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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 26/03/2020

Coranavirus/ Prescrizioni anticontagio controlli dei Carabinieri a Vico, Peschici, Rodi, Ischitella, Carpino, Cagnano Varano e

Post n°25705 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Coranavirus/ Prescrizioni anticontagio controlli dei Carabinieri a Vico, Peschici, Rodi, Ischitella, Carpino, Cagnano Varano e le Isole Tremiti. 

 
Coranavirus/ Prescrizioni anticontagio controlli dei Carabinieri a Vico, Peschici, Rodi, Ischitella, Carpino, Cagnano Varano e le Isole Tremiti.
 
 

Sin dal nascere della preoccupante emergenza del Coronavirus, particolarmente sentita nelle isolate comunità garganiche, i Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano hanno svolto un ampio servizio di controllo del territorio finalizzato ad assicurare il rispetto dei provvedimenti governativi emanati per fronteggiare il diffondersi dei contagi da Covid 19.

 

Nei primi giorni, le pattuglie in circuito e la Centrale Operativa hanno sostenuto i cittadini, preoccupati e disorientati, in particolare anziani, dispensando loro consigli e chiarimenti che invitavano, per la propria e l’altrui salvaguardia della salute, a uscire di casa solo per inderogabili necessità.

 

Particolare attenzione è stata rivolta alla verifica dei motivi di spostamento delle persone, sia con mezzi pubblici che privati non escludendo dal controllo coloro i quali giravano nel loro paese senza l’effettiva esigenza di muoversi dalla propria abitazione monitorando i luoghi ove si potevano creare aggregazioni di persone, controllando inoltre le strade di collegamento e le persone che “girovagavano” nei paesi.

 

I Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, per rassicurare le comunità e ricondurre le persone inadempienti alle importanti prescrizioni sanitarie di limitazione del movimento, eseguivano serrati controlli nei comuni di Vico del Gargano, Peschici, Rodi Garganico, Ischitella, Carpino, Cagnano Varano e le Isole Tremiti, impiegando per la specifica esigenza oltre 200 pattuglie.

 

Il controllo delle autocertificazioni compilate dai cittadini nei primi giorni dell’emergenza scatenavano la fantasia dei garganici con variegate motivazioni… “vado in piazza a bere una birra che ho portato da casa” … “sto andando a pagare l’assicurazione dell’auto (in famiglia non hanno veicoli)…devo andare ad acquistare il mangime per il cane (ma il negozio è chiuso)… devo fare una visita specialistica… (ma non ricordo dov’è lo studio).

 

I Carabinieri, dopo ogni possibile comprensione, hanno dovuto adottare i provvedimenti previsti, in particolare nei confronti degli irriducibili, che avevano intenzione di uscire dall’abitazione senza necessità.

 

Nel periodo hanno controllato 1500 persone, acquisito 1000 autocertificazioni, deferito 110 inadempienti per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (art.650 c.p.), denunciato 4 “bugiardi” per aver dichiarato falsi motivi per spostarsi, deferito un soggetto per illegale detenzione di un coltello, controllato 40 esercizi pubblici e proceduto alla denuncia di 6 esercenti che non avevano ottemperato a tenere chiuso il locale.

 

E’ notizia di quest’ultimo momento, che gli inadempienti alla prescrizioni ministeriali saranno raggiunti da salate sanzioni amministrative, i cui importi sono in corso di decisione.

 

Nell’ambito dei servizi tendenti ad arginare i contagi coronavirus, i Carabinieri di Vico del Gargano hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, una donna 26enne poiché trovata in possesso di gr.100 di marijuana e per “maltrattamenti in famiglia” un uomo 44enne, che aveva aggredito violentemente la propria convivente.

 
 
 

CORONAVIRUS, NUOVO MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE

Post n°25704 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

CORONAVIRUS, NUOVO MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE 

 
CORONAVIRUS, NUOVO MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE
 
 

A tre giorni dall’ultimo modulo, cambia di nuovo il MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE per circolare. E’ stato aggiornato l’ultimo schema definito nei giorni scorsi per aggiornarlo con le ultime normative.

 

Il riferimento al decreto legge 25 marzo 2020
Il nuovo modello cita, com’era naturale, il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel documento, da compilare, firmare e consegnare in caso di controllo, la prima dichiarazione da sottoscrivere è di non essere sottoposti alla misura della quarantena nè di essere risultati positivi al Coronavirus.

 

Conoscere le nuove misure
Nel secondo punto del modulo si afferma di «essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna e adottate ai sensi degi articoli 1 e 2» del decreto legge. Tanto per esser chiari, lo stampato ricorda che le disposizioni riguardano «le limitazioni alla possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale».

 

Declinate le misure di necessità
Il nuovo testo specifica quando si configura il caso di necessità: spostamenti all’interno del comune, o che rivestono carattere di quotidianità o che «siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere». Nella dichiarazione che chiude il modello si deve specificare anche la reale motivazione dello spostamento: lavoro presso ..., devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, esecuzione di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obbligo di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero e altri motivi particolari.

