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Luce Emergente

RICERCA

 

 

Concedimi

Post n°141 pubblicato il 26 Maggio 2023 da eugeniot

Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare.

Il coraggio di cambiare le cose che posso.

E la saggezza per cogliere la differenza.

 

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.

 

San Tommaso Moro (Thomas Moore 1478-1535)  o Rev. Reinhold Niebuhr (1892-1971).

 
 
 

Finché prendi il lanciato da te

Post n°140 pubblicato il 13 Marzo 2023 da eugeniot

Finché prendi il lanciato da te, tutto è destrezza e risibile vincita;solo se tu d'improvviso diventi chi prende la pallache una eterna compagna di giochi lanciò a te, al tuo centro,con lo slancio propriamente potuto, in uno di quegli archi di grande, divina costruzione di ponti,solo allora saper prendere è forza- non tua, di un mondo.E se tu possedessi forza e coraggio di lanciare assai indietro,no, più stupendo: se ti scordassi di forza e coraggioe già avessi lanciato ... come l'anno lancia gli uccelli,gli stormi di uccelli migranti, che un calore più antico del giovanecatapulta attraverso i mari- solo in un rischio tale hai valida parte nel gioco,non agevoli più il tuo lanciare, non più te lo arresti.La meteora ti esce di manoe infuria verso i suoi spazi . . .

 
 
 

Sol

Post n°139 pubblicato il 02 Agosto 2022 da eugeniot

L'acqua del mare ha potenti energie sottili. Dal mare, da queste energie, nascono meravigliosi esseri spirituali, le Ondine.
Le Ondine sono ascoltatrici e testimoni.
Un giorno Sol si bagnava nelle acque di un mare caldo e tranquillo.
Il suo corpo toccava il mare. Il mare toccava il suo corpo. Tanto era il piacere di quell'abbraccio e di quelle carezze che la sua pelle e poi anche l'interno intimo del suo corpo si fece antenna di falena che capta sensazioni misteriose.
Tutto questo piacere trovò i suoi polmoni, la gola, le corde vocali e, come vulcano, espirò sospiri di piacere, come amore insopprimibile.
L'Ondina di quel luogo se ne nutrì. Le sembrò di bere diamanti e smeraldi che andarono ad aggiungersi al suo corpo immateriale.
L'Ondina da quel giorno emette gli stessi suoni di piacere a volte, quando anime amorose sono nei pressi.
Sono un uomo fortunato. In questo momento sento i sospiri di Sol.

 
 
 

La cosa più bella

Post n°138 pubblicato il 14 Giugno 2018 da eugeniot

 
Quale la cosa più bella sopra la terra bruna?

Uno dice "una torma di cavalieri",
uno "di fanti", uno "di navi".

      Io, "ciò che s'ama".



Ο]ἰ μὲν ἰππήων στρότον οἰ δὲ πέσδων
οἰ δὲ νάων φαῖσ’ ἐπ[ὶ] γᾶν μέλαι[ν]αν
ἔμμεναι κάλλιστον, ἔγω δὲ κῆν ὄτ –
τω τις ἔραται


 
 
 

Dedicato a Maria

Post n°137 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da eugeniot

Derviscio Rotante

 

Voglio che qualcuno ti travolga,
voglio che tu léviti,
voglio che tu canti con rapimento
e danzi come un derviscio!
Abbi una felicità delirante
o, almeno, non respingerla...
L'amore è passione,
ossessione,
qualcuno senza cui non vivi...
Buttati a capofitto,
trova qualcuno da amare alla follìa
e che ti ami alla stessa maniera!
Come trovarlo?
Dimentica il cervello e ascolta il tuo cuore..
Perché la verità è che non ha senso vivere
se manca questo:
fare il “viaggio”
e non innamorarsi profondamente
equivale a “non vivere”.
Devi tentare
perché se non hai tentato
non hai vissuto.”

 
 
 

Un bacio

Post n°136 pubblicato il 20 Gennaio 2017 da eugeniot

Un bacio - ma che cos'è poi un bacio?
Un giuramento un po' più da vicino,
una promessa più precisa,
una confessione che cerca una conferma,
un punto rosa sulla i di «ti amo»,
un segreto soffiato in bocca invece che all'orecchio,
un frammento d'eternità che ronza come l'ali d'un'ape,
una comunione che sa di fiore,
un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell'anima!
(Cirano de Bergerac - Atto terzo, scena decima)


 
 
 

gli occhi di una madre

Post n°135 pubblicato il 14 Novembre 2016 da eugeniot

 

Una madre nei suoi occhi
ha tanta dolcezza
e tristezza
ma anche un po' di ferocia

 

 

D.W. 7, 3 12-19

 
 
 

Un Pesciolino

Post n°134 pubblicato il 06 Giugno 2016 da eugeniot

Mi hanno insegnato ad essere educato,
a non alzare la voce, ad aver rispetto per le persone più in alto di me,
ad essere generoso con chi sta sotto di me,
non sono stato educato a fare lo squalo.
Questo fa di me un pesciolino?

