Il Gargano disse che

 Nell’aula magna della Corte d’Appello di Bari si è svolta la cerimonia di proclamazione del presidente eletto della Regione Puglia. Il presidente dell’ufficio elettorale centrale, il magistrato Marcello De Cillis, ha letto la breve formula con cui ha pronunciato la proclamazione di Michele Emiliano. Le parole del magistrato sono state accolta da uno scrosciante applauso da parte dei sostenitori del neo governatore che, arrivati da tutta la Puglia, affollavano l’aula magna. Emiliano ha pronunciato un brevissimo discorso e ha sottolineato di essere particolarmente emozionalo perché la cerimonia si è svolta in un luogo «che non mi è indifferente». «Qui — ha detto Emiliano — da giovane magistrato ho giurato sulla Costituzione italiana, su quella Costituzione cui ho dedicato tutta la mia vita. Continuerò su questa strada. Dedico questa giornata a chi mi è stato vicino in questi anni. Soprattutto a chi non c’è più, in particolare a una persona». Qui il riferimento di Emiliano è alla figura del padre, scomparso da qualche anno. A chi gli ha chiesto se questa è stata l’emozione più forte mai provata nella vita ha risposto in questo modo: «L’emozione più forte è stata per me la nascita dei mei figli». Tutti e tre i figli del presidente (Giovanni, Francesca e Pietro) hanno presto parte alla cerimonia, in prima fila accanto alla mamma del governatore e a tutti i suoi più stretti collaboratori. Alla domanda come festeggerà stasera, Emiliano ha risposto: «Festeggerò, spero, riposando». Subito dopo Emiliano si è spostato negli uffici della presidenza della Regione per lo scambio di consegne con il presidente uscente Nichi Vendola. Anche qui cerimonia sobria e asciutta: la firma congiunta del verbale di «constatazione» con cui l’uscente comunica al subentrante gli ultimi atti della vecchia amministrazione e la situazione della cassa. Entrambi sono parsi decisamente commossi. Vendola ha ricordato la prima delibera di giunta dieci anni fa (sulla messa in sicurezza della fabbrica Fibronit di Bari) e l’ultima di poche ore fa contro la possibilità che si venga a cercare petrolio nei fondali del mare di Puglia. Infine anche l’ultimo decreto: il patrocinio al Gay Pride di Foggia il prossimo 4 luglio. «Sono il piccolo segnale — ha commentato il presidente uscente — di quella battaglie che sono state fatte e che devono essere fatte perché il Sud non sia più considerata terra di colonizzazione». Infine gli auguri al neo governatore: «Farò il tifo, giorno per giorno, per te e per la tua esperienza di governo. Lascio il testimone a chi saprà interpretare l’immagine di una Puglia con la schiena dritta». Occhi lucidi e abbraccio con Emiliano. Il nuovo presidente ricambia: «Tu avrai sempre il merito di aver aperto una strada. E io assumo il compito che tu indichi: prendere la guida del Sud. Ci siamo interrogati a lungo su cosa significasse essere “in continuità” con la tua amministrazione. Ecco cosa è continuità: essere alleati nei valori, nei principi e nella fedeltà alla Costituzione».