 

Le restrizioni regionali
Ma non basta. Occorre dichiarare anche di essere a conoscenza «delle ulteriori limitazioni» disposte dai presidenti delle Regioni. Tanto che in caso di trasferimento da una regione all’altra bisogna indicare sia quella di partenza sia quella di arrivo. Le ordinanze sono ormai numerose e spesso prevedono limitazioni ancora più severe rispetto alle nuove multe stabilite dal decreto legge.

 
 
 

Il Libro della Settimana/ TURISMO IN QUARANTENA di Raffaele Rio

Post n°25703 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Il Libro della Settimana/ TURISMO IN QUARANTENA di Raffaele Rio 

 
Il Libro della Settimana/ TURISMO IN QUARANTENA di Raffaele Rio
 
 Gli effetti del Coronavirus sul sistema italiano 

Sono migliaia le persone contagiate dal Covid‑19 in Italia. I continui aggiornamenti nel quartier generale della Protezione Civile a Roma non fanno altro che confermare la diffusione crescente del Coronavirus in tutto il territorio nazionale. Da quel momento, il susseguirsi dei provvedimenti governativi si intreccia con le preoccupazioni, oltre che per lo stato di salute della popolazione, anche per gli effetti sull’economia e sul sistema turistico, in particolare.

 

L’impennata delle cancellazioni dei voli e delle disdette nelle strutture ricettive del Bel Paese fanno temere il peggio. E c’è addirittura chi invoca un Piano Marshall per immettere liquidità nel sistema turistico italiano. Ma cosa sta succedendo davvero? Come sta reagendo il mercato azionario settoriale? Cosa cercano online i potenziali turisti di tutto il mondo a proposito della Destinazione Italia?

 

E, ancora. Quali potrebbero essere le ripercussioni del Covid‑19 sull’incoming turistico italiano? Possiamo già archiviare, come perduta, l’imminente stagione estiva? Con oltre vent’anni di esperienza alle spalle nella programmazione e nell’analisi del mercato turistico, Raffaele Rio prova a rispondere a queste domande con un linguaggio semplice ma rigoroso. Il tutto nonostante uno scenario in continua evoluzione.

 

Il saggio ospita in esclusiva le stime aggiornate dell’Istituto Demoskopika che il 4 febbraio scorso furono riprese dai principali network di tutto il mondo: New York Times, The Washington Post, Le Figaro, El Economista, The Guardian, Al Jazeera e altri.

 

Ore 21:40 di lunedì 9 marzo 2020. Il presidente del Consiglio Conte convoca improvvisamente i giornalisti a Palazzo Chigi: l’Italia intera diventa area protetta. Spostamento solo per casi autocertificati di lavoro, necessità e salute. Scuole e università chiuse. Circa settantadue ore dopo, Piazza Affari perde il 16,92%, il peggior crollo di sempre. La Commissione europea blocca tutti gli ingressi non essenziali in Europa.

 

E, intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara il Covid‑19 pandemia mondiale. Quei lunghi giorni saranno scolpiti nella mente degli italiani come i più bui nella guerra contro il Coronavirus. E il turismo?

 
 
 

NOTIZIE UTILI/ Negozi chiusi ma il canone non è né sospeso né ridotto. Le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020 sono

Post n°25702 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

NOTIZIE UTILI/ Negozi chiusi ma il canone non è né sospeso né ridotto. Le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020 sono prorogate. Slitta la scadenza entro fine luglio della revisione obbligatoria per auto. Arriva la telemedicina veterinaria. 

 
NOTIZIE UTILI/ Negozi chiusi ma il canone non è né sospeso né ridotto. Le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020 sono prorogate. Slitta la scadenza entro fine luglio della revisione obbligatoria per auto. Arriva la telemedicina veterinaria.
 
 

Nessuna sospensione e ridu­zione dei canoni di locazio­ne per tutti quei negozi che al momento - a causa dell’emergenza Coronavirus - sono co­stretti a rimanere chiusi (rinunciando così alle proprie entrate) ma credito di imposta pari al 60% dell’affitto. Gli im­mobili che danno diritto allo sconto fiscale sono tutti quelli rientranti nella categoria catastale C/l (ovvero negozi e botteghe). A tutti i negozi e le botteghe che sono rimasti e rimarranno chiusi durante il lockdown, dunque, verrà data la possibilità di richiedere ed utilizzare tale credito di imposta al momento del pagamento dell’F24. Il credito può essere riconosciuto solo in compensazione dall’Amministrazione Finanziaria e a tutti gli imprenditori che non stanno lavorando. Sono esclusi, pertanto, tutti quelli che continuano ad essere aperti perché assicurano beni o servizi di pri­ma necessità.

 

 Coronavirus, ricette mediche via email o WhatsApp. In considerazione dell’emergenza da COVID-19 e della ne­cessità di contenere al massimo gli spo­stamenti, sarà possibile, per i consumatori, ottenere dal proprio medico il Numero di ricetta elettronica (NRE) e comunicarlo al proprio farmacista. L’NRE può essere inviato dal medico al paziente al momento della richiesta sulla propria mail (PEC o mail ordinaria PEO), oppure sul proprio smartphone utilizzando le applicazioni di messaggistica, tipo SMS o WhatsApp, comu­nicando al medico il proprio numero di cellulare, o anche una semplice comu­nicazione telefonica.