G.A. 6, 15

 
 
 

Luciano Gallino

Post n°133 pubblicato il 10 Novembre 2015 da eugeniot
Foto di eugeniot

Ieri ha lasciato il corpo il professor Luciano Gallino, sociologo, studioso dei problemi del lavoro, intellettuale lucido e indipendente. Negli anni giovanili aveva collaborato con Adriano Olivetti. Nei saggi della maturità troviamo analisi profonde e per nulla rassegnate del sistema finanziario globale. Un sistema che concentra il potere nelle mani di pochi e sacrifica tutto al profitto, dai beni comuni alla dignità delle persone. Un sistema che mortifica il principio di uguaglianza e lo spirito critico, svuotando di senso le istituzioni democratiche. Il prof. Gallino chiamava questo mostro Finanzcapitalismo. Ed è questo mostro che occorre abbattere per creare un mondo nuovo, davvero umano. Di seguito una sintesi dell'introduzione al suo saggio Finanzcapitalismo (Einaudi) Piero Ricca

 

"Mega-macchine sociali: cosí sono state definite le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Mega-macchine potenti ed efficienti di tal genere esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell’antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente, appunto come parti di una macchina, decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l’apparato amministrativo-militare dell’impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel Novecento, l’esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell’Urss.
Il finanzcapitalismo è una mega-macchina che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni allo scopo di massimizzare e accumulare, sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia dal maggior numero possibile di esseri umani, sia dagli ecosistemi. L’estrazione di valore tende ad abbracciare ogni momento e aspetto dell’esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all’estinzione. Come macchina sociale, il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona.

L’estrazione di valore è un processo affatto diverso dalla produzione di valore. Si produce valore quando si costruisce una casa o una scuola, si elabora una nuova medicina, si crea un posto di lavoro retribuito, si lancia un sistema operativo piú efficiente del suo predecessore o si piantano alberi. Per contro si estrae valore quando si provoca un aumento del prezzo delle case manipolando i tassi di interesse o le condizioni del mutuo; si impone un prezzo artificiosamente alto alla nuova medicina; si aumentano i ritmi di lavoro a parità di salario; si impedisce a sistemi operativi concorrenti di affermarsi vincolando la vendita di un pc al concomitante acquisto di quel sistema, o si distrugge un bosco per farne un parcheggio. Accostando come si è fatto sopra capitale e potere non s’intende qui riproporre la tradizionale concezione che rinvia al potere del capitale. In suo luogo si avanza la nozione di capitale come forma di potere in sé, un potere organizzato su larghissima scala.

Di conseguenza non è esatto dire che il capitale ha potere. Il capitale è potere. Il potere di decidere che cosa produrre nel mondo, con quali mezzi, dove, quando, in che quantità. Il potere di controllare quante persone hanno diritto a un lavoro e quante sono da considerare esuberi; di stabilire in che modo deve essere organizzato il lavoro; quali debbano essere i prezzi degli alimenti di base, di cui ciascun punto percentuale in piú o in meno aumenta o diminuisce di una quindicina di milioni, nel mondo, il numero degli affamati; quali malattie sono da curare e quali da trascurare, ovvero quali farmaci debbano essere sviluppati dai laboratori di ricerca oppure no. Ancora, il capitale è il potere di trasformare le foreste pluviali in legno per mobili e i mari in acque morte; di brevettare il genoma di esseri viventi evolutisi nel corso di miliardi di anni e dichiararlo proprietà privata; di decidere quali debbono essere i mezzi di trasporto usati dalla gran maggioranza della popolazione e con essi quale debba essere la forma delle città, l’uso del territorio, la qualità dell’aria.


La mega-macchina denominata capitalismo industriale aveva come motore – e per quel che ne resta ha tuttora – l’industria manifatturiera. Il finanzcapitalismo ha come motore il sistema finanziario.
La mega-macchina del finanzcapitalismo è giunta ad asservire ai propri scopi di estrazione del valore ogni aspetto come ogni angolo del mondo contemporaneo. Un simile successo non è dovuto a un’economia che con le sue innovazioni ha travolto la politica, bensí a una politica che ha identificato i propri fini con quelli dell’economia finanziaria, adoperandosi con ogni mezzo per favorire la sua ascesa. In tal modo la politica ha abdicato al proprio compito storico di incivilire, governando l’economia, la convivenza umana. Ma non si è limitata a questo. Ha contribuito a trasformare il finanzcapitalismo nel sistema politico dominante a livello mondiale, capace di unificare le civiltà preesistenti in una sola civiltà-mondo, e al tempo stesso di svuotare di sostanza e di senso il processo democratico." Luciano Gallino

 
 
 

Un Sorriso Triste

Post n°132 pubblicato il 01 Settembre 2015 da eugeniot

La morte e il mio cazzo sono il mondo.

da An American Prayer; citato in Charles Shaar Murray, Jimi Hendrix. Una chitarra per il secolo).

