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Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 13 Marzo 2008 da dodici67

PDL: Fini, 13 aprile nuova festa della liberazione. Uniti si cambia l’Italia

PDL:Manifestazione elettorale a Milano con Berlusconi: “Alleanza nazionale non mette da parte la sua storia”
“Potremo intestare al Pdl di aver dato vita il 13 aprile ad una nuova stagione ma di liberazione”. Questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento di Gianfranco Fini nel corso della manifestazione elettorale al Palalido di Milano con il candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi. “Facciamo del 13 aprile la nuova festa della liberazione dall’utopia, dagli inganni e dai fallimenti della sinistra - continua Fini - e certamente ci sono le condizioni perché tutto ciò accada e non perché lo dicono i sondaggi, ma perché gli italiani sanno fare il paragone di come stanno oggi e come stavano prima”. Alleanza Nazionale, spiega, “mette da parte il simbolo, ma non la sua storia. Abbiamo deciso di guardare al futuro”. Fini parla di “rivoluzione conservatrice che ci impegniamo a realizzare quando torneremo al governo”. “L’Italia - prosegue - ha la possibilità di dar vita alla rivoluzione dei meriti. Quello che ci chiedono, dal Nord al Sud, è una società in cui va avanti chi è bravo, chi si impegna”.
“Uniti si governa, uniti si cambia l’Italia. Caro Silvio, caro presidente del Consiglio…”. Così Fini conclude il suo discorso prima di dare la parola a Berlusconi.

Ecco di seguito, la versione ntegrale di uno dei passaggi più significativi dell’intervento di Fini:
“Essere italiani significa in particolare avvertire il dovere di aiutare i popoli che soffrono più del nostro. E’ in questi valori del Partito popolare europeo il senso di appartenenza ad una comunità, l’identità, il grande valore rappresentato dalla libertà. Caro Silvio, non potevi scegliere riferimento più bello per questa avventura, per questo partito, di quello di Popolo della libertà. Perché un uomo non è tale se non è libero. E la libertà non è soltanto l’assenza di una coercizione, non si è liberi soltanto se si è in democrazia. Si è liberi quando in una democrazia si è nella condizione di esprimere ciò di cui si è capaci, e l’Italia ha la grande necessità di dar vita a quella rivoluzione dei meriti, che in qualche modo è la stella polare del manifesto dei valori del Popolo della Libertà. Proprio perchè crediamo nella libertà, proprio perché sappiamo che la democrazia è l’unico regime che può esaltare le libertà, proprio perché sappiamo che l’uguaglianza non sarà mai nella utopia di tutti i socialismi che continuano a pensare che nascerà un giorno l’alba che vedrà gli uomini tutti uguali nel punto di arrivo, proprio perché sappiamo che l’uguaglianza è valore soltanto se garanzia di partire alla pari, proprio perché sappiamo tutto ciò, sappiamo altrettanto bene che l’uguaglianza è un valore se si garantisce di partire alla pari. Ma quel che chiedono in particolare i più giovani, gli italiani, i nostri fratelli del sud è una società in cui va avanti chi se lo merita, chi è bravo, chi lavora, chi si impegna, chi studia, chi rappresenta la certezza di avere una fiducia nel futuro. Questo sarà possibile soltanto con i valori del Popolo della libertà e con quella moderna rivoluzione conservatrice che ci impegniamo a realizzare quando torneremo al governo”.

 
 
 
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