono per me la porta d'un Infinito adorato che non ho conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena, che importa se tu - fata dagli occhi vellutati, profumo, luce, mia unica regina - fai l'universo meno orribile e questi istanti meno gravi?

-Charles Baudelaire-

 

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