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Post n°255 pubblicato il 04 Aprile 2010 da frapeace
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Post n°254 pubblicato il 30 Marzo 2010 da frapeace
Una pensione di invalidità civile che viene bloccata all'improvviso con l'unica e insufficente scusa che non è stata riscossa per tre mesi. Un labirinto di continui rinivii di uffici ad altri uffici. Operatori dell' INPS che dicono "per riscuotere le rate insolute dovete necessariemente aprire un contocorrente"; operatori delle poste che dicono per aprire il contocorrente è necessaria la presenza fisica nell'ufficio posta di vostro padre (che non può muoversi per un devastante tumore alle ossa). Un impiegata delle poste che dice "rassegnati le rate passate non potranno essere riscosse" L'incredibile fatica che faccio a trattenere la mia rabbia. Si tratta di tanti piccoli sopprusi insignificanti che insieme diventano la prepotenza della macchina burocratica, quella che ti costringe a strisciare ai piedi di chi è pagato per servire il cittadino, non si acconttenta di avere la fortuna di un lavoro e vuole sempre di più! Umberto Panipucci, ofm. |
Post n°253 pubblicato il 25 Marzo 2010 da frapeace
Anche se con un giorno di ritardo mi è impossibile non ricordare insieme a voi la morte di un Grande Vescovo... un santo... e' morto per il suo gregge, è morto anche per chi lo ha assassinato! |
La statura morale di un ente o una persona, più che misurarsi dai fini perseguiti, emerge dalla leggitimità e trasparenza dei mezzi utilizzati
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Post n°250 pubblicato il 10 Marzo 2010 da frapeace
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Post n°249 pubblicato il 08 Marzo 2010 da frapeace
« Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati » (Gn 5,1-2). “E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” (Mc 10, 2-9). Sia i versetti di Genesi 5, 1-2 che Marco 10, 2-9 rivelano, a mio avviso, una grande verità sulla creatura umana. Quello della profonda complementarietà che esiste fra uomo e donna. Nel progetto originale di Dio c'è subito l'intenzione di voler creare un'unica realtà: quella umana, fatta della sua duplice dimensione, maschile e femminile, desiderando che fra di esse ci fosse una perfetta armonia simmetrica. Sarebbe folle non dire che questo progetto non è stato rispettato nel corso della storia dell'umanità. Quella che doveva essere una simmetria armonica ha finito con l'essere invece il suo contrario: una relazione abnorme che ha ferito la vocazione originaria dell'uomo e della donna ad essere "una sola cosa". Tuttavia questo può essere detto solo riguardo all'organizzazione della società, mentre ci piace pensare che siano stati tanti i casi di quelle coppie fra cui c'è stato sincero e reciproco amore. Tanti e troppi sono stati i casi in cui l'uomo, approfittando della sua superiore forza fisica e dei vantaggi che l'organizzazione maschilista della società gli assicurava, ha tradito oltre che la Volontà Divina e la sacralità della dignità umana, anche se stesso e la sua felicità. Chi maltratta una donna ferisce anche se stesso perchè si maledice, cioè si mutila della sua vocazione a completarsi con la dimensione femminile. In molti paesi occidentali il processo di emancipazione femminile ha raggiunto grandi traguardi, tali risultati sono stati conquistati non senza enormi sacrifici da parte delle donne. Ora l’uomo e la donna devono ricostruire il loro modo di stare insieme alla luce degli errori commessi in passato ma soprattutto del modello d’amore che ci è proposto in Cristo Gesù, quello in cui ci si dona reciprocamente senza riserve e senza ambiguità, nella piena consapevolezza di ciò che insieme sono chiamati ad essere, una sola carne. Umberto Panipucci ![]() |
Riporto per intero un articolo posto in origine a questo link Clicca qui
- Io non escludo di poterlo fare! La mia famiglia, la società che mi è vicino, la mia fidanzata....nessuno potrebbe capirmi....e anche un amico prete mi ha sbattuto la porta in faccia!!!!!!! -
