Creato da ditz il 21/02/2005

scrittori

a fondo perduto

 

 

« Piccoli prìncipi e grand...Ripenso il tuo sorriso c... »

Cassano e gli Esami di Stato

Post n°203 pubblicato il 15 Giugno 2008 da ditz

Scuola a oltranza. Si finisce e già si ricomincia. Si va a valutare. Piccoli ragazzi crescono. A voti magicamente diventati crediti. Ci polverizza l'estate il dribbling di Cassano. Il dribbling di Cassano è astorico. E' irrimediabilmente antiretorico. Il dribbling di  Cassano me lo voglio portare agli Esami di Stato. Ci polverizza le certezze. Non ha un criterio né un metodo. Finiamo per sbatterci la faccia contro. Ce ne innamoriamo subito. Appena lo vediamo. Ci ammortizza il dolore degli anni fracassati contro un tempo in accelerazione. Ci fa partecipi anche se non lo capiamo. Non si capisce, né capere si può. Non lo prendi un dribbling così, nel cervello. Non ci appartiene. E' astorico. Non ha grande tradizione.

Scuola a oltranza. Noi docenti si va a valutare. A dare voti. A omologare. In mezzo a quell'egualitarismo che ha prodotto una pletora di mediani, in mezzo a nugoli di polpacci in interdizione, in mezzo a quel caos calmo di rilanci e carambole, mi porto negli occhi il dribbling di uno che a scuola manco ci voleva andare.

Di uno che non sa che cosa farsene della poesia, della matematica, della religione. Di uno che però quando lo vedi è come un libro spalancato su un banco di scuola mentre fai compito e vorresti sbirciare e tentare di copiare. Hai voglia a provare e riprovare. Non c'è copia che tenga. C'è qualcosa di alogico, di poco etichettabile. Una pagina incomprensibile, scritta con parole troppo piccole.

E noi mediani siamo. La mischia caciarona ci piace, non la fuga solitaria verso l'area di rigore dopo due finte, dopo due parole. Non la capiamo quella fuga, quando è imbastita come una poesia. Quando ci spezza il fiato a colpi di genio, se poi non porta al risultato ne condividiamo solo il peso, l'assecondiamo solo per ribadire i nostri "tuttavia". Non abbiamo scampo. La cura del fantasista ci fa paura, se l'Italia non arriva finalista. Preferiamo il torpore lento e macchinoso. Il colpo risolutore del fattore C. Il gol per caso, magari di un difensore: meglio di un marcantonio salito al cielo a spazzolare le nubi d'una estiva eliminazione.

Il Cassano che piace a pochi, quello che rompe a pezzi la tela dell'artista, come nell'incipit bello e raffinato della "Noia" di Alberto Moravia, quel Cassano ce lo raccomanda direttamente un qualche dio, e cade nel mare del talento dopo una fuga a zigzag, come un lampo che cerca strada contro ogni fatica, ogni dolorosa depressione, prima di perdersi di disperdersi nella sua eterna rivoluzione.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ditz/trackback.php?msg=4898174

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nikop2
Nikop2 il 15/06/08 alle 19:19 via WEB
Ciao, ti invito a visitare il mio blog http://blog.libero.it/webesiti
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/06/08 alle 22:56 via WEB
Il dribbling di Cassano ci lascia ammutoliti. Quella capacità di ubriacare l'avversario basito e fermo come "un fante in trincea che assiste a un bombardamento". Quella logica irrazionalità, quell'astuta ingenuità, quella triste felicità ci fa amare un calciatore bambino assetato del suo momento di gloria. Il fantasista non ha bisogno del plauso assordante del pubblico che brama lo spettacolo. E' il pubblico che ha bisogno di lui per trovare un senso al gioco a cui assiste. Per tornare a casa soddisfatto e dire di aver assistito a un delirante show. Portando con sè l'ebbrezza del brivido. L'energia di un lampo ceruleo che ha fracassato occhi increduli davanti alla destrezza di un corpo che danza in un prato verde, con un pallone duro, semplicemente perché vive di quello. Ama quello. E se per puro caso un cartellino rosso lo strattona via dal suo campo di vita, allora inizia la sua folle performance, la sua platea incontenibile e squilibrata. Sfila via la maglia. Allarga le braccia. Urla lacrime. E il pubblico dimentica la sua bellezza. La sua bravura diventa fallo. Infrazione. Diventa scomoda. E di lui resta solo un ricordo. Un ricordo buio.
 