 

 Le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020, essendo anche documenti di riconoscimento, sono prorogate fino al 31 agosto 2020. Le carte di qualifi­cazioni del conducente (CQC), e i cer­tificati di formazione professionale (ADR) per il trasporto di merci peri­colose, aventi scadenze dal 23 febbraio al 29 giugno 2020, saranno prorogate fino al 30 giugno 2020. I certificati di abilita­zione professionale, in scadenza dal 31 gennaio al 15 aprile 2020, conserveranno la loro validità fino al 15 giugno 2020.

 

 Slitta la scadenza entro fine luglio della revisione obbligatoria per auto e moto. Invariati, dunque, i termini previsti per quei veicoli la cui revisione scadrà dal 1° agosto 2020 in poi. Il «termine di tol­leranza» di 15 giorni per le assicurazioni auto è, fino al 31 luglio 2020, prorogato di ulteriori quindici giorni. In sostanza, le polizze scadute potranno beneficiare di un termine di tolleranza di ben 30 giorni. Sono prorogati al 15 giugno i permessi provvisori di guida rilasciati ai titolari che devono sottoporsi ad accertamento sanitario presso le commissioni medi­che locali, nonché agli attestati rilasciati ai conducenti che hanno compiuto sessantacinque anni, per guidare autotre­ni, ed autoarticolati.

 

Nessuno stop gene­ralizzato per le bollette relative elle uten­ze domestiche in Italia. La mancanza di fondi ha consentito questo provvedi­mento di sospensione solo per i comuni in zona rossa di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Alcune aziende però hanno scelto di porre in essere sospen­sioni temporanee o sistemi di rateizzazione a seguito dell’emergenza Coronavirus per venire incontro ai propri utenti che versano in difficoltà econo­mica.

 

Ricordiamo però che per gli utenti di tutto il territorio nazionale ARERA ha bloccato i distacchi per morosità per elettricità, gas e acqua dal 10 marzo scor­so e fino al 3 aprile 2020 per famiglie e piccole imprese. Istituito un conto pres­so la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a un miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regola­tori a favore di consumatori e utenti.

 

 Nel caso sia impossibile determinare con esattezza le responsabilità dei soggetti coinvolti in un incidente stradale si applica la presunzione di pari respon­sabilità nel causare il sinistro. Questa non è superata neppure quando risulta accertata la colpa di uno dei due con­ducenti. Lo ha chiarito la Cassazione ribadendo che i «In tema di scontro tra veicoli, la presunzione di eguale concorso di colpa ha funzione sussidiaria, operando soltanto nel caso in cui le ri­sultanze probatorie non consentano di accertare in modo concreto in quale mi­sura la condotta dei due conducenti ab­bia cagionato l’evento dannoso e di at­tribuire le rispettive responsabilità del sinistro».

 

 Dopo lo smart working ed il telelavoro arriva la telemedicina veterinaria. Gra­zie alla buona volontà dei medici ve­terinari italiani sarà possibile richie­dere un consulto preliminare gratuito on line con un veterinario in videochia­mata: un sistema che consentirà di ca­pire se l’animale domestico ha bisogno di essere visitato urgentemente o se in­vece non presenta nulla di grave. Pos­sibile utilizzare Vetonline24, piattafor­ma di telemedicina aperta in cui si pos­sono iscrivere tutti i medici veterinari, per offrire consulti in videoconferenza a chi lo richiede. Gratuita la prima chia­mata di consulto veterinario, soprattut­to per agevolare i proprietari che ri­siedono in aree con restrizioni (zone ros­se) nella cura del proprio animale do­mestico».

 

Il co­ronavirus sta favorendo molte truffe ai danni dei cittadini. L’Antitrust non solo ha sospeso un sito che raccoglieva fondi in favore degli ospedali e reparti ospe­dalieri delle zone più colpite dall’emer­genza Coronavirus, in maniera gratuita e senza costi per il donatore, ma è anche intervenuta per bloccare prodotti che nulla potevano contro il virus. Nel pri­mo caso c’erano costi connessi alle tran­sazioni con carte di credito e debito: al momento di effettuare la donazione, ve­niva applicata una commissione pre im­postata su un valore pari a una quota percentuale della somma donata. Nel secondo caso, l’Antitrust ha disposto, in via cautelare, l’eliminazione di ogni ri­ferimento all’efficacia preventiva con­tro la COVID-19 dei detergenti, prodotti cosmetici e integratori pubblicizzati e commercializzati sia sul sito ht- tps://carlitashop.com che sulla relativa pagina Instagram. Sulla Homepage del sito si decantano infondate capacità «an­tivirali», antibatteriche e antisettiche e di rafforzamento del sistema immuni­tario e di protezione delle vie respira­torie, grazie a principi attivi che com­batterebbero microorganismi in grado di scatenare infiammazioni nelle vie re­spiratorie e nei polmoni. Si vantavano inoltre le proprietà disinfettanti e la ca­pacità di contrastare il contagio da parte di detergenti e creme cosmetiche. L’An­titrust, infine ha sospeso l’attività di pro­mozione e commercializzazione del far­maco «generico Kaletra», al prezzo di 634,44, che contiene i principi attivi pro­pri di un antivirale per il trattamento delle infezioni da HIV, ma è reclamiz­zato come 1’«unico farmaco contro il Co­ronavirus (COVID-19)». Nessuna di tali affermazioni trova in realtà conforto nella letteratura scientifica e nessuno dei prodotti pubblicizzati è un presidio medico-chirurgico.