 

Sorridi sempre, anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non poter sorridere.

Jim Morrison (James Douglas Morrison)*. Attribuzione incerta.

*Cantautore e poeta. Nato mercoledì 8 dicembre 1943 a Melbourne, Florida (Stati Uniti d'America). Morto, probabilmente suicida, sabato 3 luglio 1971 a Parigi (Francia).

 
 
 

Tornare a Diciassett'anni

Post n°131 pubblicato il 22 Luglio 2015 da eugeniot

Tornare a diciassett'anni
Dopo aver vissuto un secolo
È come decifrar segni
Senza essere un dotto sapiente.
Tornare ad essere, all'improviso,
Fragile come un istante,
Tornare a sentir tutto dentro
Come un bimbo di fronte a Dio.
Questo è quel che io sento
In questo momento fecondo.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.


Il mio passo è andato indietro,
Mentre il vostro sta andando avanti,
L'arca dell'alleanza
E' entrata nel mio nido
Con tutto il suo arcobaleno
Mi ha passeggiato per le vene,
E financo la dura catena
Con cui ci lega il destino
E' come un diamante fino
Che m'illumina l'anima serena.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.


Quel che può il sentimento
Non lo ha potuto il sapere
Né il cammino più illustre,
Né il più vasto pensiero;
Tutto cambia al momento,
Come un mago accondiscendente
Ci allontana dolcemente
Da rancori e violenze,
Solo l'amore con la sua scienza
Ci rende tanto innocenti.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.


L'amore è un turbinìo
Di purezza originale,
Persino un feroce animale
Sussurra il suo dolce trillo,
Trattiene i pellegrini,
Libera i prigionieri.
L'amore con le sue cure
Il vecchio lo fa tornar bimbo,
E il malvagio, solo l'affetto
Lo cambia in puro e sincero.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.


E come per un incanto
La finestra s'è spalancata,
Entra l'amore col suo manto.
Come un tiepido mattino;
Al suono di bella diana
Fece spuntar il gelsomino,
Volando come un serafino
Il cielo lo ha ingioiellato,
E i miei anni, a diciassette
Li ha fatti tornare un cherubino.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

 

traduzione da:
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=6861&lang=it

 
 
 

LIBER EREMITICE REGULE XLVI

Post n°130 pubblicato il 28 Aprile 2015 da eugeniot


LIBER EREMITICE REGULE

XLVI DE SIGNIFICATIONE SEPTENARUM ARBORUM

21  Esto igitur cedrus per nobilitatem sinceritatis et sanctimonie,

spina per punctionem correctionis et penitentie,

myrtus per discretionem sobrietatis et temperantie,

oliva per ylaritatem pacis et misericordie,

abies per altitudinem meditationis et sapientie,

ulmus per opem sustentationis et patientie,

buxus per formam humilitatis et perseverantie.

 

Tu dunque sarai cedro per nobiltà di sincerità e santità,

acacia per puntura di correzione e penitenza,

mirto per discrezione di sobrietà e temperanza,

olivo per gioia di pace e misericordia,

abete per altezza di meditazione e sapienza,

olmo per opera di sostegno e pazienza,

bosso per modello di umiltà e perseveranza.

 

Romualdo

 

 

 

 

 

 

 
 
 

La stampa

Post n°129 pubblicato il 18 Agosto 2014 da eugeniot

La stampa,
una stampa irresponsabile, è così,
è capace di far apparire le vittime come carnefici
e i carnefici come vittime
e se non state attenti
vi farà odiare gli oppressi
e amare gli oppressori.

Malcom X

 
 
 

San Valentino

Post n°128 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da eugeniot

.
Sì ch'io vorrei morire,
ora ch'io bacio, amore,
la bella bocca del mio amato core.

Ah cara e dolce lingua
datemi tanto umore
che di dolcezza in questo sen m'estingua.

Ah vita mia, a questo bianco seno
dà stringetemi finch'io venga meno
Ah bocca, ahi baci, ahi lingua torno a dire.
Sì ch'io vorrei morire.
.
[Maurizio Moro - XVI sec.]
.
.

 
 
 

Imbolc

Post n°127 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da eugeniot

Buon Imbolc !!!

Oggi, e per tre giorni, è IMBOLC !

