Creato da grattinik il 18/07/2005

momenti

poesie, appunti, fotografie e disegni

 

 

« Messaggio #473Petizione contro il maes... »

Non reprimete il nostro futuro"L'appello dell'Unione degli studenti

Post n°474 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da grattinik

Non reprimete il nostro futuro.

In questi giorni siamo attivamente impegnati nella difesa del nostro

futuro nostro e del nostro paese. Scuole e università si stanno mobilitando

 per chiedere prima di tutto centralità, la consapevolezza che il sapere

è il principale motore per il miglioramento delle nostre condizioni di vita.

Gli ultimi provvedimenti del Governo prevedono un taglio radicale degli investimenti

pari nove miliardi e mezzo di Euro che metteranno in ginocchio il sistema

d'istruzione dalle elementari fino all'università.

Questo dato inopinabile, basta leggere il testo della finanziaria,

si abbatte sulla nostra percezione del futuro, su quello che saremo domani, sulla qualità della nostra vita, sul desiderio di libertà, che è insito in ognuno di noi.
In un contesto di crisi dell'economia globale, non siamo rimasti passivamente

 a subire le politiche di un governo che taglia gli investimenti sulla conoscenza,

 non limitando la spesa pubblica nel sostegno economico alle banche o

alla disastrata Alitalia, di cui tutti noi cittadini pagheremo i debiti.

 La percezione della "crisi", della "paura" e "incertezza" pervade

il nostro presente, sentiamo sulla nostra pelle la mancanza

di una vera sicurezza sociale in ambito lavorativo e ci accompagna

invece la profonda consapevolezza che in fondo "un domani,

saremo tutti precari, che in futuro non avremo mai una pensione,

che sarà impossibile per un giovane, comprare una casa".

E' nato quindi il movimento plurale nelle sue diversità.

 Un movimento assolutamente pacifico, reale, partecipativo,

democratico, un movimento che nasce per rivendicare

 più scuola e più sapere, che vuole una conoscenza capace

di eliminare le tante ingiustizie sociali che pervadono il nostro tempo.

 Per questo, non siamo per il mantenimento dello status quo,

 ma chiediamo invece vero cambiamento, scuole e

università al passo con l'Europa, una ricerca al servizio della

 collettività, la possibilità di raggiungere i livelli più alti dell'istruzione

 anche se non sei il figlio di un grande industriale.

 Poco prima delle elezioni Berlusconi diceva ad una

giovane precaria: "sposa un miliardario!".

Al presidente del consiglio vorrei dire che io voglio

sposare la persona che amo e pretendo, da singolo cittadino,

che lo Stato mi assicuri l'accesso ai più alti gradi

dell'istruzione, come afferma il dettato costituzionale.

L'Italia è un paese dove non esiste il merito,

vieni premiato solo se riesci a comprarti titoli

generalmente definiti d'eccellenza.

Il vero merito sta nell'uguaglianza dei diritti e

delle opportunità, nel fatto che anche

 il figlio dell'operaio può diventare dottore.


Questo è un movimento propositivo, dinamico, pacifico,

 che vuole studiare di più e si oppone ad un governo

che ci vuole far studiare di meno.

Che si oppone ad un governo che si rifiuta di affrontare

 la vera emergenza educativa del nostro paese,

pensando che con un grembiulino o un voto di condotta

 si possa risolvere la fatiscenza dei nostri istituti scolastici,

la mancanza di strumenti didattici,

la bassezza della qualità delle risorse,

l'arretratezza dei nostri sistemi formativi rispetto a

quelli del resto del mondo.
Siamo stufi di essere strumentalizzati dal teatrino

della politica, non siamo qualunquisti ma vogliamo

 essere pedine da muovere a secondo dell'esigenza di uno o

l'altro partito. Siamo una soggettività indipendente, cittadini e cittadine che hanno dei bisogni e chiedono di essere ascoltati e non repressi

 con la violenza. Abbiamo promosso lezioni di piazza con i docenti, ci siamo mobilitati con i genitori contro il taglio del tempo pieno nelle scuole elementari, non abbiamo mai usato la violenza e mai la useremo.

Perché il presidente del consiglio invece di ritirare i provvedimenti o

 almeno discuterli vuole usare la violenza? Si può definire un paese civile e democratico, se l'uso della forza viene usato a sfondo politico,

cioè per reprimere un dissenso nei confronti delle politiche del governo? Può il presidente del consiglio usare le forze dell'ordine per dare forza ai suoi disegni politici?

Il 10 ottobre 300.000 studenti e studentesse sono scesi in piazza in tutta Italia, facevo parte della delegazione ricevuta al ministero dell'istruzione.

 A quel punto, di fonte a due tecnici del ministero spaesati, ci siamo chiesti: e il Ministro? Prima o poi vi incontrerà, rispose sicura di sé una segretaria. Questo momento non è mai arrivato.

E' questa la vostra democrazia? E così invece di risposte politiche abbiamo trovato solo offese: bamboccioni, ignoranti, presuntosi,

le dichiarazioni del governo si sono susseguite a ritmo serrato, dimostrando il totale scollamento della politica italiana dalla realtà del nostro paese.

Lanciamo un appello a tutto il paese, nella speranza che si capisca che

questa non è una battaglia degli studenti e delle studentesse ma di tutti quelli che pensano che le scuole e le università sono centrali per lo sviluppo sociale

 e civile della nazione. Lanciamo un appello ai docenti e ai genitori, non ci abbandonate, non fate in modo che la polizia reprima con la violenza

il futuro dei figli della Repubblica. Lanciamo un appello al mondo della cultura, all'intellettualità diffusa, all'opinione pubblica, sosteneteci e costruiamo insieme un'altra idea di scuola, le proposte non ci mancano.

 Lanciamo anche un appello alla stampa, invece di fare solo la cronaca dei jeans che indossiamo o dell'acconciatura all'ultimo grido, lasciateci lo spazio di raccontarci, di rendere pubbliche le nostre proposte, di avviare una discussione

 seria e pubblica sulla scuola che vogliamo.

Saranno ancora tantissime le pacifiche manifestazioni di dissenso

 contro questi provvedimenti, stiamo attraversando una fase cruciale della vita del nostro paese, o la democrazia o i manganelli, a voi la scelta...

Roberto Iovino
coordinatore Unione degli studenti

(23 ottobre 2008)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

NUBI_ ALINARI_

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ataporinovardarogiuseppezumstefano.dardanigildamodenagiov.favalorobvbtendesoniaren77caty.ferraraannapirasdonnarosinellaventottonovefrancilatinosexydamilleeunanotteannazeta0
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
 

S.KUBRICK

 

NUBI_ ALINARI_

 

TRAMONTO

 

ROSA ARANCIO

immagine
 

F.SCIANNA

 

F.SCIANNA _FIRENZE_

 

IO

 

CAZZANIA ANCIONE E GIALLA

immagine
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963