 

A causa della pandemia sono state interrotte, rinviate e cancellate anche le competizioni sportive, quindi gli utenti titolari di un abbonamento che includa anche questo tipo di eventi si trovano, di fatto, a non poter utilizzare una parte del prodotto pagato. Federconsumatori, compatibilmente con le priorità che una situazione come quella attuale ci im­pone, si sta attivando per individuare delle soluzioni da proporre agli opera­tori. In particolare, secondo l’associa­zione è opportuno che le emittenti pro­pongano soluzioni compensative, ad esempio, consentendo ai clienti coinvol­ti di recuperare le settimane pagate e non fruite e prolungando quindi la va­lidità degli abbonamenti stessi per un periodo pari a quello dell’interruzione delle competizioni. Naturalmente qual­siasi offerta da parte degli operatori de­ve essere valutata dal singolo cliente in base ai propri interessi e alle proprie esigenze.

 
 
 

Rodi/ Il Comune di Carmine D’Anelli resiste all’epidemia e non abbassa la guardia. A preoccupare è l’economia e il turismo

Post n°25701 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Rodi/ Il Comune di Carmine D’Anelli resiste all’epidemia e non abbassa la guardia. A preoccupare è l’economia e il turismo 

 
Rodi/ Il Comune di Carmine D’Anelli resiste all’epidemia e non abbassa la guardia. A preoccupare è l’economia e il turismo
 
 

A differenza dei numeri che vengono dettati alle ore 18 nella consueta conferenza stampa della Protezio­ne Civile con tutto quello che ancora ne deriva, seppur avendo la percezione che ci sia una leggera flessione nei contagi, il tempo sembra essersi fermato.

 

È come se ci fossero due momenti tem­porali: il tempo che serve per fermare il contagio e quello che tutti stanno aspet­tando per tornare a riempire le piazze, le vie, le spiagge, i luoghi comuni e le chiese.

 

A lottare contro il tempo sono anche i pri­mi cittadini dei tanti comuni italiani. A Ro­di Garganico, il sindaco, Carmine D’Anelli pur restando in trincea, manife­sta un certo ottimismo per come stanno recependo le norme i suoi cittadini: “Gra­zie a Dio, la situazione è sotto controllo ed è monitorata ‘ventiquattro ore su ventiquattro’ ogni giorno, dal sottoscritto, dai vigili urbani e dai volontari della Protezio­ne Civile, tenendo conto dei mezzi che ab­biamo e di ciò che possiamo fare senza ri­sparmio di energie.

 

A Rodi Garganico c’è stato il contagio di un operatore sanitario che lavora a Fog­gia ed è ricoverato agli Ospedali Riuniti e speriamo vada tutto bene per riaverlo nel­la nostra comunità e festeggiare con lui.

 

Le ‘quarantene fiduciarie' erano una deci­na, o poco più, e dopo tre settimane di con­tenimento, sono tutti rientrati regolarmen­te a svolgere le loro attività. In questo mo­mento non inseguo polemiche sterili e tanto meno guardo ad altro.

 

Stiamo attraversando uno dei momenti più diffici­li per l’umanità dal dopo guerra e nessuno era preparato. C’è ancora chi ricorda la 'spagnola', l'influenza che fece tanti morti, del secolo scorso e questo tipo di epide­mie hanno sconvolto la vita di tutti, spe­cialmente nelle piccole comunità.

 

Al ter­mine di quest’incubo- ha continuato il sin­daco di Rodi Garganico - ne trarremo gli insegnamenti e segnaleremo le criticità o valuteremo gli errori che di fronte ad un evento eccezionale, inevitabilmente, so­no stati commessi. Certamente abbiamo situazioni di disagio anche da un punto di vista del flusso delle informazioni che ci dovrebbero arrivare in modo più detta­gliato.

 

O c’è chi si lamenta del fatto che chiamando ai numeri dedicati all’emer­genza coronavirus può capitare che si sentano gli squilli e la risposta stenta ad arrivare. Ma capisco benissimo che sono tutti sotto stress e oberati di lavoro - ha sottolineato con forza D’Anelli - Magari se si riuscisse a migliorare quest’aspetto an­che noi sindaci potremmo circoscrivere e restringere le aree d’interesse. Ci stiamo mettendo animo e cuore per venir fuori al più presto da questa situazione”.

 

Carmine D’Anelli è attento a tutto ciò che va fatto per poter evitare contagi nel suo comune. "A Rodi c’è disciplina e i cittadini stanno rispondendo ai decreti e alla pro­pria coscienza, al di là dei pochissimi che si sentono autorizzati a stare sopra le ri­ghe.

 

Non sto avendo, davvero, grosse difficoltà, perché non c’è nessuno in giro. Si esce solo per necessità. I volontari della locale Protezione Civile ci stanno dando una grossa mano. Siamo impegnati tutti, indistintamente, così come i medici che anche a Rodi sono in prima linea per un gran lavoro di squadra. Un comportamento che appartiene anche al governo, secondo me, che sta facendo tutto ciò che può fare e cosi a scalare a livello regiona­le e locale”.