AUGURI !

detta anche Oimelc, Imbolic
Presentazione di Gesù al Tempio
festa della Purificazione di Maria
festa della Dea Brigid
Candelora,
Santa Brigida

[wiki] Cade tradizionalmente il 1º febbraio, nel punto mediano tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera. La celebrazione inizia tuttavia al tramonto del giorno precedente, in quanto il calendario celtico fa iniziare il giorno appunto dal tramonto del sole.
Il termine Imbolc in irlandese significa "in grembo", in riferimento alla gravidanza delle pecore, così come Oimelc sta per "latte ovino", a indicare che in origine si trattava di una festa legata alle pecore da latte. In questo periodo venivano infatti alla luce gli agnellini e le pecore producevano latte. Il latte fresco, il formaggio, il burro e il siero di latte, per non parlare dei pasticci fatti con le code mozzate degli agnelli, costituivano spesso la differenza tra la vita e la morte per le persone anziane e i bambini, durante il gelo pungente di febbraio. La festività celebrava la luce, che si rifletteva nell'allungamento della durata del giorno, e nella speranza per l'arrivo della primavera. Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele. In epoca cristiana la festa di Imbolc venne equiparata alla Candelora. Poiché la festa pagana era sotto gli auspici della dea Brígit, si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida.
Nel mondo romano la Dea Februa (Giunone) veniva celebrata alle calende di febbraio.

 

 
 
 

un sistema che ci stordisce

Post n°126 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da eugeniot

 

Che danno ci farà un sistema
che ci stordisce di bisogni artificiali
per farci dimenticare i bisogni reali? 
Come si possono misurare
le mutilazioni dell'anima umana?

Eduardo Galeano

 

 
 
 

A voi, che dall’albero della vita cogliete le foglie e trascurate i frutti.

Post n°125 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da eugeniot

Spunti tratti da Silvano Agosti, uno dei miei maestri, anche se lui non lo sa.


Sei andato a scuola e ti hanno detto
"siedi al tuo posto",
e già lì hai smesso di credere che
il tuo posto sia dappertutto.

DIALOGO FRA UN DICIASSETTENNE E UN NOVANTANOVENNE.
Il diciassettenne dice:  “Come sei giovane tu che sei tanto vecchio!”
e il novantanovenne dice: “ Non c'è giovane. Non c'è vecchio. Abbiamo tutti la stessa età. L'età dell'attesa.”
Il giovane:”Ma se nel cuore ho la disperazione?”
“Ah, allora devi essere contento. Vuol dire che il tuo Dio ti sta mettendo alla prova.”
e il giovane: “E se non ho nessun Dio?”
“Allora siediti. E guarda a lungo in te stesso, finché vedrai comparire i volti delle persone che hai saputo amare. Sono loro i guardiani delle tue speranze. Ed è in loro che devi credere.”
 
IL TESTAMENTO DEL POETA
Lascio le mie parole
 a chi le leggerà.
Le mie carezze
ai ladri e agli assassini.
E le mie lacrime
ad ogni donna sola.
Lascio il mio sguardo
a chi crede di aver visto.
Lascio i miei sogni
a chi non trova pace.
I miei sorrisi
alle divinità in declino.
A te, figlio mio,
lascio il mio tempo,
lo smisurato tempo di chi vive.


© ATTENZIONE: Il contenuto di questo post è interamente coperto da COPYRIGHT!

 
 
 

Auguri

Post n°124 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da eugeniot

 

 

Auguri Elisa !

 

 

 

 
 
 

Sapiosessuale?

Post n°123 pubblicato il 22 Novembre 2012 da eugeniot

Acuto e divertente

 

"Internazionale" n. 976 - 23/29 novembre 2012

 
 
 

MAESTRI

Post n°122 pubblicato il 21 Novembre 2012 da eugeniot



Ho pensato di ringraziare i Maestri del Dolore che ho conosciuto. Sono finalmente grata per ogni ferita: quel sangue che ne è scaturito non era altro che un passaggio per la mia anima: mi sono liberata così.
Se ora sono quello che sono, ma se soprattutto sarò quello che sarò, è a quelle ferite che lo devo.
 


   Riyueren

 
 
 
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PENSIERI SPARSI E NON SPERSI

Cosa c'è di male nelle citazioni?
Prima che a scrivere, impariamo a pensare.

immagine

Credo che non vedrò mai
una poesia
bella come un albero.
Ma le poesie
le fanno gli sciocchi
come me.
Un albero può farlo
solamente Dio.

«immaginera un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"È una grossa economia di tempo", disse il mercante, "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti a settimana".
"E cosa se ne fa di questi 53 minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."»

immagine


immagine ' il tempo che hai perduto
per la tua rosa
che ha fatto la tua rosa
così importante.

(A. de Saint-Exupery)

 


 

 

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