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IL CAPODANNO DEL COMANDANTE

Post n°234 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da comandantekil
Foto di comandantekil

I comandanti, si sa, sono esseri pignoli che amano l'ordine, la puntualità e l'organizzazione degli eventi con largo anticipo; devono avere sempre la visuale di ogni singolo evento ben sott'occhio e progettare tutto nei minimi dettagli. Per questo motivo non me la prenderò con nessuno se per caso dovessi essere appellato con "sottomozzodistivaaddettoallapuliziadeicessiKil".

In effetti, se andiamo un attimo a ritroso (ma nemmeno troppo), le ferie alle Canarie sono potute andare in scena solo grazie alla risolutezza della DonnadelcomandanteKil (di seguito DdC) la quale, dopo immense telefonate a disquisire sulla destinazione finale, ha operato 3 clik sulla tastiera del PC ordinando un pacchetto per 2 su internet.

E' stato così, che a metà Novembre di quest'anno, l'adorata DdC ha cominciato a domandare che meta avremmo scelto per festeggiare la dipartita del 2007 (in verità aveva già affrontato il discorso quando ancora eravamo alle Canarie, ma figurarsi se pensavo al freddo inverno mentre ancora crogiolavo le mie tenere carnine al sole equatoriale). Con ferma determinazione e invidiabile sicumera ho sempre decretato "boh.. non so... ci pensiamo un po' e poi confrontiamo le idee, abbiamo tempo". Le proposte dell'amata DdC erano svariate... "Parigi", "Parigi", ma non disdegnava nemmeno di fare una puntatina a "Parigi", anche se quello che più preferiva era "Parigi". Ma per Parigi bisogna prenotare un sacco di tempo prima, organizzare il viaggio aereo e bisognerebbe avere a disposizione un bel po' di tempo per stare là, oltre al non trascurabile fatto che Parigi è in Francia e a me stanno sui coglioni i Francesi, che ci posso fà??

Così, quando DdC arriva il 28 Dicembre ospite a casa mia, avevo un'unica certezza: non sapevo ancora cosa avrei fatto a Capodanno. Fino a che la sera del 29, a cena con amici (che continuavano gettare legna sul fuoco della causa "Parigi" per altro scartata anche da Lei), mi scatta l'idea per il capodanno: "andiamo a Ljubljana" "Ljub...che???" "Ljubljana, in fondo è una capitale europea ed è anche parecchio carina e l'atmosfera non dev'essere niente male per le feste". Detto - fatto! La mattina del 31 abbiamo messo due stracci in valigia, rifornito la comandantemobile e nel giro di 4 ore e mezza eccoci nella ridente ma poco calda capitale Slovena. L'escalation negativa della temperatura man mano che ci si avvicinava a Ljubljana, ha fatto sbiancare la mia dolce DdC, abituata a climi ben più miti (dubito che avesse mai vissuto un'esperienza sottozero). Nel giro di mezz'ora abbiamo trovato l'albergo, una vera rarità se non si aveva prenotato mesi prima; doccia, cambio di abiti e fuori alla ricerca di un ristorantino ove affrontare degnamente il cenone di capodanno, ma ci siamo resi conto presto che era come cercare un costume da bagno, stile perizoma leopardato, a casa di Santa Claus a Rovanjemi. Intanto le piazze si affollavano, la temperatura scendeva e io mi chiedevo sempre di più dove fossero gli Sloveni, considerato che, dato l'idioma che si udiva nelle strade, mi pareva più di essere a Milano anziche Ljubljana. Finalmente lungo le stradine pittoresche della città abbiamo trovato un luogo adatto al cenone; uno dei tanti banchetti che vendevano le specialità di Capodanno, un enorme panozzo con dentro un' hamburger condito con cipolla e salse variegate; il primo morso mi ha provocato l'ustione di primo grado al palato, l'ultimo morso invece era ad una massa informe..fredda!! Valutato che era inutile alle 20.00 di sera rimanere con giacca e pantaloni non troppo pesanti con un cappotto che non è esattamente termico, siamo rientrati in albergo, ricambiati adeguatamente alla temperatura  atteso il momento propizio e ancora nella bolgia di persone che ormai avevano riempito completamente le piazze. Ljubljana è molto bella, soprattutto il centro, e il castello che dall'alto domina la città è molto suggestivo. Lo so, non è Parigi, ma l'atmosfera che si respirava mi è piaciuta parecchio e in fondo ero con la persona che avrei voluto baciare allo scoccare della mezzanotte; dunque gli ingredienti c'erano tutti.

E' stato un bel capodanno, e alla fine le cose improvvisate sono quelle che più mi piacciono; non ci sono aspettative grosse, dunque meno rischio di essere delusi, e ci si gusta di più le piccole cose.

BUON 2008 a tutti

 
 
 
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