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Spiritualità spicciola?

Post n°158 pubblicato il 09 Luglio 2008 da frapeace


                                                                                      
La vita di un frate non è mai lineare, programmatica, scontata, ma soggetta sempre a cambiamenti e imprevisti. Non esistono cariche a vita, lunghi stanziamenti, tranne rare eccezioni che non fanno che confermare la regola.

     Se fino a poco tempo fa ero completamente immerso negli studi adesso mi ritrovo a fare il “commesso” in un negozio di articoli religiosi. Come potete facilmente immaginare, anche i frati devono trovare il modo di  procurarsi il necessario per vivere e, soprattutto, mantenere le strutture monumentali in cui vivono. Il luogo in cui sto lavorando in questi giorni serve finanziare le attività e il mantenimento di un antico monastero benedettino poi passato, per varie vicissitudini ai frati minori.

     Il capoverso che segue è messo fra virgolette, capirete il motivo di questa scelta leggendo quello successivo.

     “Studiare anni filosofia e teologia produce naturalmente una forma di “snobismo” verso il tipo di devozioni legate ai piccoli oggetti che il nostro negozietto propone ai pellegrini in cambio delle loro offerte. Man mano che il nostro cammino di fede progredisce l'oggetto della fede diventa infatti sempre più chiaro e la via per ottenerlo più semplice e svincolata dai formalismi tipici di queste stratificazioni di natura antropologica”.

     Questo che ho appena esposto è il mio modo di pensare, anzi lo era, ma le cose non sono mai come appaiono, una qualsiasi realtà non può mai dirsi definitivamente conosciuta, un uomo che ama la conoscenza sa bene quanto sia vero il principio gnoseologico caro a Socrate: “sapere di non sapere”.
 
     la mia affermazione è in realtà tanto vera quanto incompleta.  L'esperienza, l'impatto con la realtà, ha il potere di sconvolgere le nostre convinzioni, sempre che ci si apra a questa possibilità.
Gli occhi della gente, la domanda intima è forte che dimora nel profondo dello sguardo di chi si “arma” di questi oggetti o magari chiede una benedizione alla macchina, ha inciso in me qualcosa di nuovo. Il mondo della devozione popolare è i luogo dove le anime naufraghe cercano appiglio che, in questo senso, diventa così “Provvidenza”. Ho incontrato gente delusa e amareggiata dalle vicissitudini della vita, persone disperate, perchè afflitte direttamente o meno dagli effetti di una terribile malattia. Mi hanno raccontato come a volte il volgere lo sguardo ad un oggetto che ricorda la presenza costante di Dio nella vita, può dare un grande sollievo. È anche vero che c’è chi affida la propria via spirituale a questi fragili appigli, che è come decidere di affrontare un viaggio in mare affidandosi ad un salvagente!

    Mi pare evidente come le due posizioni, estreme quanto erronee, che vedono da una parte il rifiuto radicale di questi mezzi e dall’altro il credere che tali pratiche possano bastare da sole ad esaurire le necessità della vita spirituale, siano la prova più efficace che questa dimensione della spiritualità vada collocata nella sua giusta dimensione, quella di una spiritualità che sta germogliando ed ha bisogno di cure e attenzioni da parte di chi può darne.

   
 

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Commenti al Post:
lauviaha
lauviaha il 10/07/08 alle 11:12 via WEB
Gli oggetti in qualche modo testimoniano l'amore. Avere in casa una statuta di Maria SS. o portare il crocefisso al collo significa anche testimonianza. Testimonianza che deve essere vissuta in prima persona. Ma le cose parlano anche di te, di cio che sei. Ti abbraccio, egy
 
 
frapeace
frapeace il 10/07/08 alle 15:13 via WEB
Grazie del tuo commento... Certo questa dimensione della spiritualità ha accompgnato sempre la storia della Chiesa... C'è però anche chi si confonde, si lega esclusivamente a queste forme, e perde la via verso il vero culto a Dio, che si vive nello spirito e nella verità.
 
   
CRIUNAMICAXTE
CRIUNAMICAXTE il 01/08/08 alle 23:32 via WEB
proprio qualche giorno fa... discutevo di ciò con il mio "Padre Spirituale" nonchè frate... la mia conversione è iniziata da 8-9 mesi... e sto lottando con tutte le forze (della ragione anche) affinchè la mia ricerca della Verità rimanga all'interno di un contesto autentico e privo di bigottismi... sono molte le cose populistiche che ancora mi fanno cascare le braccia... ma il mio Gesù insegna anche che non dobbiamo giudicare... e in questo senso mi rendo conto ora che ciascuno di noi parte per questo viaggio verso Lui con bagagli diversi e via arriva per strade diverse... e ad ogni modo sono aiuti che possono in qualche maniera sostenerci nel cammino verso un rapporto sempre piu autentico con Lui.... quello che talvolta mi lascia un po.. perplessa è che l'istituzione Chiesa (cattolica) a volte non mi pare sufficientemente educante in questo senso... ed è cosi... che volgiamo gli occhi al santo dimenticando che da se il sant'uom del danto non poteva "fare" proprio nulla... dimenticando talvolta per dirla "facile" di salutare il Padrone di Casa... allo stesso modo l'immagine è l'oggetto si trasformano in amuleto... ecco un pò piu di educazione in merito credo non sarebbe male... anch'io stringo forte tra le mani la croce che porto al collo... ma non è l'oggetto che ascolterà la mia chiamata... ma bensì colui ch'io invce con tutto il cuore... ciao fra peace...ps: senti ma tu veramente frate sei...? magari è una domanda idiota... eppure anche se da filosofia ci son passata come una meteora ricordo un professore che nel definire la filosofia... diceva appunto: nn serbare nel cuore nessuna domanda....!!! e cosi sia! pace a te Cristina
 