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Vorrebbe esplodere,
Umberto Panipucci |
Il Termine dignità trae le sue radici dal latino dignitatem, astratto di dignus cioè meritevole, una qualità che veniva attribuita in base all’opinione benevola che una comunità nei confronti di u suo membro. Questo prezioso aggettivo, oltre che l'aspetto morale, riguardava anche il modo di abbigliarsi, l’atteggiamento e il portamento. Anche se l'orizzonte valoriale è sensibilmente cambiato nel corso dei millenni il senso di questo termine non è distante rispetto alle sue origini. La storia ci insegna però, che la dignità non è solo qualcosa che si conquista con la fatica di una condotta irreprensibile e la cura della propria persona, essa era anche un'eredità che si riceveva grazie ai propri natali. Forse è proprio grazie a quest'ultima accezione che possiamo trovare la chiave interpretativa che può interessarci. Tutti noi, nel nostro percorso di formazione, abbiamo appreso che l'uomo porta in se il segno della "paternità" divina. Tuttavia il senso originario di questo termine, cioè quello che lega questa attribuzione ad un'oggettiva “meritevolezza”, continua ad essere importante. Accanto alla "dignità data", c'è dunque quella "dovuta": essa coincide con una "restituzione d'amore" che l'uomo deve al Dio dell'Amore. Se la prima va difesa e fatta conoscere la seconda va testimoniata in prima persona. Già dalle sue prime pagine, la Sacra Scrittura, riecheggia di riferimenti a questa dignità: « Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò » (Gn 1,27). Nel Salmo VIII questa realtà è espressa palesemente " ...l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato". Che dire della nostro "essere per la gloria" attraverso la proposta della piena conformità a Cristo? (Cf Ef 1,3-6; Rm 8,29) .Daltronde Cristo dichiara di sentirsi offeso e umiliato o ristorato e confortato a seconda del comportamento che ciascuno nutre nei confronti di coloro che, attraverso la sua incarnazione, ha reso suoi fratelli (Mt 25, 34-44). Caterina da Siena, nel suo "Dialogo con la Divina Provvidenza" affermava: « Quale fu la ragione che tu ponessi l'uomo in tanta dignità? Certo l'amore inestimabile con il quale hai guardato in te medesimo la tua creatura e ti sei innamorato di lei; per amore infatti tu l'hai creata, per amore tu le hai dato un essere capace di gustare il tuo Bene eterno ». Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n° 357 recita: "Essendo ad immagine di Dio, l'individuo umano ha la dignità di persona; non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno [...] E' chiamato, per grazia, ad un'alleanza con il suo Creatore, a dargli una risposta di fede e di amore che nessun altro può dare in sua sostituzione". Tutti gli uomini, indipendentemente e al di là delle categorie di razza, sesso o religione, sono portatori, per Volontà Divina, di tale dignità. Per il medesimo volere ogni persona è eretta difensore e garante di tale valore. Non occorrono sforzi per dimostrare che oggi, nonostante gli innegabili progressi, questi principi fondamentali sono spesso trasgrediti persino nelle sedicenti “comunità civilizzate”. Quello che noi cristiani possiamo e dobbiamo fare è vedere e comprendere per poi agire nella maniera più opportuna. Umberto Panipucci ofm
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Post n°241 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frapeace
Non ci credereste... Pensado alla vita del mio defunto cane ho stranamente compreso la mia. Si nasce nella più totale dipendenza, si cresce, le nostre responsabilità verso gli altri aumentano (lola doveva badare ai suoi cuccioli!) fin che lo scopo della vita non coincide con il dedicarsi completamente agli altri (lola avrebbe anche dato la sua vita per me oltre che per i suoi cuccioli). Eh si... di persone come questo cane se ne trovano poche oggi giorno!
PS. E' una provocazione!
PPS: questa non è Lola! (mai avuto tigri nel giardino...) |
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