l' ECO...campano!

CAGLIARI
– Notte movimentata nel capoluogo isolano, l’emergenza campana dei
rifiuti mette a dura prova anche la Sardegna. Da mezzanotte fino alle
prime ore di questa mattina ben 25 cassonetti dei rifiuti sono andati
incendiati. Pianura come Cagliari, Vigili del Fuoco
impegnati tutta la notte negli interventi di spegnimento di focolai
segnalati nel centro storico, via Dante e viale Trieste. Le
segnalazioni sono cominciate dopo gli incidenti tra forze dell'ordine e
manifestanti che ieri, al Porto Canale di Cagliari, cercavano
d'impedire lo sbarco dei primi 22 camion colmi di rifiuti dalla nave
giunta da Napoli e diretta a Macchiareddu per lo smaltimento.

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Rifiuti gettati nella casa di Soru
E uno spiacevole
episodio ha riguardato il governatore Renato Soru. Il giardino della
villa del presidente della Regione sarda, vicino alla Basilica di
Bonaria, è stato cosparso ieri notte di rifiuti scaricati dai
cassonetti della zona. Numerosi sacchetti sono stati sistemati anche di
fronte al cancello d’ingresso e sul muro di recinzione. Sull’episodio
indagano agenti della Digos della Questura di Cagliari che hanno, fra
l’altro, avuto notizia che in città vi è un tam-tam che invita ad un
raduno per le ore 23 di stanotte davanti alla villa del Presidente
della Regione.

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A Napoli: Esercito al lavoro
Ieri sera, infine, nel napoletano sono
entrati in azione i mezzi dell’esercito con un intervento finalizzato a
liberare dalla spazzatura l’ingresso di una scuola elementare e materna
di Afragola, uno dei comuni maggiormente colpiti dall’emergenza.
Tuttavia, a causa del persistere del «gravissimo stato di emergenza
rifiuti sul territorio comunale che si aggrava di ora in ora», oggi
molte scuole nel napoletano rimarranno ancora chiuse. La situazione più
grave continua a registrarsi nei comuni del vesuviano. Oggi nessuna
lezione, infatti, per i bambini e i ragazzi di Pollena Trocchia, Santa
Anastasia e Cercola. Cancelli chiusi anche per gli istituti scolastici
di Boscoreale, dove la commissione straordinaria del comune ha disposto
«l’immediata chiusura di tutte le scuole pubbliche e private di ogni
ordine e grado con sospensione delle attività didattiche fino alla
rimozione, anche parziale, dei rifiuti giacenti».