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Allenati con l'incipit  (Racconto a mille mani)

Post n°221 pubblicato il 01 Settembre 2008 da ditz

Alle otto il signor Burningstone esce. Si getta nella mischia e maledice il lavoro, il traffico e l'alba minacciosa di luce a casaccio sulle case ancora pitturate di notte. Alle otto e qualcosa il signor Burningstone sbaglia la frenata, arriva lungo al semaforo e decide in una frazione di secondo di passare col rosso. Alle otto e cinque il signor Burningstone arriva all'edicola, accosta, si sporge lungo lunghissimo dal finestrino, per poco non gli si blocca la schiena, un euro all'edicolante, il giornale in mano, soddisfazione. Riparte che sono le otto e sette.

Questo è tutto quello che sappiamo del signor Burningstone. Questo è tutto quello che fa ogni volta. Minuto più minuto meno. Poi sparisce dietro una montagna di traffico. In qualche buco nero di una qualsiasi tangenziale. Sepolto vivo nei grappoli di auto a singhiozzo dentro una statale qualunque, di un giorno qualunque. In un perfetto show dell'anonimato, nella vigilia rarefatta di bagliori lenti, di ribalte solo desiderate.

Chi è per l'appunto il signor Burningstone?

 
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Anonimo il 15/09/08 alle 19:40 via WEB
decolli e declini si intrecciano, nel nostro aeroporto di anime, c’è chi sale, chi scende, chi decide di fermarsi e guardare gli altri partire, che ci ha perso i bagagli, c’è chi…più fortunato, li ritrova. Boooooooooooooato. - feeeeeeeeeeeeeeeeermati, Valerio, fermati, ho detto fermati cazzo! Valerio sterza con tutta la sua forza, con gli occhi allargati e strabuzzanti, usa tutto il suo self-control per frenare meno bruscamente possibile accostandosi evitando i permanenti danni possibili, fa scricchiolare le dita dopo aver lasciato il freno a mano, si tocca la pelle e tra se e se pensa “si, sono vivo”. Carmelo si butta dalla macchina, letteralmente, si butta via dalla macchina, si contorce, si muove come un matto e poi, alza le braccia al cielo, si sfila il cappotto e urla, urla liberatorie, impazzite…un oooooooooooooooooooooooooooh prolungato e agghiacciante, una specie di standing ovation disperata. Valerio per un solo attimo resta incollato al sedile della macchina, nella stessa posizione, con la stessa espressione, si sta cagando sotto, ignaro, lui non sa, non capisce, lui guida…guida e basta e questa cosa lo fa incazzare, no, non censuratemi, incazzare è il termine esatto. sgancia la cintura di sicurezza e scende anche lui…nemmeno il tempo di aprir bocca che Carmelo gli afferra entrambe le braccia e dice…-Valè..è morto Rick Wright -e tu..che cazzo ne sai? Carmelo, un po’ impaurito ed insicuro, in un gesto meccanico estrae molto lentamente dalla sua tasca il piccolo cellulare, Valerio va su tutte le furie, lo prende lo sbatte per terra e ci salta sopra più e più volte fino a ridurlo in una poltiglia di tecnologia morta sotto gli occhi velatamente divertiti del suo compagno di viaggio. Valerio, ancora affannante si accascia vicino al cavalcavia, pochi secondi, i loro sguardi si incrociano e…insieme, scoppiano in una risata prolungata, un vero toccasana, ridere di gusto, qualcosa che Carmelo quasi non conosceva più, che non sapeva più fare. si accingono a risalire a bordo meta:nessun posto, nell’attimo prima della accensione motori, Carmelo guarda Valerio quasi commosso e dice…-Valè, ti voglio bene!...Valerio senza mai voltarsi, ricoperto dal suo sorriso sornione, sussurra…-certo che voi umani, siete proprio strani…e comunque…mi chiamo Valerio. (Aluccia)
 
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È RIDICOLO CREDERE

È ridicolo credere
che gli uomini di domani
possano essere uomini,
ridicolo pensare
che la scimmia sperasse
di camminare un giorno
su due zampe

é ridicolo
ipotecare il tempo
e lo è altrettanto
immaginare un tempo
suddiviso in piú tempi

e piú che mai
supporre che qualcosa
esista
fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
dall'esistere.



(Eugenio Montale, Satura; Satura II)

 
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TAMARA

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PARANOID ANDROID - RADIOHEAD

Please could you stop the noise
I'm trying to get some rest?
From all the unborn chicken voices in my head
What's that, what's that

When I am king you will be first against the wall
With your opinion which is of no consequence at all
What's that, what's that

Ambition makes you look pretty ugly
Kicking squealing gucci little piggy

You don't remember, you don't remember,
why don't you remember my name
Off with his head man, off with his head man
Why don't you remember my name?
I guess he does

Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height
Rain down, rain down, come on rain down on me
From a great height, from a great height, height

That's it sir, you're leaving,
the crackle of pig skin,
the dust and the screaming
The yuppies networking
the panic, the vomit,
the panic, the vomit
God loves his children,
God loves his children, yeah

 
 

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