rosylagana
rosylagana il 16/06/08 alle 18:59 via WEB
Dolce e ovattata la sera avvolge il mondo.. Sento il battito lieve del mio cuore.. in un sussurro innalzo al cielo la mia preghiera.. Per tè... La preghiera della sera... L'alba ti sorprenderà, e con lei... Il mio sorriso ... Hengel
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/06/08 alle 22:00 via WEB
E poi almeno Cassano non fa gaffe. Cassano prima di scendere in campo si allena. Si concentra. Dice le sue preghiere. Guarda attento il suo pubblico e non vuole deluderlo. Lo incita sollevando le braccia al cielo. Con gli occhi dolcemente insanguinati corruga la fronte e si affida alla forza delle sue gambe, alla lucidità del suo cervello. Invece all'Esame di Stato un team di esperti non sa nemmeno perché e per chi Montale scrive. Prende in giro 500.000 studenti solo perché tutto è scelto a caso. Come le palline numerate della LotteriaItalia che girano velocemente nell'urna trasparente. Perché forza nelle gambe non ne ha, il team. Perché ragiona senza lucidità. Tanto poi c'è lo stupido studioso che rinchiuso tra la polvere profumata dei suoi libri e delle sue carte trova l'errore. E lo urla silenziosamente. E tutto passa inosservato, dopodomani non se ne parlerà più, senza che i carnefici vengano scoperti e puniti. Solo le vittime resteranno con la bocca amara. Senza parole. Ma domani, domani, noi, come glielo spieghiamo ai "maturandi"? Domani, i "maturandi", sapranno del pasticcio? Domani ai "maturandi" cosa fregherà se il sorriso era di una donna o di un uomo. A loro interessa finire questa scuola schifa. A noi interessa cambiarla.
 
 
ditz
ditz il 18/06/08 alle 22:51 via WEB
Ai maturandi non interessa perché loro l'analisi del testo l'hanno già evitata. Loro la poesia non l'hanno scelta. Metti a Montale, dài. Mettilo. QUesto striscione avrei volto avere oggi mentre leggevano e sceglievano la traccia: quella copia-incolla sul lavoro, o quella gettonatissima, stile popopopopopo, sugli sms. E io: almeno uno. Dài, via: metti a Montale. Ho sentito che in un liceo classico non l'hanno nemmeno fatto, Montale. Poi uno dice perché in Italia il talento si lascia in panchina. Vabbè, almeno il ct l'ha messo, alla fine, a Cassano!
 
fionamay10
fionamay10 il 19/06/08 alle 13:24 via WEB
Un criterio, un metodo. Come corde a cui aggrapparsi per trovare la direzione e la salvezza. Che diventi persino tanti piccoli cassetti pieni di roba che sono te, che ti danno certezze, che costruiscono il tuo orgoglio del vedi?, sono io. Ma poi c'è quella fantasia slegata, senza criterio, senza giudizio, che impenna e spicca il salto e costruisce motivi e ragioni per tutti. La fantasia delle gambe, del sentire, del sapere e non si capisce manco il perchè. La fantasia che tanto scatena passioni e amori perchè, forse, può essere di tutti senza troppi perchè.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

MATITA PREFERITA

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Cherryslmariomancino.mlutesmemymeymariluci_17max_6_66bal_zacpalestra.taborcow_boy_2006ansa007licciardi.annam2011ilsitodipatfalco58dglopposti_incongruentikombimk
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

ULTIMI COMMENTI

altro ke cassaintegrato!
Inviato da: Rebuffa17
il 13/06/2012 alle 17:59
 
è vero...
Inviato da: Rebuffa17
il 13/06/2012 alle 17:58
 
ke bel posto, dv è?
Inviato da: Rebuffa17
il 13/06/2012 alle 17:57
 
ahahahahah!
Inviato da: Rebuffa17
il 13/06/2012 alle 17:56
 
lava le mani
Inviato da: puzzle bubble
il 02/05/2012 alle 21:12
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
immagine
 

È RIDICOLO CREDERE

È ridicolo credere
che gli uomini di domani
possano essere uomini,
ridicolo pensare
che la scimmia sperasse
di camminare un giorno
su due zampe

é ridicolo
ipotecare il tempo
e lo è altrettanto
immaginare un tempo
suddiviso in piú tempi

e piú che mai
supporre che qualcosa
esista
fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
dall'esistere.



(Eugenio Montale, Satura; Satura II)

 
immagine
 
immagine
 

TAMARA

immagine
 

PARANOID ANDROID - RADIOHEAD

Please could you stop the noise
I'm trying to get some rest?
From all the unborn chicken voices in my head
What's that, what's that

When I am king you will be first against the wall
With your opinion which is of no consequence at all
What's that, what's that

Ambition makes you look pretty ugly
Kicking squealing gucci little piggy

You don't remember, you don't remember,
why don't you remember my name
Off with his head man, off with his head man
Why don't you remember my name?
I guess he does

Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height
Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height

That's it sir, you're leaving,
the crackle of pig skin,
the dust and the screaming
The yuppies networking
the panic, the vomit,
the panic, the vomit
God loves his children,
God loves his children, yeah

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963