 

In realtà, dice il sindaco di Rodi, in Italia stanno remando tutti nella stessa direzio­ne per poter sconfiggere questo nemico invisibile che sta compromettendo le rela­zioni sociali e tutto ciò che ne deriva.

 

Non solo le autorità, quindi: “Siamo noi cittadi­ni che dovremmo essere più osservanti delle regole e disciplinati anche se non siamo in Cina o in Russia, dove si usano altri metodi e bastano poche parole per capire. Non si tratta dì limitazioni alla de­mocrazia e ai diritti della singola persona ma dobbiamo essere convinti che il con­tagio s’interrompe stando in casa e non fa­cendo circolare il virus da persona a per­sona”.

 

È naturale, durante il discorso, soffermar­si anche su ciò che è il timore, per una cit­tà di mare, di vedere riaprire al più presto gli ombrelloni dei lidi, i ristoranti, le pizze­rie, e tutto ciò che ruota intorno all’estate. Per la qualità delle sue acque di balnea­zione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environ- mental Education. Nel 2010 ha ottenuto tre "vele” nell'ambito della campagna del­la Goletta Verde di Legambiente.

 

Una cit­tà, tra l’altro, nota per la produzione degli agrumi garganici fin dal Medioevo. Tra questi, le arance del Gargano e i limoni “Femminello”, riconosciuti oggi come pro­dotti IGP.

 

A Rodi Garganico, il porto turistico e la flot­ta peschereccia hanno sempre rappre­sentato una bella fetta dell’economia e anche il sindaco è preoccupato per que­sto aspetto: “Il porto sta aspettando di ri­vedere la sua primavera e per ripartire do­po l'inverno.

 

Per i pescatori mi dispiace molto. Ma stiamo vendendo di trovare una soluzione a livello regionale per ogni atti­vità commerciale e artigianale, pescatori compreso. La crisi legata all’economia c’è e si sente. Ma ora dobbiamo pensare alla salute. Si tratta di qualcosa di troppo gran­de da arginare ma ce la faremo se restia­mo tutti uniti e l'affrontiamo come un’uni­ca grande comunità nazionale”.

 

Beniamino Pascale

 

l’attacco

 
 
 
 
 

Rotice: "L'industria in Capitanata è al collasso"

Post n°25699 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Rotice: "L'industria in Capitanata è al collasso" 

 
Rotice: "L'industria in Capitanata è al collasso"
 
 

I provvedimenti adottati a livello nazionale e regionale a sostegno delle imprese rischiano di rivelarsi tardivi ed inefficaci.

 

E’ l’allarme lanciato da Confindustria Foggia che sta raccogliendo in questi giorni segnalazioni e denunce da parte di numerose aziende associate.

 

“Il rischio reale e concreto – ha spiegato Gianni Rotice, Presidente di Confindustria Foggia - è quello di ritrovarci, finita l’emergenza sanitaria, con un sistema produttivo falcidiato sia dalle conseguenze di questa crisi epocale, sia dalle gravissime ripercussioni determinate dalla gestione stessa della crisi da parte delle pubbliche amministrazioni”.

 

“Mi riferisco, in particolare, a Enti locali e Stazioni Appaltanti con le quali si è di fatto annullata ogni interlocuzione a causa delle disposizioni vigenti: lo smart working e le altre misure di distanziamento sociale hanno di fatto svuotato gli uffici pubblici e dilatato sine die i tempi già spesso insostenibili della burocrazia per quanto attiene contabilità, stati di avanzamento e relativi pagamenti. E ciò a danno di tutti i settori: dai trasporti alle infrastrutture, dai servizi alle forniture, per citarne solo alcuni”.

 

“Non meno grave la situazione negli istituti bancari, chiamati in particolare a dare seguito a diverse misure del Decreto #curaitalia: nelle banche il lavoro da remoto ha reso ancor più difficoltosa e complicata, nei modi e nei tempi, l’interlocuzione degli imprenditori con i funzionari preposti, mentre, com’è noto, vi è bisogno di confrontarsi in modo diretto e tempestivo per analizzare le situazioni e dar seguito agli interventi previsti (sospensione mutui, richiesta di liquidità, ecc.)”.

 

“Al danno, dunque, rischia di aggiungersi la beffa di non poter render operativi in tempo utile per la sopravvivenza delle imprese i benefici previsti dalle recenti normative, lasciando solo sulla carta la disponibilità di alcune importanti misure di sostegno”.

 

“Lancio quindi un appello al Governo ed a tutte le Istituzioni interessate – ha concluso il Presidente Rotice - affinché nei provvedimenti attuativi e/o integrativi di prossima emanazione ci sia una risposta efficace, e soprattutto rapida, alle problematiche fin qui evidenziate, con particolare riguardo all’effettiva funzionalità degli uffici e degli sportelli per le imprese nelle pubbliche amministrazioni e nelle banche”.

 

“Il sistema confindustriale crede nello smartworking, ma esso non deve tradursi in un ulteriore problema che va aggiungersi alla già soffocante burocrazia, a danno di pagamenti ed erogazione di interventi per le imprese”. 

