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Allenati con l'incipit  (Racconto a mille mani)

Post n°221 pubblicato il 01 Settembre 2008 da ditz

Alle otto il signor Burningstone esce. Si getta nella mischia e maledice il lavoro, il traffico e l'alba minacciosa di luce a casaccio sulle case ancora pitturate di notte. Alle otto e qualcosa il signor Burningstone sbaglia la frenata, arriva lungo al semaforo e decide in una frazione di secondo di passare col rosso. Alle otto e cinque il signor Burningstone arriva all'edicola, accosta, si sporge lungo lunghissimo dal finestrino, per poco non gli si blocca la schiena, un euro all'edicolante, il giornale in mano, soddisfazione. Riparte che sono le otto e sette.

Questo è tutto quello che sappiamo del signor Burningstone. Questo è tutto quello che fa ogni volta. Minuto più minuto meno. Poi sparisce dietro una montagna di traffico. In qualche buco nero di una qualsiasi tangenziale. Sepolto vivo nei grappoli di auto a singhiozzo dentro una statale qualunque, di un giorno qualunque. In un perfetto show dell'anonimato, nella vigilia rarefatta di bagliori lenti, di ribalte solo desiderate.

Chi è per l'appunto il signor Burningstone?

 
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Anonimo il 10/09/08 alle 18:25 via WEB
il signor B. aveva la voce di chi ancora doveva capire, quelle distrazioni facevano nascere i più belli dei suoi sorrisi…sorrisi che lo aiutavano nella traversata della valle marmorea di ricordi rinchiusi in pareti di latta e umidità, Carmelo doveva ancora capire, era proprio vero. Lei lo giudò alla follia, la Lei che amava in silenzio ma mai di nascosto, che si concedeva a sguardi lontani che rendevano l’atmosfera più personale, Lei dalla camminata goffa dettata da imbarazzo, lei che atterrita dalla timidezza ricercava svelta delle lenzuola per coprire il nudo corpo, lei che ti lasciava estasiato in preda all’eccitazione di quella sua mistica capacità di incatenare i tuoi sensi alle sue parole chissà per mezzo di quale incantesimo nero. La sua voce diventava fiume nel quale immergere le orecchie desiderose di udire, Lei era una perla rubata alla conchiglia. il signor B. conosceva l’inverno perenne, dentro al suo cuore nevicava fitto, la nebbia formava smisurate oasi invisibili e in automatico si accendeva una processione di fiaccole che portavano dritto dritto al suo nome… la vita si mise di mezzo trascinando la dignità nel profondo pozzo del non ritorno, la stessa vita non seppe regolarsi e i due innamorati non seppero regolare i conti con loro stessi, il tempo radunò i suoi demoni cattivi in una missione di morte che uccise lentamente la speranza. ed eccolo lì, ancora ed ancora il signor B. seduto in penombra in compagnia della storpia ombra di un bicchiere di whisky, le mani strette al petto come a strangolare ogni battito rimasto, le labbra increspate come lo sbattere dell’onda al suo finire, la fronte corrucciata ad esibire i tagli della vecchiaia, i denti che cozzavano e la lingua che proseguiva la sua lotta per svincolarsi dal perentorio grido soffocato e, che dolore, pungete e acuto che lo spediva da un paradiso in plexiglass ad un inferno di carta pesta…un amore dal mancato finale che riversava la vecchia rabbia trattenuta in un contenitori di desideri da stella cadente… (Aluccia)
 
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È RIDICOLO CREDERE

È ridicolo credere
che gli uomini di domani
possano essere uomini,
ridicolo pensare
che la scimmia sperasse
di camminare un giorno
su due zampe

é ridicolo
ipotecare il tempo
e lo è altrettanto
immaginare un tempo
suddiviso in piú tempi

e piú che mai
supporre che qualcosa
esista
fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
dall'esistere.



(Eugenio Montale, Satura; Satura II)

 
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TAMARA

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PARANOID ANDROID - RADIOHEAD

Please could you stop the noise
I'm trying to get some rest?
From all the unborn chicken voices in my head
What's that, what's that

When I am king you will be first against the wall
With your opinion which is of no consequence at all
What's that, what's that

Ambition makes you look pretty ugly
Kicking squealing gucci little piggy

You don't remember, you don't remember,
why don't you remember my name
Off with his head man, off with his head man
Why don't you remember my name?
I guess he does

Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height
Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height

That's it sir, you're leaving,
the crackle of pig skin,
the dust and the screaming
The yuppies networking
the panic, the vomit,
the panic, the vomit
God loves his children,
God loves his children, yeah

 
 

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