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il viaggio del comandante Kil alla colonizzazione del pianeta Felicità Maybe you and I could pack our bags and hit the sky

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LA MIA PRIMA VOLTA

Post n°200 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da comandantekil
Foto di comandantekil

Prendendo spunto dalla simpaticissima Ausdauer, voglio anche io mettere nero su bianco la mia prima esperienza, ma non quella di un bacio, la mia prima vera volta!! Qualche buontempona (conoscendo a grandi linee questo episodio), mi ha allegramente detto che bastano due righe (se ti prendo!!!!!), e come non darle torto, ma chiaramente c'è l'antefatto e il dopofatto.

Kamperland - Zeeland (NL) Agosto 1985; l'ambientazione è un campeggio specificatamente per famiglie, ma con un ampio settore dedicato ai giovani dell'età che avevo a quei tempi. Arrivati al campeggio, io e altri sette amici su un pulmino usato e piuttosto scassato, ci rendemmo subito conto di essere al cospetto di un vero e proprio "trombodromo"!!! Eravamo gli unici Italiani in campeggio (non era ancora il tempo delle grandi migrazioni di giovani Italici al Nord) e dunque visti come una rara specie aliena. La tenda, come indicato in figura, era di rapido montaggio senza picchetti; 3 ore e 20 minuti sotto un sole bastardo e sotto il ghigno di un teppistello di 12 anni (di seguito nominato Goicoexea, per la capacità di frantumare - oltre che i maroni - le caviglie durante le partite di calcio organizzate al camp). Ultimato il rapido montaggio si fa una passeggiata per le stradine del camping e ci si rende conto che da ogni tenda sbucava una giovane virgulta che ci piantava gli occhi addosso; capirete che per uno sfigato paesano come me cha ai tempi se incontrava una ragazza per strada era fortunato se questa non gli dava uno gomitata sul pomo d'adamo, il fatto di essere ammirato provocava una certa eccitazione. Si va dunque al bazar a fare spese; primo acquisto, ci siamo detti, dev'essere una scatola di contraccettivi, e allora si fa avanti quello che tra tutti sa l'Inglese (allora ero già bravino, ma alcuni termini ancora mi sfuggivano), sotto voce chiedo alla ragazza "do you have profilattics (ahahahahaha profilattics!! ahahah) e lei mi guarda basita, le ripeto la domanda con voce sempre più sommessa, stessa reazione, allora le chiedo "those things you put around the intimate part of your body when you make love";  "ahhhhh CONDOMS!!!" urlò lei con voce stridula e potente; ebbi l'impressione che l'eco di quell'urlo fosse arrivato fino a Bruxelles in Belgio e diventai piccolissimo (per uno che è un metro e 85 non è facile!!). I giorni si susseguivano tra spaghettate di 3 ore e mezza (avevamo un fornellino che faceva angoscia), tra serate in discoteca, tra stitichezza (sono arrivato a 8 giorni!!!), e tra baci a fiume con diverse ragazze. Un paradiso, ma ancora ero verginello e dunque impacciato quando era ora di arrivare a quel punto.

 Una sera trovai una tale Helen Smit (senza l'acca), con la quale avevo scambiato poche sporadiche chiacchiere i giorni precedenti, e ridendo la invitai nella mia tenda a bere una birra, certo di subire un bel 2 di picche; lei con molta nonchalance accettò, e io basito la presi per mano e la condussi al luogo del misfatto; non tirai nemmeno fuori la birra e cominciammo a baciarci avidamente; ero completamente  fuori dal mondo, mi sembrava di volare e così ci togliemmo gli indumenti; i nostri corpi all'interno della tenda e parte delle gambe fuori (nella nostra tenda c'era un casino che poi documentammo con foto, quasi non si entrava). Tirai fuori il condom e si consumò la prima tragedia, non sapevo da che parte di srotolava, secondi che sembravano un eternità e io che cominciavo a sudare freddo, ma ecco che voilà! il condom si srotola e io procedo; da quel momento al raggiungimento del primo sussulto di piacere passarono un altro paio di minuti, anche essi interminabili, per l'esatto collocamento dell'attrezzatura da riproduzione, dopodichè ecco finalmente salire il sangue alla testa per un brivido che sembrava non finire, e invece..... dai 20 ai 30 secondi, che con una stima del tutto sommaria posso quantificare in 24 secondi, poi........ il nulla!!! Con il nulla intendo la mancanza di una risposta allo stimolo per i successivi 2 giorni. Un record che fortunatamente non sono più riuscito ad eguagliare in seguito (e il cielo me ne scampi).

Come dire? E' stato un vero fulmine a ciel sereno o se vogliamo semplificare, un fulmine e basta. Non ho più rivisto Helen Smit (penso che cambiasse strada ogni qualvolta mi vedesse da lontano).

 
 
 
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