 
 
 

Rodi/ “Gli infermieri gratis nel nostro albergo per ringraziarli di quanto stanno facendo”

Post n°25698 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Rodi/ “Gli infermieri gratis nel nostro albergo per ringraziarli di quanto stanno facendo” 

 
Rodi/ “Gli infermieri gratis nel nostro albergo per ringraziarli di quanto stanno facendo”
 
 

Molte date sono già esaurite e questo dimostra la voglia di ripartire appena lo spettro del Coronavirus si sarà allon­tanato. Le date sono quelle della vacanza gratuita offerta da un albergo di Rodi Garganico agli infermieri impegnati in queste settimane nelle trincee ospedaliere. Per ringraziarli per quello che stanno facendo: non dimenticheremo mai quello che voi infermieri avete fatto in questo periodo per noi». Lo scrivono i titolari dell’Hotel Il Giardino sul sito web.

 

Nel dettaglio, l’offerta. «Lo facciamo davvero» la precisazione della famiglia Buo «mettiamo a disposizione degli alloggi per dei periodi pre­stabiliti ed avrete la possibilità» la specificazione rivolta agli infermieri «di conoscere la nostra splendida terra che è il Gargano, rilassarvi e prendere il giusto ri­poso dopo un periodo molto duro». Le con­dizioni: il soggiorno gratis è della durata di 5 notti, l’alloggio è per 2 persone («Se siete una famiglia di più persone potrete lo stesso usu­fruirne in un alloggio più grande con un pic­colo contributo»). Chi ha lavorato o sta la­vorando nel periodo del Coronavirus in ospe­dali e cliniche, deve inviare la sua candida­tura via e mail ad info@albergoilgiardino.com con oggetto Grazie infermieri.

 

Poi la scelta delle date del soggiorno tra quelle disponibili ed il racconto, in sintesi, di come si sta lavorando in questi giorni. Molte date sono state già prenotate. Nel mese di giugno, fino a qualche giorno fa, c’era posto soltanto dal 6 al 13; luglio è già tutto esaurito; a settembre c’è disponibilità dal 19 al 26; le date messe a disposizione dall’albergo in ottobre, ancora libere, sono quelle dal 3 al 10 e dal 10 al 17 (gli interessati però potranno consultare il sito per avere date più aggiornate).

 

«Il lavoro dell'infermiere» è la riflessione degli albergatori «è già per sé un lavoro pieno di responsabilità che non può essere fatto senza aver bene i nervi saldi. In questi mesi di emergenza per il Covid-19 siete stati chiamati a fare molto di più di quello che normalmente è il vostro lavoro: turni strazianti, nervi sempre tesi, pericolo in prima linea di essere con­tagiati, vi siete privati del calore della vostra famiglia per non mettere in pericolo anche loro e come se non bastasse ferie cancellate. Noi che lavoriamo nell'ospitalità e ristorazione, siamo forse uno dei settori eco­nomicamente più colpiti». Tuttavia la famiglia Buo con questa iniziativa ha deciso di guardare subito al futuro, di far vincere l'ottimismo.

 
 
 

26 Marzo/ SPERANZA E PAURA

Post n°25697 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

26 Marzo/ SPERANZA E PAURA 

 
26 Marzo/ SPERANZA E PAURA
 
 

Non c'è speranza senza paura, né paura senza speranza.

 

KAROL WOJTYLA

 

Nel 1960 Karol Wojtyla, da due anni vescovo ausiliare di Cracovia, pubblicava La bottega dell'orefice, un'opera teatrale che in seguito sa­rebbe stata rappresentata in tutto il mondo. Quella che proponiamo oggi è una battuta desunta da quel testo e spontaneamente essa ci ri­porta alle parole bibliche con cui Giovanni Paolo II aveva quasi inau­gurato il suo pontificato: «Non abbiate paura!».

 

Primaria è, allora, la speranza, una virtù affascinante ma delicata: non per nulla per raffi­gurarla simbolicamente si ricorre al verde tenero e fragile dei germo­gli. Eppure essa è quasi il tramite di sostegno tra le altre due virtù teologali: è alimentata dalla fede che, come dice la Lettera agli Ebrei, è «fondamento delle cose che si sperano» (11,1), e fiorisce nell'amore.

 

Lo scrittore Wojtyla, allora, ci ricordava che in essa permane il fre­mito della paura. La speranza, infatti, non è ancora pienezza, è atte­sa, ed è per questo che vibra anche di timore. Ma è curioso il paralle­lo che il Papa introduceva: anche la paura non è mai priva di un seme di speranza.

 

Tant'è vero che è stato coniato - sulla base di una frase di Cicerone (Dum anima est, spes est) - un proverbio che affer­ma: «Finché c'è vita, c'è speranza». Basta solo il soffio dell'esistere, anche nell'incubo atroce, per continuare ad attendere una luce e una sorpresa di pace. In ogni tempo è necessario alimentare in noi il re­spiro della speranza, soprattutto quando la paura sembra prevalere. «La speranza è un rischio da correre. Anzi, è il rischio dei rischi» (Georges Bernanos, La liberté pour quoi faire?).