     
frapeace
frapeace il 02/08/08 alle 21:10 via WEB
Sono un professo temporaneo, cioè ho professato i consigli evangelici di povertà, obbedienza e castità per un tempo limitato. Quando mi sarà il momento lo farò in modo definitivo, in questo la caso la mia professione sarà "solenne" e sopratutto perpetua.
 
nontelodico.mery
nontelodico.mery il 13/07/08 alle 21:20 via WEB
ma buona sera come stiamo?tanto di cappello al post,si la gente è molto legata alle tradizioni per questo secondo me si avvale di statuette e quant'altro e magari ripone in semplici oggetti tutta la propria fede,è scritto di nn adorare oggetti fatti dalla mano dell'uomo qui parliamo di idolatria,d'altra parte però è proprio vero che molto persone nn sanno e quindi effettivamente chi sa,dovrebbe dare il proprio contributo.un abbraccio a presto.
 
 
frapeace
frapeace il 14/07/08 alle 08:55 via WEB
Le immagini sacre sono state per molti la bibbia di chi non sapeva leggere. Nel Film "Amistad" uno schiavo si innamora di Cristo attraverso una bibbia illustrata. Gli oggetti sacri ricordano la presenza del Signore,spesso di stringerli fra le mani e chidere a Dio il suo aiuto. Anche la figura e la devozione ai santi è un modo di conoscere Dio attraverso ciò che compie e agisce attraverso i suoi servi più fedeli e vicini. Quello che è da evitare è la concezione magica di queste pratiche che a volte serpeggia fra chi non ha i criteri per distiguere la religiosità naturale da quella ispirata dallo spirito... a presto!
 
miriam1mt
miriam1mt il 16/07/08 alle 15:09 via WEB
gli articoli sacri serviranno certamente , ma se non porti mla legge di Dio nel cuore penso che possiamo avere tutte le statue del mondo sacre , ma nonj servirebbe a nulla , anche i mafiosi hanno le statue sacre e ti pregano cosa non ho capito m???? va be lasciamo perdere , Io penso che prima venga l'anima e la mente e poi viene il rwssto dell'immaginetta , io amo Dio ma non lo vedo e ne tanto meno ho bisogno di vedere un'immagine per amarlo . Io la penso cosi' scusate e ' Buon pomeriggio a tutti maria
 
primomasaniello
primomasaniello il 02/09/08 alle 12:42 via WEB
I Timoteo 4:7 - Deuteronomio 4:15-16; leggete anche i versetti 17-19 - Esodo 20:4-6 - Levitico 26:1 - In uno degli ultimi brani del Nuovo Testamento leggiamo: "Figlioletti, guardatevi dagli idoli" (1 Giovanni 5:21). "Perciò cari miei fuggite l'idolatria" (1 Corinzi 10:14). Vedi anche 1 Corinzi 6:9; 10:7-14; Atti 7:39-42; 17:16-29; Romani 1:23; 1 Pietro 4:3; Apocalisse 2:14; 9:20; 21:8; 22:15.Luca 4:8 - Atti 10:25-26 - 1 Timoteo 2:5-6, Giovanni 16:26-27 HO IMPARATO AD "COSTRUIRMI" IL MIO RAPPORTO PERSONALE E A "NUTRIRMI" DELLA PAROLA DI DIO ATTRAVERSO LE SCRITTURE IN MANIERA KE LUI SCOLPISSE NEL MIO CUORE LA SUA LEGGE...CHE DEVE ESSERE SCEVRA DI QUALSIASI FORMA DI INDOTTRINAMENTO. FEDE ED ADORAZIONE IN SPIRITO E VERITA' - SE DIO è SEMPRE LO STESSO NELL'ETERNITA' ALTRETTANTO SI PIò DIRE DELLA CHIESA? LA PRIMA CHIESA HA SEMPRE AVUTO IMMAGINI/STATUE O LO SPIRITO SANTO EDUCAVA LA GENTE DIVERSAMENTE (PIU' IGNORANTE DI OGGI) ATTRAVERSO I MINISTRI. LO SPIRITO DI DIO MI DICE CHE ESISTONO SOLO SEGUACI DI CRISTO (CRISTIANI) E CHE SONO RICONOSCIBILI DAI LORO FRUTTI, SONO ADORATORI, EVANGELIZZATORI, ED INTERCESSORI TRAMITE LA PREGHIERA. TUTTO IL RESTO è FOLKLORE/SUPERSIZIONE
 
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