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Cassano e gli Esami di Stato

Post n°203 pubblicato il 15 Giugno 2008 da ditz

Scuola a oltranza. Si finisce e già si ricomincia. Si va a valutare. Piccoli ragazzi crescono. A voti magicamente diventati crediti. Ci polverizza l'estate il dribbling di Cassano. Il dribbling di Cassano è astorico. E' irrimediabilmente antiretorico. Il dribbling di  Cassano me lo voglio portare agli Esami di Stato. Ci polverizza le certezze. Non ha un criterio né un metodo. Finiamo per sbatterci la faccia contro. Ce ne innamoriamo subito. Appena lo vediamo. Ci ammortizza il dolore degli anni fracassati contro un tempo in accelerazione. Ci fa partecipi anche se non lo capiamo. Non si capisce, né capere si può. Non lo prendi un dribbling così, nel cervello. Non ci appartiene. E' astorico. Non ha grande tradizione.

Scuola a oltranza. Noi docenti si va a valutare. A dare voti. A omologare. In mezzo a quell'egualitarismo che ha prodotto una pletora di mediani, in mezzo a nugoli di polpacci in interdizione, in mezzo a quel caos calmo di rilanci e carambole, mi porto negli occhi il dribbling di uno che a scuola manco ci voleva andare.

Di uno che non sa che cosa farsene della poesia, della matematica, della religione. Di uno che però quando lo vedi è come un libro spalancato su un banco di scuola mentre fai compito e vorresti sbirciare e tentare di copiare. Hai voglia a provare e riprovare. Non c'è copia che tenga. C'è qualcosa di alogico, di poco etichettabile. Una pagina incomprensibile, scritta con parole troppo piccole.

E noi mediani siamo. La mischia caciarona ci piace, non la fuga solitaria verso l'area di rigore dopo due finte, dopo due parole. Non la capiamo quella fuga, quando è imbastita come una poesia. Quando ci spezza il fiato a colpi di genio, se poi non porta al risultato ne condividiamo solo il peso, l'assecondiamo solo per ribadire i nostri "tuttavia". Non abbiamo scampo. La cura del fantasista ci fa paura, se l'Italia non arriva finalista. Preferiamo il torpore lento e macchinoso. Il colpo risolutore del fattore C. Il gol per caso, magari di un difensore: meglio di un marcantonio salito al cielo a spazzolare le nubi d'una estiva eliminazione.

Il Cassano che piace a pochi, quello che rompe a pezzi la tela dell'artista, come nell'incipit bello e raffinato della "Noia" di Alberto Moravia, quel Cassano ce lo raccomanda direttamente un qualche dio, e cade nel mare del talento dopo una fuga a zigzag, come un lampo che cerca strada contro ogni fatica, ogni dolorosa depressione, prima di perdersi di disperdersi nella sua eterna rivoluzione.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/06/08 alle 22:00 via WEB
E poi almeno Cassano non fa gaffe. Cassano prima di scendere in campo si allena. Si concentra. Dice le sue preghiere. Guarda attento il suo pubblico e non vuole deluderlo. Lo incita sollevando le braccia al cielo. Con gli occhi dolcemente insanguinati corruga la fronte e si affida alla forza delle sue gambe, alla lucidità del suo cervello. Invece all'Esame di Stato un team di esperti non sa nemmeno perché e per chi Montale scrive. Prende in giro 500.000 studenti solo perché tutto è scelto a caso. Come le palline numerate della LotteriaItalia che girano velocemente nell'urna trasparente. Perché forza nelle gambe non ne ha, il team. Perché ragiona senza lucidità. Tanto poi c'è lo stupido studioso che rinchiuso tra la polvere profumata dei suoi libri e delle sue carte trova l'errore. E lo urla silenziosamente. E tutto passa inosservato, dopodomani non se ne parlerà più, senza che i carnefici vengano scoperti e puniti. Solo le vittime resteranno con la bocca amara. Senza parole. Ma domani, domani, noi, come glielo spieghiamo ai "maturandi"? Domani, i "maturandi", sapranno del pasticcio? Domani ai "maturandi" cosa fregherà se il sorriso era di una donna o di un uomo. A loro interessa finire questa scuola schifa. A noi interessa cambiarla.
 
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è vero...
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È ridicolo credere
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e lo è altrettanto
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suddiviso in piú tempi

e piú che mai
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fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
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(Eugenio Montale, Satura; Satura II)

 
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TAMARA

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PARANOID ANDROID - RADIOHEAD

Please could you stop the noise
I'm trying to get some rest?
From all the unborn chicken voices in my head
What's that, what's that

When I am king you will be first against the wall
With your opinion which is of no consequence at all
What's that, what's that

Ambition makes you look pretty ugly
Kicking squealing gucci little piggy

You don't remember, you don't remember,
why don't you remember my name
Off with his head man, off with his head man
Why don't you remember my name?
I guess he does

Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height
Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height

That's it sir, you're leaving,
the crackle of pig skin,
the dust and the screaming
The yuppies networking
the panic, the vomit,
the panic, the vomit
God loves his children,
God loves his children, yeah

 
 

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