 

Gianfranco Ravasi

 
 
 

Il Rilancio del Turismo per forza di cose sarà LAST MINUTE

Post n°25696 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Il Rilancio del Turismo per forza di cose sarà LAST MINUTE 

 
Il Rilancio del Turismo per forza di cose sarà LAST MINUTE
 
 

Tra gli effetti indiretti dell’epidemia di coro­na virus c’è quello che si è catapultato sull’economia del Paese. Ciascu­na area “piange” una situazione di grave crisi, ma soprattutto di sconforto perché convinta che la ripresa - quando ci sarà - non sarà di certo indolore per le aziende e l’occupazione più in generale.

 

Un settore trainante dell’eco­nomia della provincia di Foggia è il turismo, quello mare e sole con il Gargano, locomotiva in­discussa del comparto in Puglia (la sola Vieste nello scorso anno ha registrato 400 mila presenze in più delU’unione del trio salentino Ugento, Gallipoli, Otran­to), ma anche con altri segmenti che caratterizzano il terziario co­me il turismo religioso e spiri­tuale, quello botanico, quello dei piccoli centri dei Monti Dauni ed ancora quello enogastronomico.

 

Siamo di fronte ad un turismo “plurimo” ma è evidente che l’at­tenzione è rivolta soprattutto a quello estivo perché è in quei cento giorni che si fanno i grandi numeri,che l’industria alberghiera e l’indotto gira a mille, che si crea prodotto interno loro con significative ricadute per l’occu­pazione.

 

Come attrezzarsi per la prossima stagione, ammesso che l’epidemia da corona virus fac­cia un passo indietro e che si possa tornare a girare libera­mente? Le associazioni di cate­goria stanno studiando varie so­luzioni, ma appare evidente che qualsiasi previsione sbatte con­tro una realtà che oggi dice altre cose.

 

Qualche esperto sostiene che, se dovesse esserci una ri­presa anche nel settore turistico, la stessa sarà tutta caratterizzata dai “last minute” con offerte che dovranno per forza di cose pun­tare in particolare sui movimen­ti domestici (all’interno della stessa provincia e della regione o al massimo con le province li­mitrofe). Per qualche operatore anche una prospettiva del gene­re sarebbe comunque beneaugurante, proprio per non dichia­rare il default. Speriamo bene

 

Filippo Santigliano

 
 
 

Coronavirus/ Muore primo medico in Puglia: è un 59enne foggiano. Fimmg: combattiamo senza strumenti

Post n°25695 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Coronavirus/ Muore primo medico in Puglia: è un 59enne foggiano. Fimmg: combattiamo senza strumenti 

 
Coronavirus/ Muore primo medico in Puglia: è un 59enne foggiano. Fimmg: combattiamo senza strumenti
 
 

Un medico di San Severo in servizio a Torremaggiore, risultato positivo al Coronavirus, è morto ieri sera nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’uomo, Antonio Maghernino, operava nella guardia medica, aveva 59 anni ed era ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio foggiano voluto a San Pio. La notizia ha fatto rapidamente il giro di tutta la collettività e ha avuto la conferma dal sindaco di San Severo, Francesco Miglio. Si tratta del primo medico vittima del coronavirus in Puglia. Decine i messaggi di cordoglio provenienti da ogni parte della provincia, soprattutto dalla zona in cui il medico operava.

 

LA FIMMG: MA CI SERVONO GLI STRUMENTI

 

«Con quella di Antonio - scrive Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia, la Federazione medici di medicina generale - l’Italia registra 34 morti tra gli operatori sanitari, di cui 18 medici di medicina generale. I medici di famiglia e di continuità assistenziale seguitano infatti a combattere l’epidemia a mani nude, senza alcuna tutela, senza i dispositivi di protezione indispensabili. Nella nostra regione continuano ad essere drammaticamente insufficienti anche i dispositivi messi a disposizione delle guardie mediche. E pure i medici del 118 lamentano una dotazione di presidi di protezione individuale non sempre idonei e conformi alle prescrizioni dell'Istituto superiore di sanità».

 

I medici di famiglia hanno ampliato le ore di reperibilità telefonica, hanno attivato la possibilità di essere raggiunti dai pazienti tramite videochiamate, messaggistica Whatsapp o altre piattaforme telematiche già presenti sui sistemi gestionali della medicina generale. Ma in alcuni casi il contatto con il paziente è indispensabile per offrire assistenza, soprattutto nel momento in cui l’attività ordinaria degli ambulatori è stata sospesa dalle ASL.

 

Inoltre, dato che oltre il 50% dei pazienti Covid-19 vengono assistiti a domicilio, «il ruolo dei medici di famiglia e di continuità assistenziale è fondamentale proprio per combattere l’epidemia. La battaglia contro il coronavirus si vince sul territorio, trattando a domicilio in modo adeguato i casi meno gravi, in modo da evitare che peggiorino e vadano ad intasare le strutture ospedaliere. Ma per vincere questa battaglia non basta la dedizione e il sacrificio dei medici - pagati a prezzo carissimo da colleghi come Antonio Maghernino. Servono anche per l’assistenza domiciliare  i saturimetri, strumento di facile impiego per misurare la saturazione dell'ossigeno nel sangue e aiutare il medico a prendere le opportune decisioni terapeutiche. Altrimenti, il sacrificio di Antonio e dei tanti altri colleghi che hanno perso la vita facendo il loro lavoro sarà inutile».

 

“Diventa strategico un modello operativo del territorio non solo nella fase pandemica, ma anche in quella successiva, onde evitare reinfezioni e quindi nuovi focolai. - prosegue Monopoli - tutti i medici di medicina generale si stanno impegnando nel contenimento del contagio, monitorando a distanza i soggetti in quarantena e garantendo il miglior sostegno assistenziale possibile ai pazienti. Ma se vogliamo vincere il Covid-19 serve un’attenzione al territorio che finora è mancata”.

 

L'ALLARME DEI CONTAGI OSPEDALIERI E LE MASCHERINE

 

Quello dei contagi tra gli operatori sanitari è una delle maggiori criticità di questa emergenza: purtroppo in tutta la regione si registrano focolai in strutture sanitarie che rischiano di mettere a dura prova la tenuta di un sistema sanitario già di per sè fragile perchè non tarato su un fenomeno di queste proporzioni.

 

Per tale motivo le rappresentanze dei medici e degli operatori sanitari lamentano la carenza di dispositivi di protezione (mascherine, tute, ecc.) che, come ha denunciato lo stesso governatore Emiliano, in Puglia tardano ad arrivare.

 

 

 

IERI ALTRI DECESSI - Due tragedie accomunate dal maledetto virus Covd-19. Due 54enni deceduti a a causa della pandemia. È successo al Perrino di Brindisi e nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

 

Nel Brindisino è morto Raffaele De Giovanni, da oltre 25 anni riferimento della Cia Agricoltori Italiani sul territorio di Carovigno. De Giovanni era perito agrario ed aveva 54 anni, e da domenica 8 marzo si trovava ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale «Perrino» di Brindisi, in quanto risultato positivo al Covid-19.  Apprezzato e stimato tecnico agrario, da sempre ha rappresentato un importante e valido punto di riferimento per i tecnici e i dirigenti Cia a livello provinciale e regionale, oltre che per le tantissime aziende agricole da lui assistite ed anche per le Amministrazioni comunali che si sono susseguite alla guida del Comune di Carovigno.

 

Da diversi anni era anche impegnato nei progetti di valorizzazione dell’olio di oliva, e negli ultimi anni si era dedicato anima e corpo alla lotta alla Xylella fastidiosa, sostenendo da sempre le ragioni della scienza e battendosi per far valere i diritti degli agricoltori. Lascia la moglie e due figli, ai quali in questo momento i dirigenti, i tecnici, i collaboratori e il personale del sistema CIA di Puglia e della provincia CIA Due Mari (Taranto-Brindisi) si stringono affranti.

 

Nel Foggiano, invece è morto all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo un docente di San Nicandro Garganico) risultato positivo al Coronavirus. Ne dà conferma il primo cittadino del comune Garganico, Costantino Ciavarella. L’uomo di 54 anni era ricoverato dallo scorso 2 marzo e - a quanto si apprende - era affetto da patologie pregresse.

 
 
 

Regione/ Rimborso titoli di viaggio non utilizzati.

Post n°25694 pubblicato il 26 Marzo 2020 da forddisseche

Regione/ Rimborso titoli di viaggio non utilizzati. 

 
Regione/ Rimborso titoli di viaggio non utilizzati.
 
 

Sollecitato da numerosi utenti e famiglie, il problema dei titoli di viaggio (biglietti singoli e abbonamenti) già acquistati e non utilizzati a causa dei provvedimenti governativi e regionali di limitazione della circolazione delle persone, e le conseguenti richieste di rimborso da parte dell’utenza (o di sospensione/proroga della loro validità, è stato posto all’attenzione del coordinamento tecnico della conferenza delle regioni e delle province autonome.

 

Il tema presenta due aspetti: i mancati ricavi per l’azienda, per i quali si è chiesto al Governo di costituire un Fondo ad hoc di sostegno alle imprese, destinato a tutte le Regioni al fine di compensarne una parte, e le autonome scelte aziendali circa il rimborso/sospensione/proroga validità delle differenti tipologie di titoli di viaggio.

 

Riguardo il secondo aspetto, la recente Comunicazione della Commissione Europea, pubblicata in data 18 marzo 2020, recante “Orientamenti interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri nel contesto dell'evolversi della situazione connessa al Covid-19”, ha richiamato i diritti dei passeggeri per tutte le modalità (incluso il trasporto aereo) quali: il diritto ad essere informati, il diritto al rimborso o a proseguire il viaggio/a seguire un itinerario alternativo, il diritto a ricevere assistenza, il diritto al risarcimento, ma non ha affrontato il tema degli abbonamenti.

 

Per questa ragione, a livello tecnico, si è deciso di sottoporre la decisione circa i rimborsi/sospensione validità dei vari titoli di viaggio, al fine di garantire la massima uniformità possibile sul territorio nazionale evitando che gli utenti abbiano risposte differenti a seconda della Regione in cui risiedono, al parere dello Stato anche attraverso il necessario intervento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

 
 
 
 
 

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